Glossario

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GAZARDIA

 
(Eb.) - Nome attribuito dagli Israeliti all'angelo che presiede all'Oriente e vigila sul levar del sole.

GEA

 
(Gr.) - Nella Cosmogonia di Esiodo, è la Materia primordiale; la moglie di Urano, il cielo o i cieli. Il personaggio femminile della Trinità primordiale, composta da Urano, Gea ed Eros. È anche Gaia, la Terra e, nel mondo della manifestazione, lo stesso che Aditi. Secondo Esiodo, Gea, con Urano, dà luogo ad una ininterrotta progenie : è il tema mitologico dell'unione del Cielo con la Terra. Per i Greci era la madre dei Titani e dei Giganti, che aiuta nella rivolta contro i Celesti. Era venerata in Attica come dea dei morti e dell'oltretomba. Ad Atene era protettrice della crescita dei fanciulli ed anche dea oracolare. Aveva culto anche a Delfi ed a Roma, dove si chiamava Tellure.

GEB

 
(Eg.) - Geb e Nut sono i figli di Shu e Tefnut, ed al loro volta ebbero quattro figli : Iside, Osiride, Seth e Nefti. Geb era il dio della terra, Nut la dea del cielo.

GEBELIN

 
(???) - Citato nella Dottrina Segreta quale autore dell'opera "Allegorie di Oriente".

GEBER

 
(Eb.) - O Gibborim, "Uomini potenti"; uguale a Kabirim. Nel cielo sono considerati angeli potenti, sulla terra sono giganti come menzionati nel VI capitolo della Genesi.

GEBIROL Salomon Ben Jehudah

 
- Chiamato in letteratura Avicebron. Era Ebreo di nascita, filosofo, poeta e Cabalista, scrittore prolifico e mistico. Nacque nell'XI secolo a Malaga (1021), fu educato a Saragozza, morì a Valencia nel 1070 assassinato da un Maomettano. I suoi confratelli lo chiamavano Salomone il Sephardi o lo Spagnolo, e gli Arabi Abu Ayyub Suleiman ben yàhya Ibn Dgebirol, mentre gli scolastici lo chiamavano Avicebron. (Vedi Myer, la Qabbala). Ibn Gebirol fu certamente uno dei più grandi filosofi della sua epoca. Scrisse molto in Arabo e sono conservati parecchi dei suoi manoscritti. La sua opera più importante sembra essere Megor Hayyim, ossia la Fontana della Vita che, secondo il suo biografo, è "una delle prime esposizioni dei segreti della Cabala speculativa". (Vedi "Fons Vitae").

GEBURAH

 
(Eb.) - Un termine Cabalistico che è il nome della quinta Sephira, una potenza femminile passiva, che significa severità e potere; per questo, è chiamata il Pilastro della Severità. Secondo la Cabala, le scintille dell'anima contenute in Adamo, si divisero in tre classi principali, corrispondenti ai suoi tre figli, e cioè :Hesed Habel Abele Gèboor-ah Qai-yin Caino Ràh-min Seth Set Geburah, o Geboorah, è la quinta Sephira. Essa ha origine da Chesed, ma essenzialmente è riflessione di Binah. È femminile e rappresenta la Forza ed il Potere. A lei è imposto il nome divino Elohim Gibor, Dio Possente o di Potenza. Pur appartenendo alla Colonna della Severità, le sue attribuzioni sono maschili e vigorose. Il dio greco che la equivale è Marte, la divinità egizia è Nephthys, quella scandinava Thor. Le sue armi sono la spada, la lancia, la sferza e lo stilo, il suo metallo è il ferro, il suo albero la quercia, le sue piante il tabacco e l'ortica. Il suo colore è il rosso, la pietra il rubino, la lettera ebraica associata la HE, l'elemento il fuoco, il segno zodiacale l'ariete, la raffigurazione simbolica il Papa, il numero il 5.

GEDULAH

 
(Eb.) - Altro nome della Sephira Chesed.

GEFJON

 
(Sca.) - Divinità scandinava la cui storia ha molta affinità con quella di Frigga, soprattutto per la benefica influenza che le si attribuiva sulla coltura del suolo. Era protettrice speciale delle vergini, alle quali offriva dopo la morte la sua celeste dimora.

GEH

 
(Zend) - Preghiere dei Parsi.
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