Glossario

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FRATELLI DELL'OMBRA

 
- Un nome dato dagli Occultisti agli Stregoni, e specialmente ai Dugpa Tibetani, molti dei quali appartengono alla setta Bhon dai Berretti Rossi (Dugpa). La definizione va applicata a tutti quelli che praticano la magia nera, o magia della mano sinistra.

FRATELLI DELLA LUCE

 
- Fratello R.H. Mackenzie, la più grande autorità sulle società segrete, dice di questa Fratellanza: "Un ordine mistico, Fratres Lucis, fondato a Firenze nel 1498. Fra i membri di quest'ordine c'erano Pasqualis, Cagliostro, Swedenborg, St.Martin, Eliphas Levi, e molti altri mistici eminenti. I suoi membri furono molto perseguitati dall'Inquisizione. È un corpo piccolo ma compatto, i suoi membri sono sparsi in tutto il mondo".

FRATELLO MAGGIORE

 
(Occ.) - Nella filosofia orientale occulta è il Sole, il Padre.

FRATERNITÀ ERMETICA

 
(Occ.) - Una Società Esoterica presente in Europa nel XVIII secolo.

FRAVASCI

 
(Eso.) - Il Secondo Logos, il Demiurgo, colui che dà la chiave per la correlazione fra Personalità ed Individualità. Nel dramma della Creazione e dell'Essere, esso gioca due ruoli ben distinti : - La Personalità puramente umana e l'Impersonalità divina degli Avatara, o Incarnazioni Divine; - Lo Spirito Universale, chiamato Christos dagli Gnostici. Quest'ultimo, nella filosofia Mazdea, è chiamato Fravasci. Con questo termine alcuni indicano anche l'Uomo interno ed immortale, l'Ego che si reincarna. Più genericamente, Fravasci, che gli orientalisti francesi chiamano Ferouer, è la "controparte spirituale" di Dio, dello animale, della pianta, degli elementi. Esso è la parte più raffinata e pura del creato grossolano, l'anima del corpo, qualunque sia il corpo.

FRAVASHAM

 
(Zend) - Spirito assoluto.

FRAVASHI

 
(Zend) - Entità spirituali della religione mazdea, sconosciute alle Gatha, appaiono per la prima volta nel cosiddetto "Yasna dei 7 capitoli", il testo più vicino alle Gatha. In stretta connessione con l'anima umana, appaiono come qualcosa di analogo al daimon individuale della speculazione greca; di fatto preesistono ai singoli credenti e ne assicurano l'immortalità dopo averli accompagnati costantemente nel corso della vita. La origine della nozione è anteriore a Zarathustra e va ricercata nel substrato di idee primitive relative all'anima. In un certo senso rappresentava il culto degli antenati.

FRAZER James George

 
(Ing.) - Glasgow 1854, Cambridge 1941. Nato da ricca famiglia scozzese, ben educato, fin dalla sua adolescenza fu destinato alla professione di avvocato. Interessato alle materie classiche, non la praticò mai, e si dedicò allo studio del folklore e delle culture primitive. Professore di antropologia all'Università di Liverpool, onorato da molti titoli accademici inglesi e stranieri, ha lasciato una sterminata produzione che va dagli studi sul totemismo al commento di alcuni classici quali Ovidio e Pausania. Il culmine e la sintesi enciclopedica delle sue informazioni raccolte nelle varie aree disciplinari è l'opera "Il Ramo d'Oro" che nell'edizione estesa comprende 13 volumi ma che l'autore volle ridurre in una sintesi, spogliata dell'apparato documentario, pubblicata nel 1922 in un volume di 756 pagine. Il libro inizia e termina con il riferimento ad un locus classicus dell'antica mitologia italica e latina, il Lago di Nemi presso l'attuale cittadina di Ariccia. Frazer ricorre, all'inizio ed al termine, alla metafora di un viaggio immaginario lungo il quale, partendo da Nemi e tornandovi, ha l'occasione di costruirsi un tortuoso itinerario attraverso la regione sconosciuta delle mitologie e del folklore. Frazer raccoglie in quest'opera una grande massa di notizie su usanze e credenze delle popolazioni più diverse, ordinandole secondo il criterio del comparativismo evoluzionistico di analogia formale, e tenta di spiegare il comportamento magico, che è un fenomeno presente in tutte le società, definendo diversi tipi di magia. Egli usò le sue teorie sulla magia per spiegare alcune istituzioni sociali delle culture primitive. Una parte delle indagini di Frazer fu dedicata allo studio di un concetto presente in diverse culture, sia classiche antiche che primitive : la solidarietà fra la natura ed alcune divinità quali Attis, Adone, Osiride, ecc. Altro studio importante è quello del "re divino".

FRECCIA

 
(Occ.) - Arma che si scaglia con l'arco, in uso presso gli antichi ed ancor oggi presso i popoli selvaggi; si chiama anche "saetta" o "dardo". Alcune popolazioni dell'Asia usavano portare una specie di corona di frecce, come si vede sulle teste di alcuni busti antichi di divinità del paganesimo. Frecce ed arco in mano ad Apollo, dio solare, rappresentano il vigore dei raggi solari vibranti sulla terra. Simbolicamente viene usata mentre trafigge un cuore, a rappresentare la passione d'amore, spesso ad opera di Cupido. Altro significato è quello della velocità. Molti santi della Chiesa Cattolica sono stati martirizzati con quest'arma.

FREN

 
(Gr.) - Un termine Pitagorico che indica ciò che noi chiamiamo Kama-Manas già ombreggiato da Buddhi-Manas.
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