Glossario

Glossario

Vai alla Bibliografia

FOHAT

 
(Tib.) - Un termine usato per raffigurare la potenza attiva (maschile) della Sakti (il potere riproduttivo femminile) nella natura. L'essenza dell'elettricità cosmica. Un termine occulto Tibetano per Daiviprakriti, la luce primordiale: e nello universo della manifestazione, l'energia elettrica sempre presente, nonché l'incessante potere creativo e distruttivo. Esotericamente è la stessa cosa, essendo Fohat l'universale Forza Vitale propellente e, nello stesso tempo, il propulsore ed il risultante. Dalle Tenebre Eterne emerse la Luce periodica che proiettò un raggio, Fohat (lo Spirito Santo dei Cristiani), il quale penetrò e fecondò la Materia cosmica indifferenziata, Mulaprakriti. Questa, allora, cominciò ad aggregare e separare gli atomi per procreare suo figlio : l'Universo. Fohat è l'energia dinamica dell'Ideazione Cosmica, il mezzo intelligente, il potere che guida ogni manifestazione, il Pensiero Divino, trasmesso e reso manifesto dai Dhyan Chohan, gli Architetti del Mondo Visibile. Egli è il misterioso legame fra la Mente e la Materia, il principio animatore che elettrizza ogni atomo, dandogli vita. È il ponte per mezzo del quale le "idee" esistenti nel Pensiero Divino vengono impresse nella Sostanza Cosmica come "Leggi di natura". Fohat è il messaggero di Manu (o Dhyan Chohan) e provoca l'espansione dei prototipi ideali dall'interno verso l'esterno, cioè il graduale passaggio discendente di tutti i piani, dal più alto noumenale al più basso fenomenico, per sbocciare infine in quest'ultimo, in piena oggettività, che è il massimo dell'illusione, o materia allo stato più denso. Fohat è il veicolo dei Sette Primordiali, il Messaggero della loro Volontà, l'Igneo Turbine. Nel Cosmo non manifestato è una Forza creativa potenziale. Ma quando il Figlio divino "emerge", diventa Forza propulsiva, potere attivo, che è la causa per cui uno diventa due, poi tre, ecc. Nel Mondo Cosmico diventa un potere occulto, elettrico e vitale, che sotto la Volontà del Logos Creatore, unisce e raggruppa tutte le forme. Esso è il potere elettrico vitale personificato, l'unità trascendente che unisce tutte le energie cosmiche sia sui piani invisibili che su quelli manifestati. Sul Piano Cosmico è presente sia nel potere costruttivo che nella formazione delle cose. Sul piano terrestre è la forza magnetica ed attiva. Metafisicamente, Fohat è il Pensiero degli Dei oggettivato, il "Verbo fatto carne", la forza attiva della Vita Universale. Nel suo aspetto secondario è l'Energia Solare, il fluido elettrico vitale, il Quarto Principio preservatore, l'Anima animale della Natura, l'Elettricità celata e rivelata, la Vita. Fohat è il Costruttore dei Costruttori, Uno e Sette, lo Spirito dell'Elettricità che è la Vita dell'Universo. Ogni Mondo ha il suo Fohat, onnipresente nella sua sfera d'azione. Vi sono tanti Fohat quanti sono i mondi, e ciascuno di essi varia in grado e potere di manifestazione. I Fohat individuali formano un Fohat universale collettivo, aspetto-entità dell'unica assoluta Non-Entità che è Sat, l'Assoluta Essenza. Vi sono molti Fohat, ovvero molte Forze coscienti ed intelligenti. Fohat guida il passaggio dei principi da un pianeta ad un altro, da una stella ad un'altra. Esso è la Saggezza Assoluta che si riflette nella sua Ideazione, diventando Energia Cosmica. Vibrando in seno alla Sostanza inerte, Fohat la sospinge all'attività e dirige le sue differenziazioni primarie su tutti e sette i piani della Coscienza Cosmica. Esso è l'Intelligenza che vitalizza e dirige il Fluido elettrico, o vitale, dell'Universo. La Sostanza, o Materia, è il principio femminile passivo, Fohat è il secondo principio, Prana, maschile ed attivo. I sette fratelli, o figli, di Fohat sono le sette forze primarie della elettricità. Esso è la Luce Divina che emana dal Logos, la sintesi di tutte le Forze manifestate. In occultismo è la chiave che apre e spiega gli enigmi dei simboli e delle allegorie multiformi che si ritrovano nella mitologia di ogni nazione. Per gli Egiziani è Toom, nell'Avesta si chiama Apam-Napat e sta fra gli Azata del Fuoco e quelli dell'Acqua. Egli è il Figlio delle Acque, dove Acque sta per Etere, le Acque ardenti dello Spazio. E, quindi, è Akasha, padre-madre dei Sette Primordiali È Fohat che attraversa il cerchio con una linea verticale, poi una orizzontale, ed infine lo mette in moto. La croce in movimento, la svastica, è l'emblema dell'attività di Fohat, della continua rivoluzione delle "ruote", e dei Quattro Elementi, i Sacri Quattro, nel loro significato mistico e cosmico. L'Entità umana è il Raggio Settuplo emesso dall'Uno, ovvero i Sette Centri di Energia evoluti, o resi oggettivi, dall'azione di Fohat sull'Elemento Unico. Questo concetto rappresenta uno dei punti cardine per la comprensione della cosmogonia e lo si ritrova, sotto altri nomi e sotto altre forme, in tutte le religioni.

FOHI

 
(Cin.) - In Cina, gli uomini di Fohi, l'Uomo del Cielo, erano chiamati i dodici Tien-Hoang, le dodici gerarchie di Dhyani o Angeli, con faccia umana e corpo di dragone. Il trigramma di Fohi è costituito da : YANG YIN

FOLAGA

 
(Occ.) - Uccello acquatico della famiglia delle anitre che, si dice, si riproducano senza uova. Alcuni dicono che esse nascono dalle conchiglie, altri dai frutti di un albero simile al salice che cadono in acqua, altri ancora da un legno in corruzione che genera vermi che si tramutano in uccelli, ecc. È un uccello dalle penne nere e questo basta ad inserirlo di diritto nel mondo dell'occulto.

FOLCLORE

 
(Soc.) - Italianizzazione del termine inglese folklore che indica le antichità popolari, ovvero il complesso degli usi e dei costumi della tradizione popolare in Europa. In realtà, sia gli oggetti che i metodi di ricerca sono ambigui tanto che, dal significato iniziale di "studio", oggi indica spesso delle manifestazioni popolari. Talora viene confuso con il termine "etnologia", che, però, è altra cosa. I maggiori studiosi in questo campo sono stati Grimm, Muller, Tylor, Frazer, Mannhardt, Van Gennep, Propp. Il Kalevala, ad esempio, è un prodotto dello studio del folclore e fu scritto da Lonnrot, nel 1835, componendo alcune rune. In Italia il massimo esponente è De Martino, i cui studi sono condotti intentendo il folclore come cultura delle classi subalterne in contrapposizione alla cultura egemone delle classi dominanti.

FOLLETTO

 
(Occ.) - Dal latino follere che significa "muoversi qua e là". Con questo termine si indicano certi spiriti leggeri, volubili e matterelli (folletto=piccole folle), che una volta si credeva popolassero le regioni dell'aria, che si insinuavano spesso per le case dei mortali a molestare, senza essere visti, le fantesche ed altre persone povere di spirito. Vedere in proposito la voce "Elementali".

FOLLIA

 
(Psi.) - Stato mentale vuoto di senno, condotta sconsiderata, atteggiamento strano e stolto. La si rappresenta spesso come un personaggio che reca in mano uno scettro da buffone e porta in testa un berretto ornato da sonagli.

FOMORE

 
(Sca.) - Primitivo popolo dell'Irlanda che riuscì a sottomettere i Tuatha De Dannan durante il regno di Bress. Solo nella seconda battaglia di Mag Tured i Fomore furono sconfitti dai Tuatha De Dannan che, in quell'occasione, erano guidati da Lug.

FONDAMENTALISMO

 
(Fil.) - Tendenza biblico-teologica sviluppatasi nel protestantesimo, soprattutto americano, come reazione alla critica biblica ed all'accettazione delle tesi evoluzionistiche nell'esegesi. Formulò i cosiddetti cinque punti irrinunciabili. La reazione fondamentalista può essere messa in parallelo ed in sincronia con la reazione cattolica antimodernista.

FONG

 
-HOANG (Cin.) - Angelo mistico scolpito sulle armi delle imperatrici della Cina. Dapprima era stato adottato dagli imperatori che, però, lo mutarono poi con la testa del Drago dai cinque grifi.

FONS VITAE

 
(Lat.) - Un'opera di Ibn Gebirol, il filosofo Arabo Ebreo dell'XI secolo che la chiamava Megor Hayyun, ossia la "Fontana della Vita" (De Materia Universali e Fons Vitae). I Cabalisti Occidentali l'hanno dichiarata un'opera veramente Cabalistica. Vari manoscritti, Latini ed Ebraici, di questa magnifica produzione sono stati scoperti dagli studiosi delle biblioteche pubbliche; fra gli altri, uno da Munk nel 1802. Il nome latino di Ibn Gebirol era Avicebron, un nome ben conosciuto a tutti gli studiosi Orientali.
Vai alla Bibliografia