Glossario

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EFESO

 
(Gr.) - Famosa per la sua grande Accademia metafisica dove si insegnavano l'Occultismo (Gnosi) e la filosofia Platonica ai tempi dell'Apostolo Paolo. Una città considerata il punto focale delle scienze segrete e di quella Gnosi, o Saggezza, che anche oggi è l'antagonista della degenerazione dell'Esoterismo del Cristo. Questo accadeva quando ad Efeso c'era la grande Accademia degli Esseni e tutto il sapere che il Tamain (l'iniziato) aveva preso dai Caldei.

EFESTO

 
(Gr.) - Divinità del fuoco terrestre, figlio di Zeus e di Era. Secondo il mito, sposò Afrodite; talvolta è messo in relazione con Dioniso. È il dio del fuoco che produce e crea, il fabbro divino autore di mirabili opere: fu lui a costruire le armi fatate di Achille. I Romani lo identificarono con Vulcano. Viene anche identificato con Tubal-Cain, il Cabiro artigiano istruttore di tutti quelli che lavorano il bronzo ed il ferro. Fu lui a modellare la prima donna, Pandora, ed a dotarla di vita.

EFFEMERIDI

 
(Ast.) - O efemeride, nel mondo greco e romano era un diario o libro giornaliero di conti e ricordi. Con tale nome oggi si intendono le Tavole, o Tabelle, che riportano giorno per giorno i fenomeni astronomici di un certo periodo. Le effemeridi degli astrologi riportano, per ogni giorno dell'anno, il tempo siderale e le posizioni zodiacali dei pianeti. Esistono, poi, le Effemeridi di Raphael, le Effemeridi di Barth, le Effemeridi Rosacrociane, ecc.

EFIALTE

 
(Gr.) - Mostro anguipedale.

EGA

 
(Gr.) - Secondo alcuni figlia di Oleno, discendente di Vulcano, secondo altri figlia di Melisseo, fu scelta per allattare Giove. Non essendo adatta a questo scopo, Giove fu allattato dalla capra Amaltea. Un'altra tradizione racconta che era figlia del Sole, di meravigliosa bianchezza e di abbagliante splendore, bruttissima tanto che i Titani, avendola vista durante l'assalto all'Olimpo ed essendo rimasti sgomenti, pregarono la loro madre Terra di nasconderla in una caverna dell'isola di Creta. Giove si vestì della sua pelle per vincere i Titani. È evidente il fatto che Ega viene talvolta descritta come ninfa, altra come capra, a seconda del simbolismo necessario.

EGER

 
(Sca.) - O Aeger, nella mitologia scandinava è il dio che simboleggia il mare selvaggio, turbolento, furioso. Sua moglie è Ran, sue figlie sono le onde.

EGERIA

 
(Gr.) - Ninfa dotata di straordinaria bellezza, trasformata in fonte da Diana. I Romani l'adoravano come divinità dei parti e le donne incinte le offrivano sacrifici per poter partorire felicemente. Fu amante segreta ed ispiratrice del Re Numa.

EGIDA

 
(Gr.) - Scudo di Giove, coperto della pelle della capra Amaltea, o di quella di Ega, a cui fu attaccata la testa della Medusa, con la quale vinse i Titani. Questo scudo lanciava lampi e chi lo guardava veniva pietrificato. Inizialmente il suo significato era limitato a "pelle di capra", ma i poeti e gli artisti ne fecero una corazza o un usbergo corazzato. Secondo Diodoro Siculo, Egida era un mostro terribile, figlio della Terra, che soffiando fuoco dalla bocca, arse gran parte della terra e dell'umanità. Minerva lo uccise e ne indossò la pelle.

EGIRA

 
(Ar.) - La data della fuga di Maometto dalla Mecca, da cui comincia, per i Mussulmani, la numerazione degli anni. Lo stesso nome aveva una delle otto ninfe Amadriadi, figlie di Ossilo.

EGITTO

 
(Gr.) - Figlio di Belo e di Anchirroe, una figlia del Nilo, secondo alcuni, di Nettuno e Libia, secondo altri. Aveva cinquanta figli che sposarono le cinquanta figlie del fratello Danao. Da qui prende il nome il paese situato nell'estrema parte nord orientale dell'Africa. Coperto dal deserto per oltre il 90 % ha le sue aree fertili nella valle del Nilo e sul delta. Questo fiume, lungo più di 6600 chilometri, è un fenomeno naturale unico, con influenza vitale sulle popolazioni che abitano le sue sponde. Di lingua araba e di religione islamica, l'Egitto affonda le sue radici nella più lontana preistoria. Il territorio abitato si limita quasi esclusivamente alla costa mediterranea, alla valle del Nilo ed al delta. I Copti abitano i centri urbani, i fellahin le campagne, con minoranze di Nubiani e Beduini, prevalentemente nomadi. All'Egitto sono associati, in modo prevalente, due simboli : il coccodrillo e l'ibis. Il primo riempie le acque del Nilo ed è nello stesso tempo temuto e riverito. Il secondo perchè, quando cammina, oppure apre il becco, con la distanza dei piedi, o col becco, forma un triangolo, il Delta maiuscolo con il quale i Greci indicavano l'Egitto.
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