Glossario

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ERLIK

 
-KAN (Ori.) - Nome di uno dei più temibili Burcani dei Calmucchi, da loro ritenuto il Dio dell'Inferno, inesorabile punitore dei malvagi, la cui statua gigantesca, armata della folgore, lo rappresenta nell'atto di calpestare un colpevole.

ERMA

 
(Eg.) - Figura rappresentante un busto umano che, dal petto e dall'attaccatura degli omeri in giù continua in piramide tronca rovesciata, che si appoggia su una sottile base. Nome di uno scrittore greco cristiano, uno dei padri apostolici. È ritenuto autore del Pastore, opera che invece sembra il risultato di stratificazioni successive e di fonti diverse non bene collegate fra di loro. Il testo si presenta come una serie di rivelazioni fatte all'autore a Roma, articolate in cinque visioni, cui seguono dodici precetti e dieci allegorie. Il fine che Erma si propone è quello di richiamare i confratelli di fede ad un più severo impegno morale.

ERMAFRODITO

 
(Gr.) - Sesso-duale; un Essere maschio e femmina, sia uomo che animale. Dal greco Ermes+Afrodite, è una divinità partecipe sia della natura maschile che di quella femminile. Figura probabilmente originaria dell'Oriente, fu oggetto di culto nel mondo classico ed ellenistico. L'ermafroditismo è detto Ginandria quando prevale il sesso femminile, mentre si dice Androginia quando prevale il sesso maschile. La bisessualità dell'essere divino si ritrova in molti ambiti religiosi, sia in forma esplicite, sia in sopravvivenze alterate e meno facilmente riconoscibili. Bisessuali sono numerose divinità cosmogoniche e divinità della fertilità cosmica e della vegetazione, come ad esempio : il dio primordiale degli Australiani, gli indù Dyaus e Purusa, l'iranico Zervan, l'egizio Bes, Dioniso, Attis, Adone, Cibele, ecc. Anche fra gli dei scandinavi si possono individuare tracce di ermafroditi : Odino, Loki Nerthus, ecc. L'ermafroditismo essenziale della divinità è anche attestato dalle immagini della coppia indù Siva-Kali, raffigurata talvolta come un essere unico, e dalle tardive coppie di dei (Bel-Belit, Bàal-Tanit, Bàal-Astarte) nelle quali sembra che l'ermafroditismo originario si sia scisso. L'interpretazione più attendibili dell'ermafroditismo divino è forse quella di vedere nel Dio la trascendenza di tutti gli attributi, e quindi la possibilità che in esso convivano gli opposti. La bisessualità, espressa dapprima in termini biologici, diventa poi bi-unità in termini metafisici. Dal punto di vista cosmogonico, i due opposti principi sono simbolo di sopravvivenza tramite l'autogenerazione. Ed è con riferimento al divino che l'uomo individua nel suo primo esemplare una bisessualità indice di perfezione e di unità; anche la forma, quella dell'uovo, conferisce a questo essere il concetto di totalità. E come l'Ermafrodito divino si divide per dare origine a coppie di dei, così l'ermafrodito umana si sdoppia per dare origine agli esseri umani (Yima-Yimagh, Adamo-Eva, ecc.). Il travestimento ermafrodito durante le cerimonie di iniziazione sta a significare il ripristino dell'originaria interezza dell'essere; lo stesso si può dire della circoncisione e della subincisione che tendono a rendere bisessuale il monosessuale. Nel significato di "simbolo dell'unificazione costruttiva dei contrasti" l'immagine dell'ermafrodito compare nell'iconografia alchimistica : il Rebis, e forse anche Baphomet. E l'ermafroditismo sacro è anche il fine ultimo del matrimonio e dell'unione sessuale in alcune dottrine esoteriche che, dalla sfera del cabalismo medioevale sopravvivono fino al romanticismo tedesco. Ogni cosmogonia ha i suoi primi creatori bisessuati : Grecia = Zeus-Zen (Etere) + Chtonia-Metis (Terra caotica e acqua) Egitto = Osiride (Etere) + Iside-Latona (Terra - Acqua) Persia = Mitra (Fuoco maschile) + Mitra ( Madre e Moglie) - ( Terra e Acqua ) Ebrei = Jah + Hovah Semiti = Caino + Abele Indù = Vach + Viraj Il primo elemento è attivo, il secondo passivo. L'ermafrodito biblico che si separava è Caino+Abele, ovvero la Terza Razza.

ERMANUBIS

 
(Gr.) - O Hermes Anubis, "il rivelatore dei misteri del mondo inferiore", non dell'Inferno o dell'Ade, come è stato interpretato, bensì della nostra Terra (il mondo più in basso sulla catena settenaria dei mondi), ed anche dei misteri sessuali. Creuzer deve aver intuito la verità sulla corretta interpretazione poiché chiama Anubis-Thot-Hermes " un simbolo della scienza e del mondo intellettuale". Veniva sempre raffigurato con in mano una croce, uno dei primi simboli della generazione e della procreazione su questa terra. Nella Cabala Caldea ( il Libro dei Numeri) il simbolo di Tat, o +, si riferisce sia ad Adamo che ad Eva, essendo quest'ultima la sbarra trasversale od orizzontale tolta dal fianco (o costola) di Adamo, la sbarra verticale. Il fatto è che, esotericamente, Adamo ed Eva rappresentano da un lato l'inizio della terza Razza Radice ( la Lemuriana, N.d.T.), quella che essendo ancora senza mente imitava gli animali e si degradava accoppiandosi con loro, mentre dall'altro raffigurano il simbolo duale dei sessi. Per cui Anubis, il dio Egiziano della rigenerazione, è raffigurato con la testa di un animale, un cane o uno sciacallo; e si dice anche che è "il Signore degli Inferi o Ade" in cui introduce le "anime dei morti" (le entità disincarnate); ciò conduce all'altro significato di Ade, grembo, come dimostrano ampiamente gli scritti dei Padri della Chiesa.

ERMES

 
(Gr.) - Il più allegro ed il più vivace di tutti gli dei, nato a Cillene, da Zeus e Maia, figlia di Atlante. Appena nato esplora la caverna in cui si trova e sguscia una tartaruga. Costruisce la lira con la quale accompagna i suoi canti. Ruba le giovenche di Apollo ingannando il dio con false impronte. Questi lo porta in giudizio davanti agli dei e lo costringe a guidarlo dove ha nascosto le giovenche. Diventano amici : Ermes regala ad Apollo la sua lira, Apollo ricambia con il caduceo. Instancabile messaggero degli dei, porta anche i sogni agli uomini. Guida Orfeo alla ricerca di Euridice, riconduce alla luce Pelope, ucciso dal padre Tantalo, svela ad Ulisse il segreto per salvarsi dalle malie di Circe, suggerisce a Perseo le armi per uccidere la Gorgone Medusa, guida ed aiuta Ercole nelle sue fatiche. Dotato di grande forza sessuale, simbolo di rigenerazione, il misterioso sacro passaggio attraverso la morte, Ermes è in rapporto con la grande dea Ades, aspetto che lo rende analogo al Kadmilos itifallico dei misteri di Samotracia, paredro di una dea sovrana e dio del passaggio. Nella tradizione successiva assunse la prerogativa di guida dei morti che esercitava con il caduceo, simbolo dell'autorità ctonica. Principale regione del culto di Ermes era l'Arcadia; suoi santuari si trovavano anche in Tessaglia, Beozia, Attica, a Corinto, Chio e Creta. Con la ninfa Penelope dà i natali a Pan, dio dei boschi e dei monti, che con il suo zufolo attira le ninfe a danzare. A Roma diventerà Mercurio, dio abile ed accorto, protettore del commercio e del guadagno.

ERMETE TRISMEGISTO

 
(Gr.) - L'Egiziano Ermete "tre volte grande". Il mitico personaggio da cui prese il nome la filosofia Ermetica. In Egitto, era il Dio Thoth o Thot. È anche il nome generico di molti scrittori Greci di filosofia e di Alchimia. Ermete Trismegisto è il nome di Ermete, o Thoth, nel suo aspetto umano, ma come un dio è molto di più. Come Ermete-Thoth-Aah è Thoth, la luna; il suo simbolo è il lato illuminato della luna, che si suppone contenga l'essenza della saggezza creativa, "l'elisir di Ermete". Come tale, è associato al Cinocefalo, la scimmia con la testa di cane, per la stessa ragione per cui Anubis era uno degli aspetti di Thoth (Vedi Ermanubis). La stessa dottrina è alla base della forma del Dio Indù Ganesa o Ganpat, Dio della Saggezza, figlio di Parvati e Shiva, raffigurato con la testa di elefante (Vedi Ganesa). Quando egli ha la testa di un ibis, è il sacro scriba degli dei; ma talvolta porta la corona atef e il disco lunare. È il più misterioso degli dei. Come serpente, Ermete Thot è la Saggezza divina creatrice. I Padri della Chiesa parlano molto di Thoth-Ermes ( Vedi Ermetico).

ERMETICO

 
- Qualsiasi dottrina o scritto connesso con gli insegnamenti esoterici di Ermete che, per gli antichi, era sia come il Thot Egiziano che come l'Ermete Greco e che, secondo Platone, "scoprì i numeri, la geometria, l'astronomia e le lettere". Sebbene considerati per la maggior parte apocrifi, nondimeno gli scritti di Ermete erano altamente apprezzati da Sant'Agostino, Lattanzio, Cirillo ed altri. Secondo quanto dice Mr. J. Bonwick, "furono , quando più quando meno, ripresi dai filosofi Platonici del primo Cristianesimo (come Origene e Clemente Alessandrino) che cercarono di dare consistenza ai loro argomenti Cristiani appellandosi a questi apprezzati scritti pagani, sebbene non potessero resistere alla tentazione di ampliarli e travisarli un pò troppo". I libri di Ermete, o i Trismegistici, benché presentati da alcuni scrittori abili ed interessati come puro monoteismo, sono nondimeno schiettamente politeistici. La Divinità cui essi fanno riferimento è definita da San Paolo quella in cui "noi viviamo e ci muoviamo, ed in cui abbiamo il nostro essere" - malgrado il "in Lui" dei traduttori.

ERMETISMO

 
(Eso.) - Complesso di dottrine esoteriche, di natura astrologica e religiosa, nel quale confluì durante l'ellenismo una parte della tradizione sapienziale e sacerdotale egizia, insieme con altri apporti orientali. Deriva da Ermes, il dio con il quale i Greci identificavano l'egizio Thoth, che avrebbe per primo rivelato tali dottrine. La prima fase delle dottrine ermetiche coincide con le speculazioni astrologiche dei sacerdoti egizi. Nel III sec. a.C. gran parte di quel materiale fu tradotto in greco, organizzati in trattati, la cui paternità veniva attribuita a Ermete Trismegisto. Alla medesima corrente appartengono gli scritti astrologici del sec. I a.C., summa della scienza esoterica di un circolo di iniziati che in Egitto era chiamata filosofia, ma nulla aveva a che fare con il significato che tale termine aveva in Grecia. Si trattava di rivelazioni divine, oracolari, che non si limitavano più alla dottrina astrologica, ma abbracciavano anche insegnamenti cosmogonici, metafisici, escatologici, ecc. Nei primi secoli della nuova era, andò formandosi una vera e propria letteratura ermetica il cui testo più antico è probabilmente "Kore kosmou" (La fanciulla del mondo), depositario di una dottrina segreta insegnata da Ermes-Thoth a Kamephis e da lui trasmessa ad Iside che l'avrebbe affidata al figlio Oro. Da citare anche i 17 trattati del Corpus Ermeticum e l'Asclepius, forse di Apuleio. Gli scritti ermetici, comunque, non sono concordi nel contenuto dottrinale nè sono riconducibili a strutture uniformi. Per ermetismo si intende anche la filosofia ermetica, ossia la corrente di pensiero di stampo misteriosofico che si rifà agli scritti del Corpus Ermeticum e si sviluppa in età ellenistica, mantenendo suoi filoni che attraverso il Medioevo, il Rinascimento ed il cosiddetto "secolo dei lumi", giungono fino a noi. Ermetisti, o filosofi ermetici, erano detti coloro che, alchemicamente, perseguono il raggiungimento della Grande Opera, intesa come realizzazione spirituale.

ERMIA

 
(???) - Autore citato nella Dottrina Segreta, che non è possibile identificare. Esiste un Ermia di Atarneo, uomo politico e filosofo, vissuto nel sec. IV a.C., nato da umili origini, dapprima schiavo, poi liberato, si recò ad Atene, dove conobbe Platone ed Aristotele. Tornato in patria, gestì il potere, divenendo alla fine il tiranno. Ermia il filosofo è un apologista cristiano del II-III sec. autore di un trattato che tenta di mettere in ridicolo i filosofi pagani. Ermia di Alessandria è un filosofo neoplatonico vissuto nel V sec., padre di Ammonio e discepolo di Siriano. Scrisse un commentario al Fedro platonico, con interpretazione allegorica.

ERO

 
(Gr.) - Sacerdotessa di Venere, si innamoro di Leandro che, ogni notte per raggiungerla, attraversava l'Ellesponto a nuoto. Una volta, protraendosi una tempesta per oltre una settimana, Leandro, non resistendo oltre, tentò la solita nuotata, ma travolto dalle onde, affogò. Anche Ero si buttò in mare e affogò a sua volta.
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