Glossario

Glossario

Vai alla Bibliografia

EMPEDOCLE

 
(Gr.) - Attivo nel V sec. a.C., capo della fazione democratica di Agrigento, sua città natale, venne esiliato nel Peloponneso. Ebbe fama di mago e taumaturgo e si narra che gruppi di discepoli lo accompagnassero ovunque. Varie leggende sono sorte sulla sua morte, la più nota delle quali sostiene che Empedocle precipitò nel cratere dell'Etna. Altri dicono che sia stato assunto in cielo dagli Dei. Filosofo, scrisse le sue opere in tono ieratico, esponendo il pensiero in modo poetico, con esametri eroici; con Anassagora e gli Atomisti rappresentò l'indirizzo naturalistico che al monismo degli Ionici antichi sostituiva una cosmologia pluralistica. Fu molto amato dai suoi cittadini e stimato come medico, politico, teologo, poeta. Rimangono frammenti di due sole delle sue opere : Della Natura(400 versi), Purificazioni (120 versi); il primo è naturalistico, il secondo religioso. La sua teoria fisica ha carattere eclettico : ad argomenti tratti dai filosofi ionici egli associa l'eternità dell'essere di Parmenide e la periodicità cosmica di Eraclito, nonché la dottrina pitagorica della trasmigrazione delle anime. Essendo eterno ciò che è, nulla può venire dal niente e nulla può tornare al niente. Quattro le materie primitive (fuoco, acqua, aria e terra), quattro gli stati di densità (imponderabile, gassoso, liquido e solido). Amore ed odio governano gli elementi, determinando mescolanze e separazioni. La sfera è lo stato perfetto della materia. Empedocle ha un concetto meccanico dell'universo ed uno molto elevato della divinità. Dalle sue opere traspare anche la credenza che l'uomo, prima di essere tale, passi attraverso lo stadio minerale, vegetale ed animale, oltre che in sessi diversi. Gran parte delle sue teorie si può trovare nei Misteri Orfici e nei poemi omerici. Secondo alcuni interpreti moderni, infatti, la cosmologia naturalistica di Empedocle sembra abbia le caratteristiche di una escatologia segreta, preparatrice della fase misterico-religiosa.

EMPIRISMO

 
(Fil.) - Dal greco "empeiria" che significa "esperienza". Corrente di pensiero che si basa sulla scienza e sulla pratica scientifica. L'empirismo si fonda su due cardini principali : (1) il criterio che fa dell'esperienza il luogo dell'originaria e genuina evidenza, (2) il principio metodico che assume come base di ogni sapere i dati sensoriali. Il primo criterio è stato accettato anche da filosofi non empirici dato che "ciò che è vero dev'esserlo nella realtà e deve essere percepito". Il secondo criterio è il vero fondamento dell'empirismo ed afferma che nulla è nell'intelletto che prima non sia stato nei sensi. All'esperienza sensoriale si dà non solo la priorità temporale ma anche la priorità logica. L'empirismo fu avversato per primo da Platone, ma anche da Kant, Leibniz, Hegel, ed altri. Per quanti non avessero ancora approfondito sufficientemente i concetti della filosofia orientale, l'empirismo può rappresentare il modo più semplice per avere l'idea esatta del contrario del pensiero orientale.

EMPUSA

 
(Gr.) - Un mostro, un vampiro, un demone malefico che assume varie forme.

EN

 
(Cald.) - Una particella di negazione, come la "a" nel Greco e nel Sanscrito. La prima sillaba di "En-Soph", ovvero niente che inizi o finisca, l'"Eterno".

EN SOPH o AIN SOPH

 
(Eb.) - L'infinito, illimitato e sconfinato. Il Principio Assoluto deificato, impersonale e inconoscibile. Letteralmente significa: "nessuna cosa", cioè niente che possa essere classificato con qualche altra cosa. La parola e le idee su di essa sono equivalenti alle concezioni vedantiche di Parabraman. Alcuni Cabalisti occidentali, comunque, escogitano di fare di ESSO un Lui personale, una divinità maschile, invece di una divinità impersonale.

ENCARIDDI

 
(Ori.) - Nome che si dava ai sacerdoti cartaginesi incaricati del culto degli Dei Abadiri.

ENCICLOPEDIA

 
(Let.) - Letteralmente, in greco, significa "istruzione circolare", tale cioè da comprendere tutte le discipline in grado di dare una preparazione completa. È Aristotele il primo a sostenere l'idea di una struttura sistematica dei vari rami del sapere, ma l'epoca enciclopedica per eccellenza è il Medioevo. Oggi il termine ha il significato di raccolta sistematica di tutto lo scibile. L'uomo enciclopedico, raffigurato con sette teste ( Marciano Capella aveva indicato in sette le arti liberali), viene dagli astrologi collocato nel 15^ grado dei Gemelli, volendo con questo segno significare che chi nasce sotto questo grado saprà molte cose, cioè tutte le scienze e le arti.

ENDEER

 
(Ori.) - Divinità appartenente al mito indù quale personificazione della bontà, in contrapposizione a Moassoaur, personificazione dello spirito del male, una specie di Satana.

ENEA

 
(Gr.) - Mitico eroe della Troade, e poi del Lazio, nato sul Monte Ida da Afrodite e da Anchise. Difensore di Troia, caro agli Dei, viene da loro salvato dalle mani dei Greci vincitori. Viaggiando verso occidente, approdò in Italia e da lui ha origine la stirpe che poi sarà Latina e quindi Romana.

ENEADE

 
(Eso.) - O Enneade, significa Gruppo dei Nove.
Vai alla Bibliografia