Glossario

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DRUZI

 
- Una grande setta con circa 100.000 aderenti, che vivono sul Monte Libanon, in Siria. I loro riti sono molto misteriosi e nessun viaggiatore che ha scritto qualcosa su di loro conosce per certo l'intera verità. Sono i Sufi della Siria. Ritengono un'offesa essere chiamati Druzi, ma si definiscono "discepoli di Hamsa", il loro Messia, che venne a loro nel nono secolo dal "Paese della Parola di Dio", paese e parola che essi tengono religiosamente segreti. Il Messia che dovrà venire sarà lo stesso Hamsa, ma sarà chiamato Hakem, cioè colui che "guarisce tutti". (Vedi Iside Svelata, cap. II, p. 308 e succ.). I Drusi derivano dall'ismailismo, furono fondati dal turco al-Darazi, da cui derivano il nome, e dal persiano Hamza ibn'Ali verso il 1020. Per loro il califfo fatimide al-Hakim era l'incarnazione di Dio. Alla morte di questo califfo, molti non vi credettero ed aspettavano il suo ritorno; ma ciò contrastava con la religione mussulmana, per cui questi credenti furono costretti a fuggire ed a riparare in Libano, sulle montagne, dove convertirono alla loro religione intere popolazioni agricole. Gli Adepti si dividono in : (1) uqqal, "istruiti", di solito uomini e donne di una certa età, che sono i soli a partecipare alle assemblee religiose ed a leggere i testi sacri (Lettere della Saggezza); (2) giuhhal, "ignoranti", semplici membri della comunità che non partecipano alle assemblee religiose. La teologia Drusa ruota attorno a cinque principi religiosi : (1) Unità di Dio ( muwahhidun ); (2) Divinità di Hakim, che vive in stato di occultazione; (3) Incarnazione in cinque ministri superiori, già compagni di Hakim, dei cinque principi emanati da Dio; (4) Metempsicosi, trasmigrazione interumana; (5) Obbligo al segreto. La morale è regolata da sette precetti che riprendono il larga parte i principi religiosi. I Drusi non hanno edifici religiosi, mentre sono ignoti i loro riti e le loro cerimonie. Il matrimonio, che riconosce alla donna diritti inusuali per il mondo arabo, è retto da severe regole esogamiche. Sono frequenti i pellegrinaggi a luoghi o tombe appartenenti ad altre culture religiose. In ricordo di Caino ed Abele, nelle loro feste immolano capretti ed agnelli, mentre il 25 aprile si recano a far visita alla tomba di Jetro, presunto suocero di Mosè.

DRYSTAN

 
(Sca.) - Altro nome di Tristano, figlio di Tallwch, amante di Isotta la Bionda e marito di Isotta dalle bianche mani.

DSISOO

 
(Gia.) - Divinità giapponese che presiedeva ai lunghi viaggi, e cui erano erette, lungo le grandi strade, statue rappresentanti tre scimmie : una con le mani si chiudeva gli occhi, l'altra si tappava le orecchie, la terza si copriva la bocca. Erano le tre specie di impurità di cui si può macchiare lo spirito : ciò che vede, ciò che sente, ciò che riporta con la voce.

DU BOIS

 
-REYMOND Emil (Ger.) - Berlino 1818, 1896. Fisiologo tedesco, suo padre proveniva da Neuchatel, mentre la madre era una discendente degli Ugonotti, per cui egli si proclamava di "puro sangue Celtico". Studiò geologia a Bonn, poi anatomia e fisiologia a Berlino con Giovanni Muller. La sua tesi di laurea fu sui "Pesci Elettrici" e rappresentò l'inizio di una lunga serie di ricerche sull'elettricità animale, i cui risultati furono pubblicati in un'opera nella quale egli sviluppò l'ipotesi che un tessuto vivente, quale un qualsiasi muscolo, può essere considerato come composto da molecole elettriche o molecole aventi determinate caratteristiche elettriche. Alla morte di Muller, gli succedette alla carica di professore di Fisiologia. È considerato il creatore delle fisiologia sperimentale. Monista e meccanicista, combattè il vitalismo. Famosa la sua frase " Ignoramus et Ignorabimus ", con la quale espresse il suo scetticismo sulla possibilità di cogliere l'essenza dei fenomeni vitali. Famosa la sua opera "I sette misteri del mondo", nella quale enuncia i suoi celebri paradossi.

DU CHAILLU BELLONI Paul

 
(USA) - New Orleans 1835, Pietroburgo 1903. Esploratore statunitense di origine francese, compì diversi viaggi in Africa, da dove riportò diverso materiale linguistico, etnografico, naturalistico. Studiò in particolare la fauna, specialmente i gorilla, ma non trascurò la fauna e la geografia. Visitò anche la penisola scandinava e la Russia, traendone ampio materiale folkloristico.

DU PERRON ANQUETIL Abraham Hyacinthe

 
(Fr.) - Parigi 1731, 1805. Orientalista francese, durante un suo soggiorno in India riuscì a procurarsi, primo fra gli Occidentali, alcuni manoscritti dell'Avesta, il testo sacro dello Zoroastrismo, ed a farsi iniziare dai dotti Parsi alla interpretazione tradizionale di esso. Tornato in Francia, fece conoscere all'Occidente, nella sua versione francese, i testi da lui ritrovati.

DUADE

 
(Eso.) - Abba, il Padre, Amona, la Madre. Il Logos bisessuale dal quale uscirono gli altri sette Sephiroti. La Duade nasce da Sephira, Kether, la Corona. Abbiamo, quindi : - La Triade Giudaica : Kether, Chokmah, Binah - La Trimurti Indù : Brahma, Vishnu, Shiva - Dalla Triade Giudaica derivano i sette Sephiroti che seguono, dalla Trimurti Indù derivano i Prajapati, che sono i Costruttori o Creatori, ed equivalgono ai Sephiroti giudaici. Ma Abba ed Amona sono anche Brahma-Viraj ed Aditi-Vach, o Elohim-Jehovah (Adamo-Adami) e Sephira-Eva. La storia è sempre la stessa : da un Protologos Androgino derivano due poteri cosmici che danno luogo ad altre entità. Se Aditi è la Madre degli Dei, o Deva-Matri, Eva è la madre di tutto ciò che vive; entrambe sono l'aspetto femminile, o Shakti, o Potere Generatore, dell'Uomo Celeste, che è il Potere Attivo Maschile. Per i Pitagorici, la Duade era lo stato imperfetto nel quale cadde il primo essere manifestato, quando si distaccò dalla Monade. Essa rappresenta il punto dal quale si biforcano le due strade del Bene e del Male. Per i Pitagorici, tutto ciò che ha due facce, che è binario, è falso; e poiché in Natura ogni cosa ha due facce, ogni cosa della Natura è falsa.

DUALISMO

 
(Fil.) - Termine con cui si definisce ogni dottrina che si serva di due principi esplicativi, in qualsiasi campo di indagine. Fu usato per la prima volta da Hyde in riferimento alla antica religione persiana di Zoroastro e poi di Mani, che si fondava su due divinità coeterne in continuo conflitto : il Bene ed il Male, o la Luce e le Tenebre. Nel significato originario, quindi, il vocabolo è applicato prevalentemente alle credenze religiose che ammettono due divinità o due principi cosmogonici. Successivamente venne applicato al dualismo metafisico quale quello cartesiano fra sostanze materiali e spirituali. Al dualismo metafisico, Kent oppose il dualismo critico, tra fenomeni e cose in sè. Seguirà il dualismo metodologica che verrà applicato in diversi campi di speculazione.

DUALITÀ

 
(Eso.) - La dicotomia del creato è una necessità affinchè l'essere umano possa vivere. Gli opposti, i contrari, sono la caratteristica di tutta la Natura e sono entrambi necessari. Senza il Male non esiste il Bene, senza le Tenebre non esiste la Luce, senza la Notte non esiste il Giorno, senza il Diavolo non vi è alcuna necessità del Salvatore, senza Peccato non esiste Virtù, senza il Brutto non vi è il Bello, ecc.

DUB SAINGLENN

 
(Sca.) - Cavallo di Cu Chulain, letteralmente "Il Nero della Valle Meravigliosa".
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