Glossario

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DHYANI BUDDHA

 
(San.) - Quelli "dal Cuore Misericordioso"; adorati specialmente nel Nepal. Anche essi hanno un significato segreto. Sono i Reggenti o Custodi delle Ronde Terrestri. Secondo gli Orientalisti, ci sono cinque Dhyani che sono i Buddha Celesti, la cui manifestazione nel mondo della forma e della materia sono i Buddha umani. Esotericamente, però, sono sette, uno per ogni Razza Radice : cinque sono già venuti, due debbono ancora venire. Essi sono il prototipo eterno dei Buddha, le gloriose controparti del mondo mistico, libere dalle condizioni degradanti della vita materiale. L'insegnamento exoterico dice che ogni Dhyani-Buddha ha la facoltà di crearsi un figlio ugualmente celeste, un Dhyani-Bodhisattva che, dopo la morte del Manushi-Buddha umano, deve portare a termine la sua opera. Vi sono diversi gruppi di Dhyani : i due gruppi superiori sono i Guardiani e gli Architetti. Essi sono Anupadaka, Monadi provenienti dal Mondo Arupa.

DHYANI CHERESI

 
(San.) - Padmapani-Avalokitesvara, detto Bodhisattva Chenresi Vanchung, "il potente ed onniveggente". È il più grande protettore dell'Asia e del Tibet in particolare. Altri suoi nomi sono: Chakna Padma Karpo = "colui che tiene un loto bianco", Chantong = "quello che ha mille occhi", Lokapati = "Signore del Mondo".

DHYANI PASA

 
(San.) - "La fila dei Dhyani" o Spiriti; l'Anello "Non Passare". (Vedi Dottrina Segreta, Stanza V, vol. I, pag. 129). La corda degli Angeli, il limite che separa il cosmo fenomenico da quello noumenico. Questo limite non è alla portata della nostra coscienza oggettiva attuale. È il pi greco, il 31415 ecc.

DIADE

 
(Eso.) - Coppia di Enti o di Elementi. Dai Pitagorici è considerata l'origine del Male. Dalla dicotomia nasce l'Elohim ovvero la Divinità della Natura cosmica. La Divinità ebraica, quindi, è la Diade manifestata.

DIADEMA

 
(Eso.) - In origine era una benda di seta o di lana, che la favola dice inventata da Bacco, per sollievo dal mal di capo prodotto dal bere eccessivo. Il diadema delle divinità e dei re di Egitto portava il simbolo del serpente sacro. Oggi il diadema è una specie di corona ornata di perle e di pietre preziose.

DIAGUTTA

 
(Ame.) - Antico popolo americano.

DIAKKA

 
- Chiamati dagli Occultisti e dai Teosofi "gusci" e "involucri", cioè i fantasmi provenienti dal Kama Loka. Parole inventate dal grande Veggente Americano Andrew Jackson Davis per indicare quelli che lui considerava "Spiriti" indegni di fiducia. Egli ne parlò così: "Un Diakka (che proviene dal Summerland) trae un insano piacere nel giocare ruoli, nell'ingannare con trucchi, nell'impersonare caratteri opposti; sovraccarica con passione i racconti drammatici ... moralmente deficiente, è privo di ogni sensazione attiva di giustizia, di filantropia o di tenero affetto. Non conosce nulla di ciò che gli uomini chiamano sentimento di gratitudine; gli scopi dell'odio e dell'amore sono per lui identici; il suo motto è spesso pauroso e terribile per gli altri: il Sè è l'insieme della vita personale, ed esalta lo annientamento come fine di tutta la vita personale. Solo ieri uno di essi disse ad una medium, firmandosi Swedenborg: "Qualunque cosa è, è stata, sarà, o potrà essere, quella IO SONO; ma la vita personale è l'aggregato dei fantasmi delle vibrazioni del pensiero, che nella loro ascesa progressiva si precipitano verso il cuore centrale della morte eterna"! (I Diakka e le loro vittime; "una spiegazione del Falso e del Ripugnante nello Spiritualismo"). Quindi, questi "Diakka" sono semplicemente i cosiddetti "Spiriti" dei Medium e degli Spiritisti, che comunicano e si materializzano.

DIALETTICA

 
(Fil.) - L'arte di ragionare con stringenti argomentazioni, o con sottigliezza. Aristone la raffigurava simbolicamente con un ragno, ad indicare la tela artificiosa che si può tessere con il ragionamento. Altri la raffigurano con la zanzara, per il modo subdolo di posarsi e pungere. Altri ancora con una mano stretta in pugno per indicare il modo stringente e breve con cui gli argomenti debbono essere portati. Zenone la simboleggiava con la paglia, per dire che il giusto pensiero ha un peso, mentre la dialettica è futile e leggera.

DIAMANTE

 
(Eso.) - Dal greco "adamao", non domabile, come dire non frantumabile per la sua durezza. Il pontefice degli Ebrei lo portava sul petto, al centro di un ornamento d'oro a forma di stella; al termine dei sacrifici, per consultare il Dio, egli alzava le mani al cielo, guardava l'ornamento ed interrogava Dio su ciò di cui voleva una risposta. Se il diamante brillava, la risposta era fausta, se diventava di colore rosso era segno di morte, se rimaneva inalterato i desideri sarebbero stati insoddisfatti.

DIAMETRO

 
(Eso.) - La corda passante per il centro di un cerchio, il doppio del raggio, la corda massima. Il segmento che partendo da un qualsiasi punto della circonferenza raggiunge il punto opposto dopo essere passato per il centro. Quando con un cerchio, o uno zero, si simbolizza il Tutto, o il Nulla assoluto, il diametro di questa figura rappresenta il Dio manifestato. Se il diametro si trova isolato in un cerchio, rappresenta la Natura femminile, il primo Mondo ideale, generato da sè ed impregnato da sè. Esso si riferisce anche alla Razza Radice primitiva. Il doppio diametro ad angolo retto, o croce, è il simbolo di maschio-femmina, separati e caduti nella generazione. Il Cerchio è il Pensiero, il Diametro è il Verbo, la loro unione è la Vita.
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