Glossario

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COSMO

 
(Eso.) - Parola che deriva dal greco kosmos che significa "ordine". Con questo termine gli antichi Greci intendevano l'universo armonico ed ordinato nato dal disordine originario chiamato Caos. Pitagora concepiva il Cosmo come insieme di quattro elementi : Fuoco, Aria, Acqua e Terra. Gli Egizi lo simboleggiavano con un gran cerchio di fuoco ed un serpente dalla testa di falco disteso come diametro. È il terzo aspetto dello Spazio, con Chaos e Theos, la superficie ordinata su cui si muove Theos dopo aver trasformato Chaos (la precedente superficie disordinata). L'Universo, come distinto dal mondo che può significare il nostro globo o la nostra terra.

COSMOCRATORI

 
(Eso.) - I Sette Superiori, costruttori del Sistema Solare e della Terra, i Sostegni del Mondo (Rectores Mundi). Per analogia possiamo associarli agli Asi della Scandinavia, agli Arterfici del Pimandro, ai Rishi, ai Pitri, agli Dei Caldei, agli Spiriti Maligni ed a quelli Planetari, ai Sephiroti inferiori della Cabala. "Costruttori dell'Universo", gli "Architetti del mondo" o le Forze Creatrici Personificate.

COSMOGONIA

 
(Eso.) - Dalle parole greche kosmos e gonè che significano "mondo ordinato" e "generare"; evento o atto della creazione dell'universo, oppure della sua definizione nell'assetto noto agli uomini. Il concetto di "cosmogonia" necessita di una differenziazione della situazione originaria. La materia primordiale disordinata (Caos), infatti, nasce al momento in cui essa viene utilizzata per essere ordinata. Prima di tale momento essa non esiste neanche come Caos; la situazione che precede tale momento è inaccessibile al pensiero umano e può essere immaginata come un grande buio in cui è immersa l'energia eterna. Questo schema è universale e, al di fuori di tutte le divulgazioni fatte dalle varie religioni a beneficio dei profani, lo si può ritrovare nelle Cosmogonie di tutti i tempi e di tutti i paesi. I miti cosmogonici, secondo Mircea Eliade, sono esemplari poiché costituiscono il paradigma delle vicende e delle azioni umane, che fondano su di essi il loro valore e la loro realtà, al di fuori delle contingenze del tempo storico. Essi evocano l'origine del creato e costituiscono il "precedente" per eccellenza di tutto ciò che esiste ed avviene. La morfologia dei miti cosmogonici è relativamente semplice con una immagine mitica quasi costante : l'amplesso di due progenitori divini da cui nascono figli divini o semiumani, dai quali derivano tutti gli elementi dell'universo. Cielo e Terra costituiscono la coppia più frequente, con sesso spesso invertito. Non molto diversa è la Cosmogenesi delle dottrine che evocano, all'origine dell'universo, un uovo cosmico che giace o rotola nello spazio vuoto illimitato, e contiene in sè il germe della vita. Questo concetto ' il perno della Cosmogonia Indù, ma lo si ritrova anche in Iran, in Grecia, fra i Fenici, nei paesi Scandinavi. L'immagine dell'uovo riflette anche quella della volta celeste, ed il suo significato astrale fa parte dell'esoterismo gnostico. Altre tradizioni mitiche affidano l'atto iniziale della Cosmogonia nella lotta vittoriosa di una divinità o di un eroe contro le forze disordinate del Caos. A Babilonia, ad esempio, è Marduk a sconfiggere Tiamat. Per gli Egizi l'universo nasce dall'apparizione della divinità in mezzo alla materia primordiale e indifferenziata. Il Dio parla e ad ogni sua parola viene in esistenza nel mondo ordinato l'elemento corrispondente. È la dottrina fondata sulla parola sacra, dalla quale poi deriva la magia come possesso delle parole giuste per evocare le situazioni volute. La forma più strana di Cosmogonia si trova nella Bibbia, primo libro, la Genesi. Qui non si ha ordinamento, ma estrazione "in principio" dal nulla del cielo e della terra, da cui poi avviene la creazione delle cose e per ultimo dell'uomo. Tohu e Bohu parole il cui significato è noto solo agli Iniziati, stanno forse a significare lo stadio della creazione iniziale, la materia caotica, sulla quale poi avviene il processo di ordinamento. E questa spiegazione ci riporterebbe allo schema classico. Riepilogando e schematizzando, possiamo dire che la Cosmogonia, da un punto di vista morfologico, si può dividere in due grandi categorie : (a) Un essere supremo, creatore e fattore delle cose, dotato di personalità e separato dal mondo, che opera in modo magico e straordinario; (b) un principio primordiale dal quale si sarebbero in seguito svolte, per sviluppo, per genealogia o per separazione (operata da un essere mitologico) le successive realtà cosmiche, alle quali spesso fa seguito una lotta fra le potenza divine, dopo di che il mondo viene instaurato nel modo in cui si presenta oggi. Le Cosmogonie appartenenti alla prima categoria sono proprie delle grandi religioni monoteistiche storiche : Mazdeismo, Giudaismo, Islamismo. Alla seconda categoria appartengono le Cosmogonie Greca, Babilonese, ed altre minori. Le Cosmogonie che si basano sull'uovo cosmico sono caratteristiche di antiche civiltà, particolarmente quella Indù.

COSMOLATRIA

 
(Eso.) - Adorazione del Cosmo. Come il Panteismo fa uso dei termini che si trovano anche nei Purana, con riferimento a Vishnu. Si tratta della credenza di Dei Costruttori del Cosmo e dell'Uomo, un Politeismo che è Saggezza antica e tradizione universale. Necessario precisare che non si tratta di credenza in qualcosa di soprannaturale, bensì in poteri sovrumani.

COSMOLOGIA

 
(Fil.) - Dal greco kosmos e logos, "mondo" e "discorso", ovvero studio della forma e delle leggi dell'universo come sistema ordinato. La cosmologia si limita alla descrizione dell'universo come spazio, tempo e materia, mentre questioni riguardanti l'origine, la natura intrinseca, il fine ultimo, sono lasciate ad altre discipline quali la cosmogonia, l'ontologia, la teologia. La prima cosmologia degna di rilievo è quella babilonese che pone al centro dell'universo la Terra, circondata e sostenuta da un oceano sotto il quale si apre una cavità che rappresenta il mondo dei morti. Sopra la Terra si estende la volta del cielo che poggia sulle acque dell'oceano. Attraverso il firmamento si muovono il Sole, la Luna e gli altri corpi celesti. I progressi della scienza greca nel campo delle osservazioni astronomiche portarono alla concezione Tolemaica che vede la Terra al centro dell'Universo, immobile, attorno alla quale orbitano i vari pianeti. All'inizio dell'età moderna, Copernico avanzò la concezione che vedeva il Sole al centro dell'universo, con i pianeti che gli girano attorno in moti circolari uniformi. Tito Brahe propose propose i pianeti orbitanti attorno al Sole e l'insieme orbitante attorno alla Terra, immobile. Galileo ipotizzò la Via Lattea come un aggregato di stelle, togliendo al Sole la posizione privilegiata di centro dell'universo. Herschel propose una rotazione universale, considerando, però, quale universo solo la Via Lattea. Ben presto, però, si scoprì che gli oggetti stellari non meglio definiti erano anch'essi delle nebulose, veri e propri universi simili alla Via Lattea. Einstein proporrà poi un modello in cui le galassie sono considerate l'elemento minimo e l'universo è riconducibile ad una serie di modelli, alcuni newtoniani cui si può applicare la geometria euclidea, altri cui si deve applicare la geometria non euclidea. L'attuale cosmologia ritiene che l'universo si sia formato 10/12 miliardi di anni fa, a seguito di una enorme esplosione detta "big bang". Tale teoria è evolutiva, cioè prevede una espansione definita, dopo di che il tutto ritornerebbe all'inizio attraverso un processo di contrazione che lo porterebbe ad annullarsi. Ad essa si contrappone la teoria stazionaria, che considera l'universo stabile, senza inizio nè fine, nè creazione nè estinzione.

COSTANTINO

 
(Gr.) - Naissa 280/285, Ancirone 337. Di umili origini, servì Massimiano e ne sposò la figlia. Dopo varie peripezie, nel 306 divenne Cesare per la sua zona e concesse libertà di culto ai Cristiani. Seguì poli l'editto di tolleranza di Galerio. Combattè contro Licinio e nel 337 divenne Imperatore. Trasferì la capitale dell'Impero da Roma a Bisanzio. Durante la lotta contro Massenzio cercò di conciliare le tendenze pagane con quelle cristiane facendo disegnare sugli scudi dei soldati il simbolo , composto da : P = Monogramma di Cristo X = Simbolo molto comune per rappresentare il Sole Il sogno è una leggenda e la croce in cielo una invenzione di Eusebio, il grande imbroglione Padre della Chiesa. Conservò sempre la carica di Pontifex Maximus. Dedicò molta parte del suo tempo nel tentativo di comporre il dissidio religioso fra gli stessi cristiani.

COSTRUTTORI

 
(Eso.) - I Creatori dell'Universo, gli Architetti del Sistema Planetario, i Custodi delle Sette Sfere, i Globi della Catena Planetaria della Terra. Vi sono tre gruppi di Costruttori, ciascuno suddiviso in sette sottogruppi. Il primo gruppo comprende i rappresentanti delle prime Entità "nate dalla Mente", i primordiali Rishi-Prajapati, i Sette Grandi Dei dell'Egitto, i Sette Amshaspend di Zoroastro, i Sette Spiriti della Faccia, i Sette Sephiroti inferiori. Il secondo gruppo è costituito dagli Architetti della nostra Catena Planetaria. Il terzo gruppo è composto dai Progenitori della nostra Umanità. Il secondo ed il terzo gruppo si trovano nel Pantheon exoterico indù come Lokapala, Sostenitori e Guardiani del mondo; alcuni possiedono gli otto punti della bussola : Indra (est), Yama (sud), Varuna (ovest), Kuvera (nord). La sintesi dei Costruttore è il Demiurgo. Con questo termine vengono designati anche i Dhyan Chohan, i Serpenti di Saggezza ed i Sette Dei primitivi. Sula piano della Natura sono i Muratori ed i Modellatori, che operano sotto l'impulso della legge UNA.

COTTO

 
(Gr.) - Nella mitologia greca è uno dei tre giganti imprigionati da Crono , per essersi ribellati contro di lui. Gli altri due sono Briareo e Gige. Cotto ha cento braccia e cinquanta teste, allegoria che sta a rappresentare razze, sottorazze e tribù.

COURNOT Antoine Augustine

 
(Fr.) - Gray 1801, Parigi 1877. Economista, matematico, filosofo, dopo una brillante carriera alla Scuola Normale Superiore, fu professore a Lione, rettore alla università di Grenoble, ispettore generale, rettore all'università di Digione. Come matematico diede notevoli contributi alla teoria della variabilità e del calcolo delle probabilità statistiche. Come filosofo fondò la differenza fra scienze naturali e storia. Ispiratosi a Kant ed a Comte, formulò la teoria della conoscenza per la quale una dottrina filosofica o scientifica è tanto più valida e vicina all'oggettività quanto più riesce ad organizzare in modo elementare la maggior quantità possibile di dati. Come economista è considerato uno dei padri della moderna economia. È sua la teoria della ricchezza fondata sul valore di scambio, ove il valore-lavoro viene sostituito dal prezzo studiato secondo leggi rigorosamente matematiche.

COVER ____

 
(???) - Citato nella Dottrina Segreta quale autore dell'opera "Mostri Mitici".
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