Glossario

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CORONA

 
(Occ.) - Ornamento circolare di metallo, foglie o fiori che gli antichi portavano al collo o al capo come decorazione, premio o segno di merito. Pare sia stata inventata da Giano Bifronte, che inventò anche le navi ed il denaro, motivo per cui compare spesso nelle monete antiche, sul dritto, mentre sul rovescio vi è una nave o una corona. Cabalisticamente è Kether, la 1^ Sephira. (Vedi "Kether").

CORONADO Francisco Vasquez

 
(Sp.) - Salamanca 1510, Città del Messico 1554. Esploratore spagnolo, di nobile famiglia, nel 1535 accompagnò in Messico Antonio de Mendoza che, nel 1539, lo inviò come governatore nella Nuova Galizia ( Nord-ovest del Messico ), con l'incarico di esplorare e conquistare. Affrontò il territorio con una ben nutrita spedizione, ma invece di ricche città, incontrò deserti e regioni inospitali. Dopo aver attraversato Arizona, Nuovo Messico, Gran Canyon, Texas, seguì il Rio Grande e tornò in Nuova Galizia dove rimase fino alla morte.

CORPO ASTRALE

 
(Eso.) - Il terzo corpo dell'uomo, a partire dal basso, quello fisico. In Teosofia si chiama Linga Sharira. Equivale all'egizio Khaba, che significa "l'ombra". (Vedi "Astrale Corpo").

CORPO FISICO

 
(Eso.) - Il primo corpo dell'uomo, a cominciare dal basso. Si chiama anche Rupa o Sthula Sharira, ed equivale all'egizio Kha. Il corpo fisico è il fattore irresponsabile dello uomo, l'agente per mezzo del quale la "bestia" che è in noi agisce durante tutta la sua vita. Il corpo fisico viene talvolta rappresentato con un bruco perchè, come il bruco lascia la sacca per volare via sotto forma di farfalla, così l'anima vola via dal sacco di carne dopo la morte. S.Paolo chiama il corpo vaso, perchè lo ritiene un contenitore per l'anima, un tabernacolo.

CORPUS HERMETICUM

 
(Occ.) - L'insieme degli scritti ermetici che si fanno risalire ad Ermete Trismegisto, identificato con il dio egiziano Thot, scriba degli dei e depositario della sapienza divina. Si possono suddividere in due gruppi : il primo contiene trattati e raccolte di formule di contenuto magico, alchemico, astrologico, occultistico; il secondo contiene gli scritti di contenuto filosofico-religioso. Fu tradotto quasi interamente in latino da Marsilio Ficino e viene considerato una rivelazione divina.

CORVO

 
(Occ.) - È un passeraceo di colore nero che in occultismo ha diversi significati. Il corvo nero è il simbolo del Pralaya cosmico nella religione Indù. Tutti gli uccelli di colore nero sono associati con la Saggezza primordiale che emana dalla sorgente precosmica del Tutto. Il loro significato è sempre lo stesso : Uomo archetipico primordiale, Adam Kadmon. È nota l'abilità di questo uccello di imitare la voce degli altri animali ed anche di ripetere qualche parola. Per tale motivo gli auguri facevano uno studio specie delle inflessioni della sua voce e delle circostanze che accompagnavano il suo volo. In generale, il corvo è considerato presagio di sventure; la sua vita dicesi secolare e, secondo Esiodo, può vivere fino a 2582 anni !

CORY Isaac Preston

 
(Ing.) - Scrittore inglese di varii argomenti, nacque nel 1802 e morì a Blundestone nel 1842. La sua opera più importante è "Antichi frammenti degli scrittori Fenici, Caldei, Egiziani, abitanti di Tiro, Cartaginesi, Indù, Persiani, ed altri". Scrisse anche un lavoro il cui titolo è "Inchiesta sul Metodo, gli Obiettivi, i Risultati della Filosofia antica e moderna, e sulla Trinità dei Gentili", una "Inchiesta Cronologica sulla Storia antica dell'Egitto", un lavoro sugli "Oracoli Caldei".

COSCIENZA

 
(Fil.) - È quell'avvertimento, più o meno chiaro, che ognuno ha della presenza in sè di un qualcosa in riferimento sia a stati od atti della persona stessa, sia ad oggetti del mondo esterno. Sinteticamente, "il sentire di sentire". Ma in filosofia si è andati ben oltre tale consapevolezza. Stoici e Neoplatonici intendevano la coscienza come "interiorità", colloquio dell'anima con sè stessa; da qui il concetto di uomo "saggio", che libero dagli interessi e dalle passioni mondane, cerca dentro di sè la verità e la conoscenza. Per S.Agostino la Verità si trova solo distogliendosi dalla esperienza esteriore e cercando dentro di sè attraverso una meditazione devota. E per i Cristiani, la coscienza è intesa come la fonte immediata di una conoscenza certa dei principi che definiscono la rettitudine del volere. Kant definisce la coscienza come "voce interiore", in contrasto con le inclinazioni sensibili da cui siamo affetti; essa proclama a chiunque, nell'intimità del proprio animo, il valore assoluto della legge morale. Essa è accessibile a tutti gli uomini, indipendentemente dalle differenze intellettuali e culturali. Con Cartesio, la coscienza diventa "consapevolezza soggettiva", di sè e dei propri contenuti mentali. L'empirismo inglese considera la coscienza come insieme di "impressioni sensibili" e di "idee della ragione", concezione poi confutata dall'idealismo tedesco che, con Fichte, Schelling e Kant, non solo ripropongono la coscienza al centro dell'Io, anche se empirico, ma si spingono verso il Non-Io e poi verso l'Io Assoluto come "principio originario". Per Hegel, la coscienza è lo spirito umano finche non sia realizzato come "sapere assoluto", ossia fino a quando si comporta come soggettività in opposizione all'oggettività, sia naturale che sociale. Per lui, la coscienza, definita in senso stretto, è la manifestazione dello spirito che si rivolge all'esteriorità naturale, al fine di conoscerla. Autocoscienza, invece, è la consapevolezza della propria superiorità rispetto alle cose sensibili ed alla vitalità pura e semplice. Nel XX secolo, la coscienza viene intesa soprattutto come consapevolezza di sè o di qualcosa cui essa si rivolge. La coscienza è sempre coscienza di qualcosa, ha necessariamente un oggetto quale termine di riferimento. Posizioni differenziate si troveranno poi nell'empirismo logico, nel comportamentismo e nella psicoanalisi, ma non è questo il luogo per una trattazione completa di queste posizioni. Menzione particolare merita il concetto di coscienza infelice, che si trova nella "Fenomenologia dello Spirito" di Hegel. È uno stato di infelicità derivante dal fatto che la coscienza si sente "non essenziale" rispetto all'Assoluto e, pur volendo negarsi in esso, non vi riesce. Il tentativo di negazione (o di immersione) nell'Assoluto viene fatto in modi diversi : devozione sentimentale, misticismo, attività mondana come dovere verso Dio, mortificazione di sè, ascetismo inattivo, ecc. L'insuccesso determina l'infelicità che sarà superata solo quando la coscienza ritroverà il divino nel mondo ed in sè, realizzando in tal modo l'unità con l'Assoluto.

COSGROVE

 
- (???) - Autore citato nella Dottrina Segreta.

COSMA Indicopleuste

 
(Gr.) - Geografo e scrittore bizantino vissuto nel 500 d.C., contemporaneo di Giustiniano I, mercante di professione, verso il 520 intraprese lunghe navigazioni nel Mar Rosso e nell'Oceano Indiano fino all'India (da cui il suo soprannome Indicopleuste = Navigatore indiano). Alcuni dicono che ciò non è vero; Cosma si sarebbe fatto monaco al ritorno dal suo viaggio e si sarebbe ritirato in un monastero nel Sinai. Anche questa versione, però, non è sicura. Scrisse una descrizione della Terra dedicata ad un certo Costantino ed alcune Tavole Astronomiche dedicate al diacono Homo-logos. Di lui rimane una sola opera, la Topografia Cristiana, composta di 12 libri, di cui gli ultimi due sembrano del tutto estranei all'opera. L'undicesimo contiene la descrizione delle sorgenti del Nilo e di molti animali esotici africani. Forse apparteneva alla descrizione della Terra. Scopo della Topografia è fornire una nuova spiegazione astronomica e geografica dell'universo, in armonia con la cosmologia mosaica e la dottrina cristiana. In realtà l'opera riecheggia dottrine siriache, assieme ad elementi biblici, babilonesi ed egiziani. Egli concepisce la terra come un rettangolo piatto, con basi doppie delle altezze. Ai lati si innalzano pareti altissime, sulle quali si incurva la duplice volta del cielo. L'universo viene configurato a forma d'arca, con cielo convesso. Al cielo inferiore, originariamente sono appesi gli astri; quello superiore è la dimora di Dio. L'importanza dell'opera sta nelle molte citazioni e notizie di carattere vario, che ne fanno una vera miniera per la storia dell'antichità.
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