(San.) - Uno scrittore di Medicina, che visse alla epoca dei Veda. Si riteneva fosse una incarnazione (Avatara) del serpente Sesha, una incarnazione della Saggezza divina, poiché Sesha-Naga, il Re della razza "Serpente", è sinonimo di Ananta, il Serpente dalle sette teste, sul quale dorme Vishnu durante i pralaya. Ananta è il "senza fine" ed il simbolo dell'eternità e, come tale, uno con lo Spazio, mentre Sesha è solo periodico nelle sue manifestazioni. Per cui mentre Vishnu è identificato con Ananta, Charaka è solo l'Avatar di Sesha. (Vedi "Ananta" e "Sesha").

(Fr.) - Parigi 1825, Lago di Setton 1893. Neuropsichiatra francese, ebbe nel 1872 la Cattedra di Anatomia Patologica alla Sorbona. All'Ospizio della Salpetriere, dove aveva ordinato un grande museo di anatomia patologica, fu istituita per lui la cattedra di Clinica delle Malattie Nervose. Lasciò una impronta originale ed innovatrice in tutti i campi della neurologia. Fu il primo a cercare le cause profonde della nevrosi, ipotizzando che all'origine delle isterie vi fossero della cause sessuali. Pensò all'ipnosi come metodo per il recupero degli ammalati di alterazioni psicologiche. La sua opera fu proseguita da Freud. Molte forme di manifestazioni di malattie del sistema nervoso portano oggi il suo nome.

(Fr.) - Beaugency 1746, Parigi 1823. Fisico, chimico, aeronautico francese, studiò il volo aerostatico e fece delle ascensioni. Gettò le basi per la formulazione della legge sui volumi. Si occupò anche di termologia, di elettricità (soprattutto atmosferica), di ottica e di acustica.

- Un grande alchimista del XVI secolo; un medico che visse e praticò nei pressi di Salisburgo, studiando la arte medica in alcuni conventi dei dintorni, con un prete. Si dice che fu iniziato al segreto finale della trasmutazione dal famoso mistico William Bird, che "era stato un priore di Bath ed aveva pagato le spese per la riparazione dell'Abbazia con l'oro che aveva fatto mediante l'elisir rosso e bianco". (Royal Mas. Cycl.). Charnok scrisse il suo Breviario di Filosofia nel 1557 e L'Enigma dell'Alchimia nel 1574.

(???) - Scrittore citato nella Dottrina Segreta quale autore dell'opera "Viaggiatori antichi e moderni".

(San.) - Vi furono due esseri famosi con questo nome. Uno era un Rakshasa (demone) che si camuffò da Brahmana ed entrò in Hastina-pura; i Brahmani scoprirono l'inganno e ridussero in cenere Charyaka con il fuoco dei loro occhi - ovvero magneticamente, con ciò che l'Occultismo chiama "sguardo nero" o malocchio. L'altro era un terribile materialista e negatore di tutto tranne che della materia, il quale, se potesse tornare in vita, farebbe vergognare tutti i "Liberi pensatori" ed "Agnostici" moderni. Visse prima del periodo Ramayanico, ma i suoi insegnamenti e la sua scuola hanno sopravvissuto fino ai giorni nostri e anche ora ha dei seguaci che, per la maggior parte, si trovano nel Bengala.

(Eb.) - Termine di origine ebraica, plurale di chasid che significa "pio". Designa correnti o movimenti mistici dell'Ebraismo, di natura ed epoche diverse. In particolare, con questo termine, si intende il movimento iniziato in Podolia nel 1740 da Israel ben Eliezer, detto Baal Shem Tov ("signore del Nome Buono"), diffusosi in Galizia, Volinia ed Ucraina. Si tratta di una mistica a base popolare, accessibile ad uomini e donne comuni, non dotti, non rabbini. La mistica è incentrata sulla figura carismatica dello zaddiq ( giusto, santo ), rabbino chassidico che con la parola e gli atti, ammaestra i pii, scende fra i peccatori e risale con loro verso Dio.

(Inc.) - Messaggeri Incas. Solitamente i messaggi venivano tracciati mediante una scrittura di punti e linee, sui fagioli, che poi venivano affidati ai Chasqui i quali li portavano ai destinatari.

- Un massone francese che fondò a Londra, nel 1764, una Loggia chiamata "L'Illuminazione Teosofica".