Glossario

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CENTRO NEUTRO

 
(Eso.) - Lo stesso che Centro Laya.

CERAMICA

 
(Per.) - Parola che deriva dal greco keramos, che significa "terra da cuocere", e che indica l'arte di fabbricare vasi di terra da usare come stoviglie; in altre parole, tutto ciò che si fabbrica con l'argilla. I reperti antichi in ceramica sono stati trovati quasi in tutto il mondo, e quasi tutti in tombe, a corredo dei morti, come contenitori di varie materie. Il primo centro Peruviano dove è stata scoperta una notevole quantità di oggetti in ceramica è stato Queneto, una località posta nella valle di Virù. Gli oggetti ritrovati, soprattutto recipienti, venivano utilizzati come offerte funerarie; ma è stato Vicus il centro più importante della lavorazione della ceramica e la valle di Nepena il luogo dove si comincerà ad incidere gli oggetti ed a creare decorazioni con motivi a rilievo.

CERBERO

 
(Gr. Lat.) - Cane di Plutone, figlio di Tifone e di Echidna, aveva tre teste, coda di drago, la schiena coperta da serpenti e si suppone facesse la guardia alla soglia dell'Ade; giunse ai Greci ed ai Romani dall'Egitto, dove era il mostro metà cane e metà ippopotamo, che controllava i cancelli di Amenti. La madre di Cerbero era Echidna - un essere metà donna e metà serpente molto adorato in Etruria. I morti, per placarlo, gli portavano focacce di miele, da cui l'uso di mettere tali focacce nelle tombe dei morti. Esso era particolarmente feroce con gli eroi che volevano varcare le soglie dell'Inferno, ancora da vivi. Sia il Cerbero Egiziano che quello Greco sono simboli del Kamaloka e dei suoi innumerevoli mostri, i gusci vuoti dei mortali. Il nome deriva dal greco kerberos che significa "divoratore di carne", motivo per cui alcuni lo assunsero a simbolo della terra, che consuma i corpi dei morti.

CERCHIO

 
(Eso.) - Il cerchio geometrico è, come noto, una superficie piana racchiuda da una circonferenza. Esotericamente, però, il suo significato è estremamente complesso e vario. Vi sono molti "Cerchi" cui sono associati aggettivi mistici. Così abbiamo: (1) il "Cerchio Decussato o Perfetto" di Platone, che mostra la sua decussazione nella forma della lettera X; (2) la "danza in Cerchio" delle Amazzoni attorno ad una immagine Priapica, la stessa danza delle Gopi attorno al Sole (Krishna), le pastorelle che rappresentano i segni dello Zodiaco; (3) il "Cerchio della Necessità" della durata di 3000 anni, conosciuto sia dagli Egizi che dagli Occultisti, il quale rappresenta la durata del ciclo fra le rinascite, o reincarnazioni, durata che varia mediamente da 1000 a 3000 anni. Questo argomento sarà trattato sotto la voce "Rinascita" o "Reincarnazione". Il cerchio è l'Uovo, infinito ed illimitato, da cui nasce l'universo; Pascal definisce Dio "un cerchio il cui centro è dappertutto e la circonferenza in nessun luogo". È lo Zero, il Verbo o Logos unito alla Voce ed allo Spirito. Il Ciacra, il disco di Vishnu, lo Spirito della Vita e dell'Immortalità. Disegnato come Serpente che si morde la coda è il simbolo della Sapienza nell'Infinità. Il cerchio con il punto al centro, come lo disegnavano i Pitagorici, è l'Uovo d'Oro brahmanico, la Divinità Universale.

CERCOPITECO

 
(Sc.) - Specie di scimmia alla quale gli Egizi rendevano onori divini. Il nome deriva da Cercopi, folletti scaltri e maliziosi che solevano fare ai passanti scherzi spiacevoli. Un giorno cercarono di farne uno ad Ercole che dormiva. Questi se ne accorse, li afferrò, li legò per i piedi come due lepri, li attaccò ad un bastone e se li mise sulle spalle. Accortisi che le natiche di Ercole erano nere e pelose, lo presero in giro; l'eroe ne ebbe piacere, li liberò e li trasformò in scimmie.

CERERE

 
(Lat.) - Figlia di Saturno e di Opi, nacque ad Enna. Avendo Plutone rapito sua figlia Proserpina, Cerere percorse alla sua ricerca tutta la terra, sotto spoglie umane. Accese due fiaccole sull'Etna, salì su un carro tirato da due serpenti e visitò ogni luogo, senza tuttavia trovarla. Elio (il Sole) l'aiutò a trovarla, dopo di che Cerere chiese aiuto a Giove per riavere la figlia. Avendo Proserpina già mangiato un melograno nel regno di Plutone, il suo ritorno totale non fu possibile : Giove potè restituirla solo per sei mesi l'anno. Antica divinità italica e romana dei campi, soprattutto nel loro aspetto di produttori di grano, viene quasi sempre raffigurata con spighe in mano, una fiaccola, talvolta anche l'aratro ed una scrofa. Linguisticamente è connessa al Dio Cerus, mentre nel culto è associata a Tellure. A Roma andò sempre più identificandosi con la greca "Demetra", con un proprio flamine e proprie sacerdotesse. Fu onorata anche come dea delle nozze. Il suo culto fu sempre in relazione con la plebe. Come l'aspetto femminile del Padre Aether, Giove, essa è, esotericamente, il principio produttivo nello Spirito che tutto pervade e che anima ogni germe nell'universo materiale. Diede alla Sicilia ciò che Iside aveva dato all'Egitto : insegnò l'agricoltura, la produzione dei cereali, soprattutto grano e avena. Qualcuno afferma che sia Lei la madre di Diana, e non Latona. A lei sono consacrati la cavalla (animale in cui si trasformò per sfuggire alle brame di Nettuno), la scrofa (come simbolo di fertilità), il fico, la fiaccola. In Arcadia esisteva anche una Cerere Negra, diventata tale dopo il rapimento della figlia e la violenza di Nettuno. Ritiratasi in una caverna, provocò una gran carestia sulla terra. Fu il dio Pan a trovarla ed a segnalarla a Giove che le inviò le Parche a supplicarla di uscire. In memoria di ciò l'antro le venne consacrato ed all'interno fu eretta una sua statua.

CERINTO

 
(Gr.) - Antica città della costa orientale della Eubea, distrutta dai Calcidesi. Qui era una scuola, la cui dottrina aveva molti punti in comune con quella delle sette gnostiche. E Cerinto è anche il nome di uno Gnostico dell'età sub-apostolica, che riteneva il mondo creato da una potenza inferiore; egli affermava anche che la natura umana di Gesù Cristo era lo pneuma, che gli si congiunge durante la sua missione in terra e si stacca da lui al momento della morte. Ireneo lo cita come avversario diretto dell'apostolo Giovanni.

CERNUNNO

 
(Sca.) - La tradizione lo identifica con il dio della fertilità. È raffigurato seduto, con le gambe piegate e con in testa le corna del cervo.

CERO

 
(Rel.) - Lunga e grossa candela di cera usata nella cerimonie religiose. I primi cristiani usavano ceri e candele per la loro attività religiosa nelle catacombe, ma l'uso di luci per manifestazioni religiose è molto più antico ed ancor oggi, presso alcuni popoli (India), si celebra la Festa delle Luci.

CERVELLO

 
(Sc.) - Generalmente è sinonimo di encefalo. In anatomia, si indica con questo nome la parte anteriore dell'encefalo, costituita dagli emisferi cerebrali, la regione talamica e l'ipotalamo. È inteso come sede della facoltà intellettuale e razionale ed il termine viene spesso usato con il significato di intelletto, ragione, giudizio, discernimento. L'esoterismo insegna che una volta l'essere umano era dotato di tre occhi e che il terzo occhio è rientrato nella testa diventando la cosiddetta "ghiandola pineale", posta più o meno all'altezza della radice nasale. Questa ghiandola, essendo molto vicina al cervello, sede di un gran numero di centri di controllo dell'intero organismo, è influenzata dal cervello ed a sua volta è in grado di influenzarlo.
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