Glossario
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CABOLITI
(Eg.) - Le tribù di Cabul. Tolomeo le definisce aristocratiche e nobili.
CACHIMUNA
(Asia) - Divinità del popolo dei Calmucchi, che si identificava col dio Budda o Buddha dei Baniani, con lo Xaca o Sciaka dei Giapponesi, col Foè dei Cinesi, col Gautama degli abitanti dell'isola di Ceylon, col Sommona-Codom dei Siamesi, col Sommona-Rutam degli abitanti del Perù, col Chichimuni dei Mongoli.
CACIQUE
(Maya) - Nella società classica e post-classica Maya, vi erano quattro classi : gli Almehenoob ( i Nobili ), gli Ah Konoob ( i Sacerdoti ), gli Ah Chemal ( i Plebei ), i Ppenca-toob ( gli Schiavi ). Dopo la conquista spagnola, i Cacique divennero i governatori, o signori, sottomessi al diretto controllo spagnolo.
CACODEMONE
(Cab.) - Genio malefico, spirito delle tenebre, che nelle antiche credenze si attaccava all'uomo trascinandolo al male. Gli astrologi danno questo nome alla dodicesima casa del cielo, ricavando da essa pronostici di disgrazia.
CADMO
(Gr.) - Mitico fondatore di Tebe, figlio di Agenore e di Telefassa, fratello di Europa, Fenice e Cilice. Quando Europa fu rapita da Giove a Creta, Agenore inviò Cadmo alla sua ricerca con l'ordine di non tornare senza di essa. Essendo vane le ricerche, Cadmo fece ricorso all'oracolo di Delfo dove ricevette l'ordine di abbandonare le ricerche e seguire una vacca; quando la vacca cadeva spossata, ivi doveva erigere una città. Così fece e fondò Cadmea, diventata poi Tebe. Uccise il Drago che gli impediva di prendere l'acqua per i sacrifici, e per questo fu condannato a servire Marte per otto anni. Al termine Marte lo perdonò e gli diede in moglie sua figlia, Armonia. Regnò a lungo, ma quando venne a conoscenza che i suoi sudditi avrebbero sofferto per colpa sua, si ritirò con la moglie in Illiria. Qui furono da Giove trasformati in Draghi e trasferiti nei Campi Elisi. La sua storia sembra simboleggiare l'immigrazione di una nuova colonia, fenicia o egizia, con il suo bagaglio di novità. Il presunto inventore delle lettere dell'alfabeto. Forse egli è stato il loro ideatore e le ha insegnate in Europa e in Asia Minore; ma in India le lettere erano conosciute ed usate dagli Iniziati già in epoche a lui precedenti. Potrebbe essere un nome generico, ramo o derivazione dei Sette Saggi primordiali, che insegnarono all'umanità tutto quello che sapevano. Ermete, Orfeo, Cadmo, Asclepio, potrebbero essere i primi discepoli che poi assunsero la figura di Maestro.
CADUCEO
(Gr.) - Dal latino caduceum, derivato dal greco kerukeion, significa "oggetto appartenente ad un eroe". All'origine sembra fosse un ramo di lauro o di olivo guarnito di due strisce o nastri di lana. Divenne poi una verga che reca in alto due serpenti, simmetricamente intrecciati, terminante con due ali spiegate, introdotte da Mercurio, secondo la leggenda. In tempi più antichi terminava con due cerchi, uno chiuso l'altro aperto nella parte superiore. Era simbolo di prosperità e di pace; era raffigurato in mano ad Ermete, il messaggero di Zeus, per cui, successivamente, diventerà il simbolo dell'araldo e degli ambasciatori. Presso i Romani era raffigurato come un bastone d'olivo, ornato di ghirlande. Il simbolo originale era formato da tre teste di serpente che sovrastavano i loro corpi avvolti simmetricamente. In seguito fu trasformato in una bacchetta con un pomo al centro e le due teste di serpente, separate, più in basso. Equivale alla bacchetta di Asclepio ed al Serpente di bronzo di Mosè. I due serpenti attorcigliati attorno alla verga sono simboli fallici di Giove e di altri dei che si trasformavano in serpenti per sedurre delle dee. Simbolizza anche l'Ogdoade. I poeti greci ed i mitologisti presero la idea del Caduceo di Mercurio dagli Egiziani. Il Caduceo, raffigurato come due serpenti attorcigliati attorno ad una bacchetta, è stato trovato nei monumenti Egiziani ancor prima di Osiride. I Greci lo alterarono. Lo ritroviamo nelle mani di Esculapio ed assume una forma differente sulla bacchetta di Mercurio, o Hermes. È un simbolo cosmico, siderale o astronomico, nonché un simbolo spirituale e perfino fisiologico; esso cambia il suo significato a seconda delle sue applicazioni. Metafisicamente, il Caduceo rappresenta la caduta della materia primitiva primordiale nella grossolana materia terrestre, dove la Realtà Una diventa Illusione. (Vedi Dottrina Segreta, vol.I, pag.550). Astronomicamente, la testa e la coda rappresentano i punti dell'eclittica dove i pianeti, e perfino il sole e la luna, si riuniscono in un forte abbraccio. Fisiologicamente, è il simbolo della restaurazione dell'equilibrio perduto fra la Vita come unità, e le correnti di vita che compiono varie funzioni nel corpo umano.
CADUTA DEGLI ANGELI
(Occ.) - Si tratta della discesa degli Angeli che, dopo aver attraversato i Sette Cerchi, si incarnarono negli uomini, secondo una determinata successione. I primi angeli si incarnarono nella Terza Razza, subito dopo la separazione dei sessi. Altri scelsero di incarnarsi più tardi; altri ancora si incarnarono nella Quarta Razza, quella già macchiata dal peccato dell'impurità. La "caduta" è intesa come ribellione alla Legge del Karma e Lucifero scaraventato nell'Abisso non è altro che l'Angelo scaraventato sulla Terra a vivere come Uomo. Il mistero della Caduta degli Angeli è un'allegoria universale e può essere letto per mezzo di sette chiavi.
CADUTA DELL'UOMO
(Occ.) - La "caduta dell'uomo" non fu una caduta, ma una "alzata", se così si può dire, dal momento che l'uomo, prima della caduta, era sprovvisto di manas, quindi irresponsabile, mentre dopo la caduta dentro di lui si risveglia lo Spirito della Sapienza Divina, quello spirito manasico che gli permette di imparare il segreto della creazione sul piano di Kriyashakti e della procreazione sul piano terrestre. La caduta dell'uomo corrisponde, non a caso, con la divisione dei sessi e, quindi, con la generazione sessuale. Essa indica anche il momento in cui gli Dei discendono dal loro piano per incarnarsi nell'Umanità. La "caduta" fu il risultato della conoscenza presente nell'uomo, poiché in quel momento i suoi occhi furono aperti.
CADYRIEITH
(Sca.) - Guardiano della porta di Caer Llion, contea di Artù. Successe al padre Ganduwy.
CAESAR
- Un famosissimo astrologo e "maestro di magia", un Occultista, durante il regno di Enrico IV di Francia. Come ci dice il fratello Kenneth Mackenzie, "si crede che sia stato strangolato dal diavolo nel 1611".