Glossario

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BUCHNER Ludwig

 
(Ger.) - Darmstadt 1824-1899. Medico e filosofo tedesco, esercitò l'arte medica ma non trascurò gli studi di filosofia. Studio a Giessen Strasburgo, Wurzburg e Vienna. Nel 1852 divenne conferenziere di medicina all'università di Tubingen, dove pubblicò il suo capolavoro : "Forza e Materia", nel quale egli afferma che la realtà che ci si rivela sotto forma di esperienza altro non è che materia e forza, senza alcuna finalità; il pensiero è un prodotto della materia cerebrale. Era un gran sostenitore del Darwinismo. L'estremo materialismo della sua opera gli procurò una così grande opposizione che egli fu costretto a rivedere le sue posizioni. Si ritirò definitivamente al suo paese, dove continuò a fare il medico.

BUCKLE Henry Thomas

 
(Ing.) - Lee 1821, Damasco 1862. Scrittore, autore della "Storia della Civiltà Inglese". Seguace della Scuola Empirica di Mill, egli vede la storia come una influenza di leggi fisiche alle quali gli esseri umani sono estranei.

BUDDHA

 
(San.) - Letteralmente, "l'Illuminato", il più alto grado della conoscenza. Per diventare un Buddha si devono rompere le catene dei sensi e della personalità; si deve acquisire una percezione completa del SÈ REALE ed imparare a non separarlo dagli altri sè; innanzitutto, si deve imparare attraverso l'esperienza l'estrema irrealtà di tutti i fenomeni del Cosmo visibile; si deve raggiungere il distacco totale da tutto ciò che è evanescente e finito, e vivere, mentre si è ancora sulla terra, soltanto nell'immortale e nel durevole, in uno stato di suprema santità. Sono Adepti, Santi, che acquisiscono l'intelletto divino attraverso sforzi e meriti personali. In essi si incarnano i Figli della Saggezza.

BUDDHA DAKINI

 
(San.) - Capo dei Kado, o Dakini, esseri inferiori in forme femminili. Il termine è sanscrito e corrisponde a Sangye Khado. Questi esseri avevano istinti animali, ma erano capaci di camminare nell'aria.

BUDDHA SIDDHARTA

 
(San.) - Il nome dato a Gautama, il Principe di Kapilavastu, alla sua nascita. È una abbreviazione di Sarvartthasiddha, e significa la "realizzazione di tutti i desideri". Gautama, che significa "sulla terra (Gau) il più vittorioso (tama)", fu il nome sacerdotale della famiglia Sakya, il patronimico regale della dinastia alla quale apparteneva il padre di Gautama, il Re Suddhodhana di Kapilavastu. Questa era un'antica città, luogo natale del Grande Riformatore, e fu distrutta quando egli era ancora in vita. Nel nome Sakyamuni, l'ultima componente, muni, è resa con "potente in carità, isolamento e silenzio", mentre la prima, Sakya, è il nome di famiglia. Ogni Orientalista o Pandit conosce a memoria la storia di Gautama, il Buddha, il più perfetto degli uomini mortali che il mondo abbia mai visto, ma nessuno di loro sembra sospettare il significato esoterico che sottostà alla sua biografia prenatale, cioè, il significato della storia popolare. Il Lalitavistara racconta la storia, ma si astiene dal suggerire la verità. I 5000 Jataka, o gli eventi di nascite precedenti (o reincarnazioni) sono presi letteralmente, anziché esotericamente. Gautama, il Buddha, non sarebbe stato un uomo mortale, se non fosse passato attraverso centinaia e migliaia di nascite, precedenti alla sua ultima. Tuttavia il dettagliato racconto di queste e la dichiarazione che in quel percorso di vite ha fatto la sua strada ascendente attraverso ogni stadio della trasformazione dal più basso atomo sia animato che inanimato ed insetto, fino al più alto o uomo, contiene semplicemente il ben noto aforisma occulto: "Una pietra diventa una pianta, una pianta un animale, e un animale un uomo". Ogni essere umano che sia mai esistito, è passato attraverso alla stessa evoluzione. Ma il simbolismo nascosto nella sequenza di queste rinascite (jataka) contiene una storia perfetta della evoluzione pre e post umana su questa terra, ed è una esposizione scientifica di fatti naturali. Una verità non velata, nuda e cruda, è rintracciabile nella loro nomenclatura, in quanto appena Gautama raggiunse una forma umana incominciò a mostrare in ogni personalità un altruismo estremo, nonché autosacrificio e carità. Buddha Gautama, il Quarto dei Sapta (sette) Buddha e Sapta Tathagata, nacque secondo la cronologia cinese nel 1024 a.C., ma secondo le cronache Singalesi, nell'ottavo giorno della seconda (o quarta) luna dell'anno 651 prima della nostra era. Fuggì dal palazzo di suo padre per diventare un asceta, nella notte dell'ottavo giorno della seconda luna, nel 597 a.C., e avendo passato sei anni in meditazione a Gaya, e percependo che l'auto tortura fisica era inutile per avere l'illuminazione, decise di battere un sentiero nuovo, al fine di raggiungere lo stato di Buddha. Diventò pienamente un Buddha nella notte dell'ottavo giorno della dodicesima luna, nell'anno 592, ed infine entrò in Nirvana, secondo il Buddhismo Meridionale, nell'anno 543 Gli Orientalisti, tuttavia, si sono decisi per altre date. Tutto il resto è allegorico. Egli ottenne lo stato di Bodhisattva quando sulla terra, nella personalità, si chiamava Prabhapala. Tushita si riferisce ad un posto su questo globo, non ad un paradiso nelle regioni invisibili. La scelta della famiglia Sakya e di sua madre Maya come "la più pura della terra", concorda con il modello di ogni Salvatore, Dio, o Riformatore deificato. La storia del suo ingresso nell'utero materno nella forma di un elefante bianco, è una allusione alla sua saggezza innata, essendo l'elefante di quel colore un simbolo di ogni Bodhisattva. Le dichiarazioni che alla nascita di Gautama il neonato fece sette passi in quattro direzioni, che un fiore Udumbara fiorì in tutta la sua rara bellezza e che i re di Naga arrivarono di corsa per "battezzarlo", sono anche tutte allegorie nella fraseologia degli Iniziati, e ben comprese da ogni Occultista Orientale. Tutti gli eventi della sua nobile vita sono dati in numeri occulti, ed ogni evento cosiddetto miracoloso - così deplorato dagli Orientalisti in quanto confondono il racconto e rendono impossibile estrinsecare la verità dalla finzione - è semplicemente il velo allegorico della verità. Esso è tanto comprensibile per un Occultista che conosce il simbolismo, quanto è difficile per un erudito Europeo che ignora l'Occultismo. Ogni dettaglio del racconto dopo la sua morte e prima della cremazione è un capitolo di fatti scritti in un linguaggio che dev'essere studiato prima che possa essere capito, altrimenti è lettera morta e conduce a contraddizioni assurde. Per esempio, è detto che Buddha, dopo aver ricordato ai suoi discepoli l'immortalità del Dharmakaya, passò nel Samadhi, e si perdette in Nirvana - da dove nessuno può ritornare. Eppure, malgrado questo, è raffigurato il Buddha che spacca il coperchio della bara, ed esce fuori di essa; che saluta con le mani congiunte sua madre Maya che apparve all'improvviso nell'aria, sebbene fosse morta sette giorni dopo la sua nascita, ecc., ecc. Poiché Buddha era un Chakra-vartti (colui che gira la ruota della Legge) il suo corpo, alla cremazione, non potette essere consumato dal fuoco usuale. Cosa succede? Improvvisamente, una fiammata prorompe dalla Svastica che era sul suo petto, e riduce il suo corpo in cenere. Lo spazio non permette di dare altri esempi. Siccome questo essere era uno dei veri ed innegabili SALVATORI del Mondo, basti dire che nemmeno il più arrabbiato missionario ortodosso, a meno che non sia irrimediabilmente pazzo o non abbia il minimo rispetto nemmeno per la verità storica, può fare la più piccola accusa contro la vita ed il carattere personale di Gautama, il "Buddha". Senza nessuna pretesa di divinità, permettendo ai suoi seguaci di cadere nell'ateismo piuttosto che nella degradante superstizione dei deva o nell'adorazione di idoli, il suo cammino nella vita è santo e divino, dall'inizio alla fine. Durante i 45 anni della sua missione il suo cammino è immacolato e puro come quello di un dio - o come dovrebbe esserlo. Egli è l'esempio perfetto di un uomo divino e religioso. Raggiunse lo stato Buddhico - cioè l'Illuminazione completa - interamente per merito proprio ed a causa dei suoi sforzi individuali, mentre si ritiene che nessun dio abbia qualche merito personale nell'esercizio della bontà e della santità. Gli insegnamenti esoterici sostengono che gli rinunciò al Nirvana e che lasciò la veste di Dharmakaya per rimanere un "Buddha di compassione", alla portata delle sofferenze di questo mondo. E la filosofia religiosa che ha lasciato, ha prodotto per 2000 anni generazioni di uomini buoni e altruisti. La sua è la unica religione assolutamente senza spargimento di sangue fra tutte le religioni esistenti; tollerante e liberale, insegna la carità e la compassione universali, l'amore ed il sacrificio di sè, povertà e serenità nel proprio destino, qualunque esso fosse. Nessuna persecuzione, nessuna imposizione della fede con il fuoco e la spada, l'hanno mai degradata. Nessun dio vomitante fuoco e fiamme ha interferito con questi sacri comandamenti; e se il semplice, umano e filosofico codice della vita quotidiana lasciatoci dal più grande Uomo Riformatore mai conosciuto, fosse adottato da una gran parte dell'umanità, allora, veramente, una era di beatitudine e di pace albeggerebbe su di essa.

BUDDHA VEDA

 
(San.) - La maggiore divinità della religione Buddhista, spesso confusa o identificata con quella di Brahma.

BUDDHACHHAYA

 
(San.) - Letteralmente, "l'ombra di Buddha". Si dice che diventasse visibile in certi grandi eventi, e durante alcune imponenti cerimonie compiute nei templi per commemorare le opere gloriose della vita di Buddha. Hiouen-tseng, il viaggiatore cinese, parla di una certa caverna dove di quando in quando essa appare su di una parete, ma aggiunge che solo colui "la cui mente è perfettamente pura " può vederla.

BUDDHAKSHETRA

 
(San.) - La terza delle tre vesti di gloria che gli Asceti possono raggiungere sul "Sentiero". Una delle forme di Buddha. (Vedi "Sambhogakaya").

BUDDHAPHALA

 
(San.) - Letteralmente, "il frutto di Buddha", il fruttificare di Arahattvaphalla, o lo stato di Arhat.

BUDDHI

 
(San.) - Anima Universale o Mente. Mahabuddhi è il nome di Mahat (Vedi "Alaya"); anche l'Anima spirituale dell'uomo (il sesto principio), il veicolo di Atma, esotericamente il settimo.Buddhi è la facoltà di conoscere, il canale per mezzo del quale la Conoscenza Divina raggiunge l'Ego. È l'Anima Spirituale il cui veicolo è Manas, il Principio Mentale, l'Anima Umana. Buddhi è vicinissima all'Assolu
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