Glossario

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ATHARVA VEDA

 
(San.) - I quattro Veda; letteralmente, incantesimo magico che contiene aforismi, incantesimi e formule magiche. Uno dei più antichi e altamente apprezzati Libri dei Brahmani.

ATHOR

 
(Eg.) - La 'Madre-Notte'. Il Caos primordiale nella cosmogonia egiziana. La dea della notte. Essa rappresenta le tenebre illimitate come elemento primordiale che copriva l'abisso infinito. Nella Dottrina Segreta è citata come 'Athtor'. È la figlia di Ra ed ha per emblema la vacca. Le sue rappresentazioni sono molteplici. Normalmente è raffigurata con la testa di vacca ed il disco del sole fra le corna; altre volte in forma umana con un avvoltoio sul capo ed il disco del sole, fra due piume, al di sopra; altre ancora a faccia umana triangolare, corna di vacca ed un tempio come ornamento. Qualche volta tiene in mano strumenti musicali, in senso di gioia. Personifica le vergini e le principesse, ed è la Signora di tutti gli Dei. I Greci la associarono a Venere-Afrodite, l'idea della fecondità, cui riconduce il simbolo della vacca. È detta anche Hathor.

ATIVAHIKA

 
(Gli) (San.) - Insieme ai Visishtadwaitee, essi sono i Pitri, o Deva, che aiutano l'anima disincarnata o Jiva nel suo passaggio dal corpo morto al Paramapadha.

ATL

 
(Azt.) - In lingua azteca è l'acqua.

ATLACAHUALCO

 
(Azt.) - Il primo mese del calendario azteco; è dedicato in tutti i suoi giorni al dio Tlaloc ed alle altre divinità dell'acqua.

ATLAL

 
(Azt.) - Attrezzo simile ad un bastone che lanciava frecce e giavellotti. Veniva usato dagli Aztechi durante la caccia e le guerre.

ATLANTA

 
(Ame.) - Nome che alcune tribù indigene dell'America davano a questo paese al tempo della sua scoperta.

ATLANTE

 
(Gr.) - Gigante figlio di Giove, o Giapeto, e Climene, padre delle Iadi e delle Pleiadi, da lui dette anche Atlantidi. Avvisato dall'oracolo di guardarsi da Giove, non volle più ricevere nessuno in casa sua. Perseo vi andò e poiché gli fu rifiutata l'ospitalità, ritornò mostrando ad Atlante la testa di Medusa; lo trasformò in tal modo in una montagna tanto alta che vi poggiava sopra il cielo con tutte le sue stelle. Una altra leggenda racconta che Atlante guidò i Giganti contro Giove che, dopo averlo vinto, lo trasformò nella cariatide del cielo. In entrambi i casi risiede la ragione per cui Atlante è sempre mostrato mentre regge sulle spalle il mondo. Il Monte Atlante è considerato l'ultima forma di uno dei Titani divini, la Montagna degli Dei. Una volta molto più alta di oggi, è considerata il simbolo della Quarta Razza, quella orgogliosa, competente in arti magiche, progredita nelle arti e nella civiltà. Di origine vulcanica, costituisce l'insieme dei vecchi continenti Lemuria ed Atlantide combinati e personificati in un solo simbolo. Come Atlante sostiene il mondo sulle sue spalle, così Atlantide sostiene su di sè i nuovi continenti ed i loro orizzonti. Le sue sette figlie sono il simbolo delle sette Sottorazze. Sul Monte Atlante sono nati ( si sono incarnati ) gli Dei.

ATLANTI

 
(Gr.) - Altro nome dato ai Titani, poiché avevano relazione con at-al-as, il sole divino, e tit, il diluvio. Talvolta questo termine viene usato anche per Atlantidi o Atlantiani, che sono gli abitanti di Atlantide.

ATLANTIANI

 
(Eso.) - La Quarta Razza, durante la quale si ebbe il massimo sviluppo fisico dell'uomo, sommersa per metà circa 850.000 anni or sono. Forse le loro immagini sopravvivono nelle grandi statue dell'isola di Pasqua. Sono i prototipi di Nimrod, dei costruttori della Torre di Babele, degli Hamiti e di quei 'tutti-quanti' di maledetta memoria, secondo la letteratura teologica. Erano i primi discendenti dell'uomo semidivino dopo la sua separazione in due sessi, i primi sacrificatori al Dio della Materia. Nati sul continente lemuriano, si separarono dalle tribù di origine e si divisero in adoratori dello Spirito Unico e adoratori dello Spirito della Terra. Da questi ultimi deriveranno i Labirim, o Cabiri, Titani, Rakshasa, Daitya, ecc. I Lemuriani gravitavano verso il Polo Nord, gli Atlantiani verso il Polo Sud. Dopo il punto medio della loro razza, nessuna Monade si è più incarnata. La loro sommersione è ciò che viene narrato come Diluvio. Erano giganti la cui bellezza e forza fisica raggiunsero il loro apogeo verso il centro del periodo della loro quarta sottorazza. La civiltà degli Atlantiani era superiore anche a quella dell'Egitto e si dividevano in molti tipi, di diverso aspetto, in varie umanità, un numero incalcolabile di razze e nazioni. Dire Atlantiani è molto di più che dire Europei o Asiatici. Furono loro a lasciare ai sacerdoti Egizi lo Zodiaco e forse anche la scrittura, erroneamente attribuita ai Fenici. Circa undicimila anni fa gli ultimi Atlantiani si mescolarono agli Ariani. Dagli Atlantiani, detti 'empi', gli Stregoni derivarono le Dinastie Divine citate da Ezechiele. In realtà essi divennero maghi terribili verso la fine della loro esistenza e pagarono il loro peccato con la sommersione. Tutti i loro Misteri erano basati sul numero 10, sistema che sarà poi ripreso da molti popoli per vari scopi. Si vuole che i Guanci delle Isole Canarie siano i loro rampolli, mentre le scimmie antropomorfe siano l'effetto dell'accoppiamento fra uomini ed animali avvenuto all'epoca dei 'senza mente', un periodo interno alla Quarta Razza. Gli Atlantiani sono la prima razza veramente umana e da loro discendono quasi certamente gli Australiani, i Boscimani, gli Europei paleolitici e molte tribù africane. Le attuali razze sono i resti degli Atlantiani che migrarono dalla loro terra. Erano un popolo forte e sapiente, almeno all'origine, e tradusse tutta la sua sapienza in incantesimi magici e stregonerie. I sacerdoti Druidi sono ritenuti gli ultimi discendenti degli Atlantiani, mentre gli Ariani sono certamente i loro successori. Omero li chiama Atlanti. Secondo una tradizione iraniana, furono i Figli di Dio, i Grandi Iniziati dell'Isola Sacra, che attraverso il Diluvio liberarono la Terra da tutti i Maghi atlantiani.
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