- Re-sacerdoti di Israele la cui dinastia regnò sugli Ebrei per 126 anni. Essi promulgarono il Canone del Testamento Mosaico, contraddistinto dagli 'Apocrifi' o Libri Segreti degli Ebrei Alessandrini, i Cabalisti, e conservarono il significato strettamente letterale del precedente. Fino all'epoca di Giovanni Ircano essi furono Ascediani (Chasidim) e Farisei; ma più tardi divennero Sadducei o Zadokiti, sostenitori della regola Sacerdotale come contraddistinta da quella Rabbinica.

(San.) - Un rinomato re Indiano della dinastia Morya che regnò a Magadha. In realtà, secondo le cronache del Buddismo settentrionale, vi furono due Asoka, sebbene il primo Asoka - nonno del secondo, chiamato dal prof. Max Muller il 'Costantino dell'India' - fu meglio conosciuto col nome di Chandragupta. Il primo fu chiamato Piadasi (Pali) 'il bello' e Devanam-piya 'il beneamato degli dei' e anche Kalasoka; mentre il nome del suo nipote fu Dharmasoka - cioè l'Asoka della buona legge - in relazione alla sua devozione al Buddismo. Inoltre, secondo la medesima fonte, il secondo Asoka non seguì mai la fede Bramanica ma fu un Buddista nato. Fu suo nonno ad essere convertito per primo alla nuova fede, dopo che ebbe inciso numerosi editti su colonne e rocce, usanza seguita anche dal nipote. Ma fu il secondo Asoka ad essere un zelante sostenitore del Buddismo: egli, che ospitò nel suo palazzo dai 60.000 ai 70.000 monaci e sacerdoti, che eresse 84.000 tope e stupa in tutta l'India, regnò 36 anni e inviò missioni a Ceylon e in tutto il mondo. Le iscrizioni dei vari editti da lui promulgati mostrano i più nobili sentimenti etici; in particolar modo l'editto di Allahabad o la cosiddetta 'colonna di Asoka' nel Forte. I sentimenti sono elevati e poetici, traspirano tenerezza per gli animali come per gli uomini e una sublime visione della missione del sovrano nei confronti del suo popolo, che potrebbe essere seguita con grande successo nella epoca attuale di guerre crudeli e barbare vivisezioni. Asoka è il figlio di Bindusara ed il nipote di Chandragupta Maurya; regnò fra il 274 ed il 232 a.C. su tutta l'India, ad eccezione dell'estrema parte meridionale. È la più importante figura dell'antica India e del Buddhismo che possiamo studiare sul fondamento di numerose fonti epigrafiche e letterarie. Egli abbracciò il buddhismo perchè disgustato dalla guerra, e ne fece la religione di stato sperando di imporre così la pace a tutti. Emanò numerosi editti con i quali promosse il rispetto della Ahimsa, la tolleranza delle varie religioni, l'esercizio delle virtù morali. Cercò anche di diffondere il Buddhismo in Occidente, inviando missionari a tale scopo.

(Gr.) - Letteralmente, senza corpo fisico, incorporeo; usato per Esseri celesti e Angeli.

(Cab.) - Specchio non luminoso.

(Cab.) - Un termine applicato al Microprosopus, come quello di 'Aspetto Superiore' è applicato al Macroprosopus. I due sono identici ad Aspetto Lungo e Aspetto Corto.

(San.) - Si dice, allegoricamente, che un pianeta che porta questo nome abbia amato tanto la Terra da adottarla.

(San.) - Una costruzione sacra. Un monastero o eremitaggio con scopi ascetici. In India, ogni setta ha il suo Ashram. È un termine sacro che indica il periodo o il luogo della attività religiosa. Per quanto concerne la dottrina dei quattro asrama, comparsa nel tardo periodo vedico, si veda Ashrama.

- Un ordine massonico e mistico fondato in Persia da Hassan Sabah nell'undicesimo secolo. La parola è una corruzione Europea di 'Hassan' che forma la parte principale del termine. Essi erano semplicemente Sufi e, secondo la tradizione, assuefatti a mangiare l'hashish allo scopo di procurarsi visioni celesti. Come è mostrato dal nostro defunto fratello Kenneth Mackenzie, 'essi erano maestri della dottrina segreta dell'islamismo, incoraggiavano le scienze matematiche e filosofiche e produssero lavori di grande valore. Il capo dell'Ordine era chiamato Sheik-el-Jebel, che tradotto significa 'Vecchio Uomo della Montagna' e, in qualità di loro Gran Maestro, aveva potere di vita e di morte'.

(Ast.) - È noto che la Terra è soggetta ad un moto di rotazione su sè stessa, girando come un'enorme trottola intorno ad un asse che, per la legge di inerzia, tende a mantenere inalterata la sua direzione nello spazio. Ma la Terra è anche animata da un moto di rivoluzione attorno al Sole, che si effettua sul piano dell'eclittica, durante il quale l'asse mantiene nello spazio una direzione invariata, cioè si mantiene parallelo a sè stesso, con una inclinazione costante di 66,5 gradi sul piano dell'eclittica. In realtà, sia a causa della forma schiacciata della Terra che dell'attrazione solare, l'asse terrestre si sposta generando un cono, con vertice al centro della Terra. L'angolo al vertice è di 47 gradi e viene completato in 25.800 anni, ossia in un anno platonico o siderale. Le modificazioni nel corso del moto di rivoluzione attorno al Sole sono la causa delle stagioni, le modificazioni nel corso dell'anno platonico determinano le fluttuazioni secolari nel regime dei climi.