Glossario

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ARGENTO

 
(Alc.) - Elemento chimico, metallo già conosciuto nei tempi antichi, si trova in natura allo stato nativo, ma anche allo stato di composti. Lo si incontra spesso nel campo dell'alchimia con significati non pertinenti in questa sede. Eliphas Levi lo associa a Chesed, la quarta Sephira, ma nella Bibbia lo si trova associato anche ad altre : nell'Esodo con Kether, nei Proverbi con Chokmah, in Giobbe con Netzah, ecc. Lo stesso Cabalista, poi, dice che la dimora di questo metallo rappresenta 'nove volte nove quadrati', il suo numero è 9, che compare sempre e non cambia mai. Come periodo dell'umanità, nell'Età dell'Argento la Terza Razza umana raggiunse la maturità.

ARGHA

 
(Cald.) - L'arca, il grembo della Natura; la luna crescente, o una barca di salvataggio; anche una coppa per offerte, un recipiente usato per cerimonie religiose. È il principio generatore femminile in forma di nave dei misteri. Con il significato di coppa, è un vaso oblungo adoperato dai sacerdoti Egizi per sacrificare ad Iside. L'argha in forma di mezzaluna dei Greci era il simbolo di Diana, la Regina del Cielo, la Luna, la Grande Madre di tutte le Esistenze, di cui il Sole era il padre. Il Novilunio era l'Argha crescente. L'Argha dello Yod, o il Santo dei Santi, è Adam Kadmon. L'Argha degli Indù si chiama Ishvara, il Signore Supremo.

ARGHYA

 
(San.) - La coppa delle libagioni, vaso in forma di nave o di barca, nel quale si offrono fiori e frutta agli Dei.

ARGHYANATH

 
(San.) - 'Signore di libagioni'.

ARGHYAVARSA

 
(San.) - Il Paese delle Libagioni, nome misterioso di quella regione che si estende dai Monti Kailasa fino quasi al Deserto di Gobi. Da quella regione si attende che venga il Kalki Avatara.

ARGO

 
(Gr.) - Figura mitologica Greca molto discussa e di difficile individuazione. Generalmente con questo nome ci si riferisce al figlio di Arestore, o di Agenore o di chissà che, che aveva un occhio, o quattro, o cento, o addirittura tutto il corpo coperto di occhi. Quando riposava, metà occhi erano chiusi, gli altri vegliavano. Giunone lo mise a guardia di Io, che Zeus aveva mutato in giovenca. Mercurio lo addormentò al suono del flauto e lo uccise. Giunone ne raccolse gli occhi e con essi adornò la coda del pavone. Per alcuni Io è la Luna, Argo la notte stellata, Mercurio il crepuscolo del mattino che uccide la notte. Per altri, Argo è il Sole, Mercurio è il vento che portando le nubi oscura il Sole. Nella cosmogonia Indù è il Sorvegliante della Terra ed anche Arghyavarsa, la Terra delle Libagioni dei vecchi Ierofanti, la regione dalla quale verrà il liberatore dell'umanità, lo Aryavarta degli antichi.

ARGOLICI

 
(Gr.) - Sono i figli di Foroneo, un nome ricchissimo di significati esoterici.

ARGONAUTI

 
(Gr.) - Epiteto che designa i partecipanti al viaggio compiuto dalla nave Argo, dalla Grecia alla Colchide, alla conquista del vello d'oro, aurea pelle di ariete custodita da un drago, ucciso dagli Argonauti. Mito antichissimo, ma elaborato nelle varie epoche, ha un profondo significato religioso ed iniziatico. Vi si incontra il 'passaggio delle acque', la 'conquista del tesoro', la 'uccisione del drago', ecc. Il condottiero era Giasone, figlio di Esone, che, per ottenere il trono, conteso dal fratello Pelia, doveva prima conquistare il vello d'oro. Anche questo fatto ha significato iniziatico ed indica la lotta dell'essere per trovare in sè il tesoro nascosto prima di poter accedere al trono della sapienza.

ARGYLE

 
- Autore de 'L'Unità della Natura', citato nella Dottrina Segreta. In quest'opera egli fa notare che le prime scoperte fatte dall'uomo ( il fuoco, l'addomesticamento degli animali, lo sviluppo dei cereali, la coltura delle erbe selvatiche, ecc.) sono molto più ingegnose ed importanti di quelle che vengono fatte al giorno d'oggi. Eppure non si trova alcun cenno di esse nella storia dell'umanità, sono state cancellate come se fossero mai esistite.

ARHAN

 
(San.) - Termine equivalente ad Arhat.
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