Glossario

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TERZO OCCHIO

 
(Eso.) - Era certamente un organo degli ermafroditi, quello che permetteva la visione spirituale. Quando lo uomo cadde nella materia, il terzo occhio cominciò a perdere il suo potere fino a pietrificarsi ed a ritirarsi all'interno della testa. La sua facoltà si è fortemente indebolita ed è diventata interiore; solo durante la trance e le visioni spirituali esso si dilata ed entra in funzione. Come terzo occhio è ormai morto da tempo, al suo posto si trova la ghiandola pineale. Gli Indù lo chiamano l'Occhio di Shiva, il Trilochana. La sparizione del terzo occhio viene descritta molto bene nel Commentario: "Il terzo occhio fu un tempo organo fisiologico e solo più tardi, a causa della graduale sparizione della spiritualità e l'aumento della materialità, esso divenne un organo atrofizzato. Durante la vita umana, il più grande impedimento allo sviluppo spirituale è l'attività dei sensi fisiologici. Per lo sviluppo dei poteri psichici ed occulti, è molto importante la castità perchè, essendo l'attività sessuale connessa per interazione al midollo spinale e, quindi, con la materia grigia del cervello, agisce sulla ghiandola pineale con una potentissima azione induttiva e ne impedisce il funzionamento ai fini dello sviluppo spirituale". Sembra che il terzo occhio sia stato il primo organo visivo, mentre i due occhi frontali si svilupparono solo dopo la ghiandola pineale; esso raggiunse il suo massimo sviluppo in corrispondenza del più basso sviluppo fisico dell'uomo. I due occhi frontali guardano avanti, vedono il presente (illusorio), ma non vedono il passato, che sta dietro, ed il futuro, che è oltre le cose. Solo il terzo occhio "abbraccia tutte le cose". Fu all'epoca dei Lemuriani che avvenne la trasformazione del terzo occhio in ghiandola pineale, ma l'atrofizzazione finale avvenne solo alla fine della Quarta Razza. In India il terzo occhio viene rappresentato con una ellisse verticale, un cerchio in mezzo, ed un punto al centro. In Egitto è il Ru, che differisce da quello indù per il fatto che l'ellisse è orizzontale, anziché verticale.

TESEO

 
(Mit.) - Grande eroe nazionale di Atene, figlio di Egeo e di Etra, compì molte gesta che assomigliano a quelle di Ercole. Sconfisse molti mostri, fra cui il Minotauro con l'aiuto di Arianna, rapì alcune donne (Elena, Arianna, Fedra) ma le rilasciò quando esse lo vollero. Scese all'inferno con Piritoo per aiutarlo a rapire Proserpina, ma Plutone lo incatenò ad un sasso e vi rimase fini a quando Ercole andò a liberarlo. Domò le Amazzoni di cui rapì e sposò la regina, Ippolita. Fatto prigioniero dagli Epiroti fu sottoposto a tortura; intanto Menesteo si impadroniva del suo regno. Per i suoi meriti fu considerato un semidio dagli Ateniesi, che gli eressero altari e lo venerarono.

TESHUP

 
(Ori.) - Nome della divinità maschile degli Urriti, Dio del cielo e della folgore. Corrisponde al babilonese Hadad, al semitico Bal, al greco Zeus. Divenne il Dio principale degli Ittiti, avendo come attributi il fulmine ed il toro. Nella mitologia ittita, è il Dio sovrano che ha detronizzato Kumarbi, suo predecessore, ed ha ucciso il serpente Illuyankash, che minacciava il mondo divino. Sposo di Hepit, o Hepa, la Dea del sole adorata ad Arinna, divenne il Dio tutelare dei Re ittiti.

TESORO SCINTILLANTE

 
(Sca.) - Residenza di Conchobor presso la quale erano tenute le armi della provincia di Ulaid, una delle cinque provincie di Eriu, l'odierno Ulster.

TESTA BIANCA

 
- In Ebraico, Resha Hivra, un appellativo dato a Sephira, il più elevato dei Sephiroti, il cui cranio "distilla la rugiada che chiama i morti alla vita".

TESTA DI DRAGO

 
(Eso.) - Nel simbolismo esoterico, con questo nome si indica ogni globo, ogni sfera siderale, ogni mondo, ogni stella o gruppo di stelle. Si ricorda che il Drago, o Serpente, non era considerato simbolo del male, bensì un simbolo divino.

TESTA DI TUTTE LE TESTE

 
(Cab.) - Usato per "L'Antico degli Antichi", Attekah D'atteekeen, che è il "Nascosto dei Nascosti", il "Celato dei Celati". In questo cranio della "Testa Bianca", Resha Hivrah, "dimorano quotidianamente 13.000 miliardi di mondi che dipendono da Esso, che tendono ad Esso (Zohar III, Idrah Rabba) ... "In Atteekah nulla è rivelato, se non la sola Testa, perchè essa è la Testa di tutte le teste ... La Saggezza di cui sopra, che è la Testa, è nascosta in Esso, il cervello che è calmo e tranquillo, e che nessuno conosce se non Esso stesso ... E questa Saggezza Segreta ... il Celato dei Celati, la Testa di tutte le teste, una Testa che non è una testa ... nessuno può conoscere, nè mai sarà conosciuta; la Saggezza e la Ragione non possono comprendere ciò che è in quella Testa (Zohar III, foglio 288a). Questo è detto della Divinità di cui la Testa (cioè la Saggezza percepita da tutti) è la sola manifestata. Di quel Principio che è ancora più alto non è detto proprio nulla, se non che la sua presenza ed attualità universali sono una necessità fisiologica.

TESTA MAGICA

 
(Cab.) - Nello Zohar, con questo termine si simboleggia la Luce Astrale e ci si riferisce alla doppia faccia sulla doppia piramide: quella nera con testa e faccia bianca in un triangolo nero e quella bianca con testa e faccia nera in un triangolo bianco. La simbologia è quanto mai efficace, in considerazione della doppia azione della Luce Astrale: una divina, l'altra infernale.

TESTAMENTO Nuovo (Rel.)

 
In genere, sotto questo nome, vanno le Scritture Greco-Cristiane, successive alla predicazione di Gesù. Esse comprendono i seguenti Libri: Matteo Marco Luca Giovanni Atti degli Apostoli Lettere di S. Paolo Lettere di S. Giovanni Lettera di Giuda Lettera di Giacomo Lettere di Pietro Rivelazione (Apocalisse)

TESTAMENTO Vecchio (Rel.)

 
In genere, sotto questo nome, si intende la Bibbia, ossia le Scritture Ebraico-Aramaiche che precedono la predicazione di Gesù. Esse comprendono i seguenti libri: Genesi Esodo Levitico Numeri Deuteronomio Giosuè Giudici Rut Samuele 1 e 2 Re 1 e 2 Cronache 1 e 2 Esdra Neemia Ester Giobbe Salmi Proverbi Ecclesiaste Cantico dei C. Isaia Geremia Lamentazioni Ezechiele Daniele Osea Gioele Amos Abdia Giona Michea Naum Abacuc Sofonia Aggeo Zaccaria Malachia
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