Glossario

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RABBULA Codice di

 
(Rel.) - Manoscritto contenente i Vangeli tradotti in lingua siriaca, redatto dal monaco omonimo, in Mesopotamia, nel 586.

RABDOMANZIA

 
(Mag.) - Divinazione per mezzo di bastoni, praticata fin dai tempi più antichi, era molto diffusa anche fra gli Ebrei. La bacchetta divinatoria fu molto usata nel XVII secolo, quando si soleva baciare le parti di un bastone spaccato, se ne staccavano due pezzi e si appendevano al collo per guarire dalle malattie. Una forma di profezia era quella di gettare due volte per aria la scorza di un bastone: se la prima volta ricedeva presentando la parte nuda e la seconda volta quella ricoperta, si ricavavano fausti presagi. Il termine "rabdomante" deriva da rabdo=verga e mante=indovino e si riferisce a colui che esercita l'arte divinatoria a mezzo di verga magica. Non va confuso, come avviene normalmente, con la Radioestesia, che è la capacità di scoprire vene sotterranee di acqua o metalli a mezzo di una verga forcuta, tenuta con le mani per le estremità. La presenza di ciò che viene cercato è rivelata dalle vibrazioni della verga.

RABII

 
(Ara.) - Nome del terzo e quarto mese del calendario lunare arabo-musulmano.

RACADERS

 
(Ind.) - Nella mitologia indù, con questo nome si chiamano quei Giganti che fecero guerra a Shiva e Vishnu, come quelli che nel mito greco fecero guerra a Giove. Anche i Racaders furono fulminati dagli Dei.

RACCOGLIMENTO

 
(Rel.) - Raccogliere significa unire, mettere insieme; raccoglimento, pertanto, è concentrarsi in sè, fermare attentamente il pensiero su una cosa, fino a diventare tutt'uno con essa. In genere con questo termine si indica una persona che medita o prega.

RACHELE

 
(Rel.) - Figlia di Labano e moglie di Giacobbe, che la ottiene dopo ben quattordici anni di lavoro per Labano (dopo sette anni, con l'inganno, gli avevano fatto sposare la sorella maggiore Lia). Prediletta di Giacobbe, non ha figli, per cui dà al marito come concubina la serva Bala, dalla quale nascono Dan e Neftali. Successivamente, per grazia di Dio, dà alla luce Giuseppe e gli altri figli di Giacobbe; muore dando alla luce Beniamino.

RADAMANTO

 
(Rel.) - Antichissimo Dio cretese, figlio di Zeus e di Europa, fratello di Minosse, avendo ucciso suo fratello, si recò a Calea, nella Beozia, dove sposò Alcmena, vedova di Anfitrione e si meritò la reputazione di legislatore sapientissimo. In un secondo momento, fu considerato Signore del mondo ultraterreno dell'Eliso (Isole dei Beati). In Platone troviamo una tradizione che fa di Radamanto, assieme ad Eaco e Minosse, un giudice dei morti. Quando gli antichi volevano esprimere un giudizio giusto, quantunque severo, lo chiamavano "giudizio di Radamanto", proprio a significare la sua grande equità. Nel Tartaro esso inquisiva sui delitti e li puniva, obbligava i colpevoli a rivelare gli errori della loro vita ed a confessare i delitti la cui espiazione doveva avvenire dopo la morte. Radamantini erano i giuramenti che si facevano invocando a testimoni animali o cose inanimate: Socrate giurava per il cane o per il papero, Zenone per la capra. Radamanto è rappresentato seduto su un trono, con lo scettro in mano, sulla porta dei Campi Elisi, a fianco di Saturno.

RADHA

 
(San.) - La pastorella fra le Gopis preferita da Krishna, divenuta poi la sua sposa. Essa compare soltanto nella bhakti krishnaita tardiva, forse con lo scopo di rendere più erotica l'espressione della mistica. Nelle sette Tantriche, Radha quale Shakti del Dio, ha importanza maggiore di Krishna Alcuni hanno visto in Radha il significato mistico dell'anima umana, innamorata di Dio, altri, invece, l'hanno ritenuta una incarnazione della Dea Lakshmi (essendo Krishna una incarnazione di Vishnu).

RADHAKRISHNAN Sarvepalli

 
(Ind.) - Madras, 1888-1975. Filosofo ed uomo politico indù, pur subendo l'influsso della tradizione europea, rimase fedele al brahmanesimo che reinterpretò alla luce degli studi storici e speculativi più avanzati. Nella "Filosofia Indiana" egli traccia una storia del pensiero indù che poi completerà con "La filosofia delle Upanishad" e diversi commenti ad altri testi sacri. Nella "Concezione indù della vita" egli presenta l'Induismo sia come modo di vivere che di filosofare, aperto alle altre religioni ed alle altre culture.

RADI

 
(Ind.) - Moglie di Manmadin, Dio dell'amore della mitologia indù, raffigurata come una stupenda donna che, in ginocchio sopra un destriero, lancia un dardo.
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