Glossario

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PADA

 
(San.) - Come pad, significa "piede", ma anche "parola" ed in particolare il pranava OM. Esso è un quarto dell'Uomo Cosmico (Maha-Purusha), o del Brahman, abbracciante una delle quattro condizioni di coscienza (veglia, sonno, sogno e catalessi). Sotto altro significato, il piede è un quarto dell'Uomo Cosmico, quello che comprende tutti gli esseri; gli altri tre quarti sono in Cielo e rappresentano la sua immortalità.

PADARTHAS

 
(San.) - I predicati delle cose esistenti; così è detto nel Vaiseshika o sistema "atomico" della filosofia fondata da Kanada. Questa scuola è una delle sei Darshana.

PADMA

 
(San.) - Il Loto; un nome di Lakshmi, la Venere Indù, che è la moglie, o l'aspetto femminile di Vishnu.

PADMA ASANA

 
(San.) - Una posizione prescritta e assunta da alcuni Yogi per sviluppare la concentrazione.

PADMA KALPA

 
(San.) - Il nome dell'ultimo Kalpa o del Manvantara precedente, che fu un anno di Brahma.

PADMA YONI

 
(San.) - Un appellativo di Brahma (chiamato anche Abjayoni) o "il nato dal loto".

PADMAPANI

 
(San.) - Avalokiteshvara che in tibetano è chiamato Chenresi; il grande Logos nel suo aspetto superiore e nelle regioni divine. Nei piani manifestati è Daksha, il Progenitore degli uomini, il padre della Quarta Razza Madre. Esotericamente è chiamato Bodhisattva (o Dhyan Chohan) Chenresi Wanchug, che significa " il potente ed onniveggente". Padmapani Chenresi è il "Portatore di Loto" che, quando la fede comincia ad affievolirsi nel mondo, emette un raggio brillante di luce e si incarna in uno dei due grandi Lama: Dalai e Teshu. Daksha è la sintesi di tutte le razze precedenti ed il progenitore di tutte le razze umane, dopo la terza. Esso è il culmine delle prime quattro razze ed è rappresentato da una colonna costruita in quattro file, ogni serie con tre facce, o teste, di diverso colore, a rappresentare le tre fasi fisiologiche principali di ogni razza. La prima è bianca, la seconda è gialla, la terza rosso bruna, la quarta bruno nera. Padmapani è seduto in cima alla colonna e forma la sua sommità. Egli porta il Loto, fiore che è il simbolo della generazione, ed ha sulla fronte il terzo occhio, quello di Shiva, l'occhio della vita spirituale. È il protettore del Tibet, il Salvatore dell'umanità. Padmapani è il Loto d'Oro che galleggia sull'acqua in cui riposa la sapienza; talvolta viene anche chiamato Chantong (quello che mille occhi) ed anche Lokapati o Lokanantha (Signore del Mondo), o Gigten Gonpo (Protettore e Salvatore). Egli è il sostenitore dei Kalpa, l'ultimo dei quali è chiamato Padma e rappresenta la metà della vita di Brahma, l'epoca in cui Brahma nacque da un loto. In Cina, Padmapani diventa Kwan-Yin, che assume a volontà qualsiasi forma allo scopo si salvare l'umanità.

PADME

 
(San.) - Nei Purana si ricordano due grandi creazioni: la Padme e la Varata, o creazione primaria e creazione secondaria. I successi e gli insuccessi dei Creatori di questo periodo sono gli stessi che la Cabala racconta come l'epoca dei Re di Edom. Ed anche nel Genesi, la frase "questo mi piace" indica che vi sono altre cose che, poiché non piacevano, erano state distrutte.

PADRE

 
(Eso.) - Deriva dal sanscrito "pita" o "pitar" che significa "proteggere". Il Padre per antonomasia è Dio, il Pensiero del Maestro, la Testa dell'evoluzione della vita, l'Eterno ed Incessante Alito del Tutto, il Settimo Principio, il più alto, sia nell'uomo che nel cosmo. Il Padre dell'uomo fisico primitivo, o del suo corpo, è il Principio Elettrico Vitale, che risiede nel Sole. Il sole, infatti, in quasi tutte le antiche religioni, è il padre degli uomini e nella filosofia orientale viene chiamato anche "Fratello Maggiore". Nei vari pantheon esiste sempre un Dio padre, progenitore di tutti gli altri Dei. Esso è il Creatore, il Preservatore, il Dio al di sopra di ogni cosa. Per gli Gnostici, il Padre è colui che contiene in sè gli Eoni, prima di tutte le creazioni. Metafisicamente, il Padre è la Mente universale, mentre il Figlio è lo Universo periodico. Nella Tetrade, il Padre è Ain Suf, il Senza Essere, l'Inconcepibile. Esso diventa poi il Figlio della Madre e, come tale, nell'evoluzione della vita viene al terzo posto. Viene anche individuato come la Nebbia fredda che esisteva al principio. Gli Egiziani rappresentavano il Padre con uno scarafaggio, simbolo della virtù ed ufficio del maschio perchè, secondo loro, esso veniva generato senza concorso di femmina ma per emanazione diretta del Principio. Similmente, essi raffiguravano il sesso femminile con l'avvoltoio, uccello che ritenevano generato senza il concorso del maschio. I cattolici raffigurano il Padre eterno (prima persona della Trinità) come un vecchio canuto, vestito di azzurro. Porta la corona (emblema di onnipotenza), il globo (quale creatore del mondo), lo scettro (perchè è il Re dei Re) ed un libro sul quale sono scolpiti l'Alfa e l'Omega (principio e fine del mondo).

PADRE

 
-MADRE (Eso.) - Altro modo di chiamare l'Androgino, generatore di una razza radice. Il cubo disteso a forma di croce, veicolo e numero della Vita, viene chiamato Padre-Madre Sette. Padre-Madre è il principio maschile e femminile nella Radice della Natura, i poli opposti che si manifestano in tutte le cose, su ogni piano del cosmo. È l'Etere primordiale, l'Akasha, la Luce Astrale. Sotto un aspetto meno allegorico, si tratta dello Spirito e della Materia, la cui risultante è l'Universo, ossia il Figlio. Diventano nuovamente UNO durante il Pralaya, per riapparire e diversificarsi all'aurora successiva. Sotto tale veste è Karana, la Causa Eterna.
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