Glossario

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MESSIANISMO

 
(Rel.) - Come significato principale, è la concezione propria alle religioni ebraica e cristiana, relativa alla persona ed alle funzioni del Messia. Talvolta assume anche il significato di aspettativa escatologica, di speranza nella restaurazione nazionale e nel miglioramento della società La dottrina messianica dell'Antico Testamento consiste nel riconoscere il popolo di Israele colpevole di essersi allontanato dal culto dell'unico Dio e, pertanto, meritevole di giusta punizione. Seguirà una purificazione, quindi una resurrezione per merito di un Salvatore inviato da Dio, detto Messia. Egli sarà un discendente della stirpe di David, nascerà da una Vergine, avrà natura divina, possederà la conoscenza e la potenza che gli deriva da Dio. Il suo regno sarà eterno e santo, senza colpe nè ingiustizie, in pace, in una religione che diverrà universale.Questa escatologia nasce certamente da quella babilonese o da quella più tarda del mazdeismo. In realtà, nel messianismo ebraico, si possono individuare due obiettivi ben precisi : il ritorno al periodo aureo di David, la realizzazione

MESSICO

 
(Ame.) - Grande stato dell'America Centrale che nell'antichità fu sede di numerose civiltà, molte delle quali rimangono tutt'oggi un autentico mistero. Le Civiltà preclassiche si collocano in epoca anteriore a quella moderna e sono caratterizzate da riti religiosi collegati alla fertilità ed all'agricoltura. Notevoli i riti funebri, dai quali nasce una certa liturgia che porta poi ad una vera e propria religioni con appositi sacerdoti i quali finiscono con il detenere anche il potere sociale. Si costruiscono templi e piattaforme. La Civiltà Olmeca (gente del paese della Hule) giunge nel Golfo del Messico durante il periodo medio delle Civiltà Preclassiche. Adoravano una divinità felina che rappresentava la pioggia e si installarono nei pressi di La Venta, dove si trovano i resti archeologici più importanti. Con una scultura imponente e molto fine, realizzarono altari, sarcofagi e statue di divinità quali il Dio Giaguaro ed il Sole con testa umana. La Civiltà della Costa del Pacifico fiorì nei pressi di Guanajuato ed è caratterizzata dal fatto che si indossavano perizoma ricavati da conchiglie, con chiaro riferimento al rito della fertilità. La religione aveva caratteri magici; si adoravano le forze della Natura, il dio del fuoco Huehueteotl che era la personificazione dei molti vulcani presenti in quelle terre ed altre divinità che testimoniano la credenza di queste genti in una vita nell'al di là. La Civiltà delle Piramidi si colloca già in era moderna, ovvero dopo Cristo. Si hanno le prime manifestazione di ordinamento sociale ed urbano, si aprono grandi centri culturali, con sculture e pitture che documentano imponenti riti religiosi. Il centro più importante fu Teotihuacan, che era anche la città santa. Si venerava il dio della fertilità, della pioggia (Tlaloc), del fuoco e dell'acqua, mentre molto importanti erano i riti funebri e di cremazione. Di questa civiltà rimangono templi di Quetzalcoatl e le Piramidi del Sole e della Luna. La Civiltà Zapoteca si sviluppò nello stato di Oaxaca, vicino a Monte Alban, ed è contemporanea di quella delle Piramidi. Si distinse per la produzione di urne funerarie con fattezze umane. La religione era legata agli spiriti malefici e tutelari che si manifestavano in tutti gli esseri del creato. In un secondo momento, la religione subì una sistematizzazione con culti e riti ben precisi, ed una casta sacerdotale. Centro e sede del culto era Mitla, costituita da quattro palazzi. Si conservavano le spoglie mortali degli imperatori e dei sacerdoti. La Civiltà Misteca-Puebla aveva un vasto dominio, su diverse regioni. La loro tradizione raccontava che discendevano da un albero, i cui rami erano i loro capi tribù; avevano un pantheon composto da numerose divinità: Hituayuta (dio della vita), Yozo-toyuta (dio dei mercanti), Qhuay (dio dei cacciatori), Cohuy (dio del mais), ecc. Grande era il culto per il sole, chiamato Taan-doco, cui si sacrificavano i prigionieri di guerra. Molto progredita era l'arte del cesello, di cui sono stati trovati preziosi monili. La Civiltà Huasteca apparteneva alla famiglia Maya ed aveva il suo centro più importante a Panuco. La grande ricchezza di ornamenti trovata fra i reperti indica che questa civiltà aveva in gran conto il lusso. La loro religione non era molto complessa con due figure in massimo risalto: Tlazolteotl, che era la dea delle messi e Quetzacoatl che era sia la stella del mattino e della sera che il dio del vento. Il loro culto era fondamentalmente fallico, con riti simili a quelli di Artemide. La Civiltà di El Tajin prende questo nome dal fatto che il dio supremo era Tajin, simile a Tlaloc, e si estendeva per tutto il golfo del Messico. Copre un arco di tempo che va dal 1000 a.C. fino al 1521 d.C., presenta un artigianato raffinato nella lavorazione dell'alabastro ed una certa tendenza al ludismo: furono loro ad inventare il gioco della pelota, che via via assunse il ruolo di un vero e proprio rito. Il campo da gioco era il cosmo, la pelota il sole, i vincitori erano i buoni, i perdenti erano i cattivi. Dalla vittoria o dalla sconfitta, poi, si ricavavano auspici per il futuro. La Civiltà Tolteca era diffusa in molte province ed abbraccia un vasto periodo di tempo. Ordinata secondo una struttura militare e non sacerdotale, era molto solida e nel 900 abbattè la civiltà Maya. Dio supremo era il solito Quetzacoatl, che era anche la divinità corrispondente al sovrano. La loro architettura fece per prima uso degli Atlanti (corrispondenti maschili delle Cariatidi), la loro scultura era prevalentemente dedicata al loro Dio supremo. La Civiltà Maya occupò una vastissima area dell'America Centrale coprendo un arco di tempo che va dal 1000 a.C. al 1697 d.C. All'inizio la civiltà si reggeva su una struttura sacerdotale che accentrava tutte le funzioni, sia religiose che sociali. Venivano costruiti templi che possono essere considerati come un primo tentativo di quelle che saranno poi le piramidi. Inventarono la scrittura e costruirono il primo calendario. Nel X secolo i Toltechi sconfissero i Maya, imposero il loro dio ed avviarono i sacrifici umani a scopo divinatorio. Tre secoli dopo i Maya riconquistarono il predominio e spostarono il loro centro sociale a Mayapan, nello Yucatan. La religione dei Maya è pressoché identica a quella degli altri popoli mesoamericani, ma i loro sacerdoti si spinsero in ardite speculazioni astronomiche con chiari riflessi anche sul campo civile. La Civiltà Azteca è poco nota, perchè questo popolo era nomade, veniva dal nord, aveva una società divisa in caste con una struttura gerarchica che vedeva i sacerdoti in testa, i guerrieri al secondo posto, poi i commercianti, infine gli schiavi. La somiglianza con la struttura della società indù non è del tutto casuale. Praticavano il sacrificio umano, ma possedevano alti valori morali, sociali e di convivenza. Le loro divinità erano connesse ad idee cosmologiche, ed il culto più importante era riservato al Dio solare Huitzilopochtli. Il centro del loro impero fu Tenochtitlan.

META

 
(Gr.) - Prefisso derivato dal greco che indica mutamento, trasformazione, affinità, successione posterità. Talvolta indica una evoluzione maturativa, uno sviluppo tendente ad una organizzazione superiore. Infine, usato con il significato di "trans", indica qualcosa che è al di là delle varie discipline.

METAELEMENTI

 
(Fis.) - Questo argomento è stato trattato per la prima volta dal Prof. Crookes, in una conferenza a Birmingham, nel 1887. Con riferimento alla tabella periodica degli elementi, non è dato ancora sapere dove finiscono esattamente le caratteristiche di un elemento e cominciano quelle dell'elemento successivo. Ci sono elementi che sono quasi uguali chimicamente, ma differiscono fisicamente e viceversa. Ma che cos'è chimico e che cosa è fisico ? Introducendo un nuovo criterio per l'individuazione degli elementi, basato più sui limiti di natura interna che su quelli esterni, si potrebbe giungere a "gruppi elementari" che andrebbero a sostituire gli elementi singoli. Si rileverà allora che, fra un gruppo ed il successivo vi sono dei corpi intermedi che possiamo definire "metaelementi", ossia elementi che non appartengono al gruppo che precede, nè a quello che segue ma si pongono come "non soluzione di continuità".

METAFISICA

 
(Fil.) - Il termine nacque per caso e stava a designare i 14 libri scritti da Aristotele "dopo quelli di fisica", destinati alla trattazione della "filosofia prima". Così metafisica divenne sinonimo di filosofia prima, ovvero denominazione di qualsiasi dottrina che, ponendosi come scienza della realtà assoluta, si presenti come fondamentale rispetto alle scienze delle realtà relative e particolari. La metafisica è il vertice della gerarchia dello scibile ed ha carattere di superiorità e di trascendenza. La filosofia prima di Aristotele era la scienza che studia la realtà assoluta, la determinazione dei principi ultimi da cui dipende l'esistenza di tutte le cose. Nella metafisica si ha una fondamentale distinzione: da una parte una realtà assoluta ed universale, dall'altra una realtà relativa e particolare; la conoscenza della prima è conoscenza assoluta, la conoscenza della seconda è limitata e parziale. Come scienza dell'essere in generale, la metafisica viene chiamata anche ontologia, come scienza del sovrasensibile essa diventa teologia filosofica, o razionale. Poiché non è sempre possibile distinguere fra scienze speculative e scienze empiriche la metafisica domina sulle altre discipline o come unica scienza generale della natura sulle sue scienze particolari, oppure come "prima" fra tutte le scienze filosofiche, ma in un sistema in cui queste esauriscano pienamente il mondo dello scibile e non abbiano quindi al di sotto di sè ulteriori discipline empiriche.

METAFORA

 
(Fil.) - Aristotele la chiamava "trasferimento del nome di una cosa ad altra cosa"; noi la potremmo chiamare "similitudine", ossia uso di un vocabolo o di una espressione per un concetto diverso da quello che normalmente esprime. La metafora non dev'essere banale, ma contraddistinta da pertinenza e da vivacità. La metafora arricchisce la lingua sia sul piano lessicale e semantico, che su quello stilistico ed espressivo. Il parlare figurato, con allusioni più o meno velate, conferisce gusto ed interesse : Cicerone era un maestro. Spesso la metafora serve a creare la somiglianza ed attraverso una interazione funge da mezzo per selezionare ed organizzare relazioni in qualsiasi campo anche non filosofico o letterario.

METALLI (Ast.)

 
Astrologicamente sono gli elementi planetari del mondo sotterraneo, mentre i pianeti sono i metalli del cielo perchè simboleggiano le energie cosmiche solidificate e condensate. Da questa visione nasce l'associazione fra metalli, pianeti e segni dello zodiaco : Sole = Oro Ariete = Ferro, o acciaio Luna = Argento Toro = Rame Mercurio = Mercurio Gemelli = Mercurio e Alluminio Venere = Rame Cancro = Argento Marte = Ferro Leone = Oro Giove = Stagno Vergine = Alluminio e Mercurio Saturno = Piombo Bilancia = Rame Scorpione = Ferro, o acciaio Sagittario = Stagno e Bronzo Capricorno = Piombo Acquario = Piombo e Titanio Pesci = Stagno e Bronzo

METAMORFOSI

 
(Bio.) - Letteralmente significa "trasformazione", applicato ha il senso di trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa. Il fenomeno viene spesso raccontato in favole mitologiche o in racconti di fantasia, in opere letterarie in specie del filone classico. Di Metamorfosi hanno scritto Nicandro di Colofone, Apuleio, Kafka e soprattutto Ovidio. In magia, troviamo trasformazioni mostruose già nella mitologia dei pagani, e più recentemente ad opera degli stregoni. Spesso esse avvengono per punizione; una strega cambiò un oste in rana perchè le versava vino annacquato, un'altra si vendicò del suo amante che la tradiva trasformandolo in castoro ( getta via i testicoli quando è inseguito, si dice), un giovanotto fu trasformato in asino perchè non aveva sufficiente discrezione.

METATRON

 
(Eb.) - Il Cabalistico "Principe delle Facce", l'Intelligenza della Prima Sephira ed il supposto governatore di Mosè. Il valore numerico del nome è 314, lo stesso della divinità detta "Shaddai", l'Onnipotente. È anche l'Angelo del mondo di Briah, il primo mondo abitabile, e colui che condusse gli Israeliti attraverso il deserto, perciò è uguale a Jehovah, il "Signore Dio". Il nome assomiglia alla parola greca metathronon o "vicino al Trono". Ma assegnando a meta il giusto significato di "oltre, la traduzione più corretta è "colui che sta oltre il Trono". L'origine del nome, comunque, è dubbia e non si riesce a dare una spiegazione etimologica; si pensa che il nome dovesse restare segreto, o fosse senza significato, o derivi da meditazioni subconsce, o sia il risultato della glossolalia. Le tre derivazioni più accreditate sono : da metator, guida o messaggero, da matara, colui che veglia, e da meta-thronos, colui che sta oltre il trono. Metatron è il Messaggero, il Grande Istruttore, sotto al quale stanno gli Angeli del Terzo Mondo, quello Getziratico. Nello Zohar si dice che Metatron si unì con Shekinah, l'Albero della Conoscenza; per tale motivo Shekinah viene anche chiamata Matroneta, o moglie di Metatron. L'Angelo Metatron ebbe una speciale posizione nella dottrina esoterica dal periodo tannaitico in poi. Il Talmud babilonese, nel quale Metatron è citato solo tre volte, racconta che a Metatron era concesso sedere solo perchè era lo scriba celeste che registrava le buone azioni di Israele. Non era un Dio, ma solo un Angelo, tanto è vero che poteva essere punito. L'epiteto di YHWH minore fu contestato dai Karaiti che lo ritenne una deviazione dal monoteismo. Ma l'epiteto derivava dalla identificazione di Jahoel con Metatron, e quindi dal passaggio degli attributi del primo al secondo. Nella figura di Metatron si sono fuse due tradizioni diverse. Una si riferisce ad un angelo celeste che fu creato con la creazione del mondo, o addirittura prima, e lo rende responsabile dei compiti più elevati nel regno celeste. Secondo questa tradizione, egli assunse molti dei doveri specifici dell'angelo Michael, e ciò rimase valido anche dopo l'identificazione con Jahoel. Un'altra tradizione associa Metatron ad Enoch, che camminò con Dio, ascese al cielo e fu trasmutato da essere umano in angelo. Divenne poi il grande scriba che registra le azioni degli uomini. Ma Metatron non compare in tutta la letteratura ebraica. In certi luoghi della letteratura della Merkabah, Metatron scompare completamente, mentre in altri è citato con nomi segreti. Le sue funzioni sono descritte in modo diverso. Oltre a prestare servizio davanti al trono celeste è anche il servitore dello speciale tabernacolo del Tempio celeste; poi sostituisce Michele quale Principe del Mondo.

METCALFE Samuele

 
(???) - Scienziato citato nella Dottrina Segreta come studioso della teoria della luce e delle forze.
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