Glossario

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FESTA

 
(Rel.) - Solennità religiosa, o civile o familiare, specialmente per adorare la divinità, che gli antichi celebravano sempre con danze, conviti e canti. Era una dimostrazione di allegrezza e di gioia.

FESTE D'AMORE Agapae

 
(Gr.) - Questi banchetti di filantropia tenuti dai primi Cristiani furono instaurati a Roma da Clemente, durante il regno di Domiziano. Il Prof. A. Kestener, nel suo The Agapae or the Secret World Society (Wiltbund) of the Primitive Christians (Pubblicato a Jena nel 1819), dice di queste Feste d'Amore che esse "hanno una costituzione gerarchica ed un fondamento di simbolismo Massonico e Misterico"; egli dimostra una diretta connessione fra le antiche Agapae e le Logge-Tavola, o banchetti, dei Massoni. Nondimeno, avendo bandito dai loro pranzi il "bacio sacro" e le donne, i banchetti di questi ultimi sono più delle "bevute" che delle feste d'"amore". Le prime Agapae erano certamente simili ai Phallica che, come rileva giustamente Mr. Bonwick, "erano una volta pure come le Feste d'Amore dei primi Cristiani sebbene, come quelle, degenerarono in dissolutezza". (Eg. Bel. and Mod. Thought. p. 260).

FETAHIL

 
(Gr.) - È identico alla Legione dei Pitri che crearono l'uomo solo come "involucro". Per i Nazareni era il Re della Luce, oltre che il Creatore. Nel Codex Nazareus è Karabtanos, la Materia cieca e concupiscente, che fa nascere da sua madre Spiritus sette Figure, ognuna delle quali rappresenta il progenitore di una delle sette Razze primordiali. Sono gli Angeli della Luce Primordiale che obbedirono al comando di creare, a differenza degli Angeli Ribelli che si rifiutarono, ma fallirono nel loro tentativo.

FETICCIO

 
(Occ.) - Dal latino "factitium" (fatticcio, artificiale), deriva il portoghese "fetico" con il significato di incantesimo, sortilegio, e quindi di oggetto incantato. Oggi, con tale termine, si intende un idolo grossolano (animale, pietra, pianta, e simili) adorato in Africa, sia sulle coste che all'interno. In psicologia è una forma di perversione sessuale che si manifesta nella concentrazione erotica su una parte ben precisa del corpo o dell'abbigliamento femminile.

FETICISMO

 
(Occ.) - Culto del feticcio, ovvero di un oggetto o di un manufatto (antropomorfo, zoomorfo, o altro) che si ritiene abitato da una forza, da uno spirito, da un essere sovrannaturale. Gli evoluzionisti lo hanno considerato come uno stadio religioso fra i più primitivi, o una variante dell'animismo. Ma in realtà, poiché sotto tale termine si annoverano fenomeni troppo diversi fra loro, esso è poco valido per lo studio dei comportamenti culturali.

FETISCI

 
(Occ.) - Specie di idoli dei Negri di Guinea, che possono essere paragonati ai geni degli antichi. L'origine della parola è la stessa che "feticcio" e significa "incantesimo". Queste divinità variano a seconda della volontà dei loro sacerdoti : animali disseccati, rami d'albero, montagne, pietre, gusci d'uovo, ecc. Esistono anche sotto forma di collane o di bracciali fatti di frammenti di metallo o di conchiglie. La domenica i negri si radunano ai piedi di un albero che chiamano "albero dei fetisci", vi apparecchiano una tavola imbandita di vino, riso e miglio, poi mangiano e ballano, mentre un sacerdote, seduto sopra una specie di altare, fa offerte ai fetisce e spruzza gli astanti con acqua, estratta da un vaso nel quale è racchiuso un serpente. L'albero è anche un oracolo che si consulta in occasione di importanti avvenimenti : esso fa conoscere la sua risposta attraverso la bocca di un cane nero, che sarebbe il diavolo.

FETONTE

 
(Mit.) - Figlio del Sole e di Climene, avendo Epafo negato la sua discendenza dal Sole, si recò a piangere dalla madre che lo spedì dal padre per avere una risposta precisa sulla sua nascita. Il padre lo ricevette con grande onore e si impegnò a difenderlo. Allora Fetonte chiese di poter guidare per un giorno il carro del padre. Questi, che si era impegnato ad accontentarlo, fece del tutto per dissuaderlo, ma alla fine non poté dire di no. Fetonte salì sul carro, ma non fu in grado di guidare i focosi cavalli, creando grossi problemi sulla terra. Questa andò a lagnarsi da Giove il quale, per evitare guai peggiori, colpì il carro con una folgore e lo rovesciò. Fetonte precipitò nell'Eridano e le Ninfe lo seppellirono. Le sue sorelle Eliadi lo piansero finchè non furono tramutate in pioppi. Giove fu costretto a rifare il cielo e per un giorno dovette rinunciare alla vista del Sole. La favola è un'allegoria della estate, una stagione la cui calura può essere variabile e può essere mitigata da Giove con opportuni temporali. Esotericamente Xerofante insegnava che Fetonte, nel suo desiderio di imparare le verità nascoste, aveva fatto deviare il Sole dal suo corso usuale, portando il caldo alle stelle gelide delle regioni boreali, risvegliando al Polo il Dragone irrigidito dal freddo. Si tratterebbe di una allusione ai cambiamenti di clima avvenuti più volte nella storia del pianeta che hanno trasformato le gelate distese polari in paesi di clima moderato.

FHO

 
(Cin.) - L'Anima animale.

FHO

 
-MAEYU (Cin.) - Istruttore di Buddhismo.

FIACCOLA

 
(Occ.) - Presso gli antichi si portava la fiaccola ai funerali, sia perchè questi erano per lo più cerimonie notturne, sia perchè serviva a dar fuoco alla pira. Questa operazione veniva fatta volgendo la faccia altrove. Ma la fiaccola è anche un simbolo che rappresenta molte cose : l'Amore, la Morte, lo Spirito umano, la Vita, la Luna, ed anche delle divinità (Cerere, Ecate, Lucina).
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