Glossario

Glossario

Vai alla Bibliografia

CALDEI o Kasdim

 
- Nome di un popolo dell'Asia anteriore, forse originario dell'Arabia orientale, che nell'XI secolo a.C. entrò da sud nella Mesopotamia, stanziandosi fra Babilonia ed il Golfo Persico. Spesso scambiati per Babilonesi, ne furono acerrimi nemici. Nel 731, Ukinzer fu il primo re caldeo a salire sul trono di Babilonia, seguito da Merodach Baladan, vero campione dell'indipendenza caldea. Nella Bibbia sono chiamati gli "Eversori di Gerusalemme", mentre il nome è talvolta usato per indicare i Nestoriani. Al principio era una tribù, poi divenne una casta di Cabalisti istruiti. Erano i sapienti, i maghi di Babilonia, astrologi e indovini. Il famoso Hillel, il precursore di Gesù in filosofia e nell'etica, era un Caldeo. Nella sua Kabala, Frank evidenzia la grande rassomiglianza esistente fra la "dottrina segreta" che si trova negli Avesta e la metafisica religiosa dei Caldei. I Caldei attribuivano alle loro Dinastie Divine le stesse cifra che gli Indù attribuiscono al Mahayuga : 4.320.000. I loro Dei dei misteri erano uguali a quelli dei Fenici e degli Israeliti. Sono i progenitori e gli istruttori ariani degli Ebrei. Come Sabeani erano gli adoratori delle stelle. Chiamavano Ab Soo lo Spazio, in cui credevano abitassero le Potenze intelligenti che governavano invisibilmente l'Universo. Adoravano Iao, concepito come un Demiurgo; era la loro divinità suprema e stava in trono sopra i sette cieli, quale Principio di Luce Spirituale. Credevano in sette mondi, ciascuno governato da uno Spirito. Qualcuno avanza l'idea che i Caldei non fossero un popolo, bensì una casta di saggi iniziati.

CALEDONII

 
(Sco.) - Nome degli antichi abitanti della Scozia, di origine celtica.

CALEDVWICH

 
(Sca.) - Altro nome con il quale viene identificata "Excalibur", che letteralmente significa "dura da intaccare" o "che taglia duramente".

CALENDARIO

 
(Ast.) - Dal latino "calende", che era il primo del mese, ma anche il registro delle scadenza dal momento che gli interessi maturavano in tale giorno. Il calendario è un coerente sistema di elencazione dei giorni, raggruppati in settimane, mesi ed anni. Si tratta di un foglio, o di un fascicolo, nel quale sono elencati i giorni di un anno corredati di varie informazioni quali : la suddivisione in mesi, il ciclo settimanale, le festività, il nome dei santi, le ricorrenze storiche, dati astronomici, astrologici, ecc. Esistono diversi tipi di calendario : Il calendario civile ha lo scopo di indicare i giorni festivi, scadenze ufficiali, scadenze private, ecc. Il calendario perpetuo presenta delle tabelle che permettono di stabilire le corrispondenze di giorni e settimane fra i vari anni, passati e futuri. Il calendario solare è basato sulla durata della rivoluzione apparente del Sole attorno alla Terra. Esso ha sostituito il calendario lunare in vigore fino all'epoca di Cesare e basato sui cicli lunari. Il calendario giuliano, che sostituì il calendario lunare, era basato su tre anni di 365 giorni ed un anno bisestile che aggiungeva un giorno a febbraio. L'anno risultò troppo lungo ed il ritardo accumulato nel 1582 era di circa dieci giorni. La riforma di Papa Gregorio (calendario gregoriano) consistette nello spostare la data del 5 Ottobre al 15 Ottobre, aggiustando anche gli anni bisestili. Il calendario gregoriano fu adottato dai vari stati in date diverse, alcuni addirittura con secoli di ritardo. Modifiche al calendario sono state introdotte in Russia dalla Chiesa Ortodossa ed in Francia dalla Rivoluzione francese. Successivamente, però, anche questi stati si sono adeguati alla misurazione del tempo fatta con il calendario gregoriano.

CALENDIMAGGIO

 
(Cel.) - Nel calendario celtico segnava l'inizio dell'estate. È la notte fra il 30 Aprile ed il 1^ di Maggio; è superstizione diffusa che in questa notte avvengano frequenti apparizioni di esseri che sono nell'oltretomba.

CALI

 
(Ind.) - Presso gli Indù è la dea del tempo. Le erano offerti sanguinosi sacrifici di vittime umane. (Vedi "Kali").

CALIBURNUS

 
(Sca.) - Spada leggendaria, detta anche "Excalibur", "Caladbolg", "Caledvwich".

CALICE

 
(Rel.) - È il vaso che il sacerdote cattolico cristiano oggi usa per celebrare messa, ed i riti ad essa connessi. Si trova già nella Bibbia con il significato di eredità ed anche come insieme di afflizioni che Dio manda agli uomini. La religione cattolica lo usa anche per simboleggiare i dolori ineffabili della passione del Redentore, dal momento che il suo sangue fu raccolto in un vaso da Giovanni di Arimatea. Era lo stesso vaso che la leggenda vuole sia stato usato da Gesù per bere durante l'ultima cena. Diventerà poi il vaso sul quale si incentra tutta la leggenda del Graal. Alle origini del Cristianesimo, al tempo degli Apostoli, pare che fosse usato un calice di legno, come segno di povertà. In seguito vennero usati calici d'oro. Durante un Concilio Ecumenico, Papa Bonifacio fu chiamato a dirimere circa l'uso di calici di legno d'oro. Il famoso Pontefice rispose : " Una volta aurei sacerdoti usavano calici di legno, oggi sacerdoti di legno usano calici d'oro" !

CALIPSO

 
(Gr.) - Figlia di Atlante, abitava l'isola di Ogigia dove approdò naufrago Ulisse. Calipso l'amò per sette anni, fino a quando Ulisse preferì a Calipso ed alla promessa di immortalità il richiamo di Penelope e della patria. Informata che ciò era volere di Giove, Calipso non si oppose, ma non si rassegnò mai. I bellissimi versi di Omero danno sembianze umane alla vicenda e sono così toccanti da commuovere l'animo di chiunque. Alla radice dell'episodio, però, vi è una grande significato esoterico che vede in Ulisse l'anima alla ricerca della sua realizzazione ed in Calipso un momento della ricerca e della esperienza. Il nome significa "la nasconditrice" e qualcuno sostiene che l'episodio di Calipso nell'Odissea altro non sia se non la duplicazione dell'espisodio di Circe. Altri vogliono che Ogigia, isola situata in mezzo all'oceano, stia a rappresentare il continente Atlantide. Esotericamente, è la Profondità delle Acque.

CALLAFUTUNGA

 
(Ame.) - Dio Supremo, autore di tutte le cose, presso gli abitanti dell'Isola degli Amici, nei mari del sud. Si tratta di una dea che risiede nel cielo, dirige a suo volere il fulmine, i venti, la pioggia, i fenomeni atmosferici. Ha anche divinità subalterne che non hanno influenza sul destino degli uomini.
Vai alla Bibliografia