Alcuni elementi del metodo teosofico

Si possono facilmente rintracciare alcuni elementi che permettono di comprendere il metodo teosofico, facendo emergere nel contempo taluni aspetti di purezza di comportamenti che sono fondamentali nella ricerca della verità da parte dell'essere umano.

Il primo elemento è il principio di Tolleranza, un principio antidogmatico per eccellenza.
Non vi dovrebbero dunque essere, nel campo della spiritualità, fedi, dottrine o principi da imporre autoritariamente agli altri o presunte verità da difendere, quanto piuttosto metodi di dialogo, di studio e di approfondimento da vivere nella concretezza e in una visione olistica e unitaria della Vita.
Il metodo della Tolleranza, la cui base filosofica consiste nell'assenza della presunzione di 'possedere' la verità, porta con sé un'importante conseguenza: la mancanza di azioni tese al proselitismo.

Il secondo elemento distintivo è quello dell'assenza dell'interesse economico.
La ricerca spirituale non può essere 'venduta' o essere messa in relazione ad un 'prezzo' da pagare.
Dove c'è libertà spirituale non dovrebbero esserci vincoli di tipo economico o trasferimento di conoscenze 'a pagamento'.

Il terzo elemento è costituito dall'assenza del segreto quale caratteristica distintiva.
La libera ricerca è trasparente e aperta al dialogo, nonché fiduciosa nell'eterna bontà di tutte le cose; sa che la verità - come ebbe a dire un saggio - si difende da sola e non ha bisogno né di veli né di guardiani.
Il segreto invece (che è cosa ben diversa dalla riservatezza) è fortemente legato, anche storicamente, all'esercizio del potere prevaricante e alla frammentazione dei popoli e delle nazioni.

Il quarto elemento che caratterizza il metodo teosofico è quello dell’osservazione “neutrale”; l’indagine del ricercatore non è indirizzata alla ricerca di conferme delle proprie opinioni pregresse, ma mette in gioco tutta l’attenzione in un’osservazione a 360 gradi, capace di cogliere la vita nei suoi aspetti più profondi e veri, senza giudizi, senza discriminazioni. Un’osservazione dunque krishnamurtianamente intesa.

Il quinto elemento è quello della maieutica intesa sia come processo di disvelamento della realtà sia come condivisione e messa in comune dei risultati della ricerca. Da qui l’importanza di una relazione positiva con gli altri ricercatori.

Il sesto elemento è rappresentato dalla meditazione, intesa non come una tecnica specifica quanto piuttosto come un processo ed un atteggiamento che tende a superare la separazione fra l’osservatore e la cosa osservata.

Il settimo elemento, infine, è costituito dal servizio, nella consapevolezza che l’apertura e l’azione positiva verso l’altro rappresentano un elemento fondante del vivere spirituale.

Sono questi elementi distintivi che, rapportati con la realtà storica e con quella del presente, fanno capire come la tradizione teosofica e quella della Società Teosofica siano emblematiche per quanto riguarda la libertà nella ricerca, l'antidogmatismo, l'amore per il Bello e per il Buono, l'assenza di interessi economici, il superamento del segreto.
Anche per questo possiamo serenamente continuare a parlare di attualità e spiritualità del metodo teosofico.