Glossario

Glossario

Vai alla Bibliografia

APOTROPENI

 
(Eg.) - Nome assegnato agli Dei che allontanavano dagli uomini le malattie e le sciagure. Erano onorati con pratiche superstiziose.

APSARAS

 
(San.) - Una Ondina o Ninfa dell'acqua, del Paradiso o Cielo di Indra. Le Apsaras sono, nella credenza popolare, le 'spose degli dei', sono chiamate Surangana e, con un termine meno onorevole, Sumad-atmajas, o le 'figlie del piacere', dato che si racconta di loro che quando comparivano sullo spumeggiare dell'oceano, nè gli Dei (Sura) nè i Demoni (Asura) volevano prenderle come spose legittime. Urvasi e molte altre di loro sono menzionate nei Veda. In Occultismo sono certe piante acquatiche che 'producono sonno', nonché forze inferiori della natura. Il termine in Sanscrito significa 'che si muove sulle acque' e sta ad indicare ninfe quasi sempre benefiche che vivono nelle acque, nei boschi o sui monti. Nella letteratura epica hanno il compito di sedurre gli asceti dalla penitenza, in grazia della quale diventerebbero più potenti degli stessi Dei. Da una Apsara e da un Asceta è nata Sakuntala, l'eroina dell'omonimo dramma di Kalidasa. Kama è il re delle Apsaras. Esse sono assistenti del Sole, Dei nel Mondo Superiore ed esseri umani quando si incarnano nel Mondo Inferiore. Sono entità di carattere tanto fisico che psichico, qualità e quantità nello stesso tempo.

APSU

 
(Bab.) - Presso i Babilonesi era l'Ente Maschile Primigenio. Presso le popolazioni mesopotamiche era la profondità sconfinata delle acque; dall'unione di questo elemento primordiale con le altre forme acquose, ebbero origine le altre divinità.

APUINTI

 
(Inca) - Termine che indicava il Sole quale antenato del popolo Incas. Era considerato una divinità suprema, figlio del dio della creazione Huiracocha e marito della dea Mama Quilla.

AQUILA

 
- Questo simbolo è uno dei più antichi. Secondo i Greci e i Persiani era consacrato al Sole; presso gli Egiziani, era consacrato a Oro con il nome di Ah, ed i Copti adoravano la aquila con il nome di Ahom. Dai Greci era considerato l'emblema sacro di Zeus, ed era anche quello della più alta divinità dei Druidi. Il simbolo è sminuito fino ai giorni nostri quando, seguendo l'esempio del pagano Mario che nel secondo secolo a.C. usò l'aquila dalla doppia testa come insegna di Roma, le teste incoronate cristiane di Europa consacravano a se stessi e ai loro discendenti la sovrana dell'aria dalla doppia testa. Giove si accontentò di un'aquila con una sola testa e così pure il Sole. Le case regnanti di Russia, Polonia, Austria, Germania, nonché l'impero di Napoleone, hanno adottato un'aquila con due teste come loro stemma. L'aquila è un uccello di grande statura, predatore, dotato di vista acuta, e vola a grandi altezze. Le sue caratteristiche ne fanno il simbolo della forza, del dominio, del coraggio, della lungimiranza. Molto usato in campo araldico, militare, imperiale, è anche simbolo religioso e nei libri profetici rappresenta gli Angeli. Nei Vangeli è il simbolo dell'Evangelista Giovanni, mentre nel Medioevo simboleggiava la resurrezione e specialmente la ascensione spirituale della mente a Dio mediante la contemplazione. Presso gli Atzechi veniva tenuta in grande considerazione : essa volando molto in alto nel cielo aveva la capacità di cogliere tutte le energie astrali. Possedere pinne di questo uccello conferiva coraggio e potere illimitato. Per tale motivo i troni degli Imperatori Atzechi era adornati con piume d'aquila e solitamente, dopo i combattimenti, i guerrieri offrivano al 'sole alato' ( così era chiamato il volatile), il cuore dei nemici catturati. È anche il nome di una costellazione della Via Lattea, la cui principale stella è Altair.

AR

 
-ABU NASR-AL-FARABI - Detto in latino Alpharabius, un Persiano, ed anche il più grande filosofo Aristotelico dell'epoca. Egli nacque nel 950 d.C. e si dice che sia stato assassinato nel 1047. Fu un filosofo Ermetico che possedette il potere di ipnotizzare attraverso la musica, facendo ridere, piangere, danzare, e facendo fare tutto ciò che a lui piaceva a coloro che lo ascoltavano suonare il liuto. Alcuni dei suoi lavori sulla filosofia Ermetica si possono trovare nella Biblioteca di Leiden.

ARABI

 
- Genti del gruppo semitico che parlano arabo. Sono i discendenti di quegli Ariani che non vollero andare in India alla epoca della dispersione delle nazioni. Fondamentalmente si suddividono in sedentari e nomadi. Inizialmente monoteisti, divennero poi politeisti: adoravano El, Ilu, Ilah, varii nomi di un unico dio, ma individuato nelle sue varie forme. Maometto portò 'il dio', ovvero 'Al-ilah', poi assimilato in Allah. A Palmira si adorava Bol, o Bel (il babilonese Marduk), padrone del cielo stellato. A lui si associavano Yarhibol (il Sole) e Aglibol (la Luna), mentre Baalshamin era il grande antagonista di Bel. Dalla Siria vennero importate Astarte e Atargatis, dalla Mesopotamia giunse Nanai, dalla Persia Anahit, ecc. Spesso la divinità era ritenuta risiedere nelle pietre (blocchi erratici, aerolitici, monoliti e colonne ), come il bait-il (da cui 'betili'), la 'casa del dio'. Agli dei venivano sacrificati cammelli, la cui carne veniva consumata dai fedeli, con la testa rasa. Gli dei venivano portati in battaglia per propiziarsene l'aiuto, mentre si praticava la divinazione con le frecce. Non esisteva un clero, erano in uso i pellegrinaggi, molto diffusi i templi, con altari per i riti, terrazze per i culti astrali, statue, ecc. Tutto ebbe termine con l'avvento dell'Islamismo che cancellò il politeismo, indicando in Allah il dio unico.

ARAGO Jean Francois Dominique

 
(Fr.) - Perpignano 1786, Parigi 1853. Illustre scienziato francese, nel 1806 ebbe da Napoleone l'incarico, assieme a Biot, di eseguire le rilevazioni per determinare l'esatta misura dell'arco del meridiano terrestre allo scopo di creare la base per un nuovo sistema metrico. Fu poi coinvolto nella guerra fra Francia e Spagna. Nel 1809 entrò a far parte dell'Accademia e fu nominato Professore alla Scuola Politecnica. Deputato nel 1830, fu Ministro nel 1848. Come scienziato enunciò la teoria delle ondulazioni luminose, si interessò a studi sulla polarizzazione e rifrazione della luce; studiò la determinazione del diametro delle stelle. Si interessò anche al magnetismo, ed alle sue connessioni con l'elettricità. Con Dulong determinò la forza elastica del vapore.

ARAHAT

 
(San.) - Anche pronunciato e scritto Arhat, Arhan, Rahat, ecc., 'il degno', letteralmente 'Colui che è degno di onori divini'. Questo fu il primo nome dato a Jain (vedi Jaina) ed in seguito ai santi uomini Buddhisti iniziati nei misteri esoterici. L'Arhat è uno che è entrato nel migliore e più alto sentiero, ed è così liberato dalla rinascita.

ARANI

 
(San.) - L''Arani femmina' è il nome della Aditi Vedica (esotericamente, il grembo del mondo). È la Signora della Razza, la Madre degli Dei, Shekinah, la Luce Eterna. Arani è una Svastica, un veicolo ligneo simile ad un disco in cui i bramini producevano fuoco fregando pramantha, un bastoncino simbolo del maschio generatore. L'intero strumento è detto anche 'i due arani'. Nei Veda l'operazione è trattata come un simbolo della generazione. Una cerimonia con un mondo di significati segreti e altamente sacri, degenerata in un significato fallico dal materialismo dell'epoca. Forse non è un caso che in Irlanda si trovino le isole Aran, abitate dagli Arani, che sono un celebre centro religioso dove sono custoditi i costumi e le tradizioni delle antiche civiltà irlandesi.
Vai alla Bibliografia