Glossario

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LEMURIANI

 
(Eso.) - Gli abitanti della Lemuria erano dotati di poteri divini, avvertivano in sè il dio interno, ognuno sentiva la propria natura animale e la propria essenza di Uomo-Dio. Quelli attratti dalla natura inferiore divennero i Figli delle Tenebre, quelli attratti dalla natura superiore, l'uomo-dio, divennero i Figli della Luce. Furono i Figli delle Tenebre a dare la semenza della successiva razza, quella Atlantiana. I Lemuriani non avevano una religione (intesa come pompa, culto, riti, liturgia, Dei, ecc.) perchè vivevano la religione nella commistione fra uomini e Dei, in unione con gli Elementi della Natura, in una epoca chiamata Età dell'Oro. I Lemuriani gravitavano verso il Polo Nord, il Cielo dei loro progenitori, il Continente Iperboreo. Con la loro fine si chiuse il terzo occhio dell'uomo, quello esoterico, che si trasformò in ciò che oggi è chiamato ghiandola pineale. Essi costruirono le loro prime città con pietre e lava e, poiché la loro statura era gigantesca (circa 30 metri di altezza), le loro costruzioni acquisirono dimensioni ciclopiche. Esempi notevoli sono le statue dell'isola di Pasqua, le mura del tempio di Pacha-camac, le rovine di Tia-Huanco, ecc. Betili, litoi, pietre magiche erano certamente a loro noti, ma l'uso che ne facevano era quello della Mano Destra. Il Commentario (Libri di Manu) parla di loro come di "Serpenti di Saggezza le cui tane erano sotto le Pietre Triangolari". Per certi aspetti, però, i Lemuriani erano dei mostri semi-umani, una razza intermedia, senza mente, caratterizzata da bestialità (almeno all'inizio). Le leggenda racconta che furono governati da Saturno, o Crono, ed anche la leggenda di Latona potrebbe essere loro riferita, ove la difficoltà del parto venga letta come difficoltà dei primi corpi fisici ad adattarsi al clima iperboreo, certamente freddo e non accogliente. La divisione in Figli del Sole e Figli della Luna potrebbe anche alludere al giorno ed alla notte polare, ciascuno lungo sei mesi. Sul piano fisiologico, la Terza Razza si divide in due parti: gli androgini ed i bisessuati. Anche il clima in cui vivevano si può dividere in due tipi : una eterna primavera ed un perpetuo inverno. Si presentava anche la dualità puro-impuro, da cui, poi, quella vita-morte. Gli ultimi resti diretti di quella razza, con tutte le modificazioni imposte dal tempo, possono essere considerati gli Australiani ed altri popoli loro vicini (secondo una teoria di Haeckel).

LEMURIDI

 
(Eso.) - Secondo Haeckel, potrebbero essere gli antenati dell'uomo. Ma l'attribuzione a questi animali di una placenta decidua e discoide, condizione essenziale per una tale affermazione, è negata dalla scienza. La teoria, quindi, non è valida.

LEMURO

 
-ATLANTIANI (Eso.) - Gli ultimi resti dei Lemuriani, creature semi-animali, secondo gli etnologi, sono i Tasmani, una parte degli Australiani ed una tribù montana della Cina, i cui abitanti sono coperti di pelo. Ma questi eredi sono il risultato di incroci, che a loro volta hanno prodotto, per cui si può parlare di etnie intermedie fra Lemuriani ed Atlantiani, il cui nome non può essere altri che Lemuro-Atlantiani. Fra questi ultimi si possono annoverare i selvaggi del Borneo, i Veddha di Ceylon, molte tribù australiane, i Boscimani, i Negriti, gli abitanti delle isole Andamane, ecc. I Lemuro-Atlantiani furono i primi ad aver avuto una Dinastia di Spiriti-Re, Dei e Semidei. Essi non avevano bisogno di scoprire le cose e fissarle con la memoria, poiché il loro Principio informatore conosceva tutto fin dal momento dell'incarnazione. Costruirono città e diffusero la loro civiltà. I Veda, forse, appartengono alla loro civiltà. I Lemuro-Atlantiani sono da considerare la prima razza fisica.

LENEO

 
(Gr.) - "Dio del torchio", epiteto classico del dio Dioniso. In suo onore si celebravano le Lenee, feste religiose dell'Attica antica, nel mese di gamelione (Gennaio-Febbraio). Le feste erano caratterizzate da grandi processioni, concorsi ditirambici e drammatici. Furono seguite e sostituite dalle Dionisie.

LENOIR V.

 
(Fr.) - Citato nella Dottrina Segreta quale autore delle opere "Il Dragone di Metz" e "Pantheon Egizio".

LENORMANT Francois

 
(Fr.) - Parigi 1837 -1883. Archeologo ed Assiriologo francese, figlio di Charles, collaboratore di Champollion, fu professore di archeologia alla Biblioteca Nazionale di Parigi. Fece molte spedizioni archeologiche nel Mediterraneo ed uno dei primi a riconoscere nelle iscrizioni cuneiformi la esistenza di un linguaggio non Semitico, sconosciuto agli Accadiani. Si distinse particolarmente per ricerche e studi sulla civiltà dei Sumeri, dei Babilonesi e degli Assiri. La sua opera più importante è "L'origine della storia secondo la Bibbia e le tradizioni dei popoli orientali".

LEON Moses de

 
- Il nome di un Rabbino Ebreo del XIII secolo, accusato di aver messo assieme lo Zohar facendolo poi passare per l'opera vera di Simeon Ben Jochai. Il suo nome completo dato nella Qabbalah di Mayer è Rabbino Moses ben-Shem-Tob de Leon, Spagnolo e lo stesso autore prova chiaramente che Leon non era l'autore dello Zohar. Pochi possono dire se egli lo fu, ma molti sospettano, con ragione, che Moses de Leon abbia solo considerevolmente corrotto l'originale Libro dello Splendore (Zohar). Tale colpa, comunque, potrebbe essere da lui condivisa con i "Cabalisti Cristiani" Medioevali e, specialmente, con Knorr von Rosenroth. Sicuramente, nè il Rabbino Simeon condannato a morte da Tito, nè suo figlio, il Rabbino Eliezer, nè il suo segretario Rabbino Abba, possono essere accusati di avere introdotto nello Zohar dei dogma puramente Cristiani e delle dottrine inventate dai Padri della Chiesa parecchi secoli dopo la morte del primo Rabbino. Questo significherebbe stiracchiare un pò troppo l'affermazione sulla profezia divina.

LEONE

 
(Occ.) - Il re degli animali e della foresta, simbolo della forza e del coraggio, della maestà e del potere, impiegato in varie discipline con vario significato e diversi atteggiamenti. In forma alata è il simbolo dell'evangelista Marco e della Repubblica di Venezia. La sua presenza è frequente anche in araldica, negli Ordini cavallereschi, in Numismatica: Varii popoli africani non osano nominarlo per paura; lo chiamano "fratello" o "signore". Fra di loro l'uccisione del leone viene considerata un assassinio sacrilego, portatore di sventura. Nell'antico Egitto la dea Sekhmet aveva la testa di leone, e statue di leone si trovano davanti al tempio di Delo. Per i cristiani, Gesù è il "leone della tribù di Giuda". Il Leone è il nucleolo del Mondo Divino superiore; le Fiamme Divine, ad esempio, sono dette "Leoni Ardenti" e "Leoni della Vita". Nell'Antico Testamento il leone viene paragonato a Satana perchè entrambi ruggiscono per cercare uomini da divorare. Come simbolo zodiacale è associato alla tribù di Giuda. Nell'antico zodiaco, il leone ha la coda in alto, ripiegata lungo la schiena, terminante con la testa di un serpente; altre volte la coda è ripiegata in basso, parallela al ventre, sempre con una testa di serpente all'estremità. Queste figure vengono lette come allusione ad una inversione della costellazione a seguito dell'inversione dei poli terrestri. Il leone viene talvolta usato come simbolo della Quarta Razza Radice; il Leone solare è l'emblema del ciclo solare, e nelle gemme gnostiche lo si trova come Uomo-Leone. Molto importante il segno del Leone in Astrologia. Appartiene all'elemento Fuoco, è fisso, maschile ed è governato dal Sole. La costellazione che porta questo nome è una delle più vaste : oltre 60 gradi longitudine. I Babilonesi la chiamavano Ur-A (leone) ed anche Ur-Gu-La (leonessa). Gli Egizi la conoscevano come un leone a riposo. A Babilonia era chiamata Lugal (il re), per i Greci era Basiliskos, mentre i Latini la chiamavano Stella Regia. Il suo simbolo grafico assomiglia ad una testa animale crinita, oppure alla coda. Nella mitologia troviamo Ercole alle prese con il leone di Nemea, lo scuoia e ne indossa la pelle. Fra i Filistei, è Sansone a squartare un leone; tornato dopo qualche tempo a visitare la preda sconfitta, scopre la pelle piena di miele di api. Ape, in ebraico, si dice dbure, da cui Debora che significa "parola". Ape-parola che sgorga da un leone : la parola di verità del Cristo. Ma anche Buddha ruggisce quando insegna il Dharma. Nella religione mitraica, Aion (Eone, personificazione di Cronos) era leontocefalo. Per gli Indù, Krishna è un leone, mentre Alì, genero di Maometto, è il Leone di Allah. Un leone figurava nel sigillo di Ras Tafari, il Negus, ed un leone che impugna la scimitarra si trova nell'araldica persiana. Leoni erano attorno al trono di Salomone e leoni sono al fianco del seggio vescovile. E leoni si trovano a fianco delle porte delle città, o delle Chiese. Chi nasce sotto il segno del Leone è forte e coraggioso, è ambizioso e cerca la fama. Usa molto il pronome "Io" ed è, quindi, fortemente egocentrico. Considera gli altri inferiori, non gradisce i consigli, è orgoglioso e vanitoso, In compenso non è meschino, avido, gretto; in ogni caso è sempre grande, è sempre il Re. Basta così, altrimenti si rischia di togliere il mestiere ad altri, certamente più esperti.

LEONE

 
- Fosfato di magnesio, contro i crampi.

LEONE ISAURICO

 
(Ori.) - Germanicea, Siria, 675 - Costantinopoli 741. Come Leone III, fu Imperatore d'Oriente e fu detto Isaurico da Teofane. Uomo rozzo ed incolto, ma intelligente, salì dagli infimi gradi dell'esercito fino a quello di Generale delle milizie di Oriente. Fu il fondatore della Dinastia Isaurica. Incoronato nel 717, dopo aver detronizzato Teodosio III, seppe scongiurare la minaccia degli Arabi, che sconfisse definitivamente ad Acroinon. Promulgò un editto contro il culto delle immagini con il quale aggravò i contrasti religiosi interni. Sotto gli auspici del rescritto imperiale si formò una setta di iconoclasti alla quale si opposero i monaci ed il popolo, suscitando una lotta durata oltre un secolo. Pubblicò una raccolta di leggi che modificava in qualche parte la legislazione di Giustiniano. Ma il suo più grande merito, l'atto che lo rende uno dei più grandi nel campo della conoscenza, fu l'ordine di bruciare oltre 300.000 opere antiche che si trovavano nella Biblioteca di Costantinopoli !
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