Glossario

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SETTE PRIMORDIALI

 
(Eso.) - I Figli della Luce, i Figli nati dalla Mente del Primo Raggio Manifestato, del tutto sconosciuto. Essi sono la radice stessa dell'uomo spirituale e si servono di Fohat come del loro veicolo. Agendo come Forze creatrici, passano attraverso la polvere cosmica incandescente, attirano gli atomi e creano i mondi, Altrimenti sono detti anche i Sette Logoi.

SETTE PRINCIPI

 
(Eso.) - I sette principi di Akasha che pongono in essere il Sistema Solare e, per mezzo di Fohat, gli conferiscono le loro caratteristiche. Fohat, infatti, agisce sulla Sostanza manifestata, differenziandola in varii centri di energia e, in tal modo, dà origine a tutti i vari stati di esistenza, ed all'interno di ciascuno di essi trasferisce l'energia del centro corrispondente.

SETTE REGIONI

 
(Eso.) - Le Sette Regioni di Sopra sono il mondo che sarà attraversato da Fohat con 3, 5, 7 passi. Anche il Vishnu del Rig Veda attraversa le sette regioni dell'universo con tre passi. I passi sono le sette sfere abitate dall'uomo, le sette regioni della Terra, i sette globi della catena planetaria, i sette mondi. Nella filosofia esoterica, i Passi sono simboli reciproci e correlativi dello Spirito, dell'Anima e del Corpo dello Uomo. 3, 5, e 7 sono numeri sacri, mistici, venerati da molte associazioni esoteriche; 753/2, ad esempio è uguale a 20612/6561, un rapporto strettamente connesso con la quadratura del cerchio e le misure della Grande Piramide. I Tre passi possono essere letti anche come la discesa dello Spirito nella Materia, il Logos che cade nello Spirito, l'Anima che occupa il corpo fisico come Vita. In questo senso, Fohat attraversa le regioni più basse, e quindi si parla delle Sette Regioni di Sotto che, come sono, sono la controparte di quelle superiori, la loro ombra, la loro manifestazione.

SVABHAVAT

 
(San.) - Spiegata dagli Orientalisti come "sostanza plastica", il che è una definizione inadeguata. Svabhavat è la sostanza ed il materiale del mondo o, meglio, ciò che è dietro di esso - lo spirito e l'essenza della sostanza. Il nome deriva da Subhava ed è composto da tre parole - su, buono, perfetto, bello, attraente; sva, sè; bhava, essere o stato dell'essere. Da essa procede tutta la natura ed in essa tutto ritorna alla fine dei cicli di vita. In Esoterismo è chiamata "Padre-Madre". È l'essenza plastica della materia. Svabhavat è un termine del Buddhismo settentrionale che letteralmente significa "l'autodivenire", ed equivale al termine Padre-Madre delle Stanze di Dzyan, indicando in tal modo l'Essenza mistica, la radice plastica della Natura fisica. Come essenza è Coscienza-Sostanza, come manifestazione è Spirito-Materia. Per il Buddhismo settentrionale essa si chiama anche Adi-Buddhi, per i Brahmani è l'Akasha, ed equivale alle Acque Cosmiche del Vecchio Testamento. La materia prima del mondo è tesa fra due polarità: lo Spirito in alto e la Materia in basso. Questa materia prima è intessuta di due sostanze fatta una: Svabhavat; questa emana il noumeno che poi provoca la vibrazione universale degli atomi. Fohat provvede poi ad imprimere nella materia le idee della Mente Universale; ma Fohat è un emissario di Svabhavat, che può essere considerata anche un sinonimo della quadruplice Anima Mundi, il Mondo Archetipo dei Cabalisti, dal quale derivano il Mondo Creativo, quello Formativo, il Mondo Materiale, le Scintille e tutti gli altri mondi contenuti negli ultimi tre. Svabhavat è lo "Splendore mutevole della inconscia Tenebra Immutabile nell'Eternità". Ad ogni rinascita del Cosmo, essa passa da uno stato inattivo ad uno stato di intensa attività; si differenzia e comincia la sua opera attraverso tale differenziazione. Svabhavat è il noumeno dell'infinita Sostanza, il seno androgino della Sapienza, lo Spazio-Madre.

TERRA

 
(Eso.) - Terzo pianeta del Sistema solare per distanza dal Sole, che dista circa 150 milioni di Km., sviluppa la sua orbita fra quella di Venere e quella di Marte: ha un solo satellite la Luna. Più grande di Mercurio, Marte e Venere, è più piccola di Giove, Urano, Saturno, Nettuno e Plutone. Con i primi tre costituisce il gruppo dei pianeti terrestri a causa della loro similitudine di costituzione. Si differenzia da tutti gli altri pianeti per la presenza, sulla sua superficie, dell'acqua, di cui è ricoperta per 2/3, ed anche per la sua densità che le permette di trattenere una atmosfera gassosa. La distanza dal Sole nè grande nè piccola, il periodo di rotazione relativamente breve, la piccola eccentricità dell'orbita, la moderata inclinazione dell'asse di rotazione, le conferiscono una condizione unica fra tutti i pianeti del Sistema solare: la vita organica. Nella lontana antichità era immaginata come un immenso disco terracqueo, circondato dall'oceano e ricoperto dalla volta celeste. Si dice che siano stati i Greci, i Pitagorici in particolare, a scoprire la sfericità della Terra, ma si ha traccia di nozioni del genere e di rotazione attorno al Sole in antiche scritture indù. L'osservazione che più conferiva credibilità a ciò era la forma con cui la Terra copriva la Luna durante le eclissi, mentre le prove dirette vennero dai viaggi di circumnavigazione. La Terra non è esattamente una sfera, ma un ellissoide leggermente schiacciato ai poli. Dei suoi oltre 500 milioni di Kmq di superficie, 150 sono costituiti da terre emerse, il suo raggio è di 6378 Km, il suo equatore di circa 40.000 Km. La cosmogonia racconta di un abisso acqueo primordiale dal quale prese consistenza la superficie solida. Ma fin dall'inizio nasce un rapporto terra-cielo, che permette la nascita della vita solo dopo che i due si separano. Talvolta i due diventano una coppia divina primordiale (Urano e Gaia, Nut e Geb, Songinyu e Songperinyu, ecc.) dalla quale, attraverso una concezione ierogamica, deriva tutto il resto. Indipendentemente dall'essere sposa del cielo, la terra viene quasi sempre considerata una figura divina materna, la Madre Terra, venerata fin dalla notte dei tempi come grembo dell'umanità e di quanto ad essa serve per sopravvivere. La sua caratteristica di nutrice universale la legano a molte operazioni agrarie, talvolta collegate anche ad un simbolismo sessuale. Come luogo di sepoltura, vediamo che le divinità legate alla morte sono confinate nelle sue visceri: morte e fecondità costituiscono i due poli opposti, ma inseparabili, di questa figura divina. La grande energia della figura materna della Terra e della sua sacralità ha continuato a manifestarsi in credenze e costumi cerimoniali di sfondo religioso in numerose tradizioni popolari europee. È stato il Cristianesimo a spostare il culto della Madre Terra verso la figura del Dio Padre, dequalificando in modo terribile la figura femminile. L'Aitareya Brahmana chiama la Terra "Sarparajni", ovvero la Regina Serpente, la Madre di tutto ciò che si muove. L'origine della vita sulla Terra è stata raccontata in infinite versioni, una delle quali ipotizza che il primo germe vivente sarebbe caduto sul pianeta da qualche cometa di passaggio. Se poi si nega che vi siano altre forme di vita nell'universo, dovrebbero spiegarci dove la cometa ha preso questo germe di vita. Ma l'esoterismo tratta l'argomento in modo diverso. La Terra si è formata allo stesso modo di tutti gli altri copri dell'universo; la sua evoluzione avviene attraverso sette globi che, partendo dalla più pura spiritualità passano attraverso la più concreta materialità, per poi tornare alla spiritualità. Ciascun globo evolve attraverso sottocicli che sono le Ronde, le Razze, ecc., fino al Pralaya che ne determina la fine. L'avvio del globo successivo parte dalla situazione precedente, che era stata congelata al momento del pralaya, e prosegue il processo di evoluzione. In linguaggio simbolico, si parla di Sette Giorni (i periodi di attività) e Sette Notti (i periodi di congelamento). I punti di transito fra un globo e l'altro, quelli dove la energia ed i principi vengono come congelati, sono detti "laya", centri di forza latente che restituiranno il loro contenuto al globo successivo, non appena la vita sarà stata richiamata in attività. In questo periodo noi viviamo nel quarto globo, successivo ai primi tre durante i quali le forme si sono via via consolidate; i tre globi che seguiranno saranno caratterizzati da un progressivo ritorno delle forme indurite allo stato etereo, spirituale. L'umanità si sviluppa completamente durante la quarta Ronda del quarto Globo. Noi oggi ci troviamo alla quinta Razza, distanti centinaia di milioni di anni dalla prima, e ci avviamo alla conclusione della quarta Ronda attraverso le due Razze a venire. Ci sono, naturalmente altri cicli, cicli entro i cicli, motivo per cui si hanno molte difficoltà nei calcoli degli eventi delle Razze. Il giro dell'eclittica, infatti, è percorso dal pianeta in 25.868 anni, con una retrocessione del punto equinoziale di circa 50 secondi l'anno. Ma all'interno di questo ciclo ve n'è un altro: l'aspide avanza in senso contrario a quello equinoziale di 11 gradi e mezzo circa l'anno, e compie una rivoluzione completa in 115.302 anni. Poiché lo spostamento dell'asse equinoziale rispetto all'apside è la somma dei due moti (61 gradi e mezzo circa), l'equinozio ritorna alla stessa posizione, rispetto alla apside, dopo 21.128 anni. Cosa vuol dire tutto questo ? Che ogni ciclo ha una grande influenza sulla Razza del suo tempo determinando profonde differenze che incidono sulla storia dell'umanità. I due poli sono chiamati "estremità destra" (nord) ed "estremità sinistra" (sud) del nostro pianeta, il capo ed i piedi della Terra. Ogni azione benefica (astrale e cosmica) viene dal polo boreale, o nord, ogni influenza letale viene da quello australe, o sud. Essi sono strettamente legati alla magia della mano destra e della mano sinistra, e le influenzano. Quanto più uno si avvicina ai poli, tanto meno la rotazione ha effetto; sui poli la rivoluzione diurna è annullata, per cui si dice che "la sfera è senza moto". L'occultismo spiega che l'area che incorona il polo nord come una calotta, è quella che sopravvive durante il manvantara della nostra ronda. Tutti i continenti e le terre centrali emergeranno dal fondo del mare più volte, a turno, ma quella terra non cambierà mai. La Terra, per quanto riguarda i suoi fenomeni fisici, è regolata dallo Spirito della Luna. La sua configurazione fisica cambia continuamente nel tempo. Violenti cataclismi, maggiori e minori, sono ricordati negli annali di parecchie nazioni. Il sollevamento e l'abbassamento dei continenti è sempre in atto, interi gruppi di isole sono sparite sotto al mare per poi emergere a distanza di molti secoli, la costa dell'America meridionale si abbassa e si solleva periodicamente; la zona della California è sottoposta ad un profondo squarciamento per cui si teme un violentissimo terremoto che distruggerà l'intera zona; Alpi. Himalaya, Cordigliera delle Ande, sono soggette a spinte continue che ne modificano forma ed altezza; il Sahara, da grande mare si è trasformato in deserto; la Scandinavia e la Scozia registrano un sollevamento di circa 200 metri negli ultimi 5000 anni; la Groenlandia sprofonda sempre più. Fohat è il Figlio delle Acque che vive fra gli Yazata del Fuoco e gli Yazata delle Acque; ma le acque di cui si parla non sono il liquido che conosciamo, bensì l'etere, figlio dell'akasha. Questa acqua, questo etere, è il sangue, il fluido vivente della Terra, considerata dall'Avesta un corpo vivente. Una leggenda popolare racconta che al polo nord sgorga una fontana della vita che ha origine alle visceri della terra: è il suo sangue. Si tratta del campo elettromagnetico che "attraversa tutte le sue arterie", ovvero tutta la superficie terrestre, con valori diversi nelle varie zone, e che si dice immagazzinato nell'ombelico della Terra. Esso è situato verso il sole calante, alle radici del Monte Meru, le cui radici sono collegate alla Terra centrale che non perisce mai. È la terra nella quale il giorno dei mortali dura sei mesi ed altrettanti la notte, e così torniamo nuovamente al polo, al nord, alla sede degli Dei, all'origine del bene. Nei Commentari, la Terra è paragonata al corpo di una donna, la Madre-Terra, la nutrice di tutte le creature, colei che comprende tutti i mondi. A questo modello si ispira la figura della Madonna nella religione cristiana. Il Mistero del Serpente consiste nel fatto che la nostra Terra, o piuttosto la vita sulla terra, negli insegnamenti segreti è spesso chiamata il Grande Mare, il Mare della Vita. La Terra si è inclinata più volte sul suo asse, passando per veri e propri capovolgimenti, determinando in tal modo diluvi, cambiamenti di clima e quant'altro è connesso con la sua posizione in relazione al Sole. L'uomo rappresenta sulla Terra la manifestazione del Principio Invisibile attraverso la Natura. Il Tempo sulla Terra è strettamente legato alle Ronde: comincia all'inizio di ogni Ronda e cessa alla fine di essa, quando sopravviene il pralaya. Durante questo stadio di "sonno", non vi è alcuna coscienza in grado di percepire lo scorrere degli eventi e, pertanto, non vi è misura del loro "durare". Quando la vita riprende, la coscienza riparte da zero, non ha ricordo della Ronda precedente; è come la rinascita di un essere umano: per lui il tempo ha inizio quando compare al mondo e cessa con la sua morte. Per gli Egizi, il Nilo era il simbolo della Terra personificata: Iside era considerata la matrice della Terra. Il simbolo della Terra è la lettera greca "gamma", iniziale di Gaia, altro termine con cui viene chiamato il pianeta. La Terra, come tutti gli altri pianeti del Sistema solare, ha sette Logoi, che sono i sette raggi emanati dal Protogono, il Raggio Padre, il Logos manifestato. Essa, come Aspetto o Principio Cosmico, è il settimo, il più basso, e corrisponde al corpo fisico dell'uomo, il più basso dei principi umani. La Dottrina Segreta afferma che non vi può essere alcuna forma oggettiva della Terra, ed anche dello Universo, se prima non si è formato nello spazio il suo prototipo astrale. Il Rig Veda divide il nostro pianeta in sette Karshvare; dal punto di vista dei globi, invece, essa è tripartita su tre piani superiori al nostro: il primo comprende il globo A+G, il secondo B+F, il terzo C+E. L'assimilazione del corpo umano al terreno è assai antica è diffusa. Humus è la terra, Homo è l'uomo, la derivazione è di per sè evidente. Ma il parallelismo non si trova solo nel latino; Aadamah significa terra, ed Adamo è l'uomo; in osco, humuns sono gli uomini, mentre in umbro si chiamano homones. Varrone scrive: "Il cielo e la terra sono lo stesso che l'anima ed il corpo. Il corpo ha per elementi l'umido ed il freddo che sono la terra, l'anima ha per essenza il calore ed il cielo". E poi prosegue: "La separazione dell'anima dal corpo è per gli esseri viventi un'uscita dalla vita, exitus, e quindi la morte (exitum), mentre la nascita si chiama initia perchè avviene quando corpo ed anima in unum ineunt". Per molti autori latini, come la terra si apre grazie all'aratro per poter accogliere il seme gettato dal coltivatore e farlo fruttificare, così il corpo si apre per ricevere l'anima e la materia diviene in tal modo la mater dell'anima. Il Sè è il più alto stato di purezza raggiungibile sulla Terra. La Terra si pone simbolicamente come il principio passivo, in contrapposizione al cielo inteso come principio attivo. Essa è l'aspetto femminile della realtà, lo Yin orientale, il Tamas della tradizione indù. Partorisce tutti gli esseri, li nutre e ne riceve poi nuovamente il germe fecondo. Mentre le Acque precedono la creazione e le forme, la Terra le produce e le mantiene. E come le acque sono l'apertura e la chiusura dei cicli cosmici(con i diluvi), la terra è l'apertura e la chiusura dei cicli biologici. Mircea Eliade spiegava che il binomio Homo-Humus non va inteso come "l'uomo è terra in quanto mortale", bensì "l'uomo è vivo perchè dalla Terra proviene e ad essa ritorna". Nel quadro dei quattro elementi tradizionali, l'elemento terra è quello secco, freddo, solido, denso, pietrificato, cristallizzato, raffigurato con lo stesso simbolo dell'acqua (un triangolo rovesciato), tagliato da una barretta a metà. Madre-Terra, madre, mater, materia, la Prakriti, base di tutta la realtà materiale, di cui si serve il Creatore, materia prima vergine ed immacolata, concepita senza peccato. Gli antichi deponevano per terra i bambini appena nati dal grembo materno, come a depositarli nel grembo della grande madre di tutti, chiamando la Terra con vari nomi: Levana (vigilava affinchè il bambino appena nato venisse felicemente levato da terra), Cunina (custode delle culle), Vagitano (che sorvegliava il pianto dei bambini), Rumina (che sovraintendeva all'allattamento), Potina (che sorvegliava sulla giusta razione del bere), Edusa (che vegliava sulla giusta razione del mangiare). Siamo certi che molta gente sorriderà di queste cose, fiera delle conquiste della scienza moderna, e certa di aver abbandonato per sempre le credenze pagane. Ma forse dietro a queste credenze si celavano dei valori che aiutavano a vivere e davano un senso alla vita diverso da quello che oggi viene dato; in che misura la perdita di questi simboli, di questi significati, di questi valori, ha prodotto lo smarrimento odierno ?

TOOM

 
(Eg.) - Dio proteiforme, secondo gli Egizi, scaturito da Osiride nella sua natura di Noot (la Grande Femmina, il grembo delle Acque, il Grande Abisso dello Spazio), che genera altri dei "assumendo la forma che più gli piace". È simile all'indù Fohat. Nel Libro dei Morti è rappresentato come un uomo in piedi con il geroglifico del respiro in mano. Toom è la forza creativa della Natura, che dà la forma a tutti gli esseri, spiriti ed uomini; è autogenerato ed autoesistente.

PRINCIPI COSMICI (Eso.) -

 
Per Principi assumiamo i Sette Centri di Energia, evoluti, o resi oggettivi, dall'azione di Fohat sull'Elemento unico. Per i Cabalisti essi sono i sette Sephiroti inferiori, per i Cattolici sono i sette Doni dello Spirito Santo, per gli Indù i sette Figli di Devaki uccisi da Kansa, ecc. Questi principi esistono a tutti i livelli: cosmico, siderale, psichico, spirituale, mistico, vitale e fisico. Sono tutti occulti, anche quelli del corpo fisico, che dovrebbero essere intuitivi per tutti. I Principi Cosmici sono i seguenti: SVAYAMBA - Spirito Latente - Spirito del Fuoco NARAYANA - Intelletto Universale - Fiamma YASNA - Luce Astrale - Akasha, Illusione Universale VACH - Volontà Cosmica - Etere AKASHA - Atmosfera astrale cosm. - Madre, Principio femm.le PURUSHA - Spirito Vivificante - Materia prima del Mondo PRAKRITI - Terra, o Materia - La Terra

SVASTIKA

 
(San.) - Letteralmente significa "ciò che è eccellente" ed indica la croce mistica, con i bracci piegati ad angolo retto a significare un movimento vorticoso. Le quattro estremità della croce rappresentano in successione la nascita, la vita, la morte e l'immortalità. La Svastica è un simbolo molto diffuso; essa è uguale alla Croce Jaina, al Tau egizio inscritto nel Cerchio, al Martello di Thor della mitologia nordica: è la cifra X manifestata e differenziata. La Croce Ansata egizia, la Croce Jaina, la Croce cristiana, la Svastika e tutti gli altri segni equivalenti hanno lo stesso significato: il principio maschile e femminile in azione nella Natura, il positivo ed il negativo interagenti. Nel Libro dei Numeri troviamo questo simbolo come "Martello dell'Operaio" e nel Libro del Mistero Celato è il "Martello che sprizza Scintille". La Svastika è il Miolnir nordico che continuerà ad agire fino a quando gli Dei, purificati dal fuoco, andranno ad abitare in Ida, nella pace eterna. Le due linee che formano la svastika rappresentano lo Spirito e la Materia, i quattro uncini ricordano il movimento di rotazione nei cicli. Applicata all'Uomo, il Microcosmo, essa rappresenta un legame fra il Cielo e la Terra, una mano alzata ad indicare il cielo, l'altra abbassata ad indicare la terra. La destra alzata è il Solve, la sinistra abbassata è il Coagula. La svastika è anche correlata all'Arani, lo strumento per accendere il fuoco, e diventa segno sacro che accende il fuoco sacro. Prometeo, il portatore di fuoco, è il Pramantha personificato. Nella concezione popolare è la croce Jaina, o la "croce a quattro piedi" (croix cramponnee). Negli insegnamenti Massonici è "il più antico Ordine della Fratellanza della Croce Mistica", che si dice istituito da Fohi nel 1027 a.C. consistente in tre gradi ed introdotto in Cina cinquantadue anni più tardi. In Massoneria è il Martello usato dai Maestri, con significati tanto segreti da non essere comunicati perfino a gran parte degli aderenti. Nella Filosofia Esoterica, è il diagramma più mistico ed antico. È "l'originatore del fuoco per frizione e dei ". Il suo simbolo era impresso sul cuore di Buddha, e pertanto veniva chiamato "il Sigillo del Cuore". È posto sul petto degli Iniziati dipartiti dopo la loro morte; ed è menzionato nel Ramayana con il massimo rispetto. È inciso su ogni roccia, tempio ed edificio preistorico dell'India e dovunque i Buddhisti hanno lasciato i loro punti di riferimento; si trova anche in Cina, Tibet e Siam e fra le antiche nazioni Germaniche come Martello di Thor. Eitel, nel suo Hand-Book of Chinese Buddhism, lo descrive così: (1) esso "si trova fra i Bonpa ed i Buddhisti"; (2) è "una delle sessantacinque figure dello Sripada"; (3) è "il simbolo del Buddhismo esoterico"; (4) è "il marchio speciale di tutte le divinità adorate dalla Scuola del Loto della Cina". Infine, ed in Occultismo, esso ci è tanto sacro quanto la Tetractis Pitagorica, della quale è invero il duplicato. La Svastika nasce in Oriente molto prima di diventare nota agli Occidentali; sono gli Indù i primi a formarla, piegando le quattro estremità della X. Oggi la troviamo ancora sulla Bacchetta dei Buddhisti mongoli. Per il Buddhismo esoterico essa significa le "diecimila verità" e si usa porla sul petto dei mistici morti. In Tibet ed in Mongolia si trova sul cuore delle immagini e delle statue del Buddha, sigillo posto anche sul cuore degli Iniziati viventi; a qualcuno è stato addirittura impresso sulla carne, a fuoco ! Il simbolo della svastika è oggi degradato quasi ovunque; in Oriente lo si trova sul copricapo degli Dei adorati dai Bon. Ma i suoi valori eterni permangono nel segreto dei suoi significati celati. Essa è anche simbolizzata dalla cifra e, come tale, indica le sei direzioni dello Spazio. Esotericamente è l'emblema dell'attività di Fohat, della continua rivoluzione delle "ruote" e dei quattro Elementi, nel loro significato mistico e cosmico. I suoi quattro bracci piegati ad angolo retto, sono in intima relazione con la scala ermetica e quella pitagorica. In essa è descritta l'intera evoluzione del Cosmo, il periodo del Sandhya, la relazione fra il Visibile e l'Invisibile, la prima procreazione dell'uomo e della specie.

VISHNU

 
(San.) - La seconda persona della Trimurti (trinità) Indù, composta da Brahma, Vishnu e Shiva, la forza che sostiene l'Universo, e quindi il suo Preservatore. Dalla radice vish, "pervadere". Nel Rig-Veda, Vishnu non è un dio supremo, ma semplicemente una manifestazione dell'energia solare, che "percorre le sette regioni dell'Universo in "tre passi" e avvolge tutte le cose con la polvere (dei suoi raggi)". Quali che possano essere gli altri sei significati occulti di questa affermazione, ciò si riferisce alla stessa classe di tipi come i sette e i dieci Sefirot, come i sette e i tre orifizi dell'Adam Kadmon perfetto, come i sette "principi" e la triade superiore nell'uomo, etc. etc.. In seguito, questo tipo mistico diventa un grande dio, il preservatore e il rinnovatore "dalle migliaia di nomi - Sahasranama". Vishnu è uno dei due grande Dei della bhakti, colui che, per il suo rapporto originario con il sacrificio vedico, resta il più legato all'ortodossia. Fino ad oggi gli vengono attribuite nove apparizioni, sotto forme diverse, e si è in attesa della decima. La tradizione indù lo immagina immerso nel sonno, in un mare di latte, sopra un serpente dalla cinque teste; qualcuno afferma che le sue apparizioni siano state dieci e ne rimangono solo due prima che la manifestazione venga riassorbita. Nel Rig Veda, egli è armato del disco forgiato da Tvastar e con l'eccedenza della luce solare uccide numerosi demoni, accompagnando anche Indra nelle sue più pericolose imprese. Le Upanishad medie e tarde presentano Vishnu come Uomo Cosmico, simbolo immediato del Brahman. Dal suo culto sono nate numerose sette, caratterizzate dall'ardente devozione verso la sua persona; queste sette, di forte impronta gnostica, hanno dato luogo a scuole di pensiero e ad esegeti del pensiero vedantico. Esiste anche traccia di una forma avanzata di sincretismo fra il culto di Vishnu e quello di Shiva. Brahma-Vishnu è lo Spazio infinito nel quale i Rishi, gli Dei, i Manu e tutto ciò che esiste in questo universo sono semplici Potenze. Sotto l'aspetto della "pervasione", Vishnu è identico a Fohat. Nel Vishnu-Purana si dice che egli (causa della emancipazione finale, della creazione, dell'esistenza e della fine di questo mondo), sotto forma di energia attiva, non si leva nè tramonta, è contemporaneamente il settuplice Sole, ed è distinto da esso. Vishnu è il Soffio dell'Assoluto, lo Spirito di Dio che si muove sulle Acque del Caos, il Grande Abisso dello Spazio infinito. Egli è solo la causa ideale delle potenze da creare nel lavoro della creazione; da lui procedono le Potenze che debbono essere create, dopo che son diventate la causa reale. Nei Purana, Vishnu è il primo Logos (il Creatore ideale), mentre Brahma è il secondo Logos (il Creatore pratico): il primo è il manifestante dal quale nasce il secondo manifestato. Vishnu è il Divino, il Primo degli Esseri, la Divinità nello Spazio e nel Tempo, il Dio particolare di Vaishnava. Come Jehovah, Vishnu è il difensore ed il campione degli Dei sconfitti, operando contro i Demoni secondo il principio del fine che giusitifica i mezzi. Talvolta viene presentato come Hari, armato di scudo, disco e mazza, mentre come Mayamoha (forma illusoria) inganna o uccide i Daitya. Altra volta è Purusha che entra in Prakriti, lo Spirito che feconda la Materia, precedendo le figurazioni falliche della Bibbia. Nara bisessuato (Vishnu e Lakshmi) è rappresentato su una foglia di loto galleggiante sull'acqua, che risale in semicerchio e si riversa attraverso la svastika, la sorgente della generazione, il punto dal quale l'uomo discende. Vishnu, quando diventa il Sole, è il simbolo visibile della Divinità impersonale. Shesha-Ananta è il suo serpente dalle mille teste, che vive in Naraka, l'Inferno degli Indù. Ma Ananta-Shesha è una forma di Vishnu, è lo Spirito Santo della conservazione, un simbolo dell'Universo sul quale Vishnu dorme durante l'intervallo dei Giorni di Brahma (i Pralaya maggiori) e con le sue sette teste sostiene l'Universo. Brahma-Vishnu-Shiva sono le più potenti energie del Dio neutro Brahman. Nell'Era Krita (la Prima), Vishnu, sotto forma di Kapila ed altri istruttori ispirati, insegna la vera saggezza all'umanità. Nell'Era Treta (la Seconda), Vishnu, sotto forma di un monarca universale, reprime i cattivi e protegge i tre mondi (le tre razze). Nell'Era Dvipara (la Terza), Vishnu, nella persona di Vyasa, divide il Veda in molte parti e lo dona all'umanità. Nell'Era Kali (la Quarta), Vishnu, sotto forma del Serpente dalle molte teste (i quaranta famosi figli di Kashyapa), continua la sua opera filosofica a favore dell'umanità; l'insegnamento avviene attraverso gli Avatara. Per quanto riguarda i nostri tempi, Krishna è l'ultima incarnazione di Vishnu. L'Arca della Salvezza di Vaivasvata Manu, che salva l'Umanità ed i semi della Natura dal diluvio, è in realtà condotta da Vishnu sotto forma di un pesce mostruoso; ma l'Arca è la Saggezza, il Diluvio è il Caos, l'Acqua il principio femminile, Vishnu lo Spirito divino, datore e conservatore di Vita. La figura del Pesce lega in qualche modo Vishnu a Gesù. In India si dice: "La Saggezza giace nascosta sotto il riparo di colui che poggia sul Loto d'Oro (Padma) che galleggia sull'acqua". Il loto emerge dall'ombelico di Vishnu, e quindi, Vishnu è la Saggezza. L'ombelico di Vishnu è il punto centrale delle Acque dello Spazio Infinito dal quale emerge il Loto che sorregge Brahma, l'Universo. Nei Purana si dice che la dimora celeste di Vishnu è Shveta Dvipa, l'Isola Bianca. L'allegoria di Krishna, Sole (Vishnu) incarnato, Dio solare che uccide Div-Sefid, il Diavolo Bianco, può essere letta come il sole che scioglie le nevi. Il Chakra, o cerchio o disco, di Vishnu è il simbolo della circolazione, della rotazione, della periodicità, del ciclo del tempo. Vishnu usa quest'arma per lanciarla contro il nemico ed ucciderlo (il tempo uccide ogni cosa). Garuda, il Grande Ciclo, il Maha Kalpa, è coetaneo di Vishnu manifestato, perchè comincia con l'inizio del Giorno di Brahma (il risveglio di Vishnu) e finisce con l'inizio della Notte di Brahma (Vishnu che si addormenta su Shesha-Ananta). Vishnu è il Dio del Principio umido e dell'Acqua, e come tale ha per simbolo il triangolo equilatero rovesciato. E poiché egli ha dato l'Acqua (Nara), il suo nome è anche Narayana, ossia le Acque in movimento. Vishnu, come Narayana, è detto anche Idas Pati (Maestro delle Acque) e corrisponde al greco Nettuno, o Poseidone. Jehovah-Binah-Elohim è il capo e la sintesi degli Elohim, come Agni-Vishnu-Sole è la sintesi dei Sette Raggi, il capo o il fuoco, donde emanano sia il fisico che il metafisico. Manu, Rishi Indra, i Re divini, sono solo il Potere di Vishnu, che penetra ed attiva la Materia; da qui il nome del Dio, come energia che pervade l'Universo. Vishnu è TUTTO, ciò che è e ciò che non è, non è sostanza ma causa della sostanza, non è ciò che vediamo ma ciò in cui si trova ciò che vediamo: lo Spazio. I suoi Tre Passi sono i tre Rajamsi, ossia i tre movimenti occulti dei quali il più alto, in salita, viene compiuto verso il mondo più alto, il cielo. Vishnu rappresenta la manifestazione verso il basso di Mahat, l'Intelligenza Universale.

KUNDALINI

 
(San.) - Letteralmente significa "forza circolare" ed è chiamata così perchè agisce all'interno del corpo umano a forma di spirale. È definita come un potere elettrico, ardente, occulto, Fohatico. Esistono tre centri di kundalini nei quali questa pura forza divina può agire : la testa, il cuore, il bacino; questi centri, nell'uomo normale, sono totalmente impregnati dalla sfera astrale terrestre. La testa è sotto l'influsso della luce astrale, il bacino è sotto l'influsso del karma, il cuore oscilla fra gli impulsi della testa e quelli animali provenienti dal bacino. Per uscire da una tale situazione vi è solo una via : far risalire la corrente di kundalini, attraverso il serpente di fuoco, fino alla testa. Questa via è sconosciuta ai più, ed esistono diversi sistemi yoga, ed anche exoterici, che spiegano metodi più o meno percorribili. Al termine di questo processo, si stabilizza una certa frequenza nell'essere umano ed appare la coscienza dei domini superiori della sfera, cosiddetta, riflettrice con le sue legioni di Dei e Maestri. Sarebbe molto facile fare dell'ironia e rendersi ridicoli, ma non è questo il nostro scopo. Nel profondo di una simile spiegazione esiste una verità assoluta, ma non è dato sapere quanti la raggiungono poiché vale la regola di sempre : chi arriva tace ! Esiste anche una scuola che parte dal cuore, attivando l'atomo-scintilla dello Spirito per portarlo nel santuario della testa. L'unità testa-cuore, allora, diventa la Luce della Gnosi e purifica i vari chakra, annientando il passato karmico.
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