Glossario

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USHAS

 
(San.) - Divinità femminile indù che nella mitologia vedica personifica l'alba, l'aurora; è figlia del cielo e sorella degli Aditya e della Notte (Rathri). È identica alla Aurora dei Latini e alla Eos dei Greci. È menzionata per la prima volta nei Veda, dove il suo nome è anche Ahana e Dyotana (l'illuminatrice), ed è un'immagine molto poetica e affascinante. È l'amica sempre fedele degli uomini, del ricco e del povero, anche se si crede preferisca quest'ultimo. Ella ci sorride dall'alto e visita la dimora di ogni essere mortale; come dea dell'amore sta a guardia della porta celeste. È la vergine immortale, eternamente giovane, la luce del povero e la distruttrice delle tenebre. Occupa un posto chiave nella concezione vedica del sonno, fondata sulla dialettica ordine-disordine, luce-tenebra.

USHNISHA

 
(San.) - Letteralmente significa "diadema, corona". Nel Buddismo è l'immagine di un Buddha ritratto con una protuberanza sopra la testa. Questa protuberanza rappresenta la fiamma dell'Illuminazione.

USIL

 
(Lat.) - Divinità etrusca, rappresentata come un giovane con nimbo ed arco (probabile divinità solare) che sta fra Nettuno e l'Aurora.

USSITISMO

 
(Rel.) - Movimento religioso fondato da Hus con riferimento alla scuola di predicatori del Medioevo promotori di un ritorno alla Chiesa originaria ed al culto della povertà. Esponente di spicco fu Matteo di Janov, la cui spietata critica del papato e del malcostume ecclesiastico fu senza posa. Nel 1391 sorse a Praga la Cappella di Betlemme dove Milic da Kromeriz ed i suoi fedeli potevano praticare il loro credo. Nel 1402 subentrò Hus, che impresse al movimento nuovo vigore, acutizzando la lotta contro la chiesa fino alla scomunica ricevuta da Giovanni XXIII. Hus, costretto a lasciare Praga, si stabilì in campagna dove continuò indefessamente la sua azione, godendo anche la fiducia di re Venceslao. Al Concilio di Costanza, Hus fu condannato a morte, fatto che inasprì ulteriormente gli animi. Il movimento, intanto, si allargava sempre più, l'avversione verso la chiesa cattolica aumentava, fino a quando, nel 1419, si ebbe il tumulto di Praga con distruzione di chiese e monasteri, assassinio di preti e monache. Morto il re, salì al trono l'erede Sigismondo, nemico dichiarato degli Ussiti contro i quali, con l'aiuto di papa Martino organizzò una crociata. Sconfitto ripetutamente dagli Ussiti, fu dichiarato decaduto al trono. Intanto fra gli Ussiti cominciavano le divergenze dottrinali, cosa che non li indebolì, al punto che dopo le vittorie interne, essi allargarono le loro mire alla Austria, alla Boemia, alla Sassonia ed al Brandemburgo. Cominciarono le trattative fra il regno e le varie fazioni (taboriti, utraquisti), che portarono alla pace del 1433. Gli utraquisti, però, vista l'intransigenza dei taboristi, si allearono con i cattolici e sconfissero gli avversari nel 1434; nel 1436 Sigismondo firmò la pace con gli Ussiti e fu incoronato di nuovo re. La vera pace non torno prima del 1485, quando gli tutti i cattolici riconobbero gli accordi con gli Ussiti come leggi del regno.

UTGARD

 
(Sca.) - Nella cosmogonia mitica dell'antico paganesimo germanico, è un mondo in contrasto con Midgard (il mondo degli Dei e degli uomini), come mondo abitato da demoni, giganti e mostri. Situato ad oriente del mondo abitato, è separato da un largo fiume. Talvolta viene localizzato al nord ed identificato con il regno dei morti.

UTGARDALOKI

 
(Sca.) - Personaggio della mitologia germanica, localizzato nell'Utgard. È un gigante che riesce a contrastare anche Thor e talvolta è considerato anche Dio degli Inferi.

UTILITARISMO

 
(Fil.) - Dottrina che assume l'utile come criterio dell'azione e fondamento della felicità e del bene: vero principio dei valori morali. Qualcuno vorrebbe far risalire questa dottrina al pensiero greco (Protagora), con inclinazioni edonistiche nei cirenaici e negli epicurei. In tempi moderni è stata ripresa da Telesio e da Hobbes.

UTKARSA

 
(San.) - Letteralmente "elevazione, con riferimento alla voce. È propria della seconda misura del pranava, relativa alla lettera U e simboleggiante la condizione di sonno con sogni.

UTNAPISHTIM

 
(Bab.) - Nome babilonese dell'eroe del Diluvio universale, che dai Sumeri è chiamato Ziusuddu. Le sue gesta sono narrate nell'epopea di Gilgamesh.

UTOPIA

 
(Fil.) - Dal greco "oy" (non) + "topos" (luogo), con il significato di "progetto promosso da buone intenzioni, ma che non può aver luogo, che non si trova in alcun luogo, che non è attuabile". Il termine fu coniato da Tommaso Moro che dette questo titolo ad una sua teoria di legislazione e di governo modello per un paese immaginario chiamato, appunto, Utopia. Sono utopie la Repubblica di Platone, la Città del Sole di Campanella, la Città Felice di Patrizi, la Nuova Atlantide di Bacone. Secondo Bloch, l'utopia ha una funzione positiva perchè, attraverso lo strumento della critica, agisce come forza propulsiva reale della storia.
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