Glossario

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SURYAL

 
(Rel.) - Uno degli Angeli che denunciarono a Dio i fratelli che avevano spiato i misteri divini e li avevano raccontati agli uomini.

SURYAVANSA

 
(San.) - La razza solare. Un Suryavansa è colui che si proclama discendente della linea capeggiata da Ikshvaku. Così, mentre Rama apparteneva alla Dinastia Ayodhya dei Surya-vansa, Krishna apparteneva alla linea di Yadu, della razza lunare o il Chandravansa, come era Gautama Buddha. È uno degli attributi di cui vanno orgogliosi gli Indù, poiché li definisce discendenti della Dinastia Solare.

SURYAVARTA

 
(San.) - Un grado o uno stadio del Samadhi.

SUSANOO

 
(Gia.) - Detto anche Susanovo, è figlio di Iznagi, e fratello di Amaterasu. È il Dio della tempesta, dell'uragano e del mare, nel politeismo giapponese classico, con un ruolo centrale negli eventi divini esposti nel Kojiki. Nasce dal lavacro che Izanagi fa del proprio naso ed ha uno stretto rapporto con Amaterasu, dando luogo alla nascita di altre otto divinità alle quali risalgono le principali dinastie dell'aristocrazia giapponese. La sua vicenda è molto complessa (è causa, fra l'altro, dell'esilio volontario della sorella) ed è al centro delle principali celebrazioni periodiche dello scintoismo.

SUSHUMNA

 
(San.) - Il raggio solare - il primo dei sette raggi, quello che illumina la Luna. È anche il nome di un nervo spinale (un nadi, o canale psichico del corpo sottile, che passa al centro della colonna spinale) che collega il cuore con il Brahmarandra (un foro mistico sulla sommità del capo, in corrispondenza del quale i preti cattolici portano la chierica), e svolge un ruolo di enorme importanza nelle pratiche Yoga. Secondo le Upanishad, questo è il nome della vena centrale, o asse di luce, che attraversa il corpo umano e, in particolare, unisce il cuore (ove ha sede il jivatman, lo spirito individuato) al mondo informale, simbolicamente situato al di sopra del capo, di là della fissura sagittale.

SUSHUPTI

 
(San.) - Sonno profondo; uno dei quattro stati di coscienza, o Avasthas, o Pranava. Condizione o stato dell'essere in cui opera il Verbo (Vach), quale causa di tutti gli infiniti possibili, assunti quali sue potenze. In tale condizione, cessando di esistere l'alterità (Io e Non-Io) propria dello stato di veglia, lo Spirito (Purusha) si attua come interiorità universale, cioè come Atman.

SUTRA

 
(San.) - Letteralmente significa "filo, norma, regola"; come filo indica il supporto sul quale vengono infilati i gioielli; come norma indica la seconda suddivisione degli scritti sacri indirizzata ai laici Buddhisti, ed anche uno dei periodi in cui è divisa la letteratura Vedica. Nei Veda assume il significato di "versi". Esistono poi, nella letteratura indù, brevissimi aforismi di rituale, di filosofia, di grammatica, di letteratura scientifica in genere, raccolti in speciali trattati che vengono chiamati Sutra. L'estrema concisione di tali massime (due o tre parole) ed il significato convenzionale attribuito ad alcune lettere che le compongono, hanno reso necessarie numerose opere di commento.

SUTRATMAN

 
(San.) - Letteralmente, "il filo dello spirito"; l'Ego immortale, l'Individualità che si incarna negli uomini una vita dopo l'altra e su cui sono infilate, come perle su di un filo, le sue innumerevoli Personalità. L'universale aria che sostiene la vita, Samashti pran; l'energia universale. È il filo dell'Anima, il filo della Vita, che come un eterno pellegrino passa attraverso le successive incarnazioni. I Vedantini la chiamano Anima-Filo. Sutratma è il filo luminoso dello stato di Monade impersonale immortale sul quale le nostre vite terrestri, gli Ego personali evanescenti, sono infilate come tante perle. È il filo del Sè, l'immortale principio nell'uomo, che si incarna sulla terra una vita dietro l'altra, e rappresenta l'Individualità.

SUTTA

 
(Pali) - Termine pali corrispondente al sanscrito Sutra. Nel Buddhismo si applica a quella parte del Canone che contiene i dialoghi del Buddha. Il Sutta-Pitaka è uno dei tre canestri (pitaka), ossia una ampia collezione di testi, che costituiscono la letteratura canonica del Buddhismo, a noi tramandata in lingua pali. È il canestro delle trattazioni dottrinali, esposte sotto forma di prediche o dialoghi. Tali trattazioni svolgono ed illustrano i diversi punti della religione (dharma) buddhista.

SUTTEE

 
(San.) - In sanscrito, il termine significa "donna casta e devota".
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