Glossario

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STIMMATE

 
(Rel.) - In greco, questo termine indicava il marchio impresso a fuoco sul bestiame per segnarne la proprietà. In qualche caso si usava la stessa procedura sugli schiavi. Nel linguaggio ecclesiastico passò a significare le piaghe sul corpo di Gesù a seguito della crocefissione (mani, piedi e costato). Su di esse, nel Medioevo, si sviluppò un culto particolare. Nella mistica cattolica, questo termine viene usato per indicare il fenomeno della riproduzione , temporanea o permanente, completa o parziale, delle piaghe di Gesù sul corpo di alcuni santi. La Chiesa riconosce il fenomeno ma non lo propone a credere con sentenza dogmatica o dottrinale. La critica ha molto indagato sul fenomeno ritenendolo di origine naturale, provocato da isterismo , autosuggestione, emorragie, o altro. La medicina studia il fenomeno come caratteristica morbosa permanente, fisica o psichica, propria di certe malattie isteriche, sifilitiche, professionali, ecc.

STIRLING James H.

 
(Sco.) - Glasgow 1820, Edimburgo 1909. Filosofo e medico scozzese, fece molti viaggi, ma nel 1860 si ritirò nel suo paese per dedicarsi agli studi. Seguace di Hegel e di Kant in filosofia, come medico scrisse parecchio per confutare le teorie di Huxley e del darwinismo. La sua opera più famosa è "Sul Protoplasma".

STOCKWELL

 
(???) - Autore citato da H.P.B. nella Dottrina Segreta a proposito di un'opera sui contributi Smithsoniani alla conoscenza.

STOICISMO

 
(Fil.) - Scuola filosofica ellenistica fondata ad Atene da Zenone di Cizio verso il 300 a.C. Ebbe come prima sede il portico dipinto da Polignoto, per cui prese il nome di "scuola del portico"; qui Zenone teneva lezione ad un pubblico numeroso. Lo stoicismo si divide in tre grandi periodi: (1) Antica Stoà, che oltre a Zenone vide anche Crisippo di Soli, il massimo sistematore della dottrina, che durò fino alla metà del II sec. a.C.; (2) la Media Stoà che durò fino all'inizio dell'Era moderna ed ebbe come figure principali Panezio e Posidonio; (3) la Nuova Stoà, che coprì i primi tre secoli dell'Era moderna, con sede prevalente a Roma, e figure notevoli come Seneca, Epitteto e Marco Aurelio. Lo stoicismo non è una dottrina univoca e ben definita, ma una forma eclettica che sosteneva il finalismo provvidenzialistico, la morale del dovere e del sacrificio, il cosmopolitismo giuridico ed un insieme di credenze religiose che riprendevano temi di antiche religioni. Lo stoicismo fornì una fede consolatoria a grandi masse umane sovrastate da dure realtà politiche e dalla miseria economica e spirituale; ebbe grande fortuna nel mondo antico e parecchie delle sue dottrine passarono nel cristianesimo ed in altre correnti di pensiero occidentali. Gli Stoici affrontarono il problema della logica, come scienza dei discorsi, suddividendola in retorica e dialettica. La loro fisica metteva assieme elementi eraclitei, pitagorici, platonici, aristotelici, ed anche attinti alla cultura orientale. Il mondo, per loro, era fatto di materia e di fuoco, che è anche il logos, la ragione divina o spirito vivificante. L'universo è un immenso essere vivente penetrato dall'anima divina, ha una vita o ciclo che si compie quando tutti gli astri tornano alla stessa posizione dell'inizio del mondo, e tutto termina con una grande conflagrazione cosmica. Da qui il concetto di destino (ogni accadimento del mondo è fatale) e di provvidenza divina (che guida le cose al fine destinato); così stando le cose, la predizione è scienza e non fa che anticipare la conoscenza di eventi che sono assolutamente necessari. Inutile dire che tutto ciò rappresenta l'esatto contrario di quanto sostenevano gli Epicurei. Sul piano etico, la legge morale più assoluta è il "vivere secondo natura", ovvero secondo il logos divino che è in tutte le cose. Ed ecco il dovere prevalere sull'edonismo e la virtù divenire saggezza; bisogna assolutamente evitare le passioni, che sono le vere e proprie malattie dell'anima. È meglio suicidarsi che venir meno al proprio dovere ! L'uomo è cittadino del mondo, è libero, e non deve valutare il bene ed il male dal proprio punto di vista bensì da quello del tutto, del logos divino. Il più grande esempio vivente dello stoicismo fu sicuramente l'imperatore Marco Aurelio, da tutti e sempre considerato il saggio incarnato.

STOLA

 
(Rel.) - Dal sanscrito sta, dal greco stolè, dal latino stola, nasce con il significato di "far stare" per assumere poi quello di "ordinare, acconciare, vestire". Per i Medi ed i Persiani era una veste lunga che arrivava fino ai piedi; i Greci usarono il termine per indicare qualsiasi veste, portata sia dagli uomini che dalle donne; presso i Romani era una veste portata dalle oneste donne di nobile condizione. Solo più tardi, e forse con il cristianesimo, si chiamò così una veste portata dai sacerdoti. Oggi questo nome è rimasto ad indicare una Striscia di drappo, ornata di tre croci, che i sacerdoti cattolici pongono al collo, sopra al camice o sopra la cotta, durante le funzioni sacre, come simbolo della croce, che ognuno deve portare ad imitazione di Cristo. Da stola deriva apostolo, epistola, ecc.

STOMA

 
(San.) - Una delle sette maniere in cui si esegue lo stotra.

STONEHENGE

 
(Ing.) - Colossale tempio costruito nella omonima località dello Wiltshire, 12 chilometri a nord di Salisbury, in Inghilterra. È un monumento megalitico riferibile ai tempi di transizione fra la civiltà eneolitica e quella del bronzo. Si compone di una fossa circolare a cui conduce un viale, fiancheggiato da un terrapieno contornante vari anelli concentrici, formati da lastroni posti a coltello, intervallati; si tratta di massi giganteschi che, si pensa, sia opera di giganti. Il penultimo circolo è costituito da cinque enormi triliti e racchiude un supposto altare. Tutto attorno si trovano 306 tumuli tombali. Anticamente le sue pietre erano chiamate chiorgaur, ossia danza di giganti. È stata avanzata anche l'ipotesi che si tratti dei resti di un antico tempio druidico. Gli enormi blocchi di pietra, quando sono bagnati dalla pioggia, assumono una caratteristica colorazione azzurra. Una leggenda racconta che le enormi pietre venivano sollevate per mezzo di vibrazioni sonore prodotte dalla musica e dal canto, e trasportate fino alla zona della costruzione. La sua costruzione risale ad almeno trenta secoli prima dell'era moderna. Alcuni scienziati hanno cercato di spiegarlo come un qualcosa di naturale, frutto dell'erosione, ma lo schieramento delle pietre, la loro posizione stabilita con precisione matematica, la forma a planisfero del complesso , dimostrano che si tratta di un'opera eseguita da esseri intelligenti. Alcune delle pietre, poi, morfologicamente, non sono del luogo e sono state portate certamente da lontano. D'altra parte, costruzioni analoghe si trovano a Huelgoat, a Golcar, a Carnac, a West Hadley, ed in molti altri posti, sparsi in tutto il mondo. Sarebbe veramente strano che la Natura si divertisse a ripetere le stesse cose in posti diversi! Ciò che accomuna questi templi giganteschi è il chiaro riferimento al cielo, all'astronomia, allo zodiaco e, in particolare, alle divinità del culto del Sole. L'ipotesi che si tratti di sepolcri è stata ormai accantonata perchè in questi templi non sono mai stati trovati resti umani. Da pochi anni si è stabilito con sufficiente certezza che si tratterebbe di un vero e proprio calcolatore astronomico, capace di predire le eclissi ed il movimento degli astri. E l'esistenza di giganti nel passato dell'uomo non dovrebbe destare meraviglia perchè è un fatto ormai accertato, anche se non scientificamente dimostrato.

STORIA

 
(Fil.) - Dal sanscrito id-tor, greco i-stor, latino historia, con il significato di "datore di cose viste", narrazione di fatti, avvenimenti, cose degne di essere tramandate ai posteri. La storia è una esposizione ordinata di fatti umani, quali risultano da una indagine critica volta ad accertare sia la verità di essi, sia le connessioni reciproche, per cui è lecito riconoscere in questi fatti un'unità di sviluppo. Può avere anche il senso di novella, racconto, leggenda. E gli storici cadono talvolta nel vezzo di considerarla con la stessa leggerezza con cui si trattano le leggende popolari, dimenticando che proprio qui si trovano le basi più genuine della storia reale, quel "vox populi" che è "vox Dei". La leggenda è quasi sempre una tradizione vivente e, se viene attentamente esaminata, contiene più elementi di verità di quanti se ne possano trovare nella storia ufficiale. Gli storici basano quasi tutto il loro lavoro sui documenti, quando esistono, o sull'archeologia, quando si trovano dei resti. In assenza di documenti o di reperti, i fatti storici rimangono celati alla vista delle moderne ipotesi, dello scetticismo imperante, del materialismo dilagante. Va ricordato che la storia scritta dall'uomo copre poche migliaia di anni e non abbraccia l'intero corso della sua esistenza intelligente, che è di gran lunga più esteso. Se poniamo su un asse lungo 24 centimetri (equivalente a 24 ore) il tempo intercorso fra la nascita della Terra ed oggi, la presenza dell'uomo occupa solo gli ultimi tre millimetri (gli ultimi tre minuti), di cui solo una piccola frazione di millimetro è coperto dalla storia. La storia della storia è uno studio avvincente che partendo da una impostazione iniziale di tipo monografico, assume via via un posto fondamentale nella cultura dei popoli quale strumento indispensabile per una interpretazione globale della vicenda umana. La visione ciclica della storia, caratteristica dell'impostazione orientale, trova in occidente una fiera opposizione da parte degli storici cristiani che, definendo irripetibile l'esperienza dell'incarnazione di Dio, sostengono una concezione finalistica, destinata alla realizzazione del volere di Dio.

STORICISMO

 
(Fil.) - Corrente di pensiero che si ricollega alla storiografia tedesca dell'Ottocento, che intese sottoporre a critica la filosofia della storia romantica in nome di una realismo storiografico libero da dogmi dialettici. In esso si può distinguere una corrente prevalentemente tedesca, che ha come massimo interprete Hegel, ed una italiana, impersonata particolarmente da Benedetto Croce. Contro lo storicismo si schiererà Popper ed altri filosofi della seconda parte di questo secolo.

STOTRA

 
(San.) - Detta anche Stuti, è una lauda, un canto liturgico dei Veda intonato dall'udgatar, distinto dallo shastra, solennemente recitato dallo hotar.
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