Glossario

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SISTHRUS

 
(Cald.) - Secondo Beroso, l'ultimo dei dieci re della dinastia dei re divini, è anche il "Noè" dei Caldei. Come Vishnu preannuncia al Manu Vaisvata l'imminente diluvio e gli ordina di costruire un'arca con la quale salvare lui ed i sette Rishi, così il dio Hea preannuncia la stessa cosa a Sisithrus (o Xisuthrus) ordinandogli di preparare un vascello e di salvarsi assieme a pochi eletti. Dopo 800.000 anni è il Signore Iddio di Israele a ripetere l'avvertimento a Noè. Chi , dunque, è stato il primo ? La storia di Xisuthrus, ora decifrata dalle tavolette Assire, avalla ciò che Beroso, Apollodoro, Abydeno, ed altri dissero sul diluvio Caldeo (Vedi l'XI tavoletta nel Chaldean Account of Genesis di G. Smith, pag. 263 e succ.). Questa XI tavoletta abbraccia ogni punto trattato nel Capitolo 6 e 7 della Genesi - gli dei, i peccati degli uomini, l'ordine di costruire un'arca; l'Inondazione, la distruzione degli uomini, la colomba ed il corvo inviate fuori dall'arca ed infine il Monte della Salvezza, in Armenia (Nizir-Ararat). Lì c'è tutto. Le parole "il dio Hea ascoltò, il suo fegato si gonfiò, perchè i suoi uomini avevano contaminato la loro purezza"; e c'è la storia della distruzione di tutto il suo seme, che fu incisa su tavolette di pietra molte migliaia di anni prima che gli Assiri le riproducessero su mattonelle di terracotta. E perfino queste, sono quasi certamente antecedenti al Pentateuco "scritto dalla memoria" di Ezra, appena quattro secoli a.C.

SISTRUM

 
(Eg.) - Il "ssesh" o "kemken" Egizio. Uno strumento di solito fatto di bronzo, ma a volte di oro e di argento, a forma circolare aperta, con una impugnatura e quattro fili che passavano attraverso buchi, alla cui sommità erano attaccati dei pezzi di metallo tintinnanti; il suo apice era ornato con una figura di Iside o di Hathor. Era uno strumento sacro, usato nei templi per produrre, a mezzo della combinazione dei suoi metalli, correnti magnetiche e suoni. Oggi il Sistro è sopravvissuto nell'Abissinia Cristiana, sotto il nome di sanasel ed i buoni sacerdoti che lo usano per "allontanare i Demoni dagli edifici", agiscono in un modo che è pienamente comprensibile agli Occultisti, anche se ciò fa ridere gli scettici Orientalisti. Le sacerdotesse lo tenevano di solito nella mano destra durante la cerimonia di purificazione dell'aria, o quella, come la chiamerebbe E. Levi, della "invocazione degli elementi"; i sacerdoti tenevano il Sistro nella mano sinistra, usando la destra per maneggiare la "chiave della vita" - la croce con impugnatura o il Tau. Il Sistro era caratteristico del culto egizio di Iside, che ne era considerata l'inventrice, e perciò lo aveva come attributo assieme con i propri sacerdoti, sacerdotesse e fedeli. Nella forma tipica, ma ne esistono molte varianti, consisteva in una lamina a ferro di cavallo con fori per il passaggio di asticelle mobili trasversali (3 o 4), ripiegate all'estremità; aveva un manico dritto assicurato alla base, agitando il quale le asticciole, urtando contro la lamina, producevano un suono stridulo ed acuto. Gli antichi Etruschi lo ponevano in mano a Clathra, nome sotto al quale essi veneravano Diana.

SISUMARA

 
(San.) - Una immaginaria cintura o fascia che ruota sulla quale si muovono tutti i corpi celesti. Questo esercito di stelle e di costellazioni è rappresentato dalla figura di Sisumara, una tartaruga (alcuni dicono una focena!), un dragone, un coccodrillo ed altri ancora. Ma poiché è il simbolo della meditazione Yoga del santo Vasudeva, o Krishna, esso dev'essere un coccodrillo o, meglio, un delfino, poiché è identico al segno zodiacale Makara. Alla punta estrema della coda di questo mostro siderale, la cui testa è rivolta a sud ed il cui corpo è racchiuso in un anello, è collocata Dhruva, l'antica stella polare. Ancora più in alto lungo la coda vi sono i Prajapati, gli Agni, ecc., e, alla sua radice, sono collocati Indra, Dharma e i sette Rishi (l'Orsa Maggiore). Il significato è naturalmente mistico.

SITA

 
(San.) - Nella mitologia indù è il nome della shakti di Vishnu. Letteralmente significa "solco"; nei Veda, in questo senso, è la divinità protettrice dell'agricoltura. Nel Ramajana è figlia del re Janaka e diventa moglie di Rama. La sua condotta la innalzò a tipo esemplare di sposa devota e fedele.

SIVA

 
(San.) - La terza persona della Trinità Indù (la Trimurti), con Brahma e Vishnu. È un dio del primo ordine e nella sua natura di Distruttore è superiore a Vishnu, il Preservatore, poiché distrugge solo per rigenerare su di un piano più elevato. Egli nasce come Rudra, il Kumara, ed è il patrono di tutti gli Yogi per cui, come tale, viene chiamato Maha-Yogi, il "grande asceta". I suoi appellativi sono significativi: Trilochana, "dai tre occhi"; Mahadeva, "il grande dio"; Sankara, ecc. Sconosciuto nei Veda, compare per la prima volta nei Purana ed è talvolta identificato con il Tempo, che ogni cosa logora ed annienta. (Vedi "Shiva").

SIVATERIO

 
(Ori.) - Mostruoso animale dell'Himalaya, cervo con quattro corna, grande come un elefante, ed anche più alto.

SIWA

 
(Sca.) - Divinità degli antichi Germani, che aveva qualche attributo della Venere e della Pomona latine.

SKADA

 
(Sca.) - Nella mitologia scandinava, è la Dea che presiede alla caccia, l'equivalente di Diana, moglie del Dio Niord, dal quale ebbe due figli: Frey e Freya. (Vedi "Skadhi").

SKADHI

 
(Sca.) - Nella mitologia scandinava è una gigantessa, figlia del gigante Thiazi, alla quale gli Dei uccisero il padre; come risarcimento chiese ed ottenne di poter sposare un Dio. La scelta doveva avvenire senza che lei vedesse il volto del Dio, ma solo le caviglie. Scelse il Dio che aveva le caviglie bianche, credendo fosse Balder, invece era Njordhr. Il matrimonio non durò a lungo tanto che la tradizione la fa sposare successivamente con Odino. (Vedi "Skada"). Skadhi abita a Thrymheim, la patria montagnosa dei giganti, mentre il marito abita sul mare; poiché lei non ama il mare ed il marito odia la montagna, essi vivono sei mesi al mare e sei mesi in montagna. Come si può vedere, i litigi delle moderne coppie alla vigilia delle ferie, hanno radici lontane !

SKANDA

 
(Ind.) - Figlio di Shiva e Parvati, nato dal seme di Shiva caduto in mare e germogliato nel fuoco. È un altro nome di Karttikeya, il Dio della guerra indù, il condottiero delle schiere di Shiva nella lotta contro i nemici degli Dei.
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