Glossario

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SERAPIS

 
(Eg.) - Un grande dio solare che sostituì Osiride nel culto popolare ed in onore del quale venivano cantate le sette vocali; altri autori lo identificano con Bacco, Plutone, Ammone, Giove e Pan. Secondo Plutarco, il suo nome significa "gioia"; Macrobio identifica questo Dio con il Sole e dice che era rappresentato in forma d'uomo con un moggio in testa, volendo quasi mostrare che in tutte le cose bisogna usare misura. Alcuni storici hanno identificato Serapide con il Nilo, interpretando il moggio come la giusta misura in cui si dovevano espandere le acque. In un componimento poetico, Serapide si rivolge a Nicocrone re di Cipro, parlando di sè come fosse l'Universo. Nelle sue raffigurazioni veniva spesso rappresentato come un serpente, un "Dragone di Saggezza", il che lascia pensare che gli si attribuisse una funzione anche sul piano spirituale e della illuminazione. Il più grande dio dell'Egitto durante i primi secoli della Cristianità. Era considerato anche come Dio della salute e della fertilità, ed il suo culto si propagò in Assiria ed anche a Roma. Gli fu eretto un tempio famoso a Memfi, un altro con oracolo a Babilonia, un terzo, ancora più famoso, ad Alessandria di Egitto. Nei suoi templi, come in quelli di Iside, si trovano Sigalioni, ossia immagini di Arpocrate, con un dito premuto sulle labbra a significare la necessità del silenzio sulle cose sacre.

SERPENTARIA

 
(Occ.) - Erba detta anche "quinquefolium" che, si dice, interrata assieme ad una foglia di trifoglio, genera serpenti rossi e verdi. La polvere che si ottiene da questi serpenti, uccisi e bruciati, introdotta in una lampada accesa, produce l'immagine di un gran numero di serpenti arrotolati. Se la polvere viene messa sulla testa di una persona che dorme, questa si sveglia di soprassalto e non riesce più a prendere sonno. Di queste cose si può anche sorridere, ma si consiglia di non scherzarci, dal momento che le conseguenze possono comportare danni seri.

SERPENTE

 
(Eso.) - Per gli antichi, l'Uno ed il Drago erano espressioni usate con riferimento ai Logoi, le Entità più elevate di ogni cosmogonia. Drago e Serpente sono sinonimi, ed entrambi i nomi possono esseri usati per designare la Luce Astrale, ossia la Saggezza del Caos. La filosofia arcaica, partendo dalla Perfezione Universale eterna, segue il processo dell'evoluzione naturale e perviene al concetto di Materia e di Male come necessità, aspetto di un mondo duale nel quale l'essere umano è costretto a vivere. La trasformazione di Serpente in Diavolo è merito di alcuni di quei Padri Cristiani ignoranti, o in male fede, che enfaticamente vengono chiamati Padri della Chiesa. All'origine, il Serpente rappresentava la Saggezza Divina e la Perfezione, fondamento della Rigenerazione psichica e dell'Immortalità. Per Ermete il serpente era il più spirituale di tutti gli esseri, per Mosè (allievo di Ermete) era altrettanto, per gli Gnostici era l'emblema delle Sette Gerarchie dei Creatori Settenari o Planetari. Per gli Indù, Shesha o Ananta, è l'Infinito, un nome di Vishnu ed il suo primo Vahan sulle Acque Primordiali. Questo "letto di Vishnu" è un'astrazione allegorica che simboleggia il Tempo infinito nello Spazio illimitato che contiene il Germe dell'Universo manifestato; l'Ofis gnostico contiene lo stesso triplice simbolismo delle sue sette vocali. Successivamente avvenne una distinzione fra il Serpente buono e quello cattivo, Agathodaemon e Cacodaemon; il primo è la personificazione della Saggezza divina in campo spirituale, il secondo è il Male sul piano della materia. Non dimentichiamo che la materia è spirito grossolano e lo spirito è materia sublimata; pertanto, la divisione di buono e cattivo, di bene e male, di serpente buono e cattivo, è solo funzionale alla dualità del mondo manifestato, ma essenzialmente le due cose sono una. Gesù disse: "Siate saggi come serpenti", ma è stato smentito dai Padri della Chiesa, che avevano forti interessi a creare la figura del diavolo. Lo spirito di Dio che si muoveva sulle acque era rappresentato dappertutto da un serpente fiammeggiante che alitava fuoco e luce sulle acque primordiali; la materia cosmica veniva rappresentata come un serpente che si mordeva la coda; l'Aitareya Brahmana chiama la Terra "Sarparajni", ovvero la Regina Serpente. Com'è noto, tutti i simboli almeno sette chiavi di lettura, ed essendo il serpente uno dei glifi più potenti, se ne potrebbe parlare per centinaia di pagine. In genere la chiave più elevata è in mano agli Iniziati, quella più bassa viene regalato al volgo. Ed il significato più basso che alla fine è stato dato al serpente è quello fallico, persino nell'episodio di Adamo ed Eva. Nell'alto Egitto, nel tempio di Philae, veniva creato un uovo con argilla ed altre sostanze: da esso usciva la "cerasta", o vipera cornuta. Qualcosa del genere avviene anche nei templi indù, dove a nascere dall'uovo è il cobra. Ma anche il Dio creatore esce dall'uovo (Kneph), mentre per gli Ebrei la Divinità si presenta come Serpenti volanti (Mosè nel deserto). Orphio-Christos è il Logos degli Gnostici, mentre per i Protestanti l'allegoria del Serpente di ottone e dei Serpenti di fuoco ha un rapporto diretto con il mistero di Cristo e della Crocifissione. Nella simbologia dell'Egitto, l'Uovo ed il Serpente erano inseparabili Secondo gli Ofiti, l'umanità dev'essere grata al serpente che, insegnando ad Adamo a mangiare i frutti dell'Albero della Conoscenza del Bene e del Male, gli permise di innalzare il suo essere, contribuendo ad elevare il livello dell'umanità. Nella antichità, i Serpenti erano i Saggi, coloro che custodivano il Mistero dei Misteri che celava i segreti del Tempo e della Immortalità. Il cambio di pelle del serpente è l'immagine più immediata di ciò che deve avvenire in chi sceglie di lasciare la via del quotidiana per accedere a quella dei Misteri: si lascia una vita (si muore in quella vita) per intraprenderne una nuova (si nasce in una nuova vita). Albero e Serpente erano immagini divine; il primo, con il tronco rovesciato, i suoi rami, le sue foglie, le sua radici, stava a simboleggiare lo sviluppo seguito alla creazione; il secondo, collocato nell'Eternità, rappresentava il Logos nato dal Cielo. E c'è voluta tutta la perversa fantasia della Chiesa di Roma per degradare questi simboli fino al livello attuale. Draghi e Serpenti dell'antichità avevano tutti sette teste, una per ogni razza, e sette capelli per ogni testa, un capello per ogni sottorazza. Il Serpente akkadiano aveva sette teste, tante quanti sono in Principi in Natura e nell'Uomo. Il coccodrillo, equivalente del drago e del serpente presso gli Egizi, era simbolo bivalente del Cielo e della Terra, sacro ad Osiride ed Iside; esso trainava il vascello del Sole. Per gli Gnostici, Agathodaemon e Kakodaemon erano i due aspetti del Logos, la dualità del nostro mondo. Per gli Egizi, il "serpente vero e perfetto" era quello che portava le anime dei defunti credenti alla terra promessa, attraverso il Mar Rosso, proteggendole dai serpenti del deserto (i Reggenti delle Stelle). Per gli Ebrei, il serpente era il Dio dalle sette lettere (Jehowah) che poi troviamo nell'Apocalisse come Serpente dei Sette Tuoni, cui si deve la pronuncia delle sette vocali. E tutto può essere riportato all'India dei Naga. Nella magia siro-caldea Ophios ed Ophiomorphos costituivano un tutt'uno nello Zodiaco, in corrispondenza del segno androgino Vergine-Scorpione. Per gli Gnostici, Ophios-Christos è il Serpente prima della caduta, Ophiomorphos-Chrestos è il Serpente dopo la caduta. Jehowah si trasforma in Serpenti Ardenti per mordere coloro che lo offendono ed anima il Serpente di Rame per risanare quelli che ha morso. Samaele è il capo dei Demoni e nel Talmud è rappresentato come un serpente con dodici ali (i dodici mesi dell'anno). Il serpente è stato sempre il simbolo della Saggezza, e trovarlo associato ai demoni dovrebbe far riflettere molti "esperti". Nel Kalevala, Ahti (lo Stregone, il Male) lotta contro Lamminkainen (il Dragone, il Mago Bianco): entrambi sono serpenti. Tutte le divinità guaritrici, datrici di salute, sono raffigurate come serpenti. Nelle Upanishad, la Scienza della conoscenza occulta è trattata come Scienza dei Serpenti, mentre i Naga del Buddhismo exoterico sono "le creature favolose della natura dei serpenti". Il Serpente dell'Eternità e della Saggezza Assoluta abita sotto l'Albero Macrocosmico, il Serpente della Sapienza manifestata abita sotto l'Albero Microcosmico. Per la Chiesa di Roma, il serpente è simbolo della materia e del male ma, il che è peggio, è anche simbolo della donna, considerata il peggior male possibile. Quanto ha nociuto tutto ciò alla donna ? Quanti danni materiali e morali le ha procurato ? Presso gli Egizi, il Serpente con due gambe era un modo per rappresentare uno Ierofante, un Iniziato; il Serpente, l'Albero della Conoscenza, l'Albero della Vita, sono simboli che provengono dall'India antica. Gli Angeli caduti nella generazione sono chiamati Serpente; il Serpente del Genesi, il tentatore di Eva, è il Padre dell'umanità spirituale, il suo benefattore. È il Messaggero di Luce, brillante e radioso, Lucifero, che aprì gli occhi all'automa creato da Jehowah. Esso non ha nulla a che fare con il mondo fisico, ma solo con quello spirituale: è il simbolo della conoscenza del Bene e del Male. È solo attraverso l'idolatria che se ne è fatta una falsa divinità. Esso è il Serpente dell'Eternità e della Conoscenza, lo Spirito Manasico che è sopra e dentro l'uomo. Il Serpente è l'Iniziatore, e Serpenti sono chiamati coloro che "ridiscesero, insegnarono ed istruirono la Quinta Razza". Serpenti venivano chiamati i cicli siderali e tropici, il percorso del Sole ai tropici, la Via Lattea, la Luce Astrale e molte altre cose. Questa molteplice simbologia ha tratto in inganno molti studiosi, creando in loro grande confusione, impedendo loro di individuare il glifo esatto, corrispondente all'argomento trattato. Anche i Poli celesti sono talvolta presentati come Serpenti, mentre l'Universo manifestato è sempre rappresentato da un serpente che si morde la coda. Il Serpente è sempre stato il simbolo dell'Adepto, dei suoi poteri di immortalità, della sua sapienza divina. Esso è lo Spirito di Sapienza occulta sulla Terra, antagonista di tutte le illusioni mondane, passeggere, ivi comprese le religioni dogmatiche ed ecclesiastiche. L'antica cripta egizia era chiamata "la tana del serpente", identico nome con il quale, nell'antico Messico, si chiamava il passaggio sotterraneo che, si diceva, terminasse alle radici del cielo. Presso i Quetzo-Cohuatl, i sacerdoti chiamavano sè stessi Hivim e Serpenti; le caverne dei Rishi, le dimore di Tiresia e dei veggenti greci, erano modellate a guisa delle tane dei serpenti indù, quelle dei Naga. I Serpenti sconfitti dai loro uccisori sono il simbolo del principio turbolento che caratterizza il Caos e viene vinto dalla Luce. Quello che per gli Gnostici era Sophia, la Sapienza, per gli Ebrei diventa Azazel, il capro espiatorio del peccato di Israele. Nello Zohar, gli Uccelli che ispirarono Balaam sono in realtà Serpenti volanti, Saggi, Adepti, la cui scuola aveva insegnato i misteri della profezia. Nehhashim erano detti i lavori dei Serpenti, svolti dai maghi, circondati dalla Luce del Serpente Primordiale, la Luce Astrale. E per quanto riguarda la parabola sul lavoro, si parla dei Misteri del Serpente del Grande Mare. In tutte le metafore antiche, sia astronomiche che cosmiche, teogoniche o fisiologiche, il Simbolo fu sempre guardato come un simbolo divino. Nel Talmud è il Principe della Acque, che ha sotto di sè sette Spiriti subordinati; nel Siphra Dzenioutha, la Forza creatrice disegna la sua creazione a spirale, in forma di serpente, e tiene la coda in bocca con l'eterno significato del serpente che si morde la coda: il Circolo della Sapienza nella Infinità. Il seme dei Serpenti era il seme prodotto dal Karma e dalla Saggezza Divina. Nella mitologia greca, Zeus è rappresentato come un Serpente, il tentatore intellettuale dell'uomo che, nel corso della sua evoluzione ciclica, genera Bacco, il Dioniso solare, che sarà poi il Salvatore dell'uomo. Ed il simbolo viene trasferito nello Zodiaco, dove lo troviamo come costellazione dell'Idra. Negli U.S.A., Stato dell'Ohio, vi è il Tumulo del Grande Serpente, che non è una tomba, ma la rappresentazione simbolica del mondo: il Serpente (Ciclo del Tempo) che inghiotte l'Uovo (il Cosmo). Dovunque si trova il serpente e l'uovo, lì si insegna la dottrina della successione dei mondi, quella delle sette creazioni, della trasformazione della faccia della Terra, della successione di sette volte un giorno ed una notte, su ogni Globo. Per concludere, elenchiamo alcuni simboli sui quali si trova il serpente: Bacco, il Caduceo, la Medusa, il Carro di Cerere, Esculapio, Giunone, Laocoonte, Minerva, Medicina, Salute, Sapienza, Tempo, ecc.

SERPENTE DALLE SETTE VOCALI

 
(Gno.) - Con questo nome gli Gnostici chiamavano Agathodaemon, il Serpente buono, che aveva sulla testa sette stelle. Esso era la controparte di Kakodaemon, il Serpente cattivo.

SERPENTE DI BRONZO

 
(Bib.) - Il bastone di Mosè, il simbolo del Divino guaritore. Con questa verga Mosè fece diversi miracoli.

SERPENTE DI FUOCO

 
(Rel.) - Attributo dato ai Leviti, la classe sacerdotale ebraica. È anche il significato del nome Seraphim, che ne designa la funzione.

SERPENTI DI SAGGEZZA

 
(Eso.) - I Naga primitivi che abitavano l'America, o meglio, i loro Nirmanakaya, detti Dragoni di Luce, i precursori dell'Illuminazione spirituale. Questo attributo viene conferito anche ai Profeti Veggenti Iniziati, con riferimento astronomico al Sole, e spirituale alla Saggezza. Essi erano i primi Iniziati, Adepti, Saggi, chiamati ad essere iniziati ai Misteri della Natura e della Mente Universali, erano gli Angeli di rango più elevato. Ma Serpenti, o Draghi, di Sapienza sono anche gli Angeli caduti nella generazione; si dice che "le loro tane sono sotto le Pietre Triangolari", o, con altre parole, "sotto le piramidi ai quattro angoli del mondo". Si tratta di un'allusione al fatto che i Saggi della Terza Razza vivevano in abitazioni sotterranee a forma di piramide, che si trovavano dappertutto (ai quattro angoli del mondo). I loro archivi sono ben conservati e con essi anche la storia dell'evoluzione umana. Con questo nome si indicano anche i Dhyan Chohan, gli Amshaspend e tutti gli altri Esseri loro equivalenti. Nei Misteri Sabasi, il Serpente di Saggezza era il Logos antropomorfizzato, l'unione dei Poteri spirituale e fisico.

SESSO

 
(Eso.) - Dal sanscrito, con varianti greche e romane, e con il chiaro significato di "tagliare, separare". Giove, quando si accorse che la sua creatura androgina era più felice di lui, con un colpo di ascia la tagliò in due, separandola in maschio e femmina: da allora le due parti si inseguono per riunirsi ma a tutt'oggi non si sono trovate. La prima conoscenza che l'uomo ha di sè è il corpo, ed è sempre il corpo a guidarlo nella conoscenza degli altri. E questa conoscenza non avviene attraverso la consapevolezza di "ho un corpo", quanto attraverso la certezza di "io sono il mio corpo". Adamo diventa uomo dopo che compare Eva donna, entrambi si rendono conto della diversità del loro corpo ed attraverso di esso cominciano a comunicare. "Io sono io perchè tu sei tu" è un atto consapevole che si realizza attraverso la percezione del fatto che io sono diverso da te perchè il mio corpo è diverso dal tuo. Da qui nascono due verbi molto importanti: avere (con riferimento a me stesso) ed essere (con riferimento al tu). La funzionalità degli organi indica il significato che essi hanno: la complementarità degli organi sessuali indica come funzione la loro unione. Ed ecco allora che, assunto il corpo come mezzo di comunicazione, tutte le relazioni sono sessuate (il che non significa che sono tutte sessuali). L'accoppiamento dei due organi non è tutto, anzi è molto poco, se dietro non vi è la comunione iotu, il substrato cosciente dell'atto fisico che lo eleva e lo nobilita. L'astrologia sostiene che ogni segno zodiacale vive la sessualità con sfumature diverse, e ad ogni segno conferisce comportamenti specifici. Esistono poi diversità di sesso fra le divinità (Marte è maschio, Venere è femmine) ed anche fra gli astri (il Sole è maschio, la Luna è femmina). Il discorso sul sesso ha importanti implicazioni sul piano psicologico e chi vuol saperne di più può leggere Freud ed i suoi successori.

SESTO EMPIRICO

 
(Ast.) - Medico e filosofo greco vissuto nel II secolo d.C., rappresenta la fonte più importante per la conoscenza dello scetticismo antico. Visse ad Alessandria, Atene e Roma, e le sue opere sono pervenute a noi intatte. Il suo indirizzo di pensiero empirico e pragmatico, privilegia le credenze ordinarie della vita comune, ed il sapere pratico delle tecniche. È un'apologia filosofica del senso comune, che nasce dalla critica serrata delle contraddizioni della filosofia. Accanito critico dell'astrologia ritenendola una ingiuria alla vita umana, creatrice di superstizioni. Sostiene il libero arbitrio, ritiene ridicola l'identificazione dei segni con animali o uomini e considera impossibile stabilire il momento esatto sia della nascita che del concepimento dell'individuo.

SET

 
(Eb.) - Uno dei figli di Adamo, quello che la Cabala chiama Ràhmin; con Kayin ed Habel rappresentano tre razze umane. Noè è la Terza Razza separata, mentre i suoi tre figli rappresentano le ultime tre sottorazze della Terza. Con Set inizia la procreazione bisessuata e gli uomini cominciano a chiamarsi Jeh-hovah (maschio-femmina). Astronomicamente è la lunghezza dell'anno solare in quel periodo, la durata della sua razza, ecc. Set è il terzo figlio di Adamo, nato, secondo la Bibbia, dopo l'uccisione di Abele (la Terza Razza nasce dopo che la Seconda è morta). Egli è padre di Enos e capostipite dei patriarchi antidiluviani, detti appunti Setiti. La lista dei discendenti di Set mostra molti nomi uguali a quella che comprende i discendenti di Caino; alcuni esegeti pensano che la lista fosse una sola, all'inizio, poi separata in redazioni diverse. Set fu ritenuto Messia da una setta gnostica giudeo-cristiana, i cui membri assunsero il nome di Setiti. Teodoreto li considerò identici agli Ofiti.
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