Glossario

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SANDHI

 
(San.) - La "congiunzione" fra la terra ed il cielo, l'etere. È anche il crepuscolo, come congiunzione fra il giorno e la notte.

SANDHYA

 
(San.) - Letteralmente significa "giunzione, unione" ed è un termine usato per indicare gli stati intermedi fra il giorno e la notte e fra questa ed il giorno (il crepuscolo e l'aurora); per estensione è anche il periodo che collega due yuga, due kalpa, due Manvantara, il Giorno e la Notte di Brahma. Sotto un certo aspetto è un pralaya. Quando si pone fra due periodi di tempo, ha la stessa durata del periodo che lo precede. Con questo termine si indica anche l'adorazione quotidiana che ogni brahmana compie rivolto al Sole, pronunciando le viahrti, ossia le giaculatorie rituali.

SANDHYAMSA

 
(San.) - Un periodo che segue ad uno Yuga o ad un Kalpa, ed ha la stessa durata del periodo che lo precede.

SANGHA

 
(Ind.) - Presso i Buddhisti è la comunità monastica fondata da Siddharta.

SANGHAI DAG

 
-PO (Tib.) - Il "Signore Nascosto", una appellativo di coloro che sono immersi nell'Assoluto, e si sono identificati con esso. Adoperato per i "Nirvani" e per i "Jivanmukta".

SANGINA

 
(San.) - Ed anche Sanjna, è la figlia di Vishvakarman, sposata al Sole che, incapace di sopportare l'ardore dello sposo, lasciò a lui la sua ombra e si ritirò nella giungla, ove si diede a compiere le sue devozioni religiose. Dal Sole e dalla sua ombra nacquero Adamo e Lilith, oltre ad altri figli. È un'allegoria della Coscienza Spirituale. Nel Buddhismo è uno dei cinque Skandha e si riferisce alla percezione.

SANGKE

 
(Ori.) - Uno dei nomi dell'Essere Supremo celeste degli Ostiachi meridionali, che letteralmente significa "luce". Sangki-turem (il turem splendente) equivale a Num-turem.

SANGUE

 
(Occ.) - Liquido denso, vischioso, rosso, che circola nel corpo degli animali sotto l'azione del cuore; è la sostanza misteriosa che mantiene in vita gli esseri animali, sia a sangue caldo che a sangue freddo. In quasi tutte le religioni, al sangue sono connesse credenze, riti, usanze che si fondano esclusivamente sul legame certo che vi è fra il sangue e la vita. Il sangue è ritenuto da tutti il veicolo della vita, la sede dell'anima vitale; in Omero, attraverso la ferita l'anima abbandona il caduto, il sangue delle vittime sacrificali restituisce vitalità alle ombre degli inferi, bere il sangue delle vittime significa assorbire la loro forza vitale. Il sangue del sacrificio è un legame sacramentale con la divinità, l'iniziato che si cosparge di sangue si assicura la protezione del Dio, il sangue sparso sugli stipi delle porte tiene lontani gli influssi demoniaci, il patto più sacro è quello che si fa con il sangue. Secondo un passo del Corano, Dio ha creato l'uomo da un grumo di sangue, nel mito babilonese Marduk crea l'umanità dal sangue di Kingu. L'Antico Testamento proibisce la consumazione del sangue ed anche l'uccisione di animali al di fuori dei luoghi appositi, ed il timore del sangue rende impure le donne durante il periodo delle mestruazioni. Secondo Max Heindel il sangue rosso è il supporto del corpo del desiderio e rappresenta il veicolo diretto dell'Ego umano. Il sangue è il portatore dei sentimenti e delle emozioni, ed il ferro, che rappresenta uno dei componenti fondamentali nel sangue caldo, è un dono di Marte, L'anima di ogni carne è nel sangue il quale rappresenta l'espressione più alta del corpo vitale. In ogni ciclo il sangue trasporta un quadro del mondo esterno allo atomo germinale nel cuore. Se si inietta il sangue di un animale superiore nel corpo di un animale inferiore, quest'ultimo muore. L'incrocio di specie diverse produce una parziale emolisi e comporta la perdita della capacità riproduttiva. I matrimoni condotti all'interno del clan conferisce la seconda vista, mentre i matrimoni fra componenti di famiglie diverse distruggono la chiaroveggenza. Secondo van Rijchenborgh, lo stato del sangue forma la base dell'esistenza umana, mentre la secrezione interna ed il sistema dei plessi nervosi determinano la coscienza e l'attività essenziale. I tre aspetti sono interagenti ed una qualsiasi modificazione dell'uno comporta modificazione anche degli altri. Il modo di agire su una persona si imprime nel sangue, ed un cambiamento del modo di agire comporta un cambiamento anche della base sanguigna; questo cambiamento è il primo passo sulla strada della salvezza. La coppa del Graal conterrebbe il sangue sgorgato dalle ferite del Cristo in croce, raccolto da Giuseppe di Arimatea. Sul Graal esiste una sterminata letteratura e gli studiosi non si sono ancora messi d'accordo se la leggenda è di origine cristiana oppure di origine folkloristica, e quindi antecedente. Certo è che non esiste alcuna coppa fisica, e tutta la leggenda è una grande allegoria; l'asta e la coppa sono simboli sessuali, con chiaro riferimento alla vita ed alla vitalità riproduttiva. Il sangue è l'elemento base per la vita e la riproduzione. Secondo Wachsmuth, la corrente della vita percorre l'organismo umano in senso ascendente nella parte destra e discendente nella parte sinistra, Da ciò nasce la circolazione e la direzione della circolazione del sangue. Ciò spiega anche perchè molti organi del corpo umano non sono simmetrici (alcuni appartengono alla sfera di destra, altri a quella di sinistra). Infine, la corrente di vita del giorno, ascendente, ha un'azione maggiore sul sistema nervoso e determina quindi la coscienza di veglia, mentre la corrente di vita della notte, discendente, agisce prevalentemente sul sistema del sangue, con conseguente sparizione della coscienza ed ingresso nello stato di sonno profondo e/o di sogno. La cristianità ha dedicato una festa (Sangue preziosissimo di Nostro Signore Gesù Cristo) a venerare il sangue versato da Gesù per la salvezza dell'umanità.

SANGYE KHADO

 
- (San.) La Regina del Khado o dei geni femminili; la Dakini degli Indù e la Lilith degli Ebrei.

SANI

 
(San.) - Il pianeta Saturno.
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