Glossario

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SANAT

 
(San.) - Un appellativo di Brahma che corrisponde al termine "Antico" della Cabala. È attributo di ogni Kumara.

SANAT KUMARA

 
(San.) - Il più importante dei sette Kumara, i Vaidhatra, i primi dei quali sono chiamati Sanaka, Sananda, Sanatana, Sanat Kumara; questi nomi sono tutti qualificazioni significative dei gradi dell'intelletto umano. Fra tutti i Kumara è il più vecchio, il più antico.

SANAT SUJATIYA

 
(San.) - Un'opera che tratta degli insegnamenti di Krishna, come la Bhagavad Gita e L'Anugita.

SANCHA DWIPA

 
(San.) - Una delle sette grandi isole Sapta-Dwipa.

SANCHI

 
(Ind.) - Centro indù situato nel Madhya Pradesh, su una collina di arenaria, sulle rive di un affluente del Gange. A questo luogo è legata la storia di almeno un millennio di arte buddhista: la grandiosa colonna di Asoka, tre stupa del II sec. a.C., un tempio buddhista. I recinti hanno porte addobbate di ricchissimi rilievi e sono presenti molte sculture.

SANCHONIATHON

 
(Gr.) - Un autore pre-Cristiano che scrisse sulla Cosmogonia Fenicia, le cui opere non esistono più. Filo Biblo fornisce solo i cosiddetti frammenti di Sanchoniathon. Si tratterebbe di un sacerdote fenicio, la cui personalità è molto discussa. Secondo Eusebio sarebbe vissuto prima della guerra troiana ed avrebbe composto una storia fenicia, tradotta in greco da Filone di Biblo. Larghi frammenti dell'opera si trovano nel 1^ e nel 4^ libro della Preparatio Evangelica di Eusebio, che Filone cita. L'opera trattava di cosmogonia e zoogonia fenicia, origine della civiltà umana, storia di Urano e Crono, antica religione fenicia. Si è a lungo dubitato sulla autenticità delle notizie fornite da Filone per il carattere evemeristico delle dottrine attribuite a Sanchoniathon. Tuttavia, le conoscenze sul mondo culturale della Fenicia nella seconda metà del II millennio a.C. (in particolare i testi restituiti dagli scavi di Ràs Shamra, l'antica Ugarit) ci permettono di ritenere esatti, almeno nel loro nucleo essenziale, i dati di Filone.

SANCTA SANCTORUM

 
(Rel.) - "La cosa più santa delle cose sante", la parte più interna del tempio antico di Gerusalemme, alla quale aveva accesso solo il Sommo Sacerdote, una sola volta l'anno, nel giorno del Kippur. Per estensione è stato dato questo nome alla parte della chiesa cristiana vicina all'altare maggiore, oppure al tabernacolo del Sacramento. Gli Assiriologi, gli Egittologi, gli Orientalisti in genere, dimostrano che un posto simile esisteva in tutti i templi della antichità. Il grande tempio di Bel-Merodach, le cui mura erano esposte ai quattro punti cardinali, aveva alla sua estremità un "Sancta Sanctorum" nascosto ai profani da una tenda: qui, "all'inizio dell'anno il re divino del cielo e della terra, il signore dei cieli, si siede". Secondo Erodoto, lì vi era una immagine in oro del dio, con una tavola d'oro davanti ad esso, come il tavolo degli Ebrei per il pane dell'offerta e, su questo, pare si mettesse del cibo. In alcuni templi c'era anche "un piccolo scrigno, o un'arca, con sopra due tavolette di pietra scolpite" (Qabbalah di Myer). In breve, è ormai molto ben dimostrato che il "popolo eletto" non aveva di proprio nulla che fosse nuovo, ma che tutti i dettagli del suo rituale e della sua religione furono presi in prestito dalle nazioni più antiche. Le Hibbert Lectures del Prof. Sayce ed altri lo dimostrano più che sufficientemente. La storia della nascita di Mosè è quella di Sargon il Babilonese, che è anteriore a Mosè di 2000 anni e non c'è da meravigliarsi che, come dice il Dott. Sayce, il nome di Mosè, Mosheh, sia connesso al nome del dio-sole Babilonese come "eroe" o "conduttore" (Hibbert Lectures, pag. 46 e succ.). Mr. J. Myer dice: "L'ordine dei preti era diviso in grandi sacerdoti, quelli assegnati o legati ad alcune divinità come i Leviti Ebraici; quelli che praticavano le funzioni o i purificatori; i Kali 'illustri' o 'maggiori'; gli indovini ed il Makkhu o il 'grande', nel quale il Prof. Delitzsch vede il Rab-mag dell'Antico Testamento ... Gli Accadiani ed i Caldei avevano il Sabato come giorno di riposo ogni sette giorni, ed avevano anche dei giorni di ringraziamento e giorni di penitenza e di preghiera. C'erano sacrifici di vegetali e di animali, di carne e di vino . Il numero sette era particolarmente sacro ... Il grande tempio di Babilonia esisteva molto prima del 2250 a.C. ed il suo 'Sancta Sanctorum' era all'interno del reliquario di Nebo, il dio profeta della saggezza". Il dio Mardak passò dagli Accadiani agli Assiri ed egli era stato prima Merodach, "il misericordioso" dei Babilonesi, l'unico figlio ed interprete della volontà di Ea o Hea, la grande Divinità della Saggezza. Gli Assiriologi, quindi, hanno svelato tutto lo schema del "popolo eletto".

SANCTUS

 
(Rel.) - È il punto della messa cattolica in cui il sacerdote dà inizio alle preghiere segrete di cui si ode solo la parola "sanctus" ripetuta tre volte.

SANDALPHON

 
(Eb.) - Il Cabalistico Principe degli Angeli, emblematicamente rappresentato da uno dei Cherubini dell'Arca.

SANDHA

 
-BHASA (San.) - Il linguaggio segreto del Tantrismo.
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