Glossario

Glossario

Vai alla Bibliografia

ROMANTICISMO

 
(Fil.) - Il termine deriva dall'aggettivo "romantic" che in Inghilterra, alla fine del Seicento, designava il carattere avventuroso del "romance", il romanzo cavalleresco medioevale. Il termine venne poi applicato al mondo gotico e medioevale in genere, opposto all'antichità classica. Famoso il movimento dello Sturm und Drang in Germania. Dal punto di vista filosofico, l'indirizzo romantico si caratterizza per il tema fichtiano della riflessione trascendentale come sviluppo idealistico della dialettica di Kant, che intende liberare lo spirito da ogni limitazione esteriore.

ROMBO

 
(Mus.) - Strumento di uso rituale, equivalente all'inglese "bull-roarer" (toro mugghiante) ed al tedesco "Schwirr" (legno ronzante), usato anche in Australia (associato a figure mitiche). Assieme all'uso religioso si ha anche un uso nelle pratiche di magia popolare, quella erotica in particolare, come strumento capace di suscitare la brama amorosa. Un particolare tipo di rombo appare nel mito di Giasone, come invenzione di Afrodite donata all'eroe per conquistare l'amore di Medea.

ROMO

 
(Lat.) - Fondatore ed eponimo di Roma, di incerta genealogia: Qualcuno lo dice figlio di Alba, altri di Ulisse e Circe,, di Antias ed Ardeas (Anzio e Ardea), di Enea, di Giove, ecc.

RONDE E ANELLI

 
- Termini adoperati dai Teosofi per spiegare la cosmogonia Orientale. Sono usati per indicare i diversi cicli evolutivi nei Regni Elementali, Minerali, ecc. nel corso dei quali la Monade passa su ciascun globo. Il termine Ronda è usato solo per indicare il passaggio ciclico della Monade attorno alla catena completa dei sette globi. Generalmente parlando, i Teosofi adoperano il termine "anello" come sinonimo di ciclo sia cosmico che geologico, metafisico o di qualsiasi altra natura. Un Kalpa Solare contiene 7 Kalpa; un Kalpa, o Mahayuga, o Giorno di Brahma, ha la durata di 14 Manu, 4.320.000.000 anni solari. Esso si divide in 7 Ronde, la cui singola durata è di 617.142.857 anni solari (Manvantara + Pralaya). Sette Ronde formano una Catena Planetaria, e ciascuna Ronda contiene 7 Globi. Ciascun globo contiene sette periodi dell'umanità. Una Ronda è l'evoluzione in serie della Natura materiale nascente, dei sette globi della catena planetaria, con il loro regno minerale, vegetale, animale e poi umano. Quando l'evoluzione ha percorso l'intero ciclo dal Globo A al Globo G, la Ronda è compiuta e termina. Ogni Ronda è la ripetizione della precedente su un livello più elevato; quando si ritorna al punto di partenza si perviene ad un grado superiore negli stati di coscienza. Il lavoro di ciascuna ronda è affidato ad un gruppo diverso di Creatori, o Architetti, come avviene per ciascun globo. Per quanto concerne il nostro pianeta, è interessante osservare come la Prima Ronda abbia sviluppato il Fuoco (che non è ciò che intendiamo noi, oggi, con questo termine), la Seconda l'Aria, la Terza l'Acqua, la Quarta la Terra. Nella Prima Ronda, l'essere umano era una pietra, nella Seconda una pianta, nella Terza un animale, nella Quarta un uomo. Al termine della Settima Ronda della Catena planetaria terrestre, non ci sarà più il "tempo" perchè la Terra sparirà e non rimarrà alcuno che continui a misurarlo. Avverrà il Pralaya, la dissoluzione periodica e si avrà un arresto della vita cosciente. Talvolta si dà al Globo il nome di Ronda; in questo caso essa assume il nome di Grande Ronda (un Mahakalpa). Ogni Ronda planetaria ha inizio con un Manu radice e si conclude con un Manu semenza. Una Ronda umana, lungo la catena planetaria, corrisponde ad un Manvantara Maggiore. Le Ronde e le Razze trovano corrispondenza nell'Apocalisse con i Tuoni, i Suoni, le Vocali; si parla anche di sette Re, cinque dei quali son già passati, mentre nel Levitico si parla di sette Sabba. Le sette volte sette della vita della Fenice sono una allusione ai 49 Manu (7 ronde x 7 globi). L'applicazione delle Ronde e delle Razze fatta dagli Ebrei, copiando dai testi precedenti, è completamente errata; essa, infatti, porta l'età dell'universo a 49.000 anni solari, poiché è caduta nella trappola dei dati exoterici diffusi dai Brahmini. Durante l'intervallo fra una Ronda e l'altra, il globo e tutto ciò che esso contiene, rimane in statu quo. Il fatto che in una Ronda non si trovino tracce della Ronda precedente è dovuto al rinnovamento delle forme, dei tipi e delle specie che ogni Manvantara porta con sè.

RONDINE

 
(Occ.) - Dal sanscrito "ghar" o "har" che significa "prendere", con riferimento al fatto che questo uccellino di passo "prende" i moscerini per alimentarsi. Gli antichi credevano che esse si accoppiassero nell'aria e che le petruzze che talvolta si trovano nel loro stomaco servissero a preservare dalle malattie le persone che le portassero al collo. Si dice anche che una certa medicina antica traeva dalle rondini non meno di diciassette preparati farmaceutici. La si ritiene simbolo dell'amicizia inutile perchè vive vicino all'uomo ma non si lascia ammaestrare, dell'architettura per via della sua abilità nel costruire i nidi, dell'aria (presso gli Egizi), della felicità passeggera perchè passa con gli uomini la bella stagione e si allontana in quella cattiva, del mese di Marzo perchè è il mese in cui arriva alle nostre latitudini, della primavera perchè è la stagione del suo arrivo, ecc.

RONGO

 
(Afr.) - Presso le popolazioni Maore è il nome dello spirito Dio della pace e delle coltivazioni.

ROSA

 
(Occ.) - Fiore dalla stupenda architettura e dal meraviglioso odore. Da questo nome, la cui etimologia è incerta, ne derivano altri molto importanti: rosario, roseto, ecc. Essa è l'emblema della giovinezza, della venustà, della grazia; è la grande ispiratrice di tutti i poeti che la chiamarono figlia del cielo, ornamento della terra, gloria della primavera, regina dei fiori. Nella Bibbia troviamo la rosa di Gerico, il sacerdote di Israele si ornava di una corona di rose in occasione dei sacrifici, Dante colloca i santi in una figura a forma di rosa, ecc. Il suo colore è attribuito alla gioia spirituale, mentre Rudolph Steiner afferma che il color rosa-pesco è il colore caratteristico ed esclusivo dell'essere umano. La rosa si ritrova spesso nella tradizione pagana; in Apuleio è simbolo della rigenerazione di chi è decaduto in animale, mostrando un certo parallelo con il loto orientale. La rosa nasce su un arbusto di spine e la sua analogia con le spine della rosa ermetica è più che evidente. Riportiamo un passo di Sedir che, sulla rosa, può essere considerato come un breve trattato: "La rosa, che è stata in tutti i tempi l'emblema della bellezza, della vita, dell'amore, del piacere, esprimeva misticamente il pensiero segreto di tutte le proteste manifestate nel Rinascimento. Era la carne in rivolta contro l'oppressione dello spirito; era la natura che si dichiarava figlia di Dio, come la grazia; era l'amore che non voleva essere soffocato dal celibato; era la vita che non voleva essere più sterile; era l'umanità che aspirava ad una religione naturale, tutta fatta di ragione e di amore fondata sulla rivelazione delle armonie dell'essere, di cui la rosa era per gli iniziati il simbolo vivente e fiorito. La rosa, di fatti, è un pentacolo; essa è di forma circolare, le foglie della corolla sono tagliate in forma di cuore e si appoggiano armoniosamente le une sulle altre; il suo cuore presenta le più dolci sfumature dei colori primitivi; il suo calice è di porpora e d'oro. Noi abbiamo visto che Flamel, o piuttosto il libro dell'ebreo Abraham, ne faceva il segno geroglifico del compimento della grande opera. Tale è la chiave del romanzo di Clopinel e di Guglielmo di Lorris. La conquista della rosa era il problema proposto dall'iniziazione alla scienza mentre la religione lavorava a preparare ed a stabilire il trionfo universale, esclusivo e definitivo della croce. Riunire la rosa alla croce, tale era il problema posto dall'alta iniziazione e, difatti, la filosofia occulta, essendo la sintesi universale, deve tener conto di tutti i fenomeni dell'Essere".

ROSACROCE

 
(Eso.) - Società esoterica operante in Germania all'inizio del XVII secolo, ad opera di un dotto Adepto chiamato Cristiano Rosenkreuz che propugnava la rigenerazione del mondo in chiave interiore e mistica. Egli fondò un Ordine di studenti mistici la cui storia iniziale può essere trovata nella opera tedesca Fama Fraternitatis (edita anonima in Kassel nel 1614), che fu pubblicata in diverse lingue. I membri dell'Ordine mantennero la loro segretezza, ma le loro tracce sono state trovate in vari luoghi, ogni mezzo secolo da quell'epoca. Seguì la Confessio Fraternitatis, edita a Francoforte nel 1615, che annunciava il ritorno della Luce persa dagli uomini con la caduta di Adamo. Nel 1616 apparvero a Strasburgo le Nozze chimiche di Cristiano Rosenkreutz, che descrivevano l'itinerario della salvezza mediante l'illuminazione e l'estasi. Ben presto le menti più fervide del continente accolsero il messaggio e si riunirono in confraternite presenti in tutti gli stati. Benché la società fosse segreta ed i nomi degli associati non venivano resi noti, si ha notizia di nomi famosi che hanno fatto parte a questa confraternita: Fludd, Vaughan, Maier, ecc. Il pensiero dei Rosacroce attraversa tutto il tempo e tutto il mondo, cogliendo il fior fiore del sapere e dell'occulto e compendiandolo in una sintesi eccelsa. In esso troviamo la mistica e l'alchimia, la cabala e l'astrologia, la medicina e la teosofia. Ancor oggi molti movimenti esoterici si rifanno a questa grande corrente di pensiero. La maggiore di queste associazioni è l'Ancient Mystical Order Rosae Crucis. La Società Rosacroce in Anglia è un Ordine Massonico che ha adottato membri "all'esterno"; il Chabrath Zereh Aur Bokher, o l'Ordine della Golden Dawn che ha un sistema di iniziazione molto completo nella Cabala e nella Alta Magia dell'Occidente, o di tipo Ermetico, e che ammette entrambi i sessi, è un diretto discendente dei sodalizi Rosacroce, essi stessi discendenti dai Misteri Egizi.

ROSARIO

 
(Rel.) - Preghiera in onore della Vergine Maria istituita da San Domenico, consistente nel recitare quindici diecine di Ave Maria con un Paternoster all'inizio di ciascuna diecina ed un Gloria alla fine in onore del mistero dell'incarnazione. La preghiera fu detta così perchè i grani più grandi della corona (che costituisce la guida sicura nella numerazione delle singole preci) furono detti rose, a rappresentare i fiori di un mistico serto in onore di Maria.

ROSENROTH Christian Knorr von

 
(Ger.) - Alt-Randen 1631-1689. Cristiano di fede ebraica, Barone, studiò all'università di Wittenberg ed a Lipsia, facendo diversi viaggi in Olanda, Francia ed Inghilterra. Stabilitosi a Sulzbach, si dedicò totalmente allo studio delle lingue orientali, specialmente l'Ebraico. Successivamente divenne un attento studioso di Cabala per cercare le prove delle dottrine cristiane. È molto noto per la sua opera che porta il titolo di "Kabbala svelata, o dottrina trascendentale degli Ebrei, ed anche metafisica, teologica,ecc.". Si tratta della traduzione in lingua latina, con il testo ebraico a fronte, di alcuni trattati dello Zohar, quali: La Maggiore Santa Assemblea, La minore Santa Assemblea, il Siphra Zenìutah, ed alcuni scritti di Isaac Luria. La traduzione compendia le due edizioni dello Zohar (Mantova e Cremona), includendo anche altri inserti. Il primo volume fu pubblicato a Sulzbach nel 1677, il secondo a Francoforte nel 1684. MacGregor Mothers tradusse in lingua inglese parte di quest'opera sotto il titolo di "Kabbala svelata", nel 1887, pubblicata a Londra.
Vai alla Bibliografia