Glossario

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PSICOCINESI

 
(Occ.) - Fenomeno extranormale consistente nel movimento di oggetti operato da particolari individui, senza contatto apparente.

PSICOFOBIA

 
(Rel.) - Letteralmente, "Paura dell'Anima", applicata ai materialisti ed agli atei che vengono come colpiti dalla pazzia al solo nominare lo Spirito e l'Anima.

PSICOGRAFIA

 
(Occ.) - Una parola usata per la prima volta dai teosofi, con il significato di "scrivere sotto dettatura e sotto l'influenza di una forza dell'Anima". Si tratta di procedimenti di trascrizione grafica delle reazioni somatiche periferiche corrispondenti allo svolgersi di fenomeni psichici. Gli Spiritisti hanno adottato il termine per indicare lo scritto prodotto dai loro medium sotto la guida degli "Spiriti" che ritornano sulla terra. A.M.Ampere chiamò così quella parte della psicologia che dà semplicemente la descrizione dei fatti di coscienza.

PSICOLOGIA (Sc.)

 
Scienza che studia i fenomeni psichici in sè stessi e nelle loro reciproche integrazioni, sia che vengano avvertiti dalla coscienza, sia che si svolgano al di sotto di essa, negli strati dell'inconscio. Essa può essere: Razionale o Filosofica, ricerca il principio ontologico dell'attività psichica; Scientifica o Sperimentale, con i metodi propri delle scienze positive, indaga sulle funzioni, i processi, i comportamenti dell'attività psichica. A seconda dell'oggetto, o del metodo, la psicologia può essere così suddivisa: Analitica Animale Individuale Comparata Etnica Infantile Sessuale delle Forme Medica Pedagogica del Comportamento del Lavoro Patologica Sociale del Linguaggio del Profondo ecc. Nei tempi antichi era la Scienza dell'Anima; una Scienza che serviva come una base inviolabile per la fisiologia. Nei tempi moderni avviene il contrario: la psicologia viene basata sulla fisiologia. La psicologia dell'uomo, infatti, viene intesa come una fisiologia mentale, il modo in cui il cervello-mente opera nell'apparato psichico-astrale. In Teosofia, invece, la psicologia è intesa come pneumatologia, o scienza e studio dello spirito. In tal modo essa diventa lo studio dell'economia interiore dell'uomo, l'interconnessione dei suoi principi, la correlazione dei suoi centri di energia o di forza.

PSICOLOGISMO

 
(Fil.) - Posizioni filosofiche che riducono ogni contenuto conoscitivo ai meccanismi psicologici ed ai fenomeni soggettivi della coscienza. Gioberti considera psicologistici l'empirismo, il fenomenismo, ma anche il cartesianesimo, il criticismo kantiano e l'idealismo tedesco. Fries e Beneke sono considerati fra i principali rappresentanti dello psicologismo poiché hanno assunto posizioni atte a ridurre il trascendentale kantiano in termini di psicologia introspettiva e di antropologia. Lo psicologismo logico è una corrente di pensiero che tenta di ricondurre tutte le categorie logiche all'attività intenzionale della coscienza. In tal modo il significato di un concetto viene chiarito nei termini della sua genesi psichica.

PSICOMETRIA

 
(Sc.) - Insieme di metodi di indagine psicologica tendenti al raggiungimento di valutazioni quantitative del comportamento umano e animale. Ed anche: forma particolare di conoscenza paranormale che si manifesta in un sensitivo a contatto con un oggetto. Il termine, letteralmente, significa "l'Anima che misura", leggendo o scorgendo non con gli occhi fisici, ma con l'anima o con la Vista interiore.

PSICOPATIA

 
(Sc.) - Anomalia della personalità capace di indurre una condizione di sofferenza per l'individuo o danno per la società. Si tratta di un concetto molto vago ed indefinito che individua una condizione legata alla prima età dell'individuo, o addirittura connaturata, ma i cui effetti si manifestano in un preciso momento della vita. Qualcuno la chiama "follia, o imbecillità morale", ma è un vero e proprio squilibrio mentale, quello che il Lombroso chiamava "predisposizione costituzionale a delinquere"; la condotta psicopatica, infatti, è caratterizzata da una gravissima perturbazione della sfera morale, o addirittura dalla completa mancanza di quest'ultima, senza che per questo vi sia un vero e proprio deficit intellettivo. La condotta di uno psicopatico, oltre ad alcune precise caratteristiche, è nettamente contro la società, al punto che talvolta la psicopatia viene chiamata sociopatia.

PSICOPOMPE

 
(Occ.) - Dal greco "psuchè" = anima e "pompos" = conduttore, è colui che conduce le anime dei defunti all'Ade e le riporta indietro. Nella religione greca, con questo termine si designa una divinità che ha funzione di guida delle anime dei trapassati verso il regno dei morti: Ermete, Caronte, Apollo. Da notare, tuttavia, che la figura dello Psicopompe non è esclusiva della religione greca; lo si ritrova anche nella religione egizia ed in altre ancora.

PSICOSI

 
(Sc.) - Malattia mentale vera e propria che colpisce l'essere umano nella sua totalità, frangendone la continuità della vita razionale. Differisce dalle altre patologie perchè insorge in una condizione di sufficiente benessere psichico e perchè la sua sintomatologia non è statica, ma ha una evoluzione la quale comprende fenomeni che non hanno riscontro nella vita psichica normale. Può essere organica, quando si evidenzia un'alterazione del tessuto nervoso, o funzionale, quando l'alterazione nervosa non è scientificamente rilevata. Le tre principali sottoclassi sono: schizofrenia, psicosi maniaco-depressiva, paranoia. La posizione ufficiale nei confronti di questa malattia è tutt'altro che univoca: le cause non sono assolutamente certe, le terapie sono le più disparate, le conclusioni le più insoddisfacenti. Molti nutrono il timore che il tipo di vita della moderna società porti in sè i germi di questa malattia, dal momento che il numero di casi è recentemente aumentato in rapporto esponenziale.

PSICOSTASIA

 
(Rel.) - Dal greco "psuchè" = anima e "stasis" = pesatura; letteralmente significa "pesatura dell'anima" e si riferisce alla concezione di varie religioni antiche che vedevano il giudizio divino conseguente alla pesatura dell'anima su una bilancia, operazione nella quale venivano "pesate" le virtù del morto. Nell'antico Egitto, questo atto era compito del Dio Thoth, in presenza di Osiride; su un piatto si metteva l'anima del defunto, sull'altro la Dea Maat, la Giustizia. Nella religione mazdea, l'anima veniva pesata davanti a Mitra, e l'operazione è presente anche nell'Islamismo. Più raro è il caso in cui vengono posti su un piatto della bilancia le virtù del morto, sullo altro i peccati. L'immaginazione cristiana rileva questo concetto (come dire "lo copia") e lo proietta in campo escatologico (con evidenti benefici per il clero); dopo la morte, sarà Michele a pesare, mentre Satana tenta di togliere peso al piatto dei meriti. Chi dei due è il più in gamba ? Cosa ne viene al morto ?
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