Glossario

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PROFETA

 
(Occ.) - Iniziato molto saggio che opera a favore di quanti camminano nell'exoterismo. Le sue prediche vengono chiamate profezie. Si tratta quasi sempre di occultisti che sono in grado di penetrare qualsiasi segreto. Come i Maghi, possono appartenere al Sentiero di Destra o al Sentiero di Sinistra. Il Profeta è colui che parla a nome di qualcun'altro, in particolare della divinità; come tale, può appartenere a diverse categorie di persone: indovini, maghi, oracoli, interpreti di segni divini, ecc. Egli può operare da solo ed in gruppo, in luoghi profani o in luoghi sacri, talvolta in forme rituali complesse caratterizzati da fenomeni estatici, ritenuti ispirazione e possessione divina. Nella Bibbia sono in numero di 17, hanno come simbolo la colomba (nel Nuovo Testamento, in relazione allo Spirito Santo che li ispirava), il gallo (che nelle tenebre della presente vita con il suo canto preannuncia la veniente luce futura), il filatterio (sul quale sono scritte le profezie), le nuvole (come manifestazione della verità di Dio).

PROFETISMO

 
(Rel.) - È l'attività del profeta, che si trova largamente diffuso nella Bibbia e rappresenta un fenomeno specifico nell'ebraismo. Qui il profetismo non è una professione, ma un intervento a livello umano della volontà divina. Anche se talvolta coinvolti in problemi politici, storici, sociali, i profeti sono essenzialmente figure religiose, il cui messaggio è fondamentalmente la fede jahvista nella quale si vuol ricondurre tanto il popolo quanto i suoi governanti. Essa guarda sempre al futuro, mai al passato, soprattutto a ricordare l'alleanza fra Dio ed Israele; la loro predicazione è contro la degenerazione del culto, lo scadimento etico, la decadenza sociale. Essi annunciano a volte il castigo divino, altre la misericordia, ed invitano a portare nel cuore le Tavole della Legge per accedere a quella salvezza promessa da Dio. Alcuni di essi lasciarono degli scritti, ma la gran parte operò oralmente.

PROFEZIA

 
(Rel.) - Da "pro" = per e "femi" = parlare, significa "parlare per conto di qualcuno"; i profeti biblici parlano in nome di Dio. E poiché essa riguarda sempre il futuro, si può definire anche predizione, nel qual termine rientra anche l'opera astrologica. Utile poi ricordare che la profezia in senso proprio non riguarda mai il singolo individuo, ma la collettività, il popolo, lo Stato.

PROGENITORI

 
(Eso.) - Sono gli Esseri che hanno esalato i primi uomini, le Ombre delle Ombre, i Pitri. Si trattava di Esseri Lunari che possono essere considerati noi stessi come prime personalità, mentre noi possiamo considerarci la loro prosecuzione. I Pitri sono gli Antenati degli esseri umani ed in India sono molto venerati dai Brahmini. Il rituale loro riservato è perfino più importante dello stesso culto degli Dei. Essi hanno dato la loro ombra astrale all'uomo sorgente, costruendo i primi rudimenti del corpo fisico e facendoli poi gradatamente evolvere verso la perfezione, anche a costo di una progressiva perdita di spiritualità. I Pitri divennero prima Dei, poi, incarnandosi nei corpi vuoti degli uomini nascenti, divennero uomini. I Progenitori erano sette ed altrettante sono le razze primordiali. I Pitri non sono Dei, nè Esseri soprannaturali, ma Spiriti progrediti di un altro Pianeta inferiore, rinati su questo Pianeta per dare origine alla presente Ronda dell'attuale umanità. Fu quando la Monade si introdusse nel corpo astrale creato dai Progenitori che ebbe inizio il lavoro di consolidamento fisico, attorno al prototipo nebuloso.

PROGRESSIONE

 
(Ast.) - Sistema previsionale astrologico basato sulla direzione, per la quale si considera un giorno uguale ad un anno. Vediamo un esempio: un pianeta che, dopo la nascita, ha compiuto un certo percorso e si trova in una certa situazione (posizione nei segni, nelle Case, aspetti che va a formare, ecc.) può dare indicazioni su fatti ed accadimenti possibili che si potranno avere al ventesimo anno di età del soggetto. Questa progressione prende anche il nome di direzione secondaria e progressa.

PROGRESSO

 
(Fil.) - da "pro" = avanti e "gressus" = passo, ovvero procedere innanzi, andare verso il meglio, avanzare. In senso generale si riferisce alla storia del genere umano ed indica un processo di avanzamento continuo e unilineare, in cui le acquisizioni si cumulano e concorrono al miglioramento che si suppone illimitato, delle condizioni materiali e morali del genere umano. Ed il concetto ha assunto ormai una connotazione puramente materiale, dopo che Fontanelle ebbe il merito di affermare che gli antichi non sono superiori ai moderni, anzi questi usufruiscono delle precedenti scoperte e su questa base costruiscono le premesse per i progressi futuri, in un processo che non avrà mai fine. Quando l'abate di S.Pierre tentò di usare l'individuo come metafora del progresso, ebbe cura di precisare che esso non ha le fasi di vecchiaia e di morte che condannano l'individuo. Darwin si preoccupò di dare al progresso il significato di evoluzione, e Spencer formulò l'ipotesi che il progresso avrebbe portato alla scomparsa del male ed alla imperitura felicità. Per fortuna gli antropologi hanno un pò raddrizzato il tiro, negando una evoluzione unica e monodirezionale del cammino umano, applicando ad ogni altra civiltà passata i criteri tecnici e cumulativi che caratterizzano gli esiti della civiltà attuale. Lasciamo alla scienza il suo illimitato ottimismo (basta guardarsi attorno per rendersi conto della barbarie che ci circonda) e rientriamo nella concezione esoterica che, senza ottimismi nè pessimismi, ci insegna che l'umanità di questa Ronda ha raggiunto il punto massimo del suo progresso materiale ( e nello stesso tempo, il punto massimo di involuzione spirituale); comincia adesso l'arco luminoso, quello nel quale il progresso materiale perderà le sue forme pesanti per lasciare il passo al progresso spirituale, che è altra cosa. Non si tratta di una scelta, ma di una necessità: il singolo potrà scegliere strade diverse, in ossequio al suo karma, l'umanità dovrà muoversi sul sentiero della necessità, e non può fare scelte.

PROMETEO

 
(Gr.) - Figlio di Giapete e di Climene, il suo nome significa "colui che prevede". Pare che a seguito di un suo scherzo a Giove, questi abbia sottratto il fuoco agli uomini. Prometeo, allora, si preoccupò di riportarlo sulla terra, destando l'ira di Giove che lo legò ad una roccia del Caucaso, dove un'aquila gli mangia quotidianamente il fegato. Un'altra leggenda racconta che Prometeo era un Titano, un Dio mortale, che salvò il genere umano dalla distruzione decisa da Giove, e gli fornì i primi insegnamenti. Per tale motivo fu condannato al supplizio eterno. E vi sono altri racconti che legano exotericamente Prometeo al genere umano, addirittura quale fattore del primo uomo. Prometeo è il Logos greco, colui che, portando sulla terra il fuoco divino (intelligenza e coscienza) dotò gli uomini di ragione e di mente. Prometeo è il tipo Ellenico dei nostri Kumara o Ego, coloro che, incarnandosi negli uomini, li resero Dei latenti invece che animali. Gli Dei (o Elohim) erano contrari a che gli uomini diventassero "come uno di noi" (Genesi, III, 22) e conoscessero "il bene ed il male". Per questo vediamo in ogni leggenda religiosa questi dei che puniscono l'uomo per il suo desiderio di conoscere. Prometeo è "colui che vede davanti a sè" ed è associato alla classe dei Deva coinvolti con la formazione dell'uomo spirituale, essendo colui che porta il Fuoco sulla Terra. Sotto un altro aspetto, l'allegoria del fuoco di Prometeo può essere letta come altra versione della ribellione dell'orgoglioso Lucifero, precipitato nell'Abisso senza fondo (Prometeo è stato precipitato sulla Terra), per vivere come uomo, crocifisso nel corpo fisico (Prometeo è crocifisso sul Monte Kajbee, il Caucaso nevoso). Prometeo ruba il fuoco divino per consentire agli uomini di progredire coscientemente sul Sentiero dell'Evoluzione Spirituale trasformando in tal modo il più perfetto degli animali sulla Terra in un Dio potenziale, rendendolo libero di "impadronirsi con la violenza del regno dei cieli". La maledizione di Zeus a Prometeo è lo stesso che la maledizione di Dio a Satana. Egli, come Titano, si ribellò al padre Zeus, e Lucifero, come diavolo, si ribellò a Dio; Prometeo è il "figlio irrispettoso", l'Uomo Celeste che, come lo scandinavo Loki, viene incatenato ad una dura roccia. Tutti questi ribelli divini, che tradiscono il Cielo per aiutare la Terra, sono esseri benefici, generosi e potenti, principi degli Dei e non del male. Sono le Entità benigne che portarono la luce al mondo e dotarono l'umanità di intelletto e ragione. In ogni teogonia essi sono i Sacri Fuochi Divini. Sotto certi aspetti, Prometeo è un Salvatore, poiché, per fare del bene all'umanità, paga la sua colpa con la miseria e l'infelicità. Egli, comunque, non va confuso con alcuno dei Salvatori ciclici apparsi periodicamente un pò dovunque, poiché è legato all'ultimo mistero delle trasformazioni cicliche, quello in cui l'umanità passò dallo stato etereo a quello fisico-solido, e dalla procreazione spirituale si passò a quella fisiologica. Qualche orientalista collega Prometeo al Pramantha indù; il paragone non regge del tutto, anche se uno dei significati di pramantha è "furto" e Prometeo "rubò" il fuoco al cielo. Prometeo è l'Anima divina, l'aspetto divino di Manas, proteso e fuso con Buddhi. In lui non vi può essere il male, dal momento che egli si pone prima che appaia il male fisico, alle soglie della vita fisica umana. Nel suo mito si può leggere Giove come Legione dei Progenitori primordiali, mentre egli, come Titano, rappresenta i Creatori Spirituali, quelli che posseggono il Fuoco intellettuale e spirituale. Prometeo, Foroneo, ed altri "portatori di fuoco", sono corrispondenti all'indù Agni Abhimanin, ai suoi tre figli ed ai loro 45 figli (1+3+45=49=7x7). Prometeo rappresenta l'umanità attiva ed industriosa, intelligente ed ambiziosa, che mira a raggiungere i poteri divini e per questo motivo viene punita dagli Dei. Egli è crocifisso sulla Croce dell'Amore, sulla roccia delle passioni umane.

PRONOSTICO

 
(Ast.) - Da "pro" = prima e "gnosis" = conoscenza significa "conoscenza in anticipo", previsione di eventi futuri basata su indizi o ipotesi. Un tema natale corredato dall'analisi astrologica è certamente un pronostico. L'oroscopo, infatti, è un presagio astrologico, tratto dall'interpretazione dei fenomeni celesti. Pronostico, infatti, è una forma di presagio, di previsione o di predizione di avvenimenti futuri, tratto intenzionalmente da segni celesti o da indizi, fondato su congetture ed anche su semplici ipotesi. Il pronostico, ovviamente, è inconciliabile con il libero arbitrio.

PROPATOR

 
(Gr.) - Un termine Gnostico. La "Profondità" del Bythos, di Ain, o En-Aior, la luce insondabile, che è la sola Auto-Esistente ed Eterna - Propator è soltanto periodica.

PROPRIO MOTO

 
(Ast.) - È il moto delle stelle che, seppur definite "fisse", tuttavia non sono stazionarie nello spazio. Esse si muovono a velocità costante, sull'ordine di diecine, centinaia, migliaia di chilometri al secondo. Il Sole, ad esempio, si muove in direzione della costellazione di Ercole, alla velocità di 20 chilometri circa al secondo trascinando con sè l'intero sistema solare. A causa di questo moto, le costellazioni, nel corso dei millenni, cambiano il loro aspetto.
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