Glossario

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PRATY

 
-A-HARA (San.) - Ritraimento delle attività sensorie nelle rispettive facoltà di percezione, lontano dagli oggetti dei sensi. È il quinto stadio dello Yoga, la cancellazione della coscienza esterna per orientarsi alle cose spirituali.

PRATYABHAVA

 
(San.) - Lo stato dell'Ego sotto la necessità delle nascite ripetute.

PRATYAGATMA

 
(San.) - Lo stesso che Jivatma, o l'unica Anima Universale vivente - Alaya, intesa generalmente come anima individuale. Pratyagatma è qualcosa uscito direttamente (in senso figurato) da Paramatman, è uno dei Signori dell'Essere, in cui si è condensata la Luce dell'eternità. Dai Signori dell'Essere discendono le numerose Gerarchie di Forze Creatrici.

PRATYAHARA

 
(San.) - La soggezione e la disciplina dei sensi. (Vedi "Pratya-hara").

PRATYAHARANA

 
(San.) - L'allenamento preliminare del Raja-Yoga pratico.

PRATYAKSHA

 
(San.) - Percezione spirituale per mezzo dei sensi. (Vedi "PRATY-AKSHA").

PRATYASARGA

 
(San.) - Nella filosofia Sankhya è "l'evoluzione intellettuale dell'Universo"; nei Purana, l'ottava creazione. (Vedi "PRATISARGA").

PRATYEKA

 
-YANA (San.) - Letteralmente significa "il sentiero per sè stesso", ed è un termine che si applica al Pratyeka-Buddha.

PRATYEKA BUDDHA

 
(San.) - Lo stesso che "Pasi-Buddha". In sanscrito, pratyeka significa "solo per sè stesso", per cui il termine serve ad indicare un Buddha alla ricerca del Nirvana, che opera solo per sè stesso e la propria salvezza. Il Pratyeka Buddha è un livello che appartiene esclusivamente alla scuola Yogacharya, eppure è solo uno sviluppo intellettuale, anziché vera spiritualità. È la lettera morta delle regole Yoga, in cui l'intelletto e la comprensione rappresentano la parte più importante, assieme alla rigorosa effettuazione delle regole dello sviluppo interiore. È uno dei tre sentieri che portano al Nirvana, ma il più basso, in cui uno Yogi - "senza istruttore e senza salvare altri" - semplicemente con la forza della volontà o l'osservazione tecnica, giunge individualmente ad una sorta di trasporto buddhico non effettivo; senza essere utile a nessuno, ma lavorando egoisticamente solo per se stesso e la propria salvezza. I Pratyeka sono esteriormente rispettati ma sono intimamente disprezzati da chi li valuta per la loro intensa o spirituale realizzazione. Un Pratyeka è generalmente paragonato ad un "Khadga" o rinoceronte solitario, e chiamato Ekashringa Rishi, un Rishi (o santo) solitario ed egoista. "Come chi attraversa il Samsara ("l'oceano della nascita e della morte", o la serie delle reincarnazioni) elimina gli errori, eppure non giunge alla perfezione assoluta, così il Pratyeka Buddha è paragonato ad un cavallo che attraversa un fiume nuotando, senza toccare terra". (Dizion. Sanscrito-Cinese). Egli è molto al di sotto di un "Buddha di Compassione", lotta solo per il raggiungimento del Nirvana, e spesso si tratta di una figura che non fa parte della comunità monastica, ma vive come eremita nella ricerca dell'illuminazione.

PRAVAHA

 
(San.) - Il vento settenario che rappresenta la forza mistica ed occulta che dà l'impulso e regola il corso delle stelle e dei pianeti. I Purana elencano sette venti principali, con questo nome, i quali sono i principi dello Spazio cosmico e sono intimamente connessi con la Stella Polare.
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