Glossario

Glossario

Vai alla Bibliografia

PLASTIDI

 
(Sci.) - Sostanze inventante da Haeckel per sostenere le sue teorie fantastiche.

PLATANO

 
(Sim.) - Misticamente, è l'albero consacrato al godimento dello spirito, con le cui foglie si incoronava il genio. La leggenda racconta che la cicogna, appena deposte le uova, poneva nel nido una foglia di platano, con lo scopo di tenere lontano la civetta. Da qui, la considerazione che la foglia di platano è attiva contro tradimenti e malie.

PLATONE

 
(Gr.) - Figlio di Dropide, nipote di Crizia, fu un grandissimo filosofo ed un iniziato ai Misteri; i suoi scritti, rimasti quasi per intero, sono conosciuti in tutto il mondo. Discepolo di Socrate e maestro di Aristotele, visse circa 400 anni prima della nostra era, precisamente dal 427 a.C. al 347 a.C., ad Atene. Di illustri natali, ricevette ottima educazione, studiando musica, pittura, lettere, filosofia. Allievo di Cratilo, e poi di Socrate, alla morte di quest'ultimo si recò dapprima a Megara, da Euclide, poi in Egitto, dove fu iniziato ai Misteri. Durante un viaggio in Sicilia, fu catturato e venduto come schiavo. Riscattato, ritornò ad Atene dove fondò una comunità religiosa e filosofica, come prosecuzione della scuola socratica, denominata "Accademia". Per venti anni si dedicò all'insegnamento; tornato in Sicilia per crearvi una scuola, ebbe profondi dissidi con Dionigi il Giovane e fu costretto a lasciare l'isola. Compì ancora un terzo tentativo che, come gli altri fallì. Tornato in patria, morì poco dopo. Pensatore profondo, avverso al naturalismo presocratico quanto al relativismo sofistico, scrisse veri e propri capolavori anche dal punto di vista letterario. Il complesso delle sue opere ci è pervenuto come "Apologia di Socrate", 34 dialoghi e 13 lettere, alcuni dei quali non sono ritenuti autentici. Il tema principale è l'etica e gli argomenti prevalenti ruotano attorno alla virtù. La massima virtù è la sapienza (sophia) che, come tale, è suscettibile di insegnamento. Chi conosce il bene non può che seguirlo e chi si comporta male lo fa perchè ignora il bene. Ed allora la ricerca più importante è quella che tende a conoscere "che cos'è in sè stessa quella tale idea del santo per cui tutte le azioni sante sono sante". Nel Menone egli formula l'idea della reminiscenza, che si rifà all'immortalità dell'anima ed alla reincarnazione. Nel Fedone definisce le idee come realtà invisibili, stabili, sempre identiche a sè stesse: solo l'anima è capace di coglierle. Nel Simposio tratta il tema dell'amore e della bellezza, mentre nel Fedro fa l'analisi della natura della anima. Opera molto importante è la Repubblica, al cui centro è il problema politico, che è il fine della speculazione filosofica. Molto importante la trattazione della giustizia, dell'educazione, dell'organizzazione sociale. L'anima individuale è descritta come composta da tre elementi: istinto, emotività e ragione. Tale concetto è anche nel Fedro, dove una biga alata è tirata da due cavalli, uno bianco (emotività) ed uno nero (istinto), mentre è guidata da un auriga che rappresenta la ragione. Ultima opera di Platone è "Le Leggi", una revisione delle sue teorie politiche ed educative. Nel Timeo, Platone espone una teoria secondo la quale il Demiurgo avrebbe creato il Sole, la Luna e gli altri pianeti affinchè gli uomini potessero afferrare il concetto di tempo e misurarlo. Egli fa riferimento all'astrologia babilonese e dimostra grande interesse sia per l'astronomia che per il culto degli astri. Egli insiste sulla divinità delle stelle e dei pianeti contro le spiegazioni meramente naturalistiche sostenute dai sofisti. Particolarmente importante la sua teologia astrale proposta come religione di stato, elemento fondamentale di coesione e di stabilità, con sanzioni penali per l'irreligiosità. Nel Simposio, Platone parla di esseri originari bisessuati e di forma sferica che Zeus taglia a metà; il sesso femminile, secondo lui, nasce dalla Terra, quello maschile dal Sole, l'androgino dalla Luna. L'accoppiamento sessuale è solo un tentativo di ricostituire la perduta unità delle origini. Egli vede i corpi umani come dipendenti dalle divinità astrali, gli Dei collegati ai segni dell'eclittica, le Leggi sono le divinità dei mesi, i Demoni le divinità dei giorni.

PLATONE PANODORO

 
(Eg.) - Storico egizio, autore di opere sulla cosmogonia, citato da De Mirville nella sua opera "Gli Spiriti". H.P.B. riprende qualche frase nella Dottrina Segreta.

PLATONISMO

 
(Fil.) - Il termine, in senso stretto, designa gli sviluppi della scuola fondata da Platone, l'Accademia. Esso, tuttavia, non presenta nel suo sviluppo tratti omogenei, ma si caratterizza in modo diverso a seconda delle epoche. In un primo periodo, la scuola si sviluppò in un senso pitagorico, sviluppando una teoria delle idee, identificate con i numeri matematici. In un secondo momento (platonismo medio), la scuola prese un indirizzo scettico, per passare poi ad una prevalente posizione eclettica. Sul piano metafisico, il platonismo fa una distinzione rigorosa fra mondo intelligibile e mondo sensibile, affermando la superiorità del primo sul secondo; sul piano gnoseologico, si ha una svalutazione dell'esperienza a favore dell'intuizione intellettuale. Da qui il disinteresse per le scienze fisiche e quello per la matematica, considerata tappa intermedia nel viaggio verso la metafisica. La scuola crea un modello di superamento del sensibile attraverso un processo interiore fatto di conoscenza e di ascesi morale. Le idee vengono considerate innate, l'anima come sostanza spirituale indipendente dal corpo, ed immortale, il cui unico scopo è la funzione conoscitiva. Il legame fra conoscenza e morale è molto stretto, data l'oggettività ideale del Bene, che è innanzitutto oggetto di conoscenza. La patristica si avvalse molto del quadro filosofico offerto dal platonismo quando cercò di elaborare il cristianesimo in sistema dottrinale. Agostino considera il platonismo il più vicino al cristianesimo, mentre le idee platoniche piaceranno a S.Bonaventura, a Scoto Eurigena, Dionigi Aeropagita, ed altri. Nel secolo XII, l'accettazione della filosofia di Aristotele oscura in parte il platonismo, ma contemporaneamente si affermano le idee neoplatoniche. Sarà l'umanesimo a riportare in auge il platonismo, con Platone figura dominante in campo politico e morale. La figura più evidente di questo periodo è Ficino che, a sua volta, avrà molti successori. Con l'illuminismo e l'empirismo, la tradizione platonica si interrompe e Platone rimane solo come simbolo della metafisica trascendente.

PLEIADI

 
(Mit.) - Nome collettivo delle sette figlie di Atlante e di Pleione, una delle figlie di Oceano. Si chiamavano: Maia, Elettra, Taigete, Asserope, Merope, Alcione e Celeno. Furono amate dai più celebri degli Dei e degli Eroi, ebbero figli che divennero celebri quanto i genitori e furono capi di diversi popoli. Furono cambiate in stelle quando il loro padre pretese di conoscere i segreti degli Dei. Le Pleiadi, dette anche Gallinelle, sono un gruppo di sei stelle che si trovano nel segno zodiacale del Toro. Il secondo nome deriva dal fatto che, la loro apparizione annuale all'inizio della primavera, era il segnale idoneo per intraprendere la navigazione. Queste stelle sono collegate con il Suolo e con la Natura, hanno un significato profondamente occulto nella filosofia esoterica indù. Le chiamavano "la chioccia ed i pulcini" e di esse si servivano per regolare la loro misura del tempo in anni e mesi. Il mese in cui apparivano era chiamato Krittika e con questo nome chiamavano talvolta la costellazione. Krittika è la nutrice di Karttikeya, il Dio della guerra (equivalente a Marte), il Comandante delle Legioni Celesti. Il nome che gli Indù danno alle sette stelle è: Amba, Dula, Nitatui, Abrayanti, Maghayanti, Varshayanti, Ciupunika; ma vengono usate anche altre serie di nomi. Nel Kimah ebraico, Giobbe accenna ad una influenza atmosferica loro dovuta che chiama "i dodici influssi". Le Pleiadi sono considerate il punto centrale attorno al quale ruota il nostro universo delle stelle fisse, il punto focale dal quale, e nel quale, il Soffio Divino, il Movimento Divino, opera incessantemente durante il Manvantara. Nelle scienze occulte, le Pleiadi sono in rapporto con i destini delle nazioni. Sorelle delle Pleiadi sono le Iadi. Esotericamente, le Pleiadi simbolizzano le sette Sottorazze. Per gli Indiani del Nord America, le Pleiadi erano le figlie del Sole e della Luna, sette graziose fanciulle che di nascosto scendevano sulla terra, dentro una grande cesta, e si mettevano a cantare ed a danzare nei boschi. Un giorno un giovane indiano, che stava pescando nelle vicinanze, le vide e rimase così incantato dalla loro grazia e dalla loro bellezza che, non sapendo resistere al richiamo, si unì al canto ed alla danza delle fanciulle. Queste, impaurite, salirono nella cesta e sparirono nel cielo. Il giovane, però, non riusciva a dimenticare la scena e tornava sempre sul posto con la speranza di reincontrarle. Una sera, finalmente, la fortuna gli fu benigna e, nascosto dietro un albero, sorprese le sorelle a cantare e ballare. Avvicinatosi furtivamente, agguantò la sua amata e le chiese di sposarlo. La ragazza ne rimase entusiasta, ma temeva l'opposizione del padre. Il giovane pregò il Sole di accontentarlo; questi annuì, ma per punizione proibì alle altre sei di ritornare sulla terra. Questa leggenda è importante perchè lega il credo indiano a quello indù. Questi ultimi, infatti, sostengono che le Pleiadi note sono sei: la settima è occulta.

PLEIONE

 
(Mit.) - Figlia di Oceano e Teti, moglie di Atlante, madre delle Pleiadi. Secondo una tarda leggenda, è madre anche delle Iadi.

PLEISTOCENE

 
(Geo.) - Periodo geologico appartenente all'Era Quaternaria, o Neozoica, la più vicina al nostro tempo. Parte da circa 1.800.000 anni fa ed il Pleistocene ne forma il primo periodo che si conclude circa un milioni di anni fa. Esso è caratterizzato da due grandi eventi: la sicura comparsa dell'uomo ed il grandioso sviluppo dei ghiacciai, cosa che gli merita talvolta l'appellativo di Periodo Glaciale. Il raffreddamento del clima determinò il fenomeno della migrazione delle specie, da un continente all'altro. La presenza dell'uomo è testimoniata dalle raffigurazioni fatte sulle pareti delle caverne e su molti utensili di molte specie di flora e di fauna che si sono poi estinti.

PLEROMA

 
(Gr.) - Letteralmente significa "Pienezza" e nella gnosi valentiniana designa la perfezione divina in quanto infinita pienezza includente in sè tutte le sue emanazioni. Sia nel pensiero neoplatonico che in quello ermetico, il termine è adottato a significare la perfezione del mondo intelligibile, o l'Essere divino come onnicomprensiva totalità di essere, cui viene contrapposta la limitatezza, e quindi la finitezza, del mondo sensibile. Un termine Gnostico adoperato per indicare il mondo divino o l'Anima Universale, lo spazio sviluppato e diviso in una serie di eoni. La sede superiore degli Dei invisibili. Si suddivide in tre livelli. Esso era considerato il veicolo della luce, il ricettacolo di tutte le forme, una forza sparsa per tutto l'universo, con effetti diretti ed indiretti. Nel linguaggio dello gnosticismo di Valentino e della sua scuola, indica la totalità degli Eoni che costituiscono la pienezza dell'essere e della realtà (e pensiero) divina. Il Pleroma si contrappone al Kenoma, l'irrealtà della materia.

PLESIOSAURO

 
(Arc.) - Rettili estinti, rappresentanti il più importante sottordine dei Sauropterigi, con numerosissimi generi a distribuzione cosmopolita dal Triassico al Cretaceo. Simili ai Notosauri, e forse anche agli Pterodattili, erano assai più di questi specializzati alla vita acquatica. Avevano uno scheletro lungo fino a 4-5 metri. Uno di questi esemplari fu scoperto da Cuvier e si dà per certo sia vissuto all'epoca dei grandi sauri. Il suo aspetto faceva pensare alle idre, ai mostri alati e ad altre forme immaginarie, la cui descrizione si trova spesso negli storici medioevali.
Vai alla Bibliografia