Glossario

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PENTAGRAMMA

 
(Occ.) - Letteralmente significa cinque segni, cinque righe. In geometria, con questo nome i pitagorici indicavano il pentagono regolare stellato. La figura era costituita da un'unica linea chiusa che si intreccia, dando luogo a segmenti i cui rapporti si richiamano alla sezione aurea. Essa aveva un significato mistico di perfezione ed era adottata come segno di riconoscimento. I suoi vertici erano segnati con le lettere della parola "ugieia" (salute), con la teta al posto del dittongo epsilon-iota; il pentagramma, infatti, era il simbolo della salute. Pentagramma era anche sinonimo di stella a cinque punte e, quindi di pentacolo. Come le altre due figure, esso era spesso usato per rappresentare l'Uomo.

PENTALPHA

 
(Gr.) - Sinonimo di Pantacolo.

PENTATEUCO

 
(Rel.) - È l'insieme dei primi cinque libri della Bibbia, attribuiti a Mosè : Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio. In essi si narrano le vicende dell'umanità e del popolo di Israele dalla creazione del mondo al momento in cui inizia la conquista della Palestina. Secondo la tradizione, esso è stato tratto da un libro antichissimo, scritto su un materiale del quale ancor oggi non si riesce a stabilirne la natura, fatto più di simboli che di parole. Sarebbe lo stesso dal quale HPB ha tratto i concetti di base per scrivere la sua Dottrina Segreta. Ma probabilmente la derivazione non è diretta e passa attraverso altre opere. Le Tavole Caldee, per esempio, davano una descrizione allegorica della Creazione, della Caduta e del Diluvio, fino alla leggenda della Torre di Babele. Il Pentateuco, allora, non sarebbe una rivelazione fatta a Mosè, ma solo una copia del racconto caldeo della Genesi. Del resto, questa pessima abitudine di copiare non è solo degli Ebrei, anche se essa fu portata a livello di arte dal cristianesimo, il cattolico in particolare. Lo stesso commentario cabalistico al Pentateuco, lo Zohar, è derivato in larga parte dal Libro dei Numeri caldeo. Il Pentateuco proviene certamente da documenti primitivi ed antichi; i testi eloistici furono scritti almeno 500 anni dopo Mosè, mentre quelli geovistici sono di almeno 800 anni dopo. La Cabala cristiana è il Pentateuco mosaico "coperto da un velo scuro". D'altra parte, ogni antica scrittura ha attinto i fatti dall'Oriente, alterandoli in modo ad essa favorevole. Questo è il motivo per cui tutte le opere religiose non possono essere capite senza l'aiuto della Sapienza Arcaica. Gli Ebrei denominarono il Pentateuco "Thorah", la Legge, o meglio, l'Insegnamento. Al suo interno troviamo una molteplicità di nomi divini, descrizioni diverse sia della creazione che del diluvio, avvenimenti contrastanti, al punto che il problema critico del Pentateuco è tuttora aperto. L'individuazione di un certo numero di fonti ha permesso di chiarire alcune cose, molte altre sono ancora lungi dall'essere illuminate. Esso è per gli Ebrei ciò che i Vangeli sono per i cristiani.

PENTECOSTALISMO

 
(Rel.) - Movimento estatico-carismatico che, rifacendosi alla Pentecoste, sviluppa un'azione di risveglio nella Chiesa cattolica. A differenza dei movimenti volti al rinnovamento delle istituzioni religiose, esso si apre a tutti i battezzati senza offrire soluzioni esclusive per l'accesso alla salvezza. È composto di tre correnti, due nell'area protestante ed una in quella cattolica. Sconfessato da molte chiese per la sua esaltazione e l'attesa della parusia, si è diffuso abbastanza sia in America che in Europa. In tutto il mondo vi sono non meno di 30 milioni di pentecostali che svolgono attività missionaria.

PENTECOSTE

 
(Rel.) - Solennità religiosa che la liturgia cattolica celebra di domenica, 49 giorni dopo la Pasqua. Ricorda la discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo, sugli Apostoli e la Vergine, 49 giorni dopo la resurrezione del Cristo. Corona il periodo pasquale e celebra la nascita della chiesa quale società dei redenti. In realtà, questa festa è andata a sostituirsi ad una festa giudaica, nella quale si celebrava la promulgazione della legge divina sul Sinai e l'offerta delle primizie delle messi.

PENTIMENTO

 
(Rel.) - Deriva dal latino "poenitere se", ovvero espiare, scontare un castigo. Per essere vero dev'essere uno spontaneo offrirsi alla espiazione e sentire sincero dolore e vero rincrescimento per il fallo commesso. Può essere considerato una specie di rito di purificazione, un atto di catarsi.

PEONIA

 
(Occ.) - Dal greco "paionos" che significa "salutare, che arreca salute". Pianta della famiglia delle Ranuncolacee, le cui radici una volta erano usate in medicina, come sedativo. La leggenda racconta che, all'origine, questo fiore era una Ninfa, chiamata Peone, che, avendo offeso il proprio onore, si trasformò in fiore conservando il colore che la vergogna le aveva cosparso sulla fronte. Gli antichi la raccoglievano solo di notte, poiché se colui che la raccoglieva fosse stato avvistato da un cuculo, avrebbe perso la vista.

PER

 
-M-RHU (Eg.) - Questo nome è la pronuncia riconosciuta dell'antico titolo della collezione di letture mistiche chiamate "Il Libro dei Morti". Di esse sono stati trovati parecchi papiri quasi completi, in cui ci sono estese e numerose riproduzioni dell'opera.

PERÙ

 
(Geo.) - Stato del Sud America, caratterizzato da tre strisce parallele di terreno, molto diverse l'una dall'altra. La prima è bassa, sabbiosa e costeggia l'Oceano Pacifico; la seconda è la Sierra, caratterizzata da imponenti catene montuose; la terza è la Montagna, formata dall'ampio bassopiano amazzonico. Tale diversità influisce notevolmente sulla fauna e la flora. La popolazione indigena del Perù è costituita fondamentalmente dai Quechua e dagli Aymara, erede degli Inca di Manco Capac.

PERCEZIONE

 
(Fil.) - Secondo gli stoici, si chiama così ogni atto di conoscenza, mentale o fisico, che si riferisce immediatamente ad un oggetto reale. Esso non si identifica con la sensazione, ma rappresenta un processo complesso che comprende, unificandole, una molteplicità di sensazioni e le riferisce da un oggetto distinto dal percepente, nonché dagli altri oggetti. È questa la percezione esterna che nulla ha a che vedere con la percezione interiore. Generalmente si ammettono due forme di conoscenza percettiva: (1) Empiristico-associazionistica (considera la percezione un prodotto dei meccanismi dell'associazione psicologica, (2) Trascendentalistica (considera la conoscenza quale prodotto della elaborazione dei dati sensoriali operata dalla coscienza del soggetto, secondo forme a priori). Esiste poi una posizione idealista che, abbandonando ogni riferimento ai segnali esterni, concepisce il rapporto fra sensazione e percezione come tappa iniziale dello sviluppo dello spirito, che attraverso tale rapporto, passa da forme astratte e povere ad altre forme sempre più ricche e complete. Contro tutte le forme sopra descritte si è schierata la psicologia della forma che considera la percezione come coscienza immediata di un tutto strutturato, il cui comportamento non è determinato dai suoi supposti elementi, ma da leggi strutturali interni al tutto. Molti altri movimenti si sono sviluppati nel XX secolo per dare alla conoscenza, alla percezione ed a vari altri fenomeni psichici, interpretazioni e definizioni diverse. Molto importante è la percezione subliminale, un particolare tipo di percezione che entra nel soggetto in modo non percepito, poiché gli stimoli che la costituiscono non raggiungono la soglia percettiva del soggetto stesso. Essa va ad agire sul piano inconscio e preconscio, suscitando il risultato voluto. È molto impiegata nel campo pubblicitario. Ben altra cosa è l'interpretazione che, esotericamente, si dà della percezione. Il processo vie appresso indicato: (1) BHUTÀ - Gli elementi che inviano messaggi (terra, acqua, aria, fuoco, etere). (2) INDRYA - Sensi psichici interiori dell'uomo. (3) MANAS - Direttore dell'attività sensoriale, che sceglie il messaggio da presentare, sulla base delle motivazioni. (4) AHAMKARA - L'Ego umano (sente solo ciò che vuole sentire). La Personalità. (5) BUDDHI - L'attenzione, che fissa il messaggio come un raggio di luce. (6) ATMA - Il Purusha, l'Individualità che registra per sempre il messaggio. Il Samskara è il prodotto finale della percezione, che viene registrato nella luce astrale e va ad influenzare anche l'inconscio collettivo.
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