Glossario

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PELOPE

 
(Mit.) - Fu scannato dal padre Tantalo e servito come pasto agli Dei per mettere alla prova la loro onniscienza. Gli Dei se ne avvidero, tranne Cerere che mangiò la carne. Giove si mosse a pietà, raccolse le membra del giovane e lo riportò in vita; la spalla, che era stata mangiata da Cerere, fu fatta di avorio. Essa, al solo toccarla, guariva da ogni malattia. Sposò Ippodamia, figlia del re Enomao, e diede il nome Peloponneso alle terre conquistate dal suocero. Alla sua morte, la sua tomba divenne un altare ed in suo onore furono istituite delle feste dette Pelopee.

PEMBER George Hawkins

 
(Ing.) - Scrisse "Le età primitive della Terra e la Lezione che ne deriva", con numerosi riferimenti allo spiritualismo ed alla teosofia. È citato da HPB nella Dottrina Segreta.

PENATI

 
(Rel.) - Dal latino "penitus" che significa "fino al più interno"; dalla stessa radice "penes" che ha diversi significati, compreso quello di "cibo", da cui "pane". I Penati sono le principali divinità protettrici della famiglia presso i Romani, ai quali era consacrato un santuario (penetrale) nell'impluvium, la parte più interna della casa. Si credeva fossero i dispensatori di tutto il benessere, dei doni della fortuna che la famiglia, la comunità poteva godere. Il loro santuario era il focolare domestico, punto centrale della casa, che aveva il duplice scopo di permettere la preparazione dei cibi e di eseguire riti religiosi. I Penati, rappresentati a mezzo di statuette venivano talvolta messi a tavola e davanti a loro si ponevano dei cibi come a farli partecipare alla mensa. La protezione dei beni era affidata agli spiriti custodi, i Lari. I Penati privati proteggevano la famiglia, i Penati pubblici proteggevano lo Stato. Esotericamente essi fanno parte a quella grande categoria di Dei grandi e misteriosi che, assumendo vari nomi (Cabiri, Cureti, Dioscuri, ecc.) cambiano il loro significato simbolico.

PENGELLY

 
(???) - Citato nella Dottrina Segreta quale autore dell'opera "Il Tempo Geologico".

PENINO

 
(Sca.) - Detto anche Pennino, era il nome di un'antica divinità dei Galli, onorata in un tempio dai valligiani delle Alpi Pennine.

PENITENZA

 
(Rel.) - In generale è l'azione del pentirsi, ma può essere anche la vita del devoto che vive in esercizi di mortificazione afflittiva, sia di senso che di spirito. La chiesa ha raccolto tale sentimento e lo ha fatto diventare azione di rimorso per avere offeso Iddio, che si paga attraverso un castigo, adeguato alla colpa. La sede elettiva dove vengono inflitte le penitenze è la confessione, e solo attraverso quanto imposto dal confessante, il peccatore può riprendere la via verso Dio. Non a caso il confessore è spesso chiamato Penitenziere, ovvero dispensatore di penitenze.

PENSIERO

 
(Fil.) - L'attività del cervello umano è tutt'oggi un mistero per tutti, scienza compresa; per tale motivo, tutti si sentono autorizzati a dire la propria, pronunciando sentenze che vanno dall'incredibile al ridicolo. Il pensiero è definito "facoltà del pensare, attività psichica mediante la quale l'uomo acquista coscienza di sè e della realtà che egli considera come esterna a sè stesso". Se a qualcuno ciò basta, ne sia felice, altrimenti aggiungiamo una spiegazione atta a confondere ulteriormente le idee: "pensiero è ciascuno degli atti del pensare, ciascuna delle rappresentazioni che nascono nella mente dell'uomo ed attraverso le quali egli acquista la conoscenza dei fatti che avvengono attorno a lui, ma anche dei moti del suo animo e della sua volontà". Contenti ? Non ancora ? Ne aggiungiamo una terza: "Serie di processi cognitivi e di attività psichiche superiori, spesso non facilmente definibili in modo sufficientemente preciso a livello descrittivo". Evviva la sincerità : finalmente qualcuno avanza il sospetto che, per quanto riguarda il pensiero, non è tutto noto e chiaro. Moleschott afferma che "il pensiero è movimento di materia", anche se non ci dice che tipo di movimento, che tipo di materia, il luogo dove il movimento avviene: un cantiere, una discarica, la materia grigia ? Il rapporto fra mente e materia è molto vecchio e per nulla chiarito: Monismo e Materialismo sono ai ferri corti da molti secoli ! Non si può capire cosa sia il pensiero umano se prima non si coglie il significato di pensiero a livello cosmico. L'esoterismo dice che il Pensiero Attivo è il Padre, mentre il Pensiero Passivo è il Figlio; il primo è la Mente Universale, il secondo è l'Universo periodico. Il Pensiero Divino è eterno ed immobile nella sua assolutezza, il Logos, primo Pensiero divino, è colui che porta il Pensiero divino nell'Universo manifestato, dirigendolo all'interno del Caos. Se l'universo è frutto dell'ideazione cosmica, allora ogni cosa ha per corrispettivo un'idea. Poiché l'uomo vive nell'universo, a contatto con le cose, il suo pensiero è il corrispettivo delle cose e gli deriva dagli Esseri che gli hanno dato la mente, il Manas. Come tutto ciò che appartiene a questa manifestazione, anche il pensiero è settuplice, quindi, al di là del pensiero più basso, quello corrispondente al principio umano più basso, il corpo fisico, ve ne sono altri sei che portano fino al principio massimo per l'uomo. La scalata verso l'alto è conseguenza del lavoro di purificazione del Manas che ogni uomo ha la possibilità di compiere. Il pensiero più basso è certamente materiale, ma come un sasso nello stagno genera delle onde che si diffondono in tutte le direzioni (anche la verticale), così il pensiero fisico crea tutta una serie di riflessioni sugli altri piani. Non a caso la chiesa dice che si può peccare anche con il pensiero; noi diciamo che con il pensiero si compiono i peccati peggiori! Gli antichi raffiguravano il pensiero come un vecchio, con una stravagante corona di nocciole in testa, coperto da un manto nero attraverso il quale si vede l'intera persona graffiata da mille acutissime spine. Chiaro ? E la Bibbia consiglia di uccidere le volpi (cattivi pensieri) quando sono ancora giovani altrimenti, quando saranno cresciute diventano ardite ed assaltano l'uomo.

PENTA

 
(Num.) - Prefisso generico che vale cinque.

PENTACOLO

 
(Gr.) - Qualsiasi figura geometrica, particolarmente quella conosciuta come il doppio triangolo equilatero, la stella a sei punte (come il pentacolo teosofico); chiamato anche il sigillo di Salomone e, prima ancora, "il segno di Vishnu"; usato da tutti i mistici, gli astrologi, ecc. Nei templi egizi ed ebraici, una immensa tenda separava il tabernacolo dal luogo della congregazione. La tenda copriva cinque colonne le quali formavano una figura detta Pentacolo e simboleggiavano sia i sensi del corpo umano che le Razze madri. I quattro elementi fondamentali ed i quattro punti cardinali erano contrassegnati dai quattro colori della tenda. Il Pentacolo pitagorico era una stella Cabalista a sei punte, con un'aquila all'apice ed un toro ed un leone sotto la faccia di un uomo; un simbolo mistico adottato dagli Orientali e dai Cristiani Romani, che collocano questi animali accanto ai quattro Evangelisti. Con il termine "pentacolo" talvolta si indicano anche i talismani.

PENTAGONO

 
(Gr.) - Da pente, cinque, e gonia, angolo; in geometria, una figura piana con cinque angoli. Il pentagono e la stella a cinque punte ad esso inscritta rappresentano le cinque estremità dell'uomo. Il pentagono, però oltre ad essere il simbolo dell'uomo fisico, è piuttosto il simbolo dell'uomo pensante, cosciente (Manas è il quinto principio). Makara (ma=cinque, kara=mano) può essere tradotto anche come figura a cinque lati. I Kumara sono cinque (quelli noti, dal momento che gli ultimi due sono segreti) e cinque sono anche i Prachetasa (esotericamente sono dieci).
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