Glossario

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PASHAVAH

 
(San.) - Gli Animali Sacrificati, creati da Brahma il primo Giorno, cioè il primo Kalpa. Si tratta dei corpi celesti e dei segni dello Zodiaco.

PASHT

 
(Eg.) - Detta anche Basht, è la dea dalla testa di gatto, la Luna, chiamata anche Sekhet. Le sue statue e le sue raffigurazioni si possono vedere in gran numero al British Museum. È la moglie, o l'aspetto femminile, di Ptah (il figlio di Kneph), il principio creativo o il Demiurgo Egiziano. È chiamata anche Beset o Bubastis, ovvero il principio che riunisce e quello che separa. Il suo motto è "Punisci il colpevole e sopprimi la corruzione", ed uno dei suoi emblemi è il gatto. Secondo il Visconte Rougè, il suo è un culto molto antico (3000 a.C.), ed essa è la madre della razza Asiatica, quella che si stabilì in Egitto Settentrionale. Come tale è chiamata Ouato. Questa Dea Gatto ha fatto dire tante strafalcionerie agli orientalisti da strapazzo, che sarebbe impossibile elencarli tutti. L'identificazione luna-gatto, infatti, per gli Egizi era una metafora; essa derivava dal fatto che il gatto vede bene di notte ed ha la possibilità di modificare la dimensione della pupilla. La luna, dal canto suo, brilla in cielo di notte ed assume nello arco della sua fase completa una serie di forme che assomigliano alle pupille del gatto. Ed allora che la Luna, come gatto, era l'occhio del Sole, poiché riflette la luce del sole come l'occhio riflette l'immagine. Ne consegue che la Dea Pasht è il gatto che veglia il Sole, tenendo sotto la zampa, e schiacciandone la testa, il serpente delle tenebre, ritenuto suo eterno nemico. Questo il mito lunare nel suo aspetto astronomico. Povero gatto! Avesse avuto dai cristiani il rispetto che ha ricevuto dagli Egizi!

PASHU

 
(San.) - Letteralmente significa "bestiame" o "vittima sacrificale". Nello Shivaismo meridionale, il termine si applica anche alle anime individuali, distinte da Dio che è il loro Signore. In un certo senso, l'animale sacrificato è il simbolo dell'anima umana.

PASHUT

 
(Eb.) - "Interpretazione letterale". Uno dei quattro modi usati dagli Ebrei per interpretare la Bibbia.

PASHYANTI

 
(San.) - La seconda delle quattro tonalità (Para, Pashyanti, Madhyama e Vaikhari) nelle quali si divide il suono, a seconda delle sue differenziazioni.

PASQUA

 
(Rel.) - La parola pasqua può derivare dall'aramaico "pascha" o dall'ebraico "pesach", con il significato di "passare oltre, liberarsi". Per gli Ebrei è una festa solenne che si celebra annualmente per ricordare il passaggio dell'angelo sterminatore sullo Egitto, la peste che fece strage degli Egiziani, l'uscita degli Ebrei dalla terra d'Egitto, attraversando a piedi asciutti il Mar Morto. È la prima delle cinque feste annuali ed ha la durata di sette giorni; viene celebrata in forma conviviale mediante una cena i cui elementi fondamentali sono azimi ed agnello. Essa si rifà certamente ad un'antica festività primaverile con riferimento ad una cultura di tipo pastorale. Nel cristianesimo indica la festa per la resurrezione di Gesù che, secondo i Padri della Chiesa, rappresenta il passaggio dal deserto della vita mondana alla beatitudine della terra promessa, che si può raggiungere attraverso il Cristo. A partire dal Concilio di Nicea, questa festa si celebra annualmente nella prima domenica dopo il plenilunio che segue l'equinozio di primavera. Di conseguenza, il periodo utile è compreso fra il 22 Marzo ed il 25 Aprile. La pasqua cristiane è preceduta dalla Quaresima, che ne anticipa la preparazione, e dal periodo post-pasquale che ne amplifica la risonanza. Prima che avesse inizio il battesimo dei bambini, era in occasione della veglia pasquale che si battezzavano i catecumeni e si offriva loro la prima comunione. È evidente che la parola inglese Easter derivi da Ostara, la dea Scandinava della primavera. Era il simbolo della resurrezione di tutta la natura, ed era venerata all'inizio della primavera. Era abitudine dei pagani Norvegesi scambiarsi in quel periodo uova colorate chiamate uova di Ostara. Queste adesso sono diventate le Uova di Pasqua. In Asgard and the Gods è detto: "La Cristianità attribuisce un altro significato all'antica tradizione, mettendola in relazione con la Resurrezione del Salvatore che, come la vita nascosta nell'uovo, dormì nel sepolcro per tre giorni prima di risvegliarsi a nuova vita". Ciò era più che naturale, dato che il Cristo era identificato con quello stesso Sole di Primavera che si risveglia in tutta la sua gloria, dopo la triste e lunga morte dell'inverno. (Vedi "Uova").

PASQUA Isole

 
(Geo.) - Si trovano nel Pacifico centrale e presentano la caratteristica di cime di montagne appartenenti ad un continente sommerso. Di natura vulcanica, presentano prevalentemente una forma triangolare, coste scoscese, terreno arido. Sono esposte a forti venti, hanno scarse precipitazioni e povera vegetazione. Sono ricoperte da una grande quantità di statue ciclopiche, resti della civiltà di un popolo numeroso e colto che, sicuramente, viveva su una superficie molto estesa. Sul dorso delle statue si trova spesso un simbolo come la croce ansata degli Egizi. La leggenda racconta che tutte le isole della regione formavano una volta una terra immensamente vasta, abitata da uomini gialli e neri, sempre in guerra fra di loro. Gli Dei, stufi delle loro discordie, incaricarono Oceano di pacificarli. Questi inghiottì le terre e le liti ebbero fine. Rimasero emersi solo i picchi più alti delle montagne. Popoli abitanti a migliaia e migliaia di chilometri l'uno dall'altro, che non si erano mai incontrati prima che gli Europei sbarcassero sulle loro terre, hanno la stessa lingua, gli stessi usi e costumi, le stesse credenze religiose. Ciò si può spiegare solo con la remota appartenenza ad una terra comune. Si pensa che il popolo che abitava l'isola principale dovesse appartenere alla prima sottorazza della Terza Razza. Doveva trattarsi di esseri giganteschi, almeno a giudicare dalle opere che ci hanno lasciato. Suoi discendenti sono, oggi, forse, alcune tribù australiane e polinesiane.

PASSAGGIO

 
(Occ.) - Termine di immensa importanza in campo esoterico, usato con diversi significati in diverse situazioni. La sua valenza maggiore è quella di indicare un cambiamento di stato (passaggio dalla vita alla morte, passaggio dal mistero alla vita, ecc.) o di condizione esistenziale (dalla vita laica a quella monastica, dalla vita mondana a quella spirituale, ecc.), sia individualmente che collettivamente. Nei Misteri di tutti i popoli vi erano dei Riti che preparavano e sanzionavano il passaggio da uno stato ad un altro. Per quanto se ne sappia, essi erano fondamentalmente tre : 1)Separazione dalla condizione precedente (segregazione dell'individuo dal suo ambiente di origine); 2)Transizione dalla condizione precedente a quella futura (soggiorno in luogo isolato e prove varie); 3)Entrata nella nuova condizione (aggregazione solenne alla società degli Iniziati). Riti di iniziazione a parte, anche nella vita comune l'essere attraversa vari passaggi significativi, che impongono profondi mutamenti: battesimo, cresima, matrimonio, feste varie, conseguimento di titoli, ecc.

PASSAGGIO DEL FIUME

 
(Cab.) - È questa una frase che si può incontrare nelle opere che si riferiscono alla magia medioevale; all'inizio era il nome dato ad un alfabeto cifrato usato dai Rabbini Cabalisti; il fiume cui si allude è il Chebar - nome che si trova anche negli autori latini come Literae Transitus.

PASSI

 
(Occ.) - Nella Dottrina esoterica, con questo termine si indicano le sfere abitate dall'uomo, ma anche i suoi principi. I Tre ed i Sette Passi si riferiscono alla catena planetaria della Terra, ma anche alle sue sette regioni. Dal punto di vista cosmico, i Cinque Passi di Fohat sono i cinque piani superiori della Coscienza e dell'Essere, essendo il sesto ed il settimo (Contando dall'alto verso il basso) il piano astrale e quello terrestre, ossia i due piani inferiori.
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