-CHIIM (Eb.) - L'Albero della Vita o, piuttosto, delle Vite, un nome dato ai Dieci Sephiroti quando sono disposti in un diagramma a tre colonne.

(Eb.) - O Oulam. Questa parola non significa, come tradotto nei testi, "eternità" o durata infinita, ma semplicemente un periodo prolungato, del quale non possono essere conosciuti nè l'inizio nè la fine. Per gli Gnostici era Aion, il Tempo, il più elevato degli Eoni, allorché fu emesso dal Padre.

(Gr.) - Il Cielo, quello che i Cinesi onorano sotto il nome di Tien.

(Eg.) - Gli occhi di Horus.

(Ast.) - Intersezione dell'orizzonte di un dato luogo con il piano verticale, perpendicolare al meridiano, dalla parte dove sembrano tramontare gli astri per effetto della rotazione diurna della sfera celeste. È detto anche Ponente ed Occidente. È uno dei quattro punti cardinali e segna il lato dove tramonta il Sole. Nell'oroscopo l'Ovest è indicato dal Discendente.

(Lat.) - Sulmona 43 a.C., Tomi 17 d.C. Poeta latino dell'era augustea, nacque da agiata famiglia di ordine equestre. Fu mandato a studiare a Roma, ma viaggiò anche per un certo tempo in Grecia ed in Sicilia. Ritornato a Roma, rivestì alcune cariche pubbliche : triumviro, decemviro, ecc. La sua vera vita, però, fu quella dei circoli colti, poiché aspirava alla vita comoda e tranquilla, ed amava la poesia. Fu amico di Properzio, di Orazio, di Tibullo; tutti i poeti gli sembravano degli Dei. Si sposò tre volte, ma rimase fedele solo alla terza, ripudiando le altre due. Fin da giovane cominciò a scrivere tragedie, ma le opere migliori sono della maturità: Fasti, Metamorfosi. Relegato a Tomi (l'odierna Costanza, in Romania) da Augusto, per cause che non sono ben note, vi rimase fino alla morte, nonostante il desiderio di tornare in patria. Sue opere minori sono: Amores, Ars amatoria ed Heroides.

(Afr.) - Divinità africana che a Benin è considerata l'Ente Supremo. Invisibile, presente dappertutto, creatore del cielo e della terra, è infinitamente buono. Non viene mai invocato, perchè essendo buono, interviene da solo. I suoi sacerdoti pronunciano l'oracolo tramite un vaso con tre fori sul fondo: dal suono di tale vaso, i sacerdoti riconoscono la volontà del Dio.

(Bio.) - Teoria embriologica in voga fra il XVI ed il XVIII secolo, che sosteneva la presenza nell'uovo dell'essere futuro preformato, completo di tutti i suoi particolari; pertanto, essa interpretava lo sviluppo del feto come accrescimento delle parti preformate. A questa teoria si opponeva la "animalculista", che ammetteva la preformazione nello spermio, anziché nell'uovo. L'ovismo fu spinto fino alle più assurde esagerazioni quali quella che nell'uovo vi fosse non solo il nascituro, ma anche tutti gli individui delle generazioni future da esso discendenti.

(Sca.) - Nella mitologia scandinava è un eroe famoso, proprietario di un esercito di 300 corvi. Nel ciclo arturiano si identifica con Ivano. In un'altra leggenda, Owein è un conte nei cui domini si trova il chiuso della Nuvala, un luogo dove avevano luogo straordinari incantesimi.