(San.) - Condizione di sonno senza sogni, caratterizzata dal fatto che progressivamente si attenua l'alterità fra soggetto ed oggetto nel processo conoscitivo; il soggetto che la sperimenta è detto Prajna. Così si chiama anche la forma femminile di Brahma.

(Bab.) - Altro nome di Nipur, città della Babilonia settentrionale.

(Scand.) - Nell'Edda scandinava sta a designare il freddo inverno. È una delle zone della Grande Voragine, o Giunnungagap, ove erano racchiusi il gelo e la nebbia. Da qui aveva origine la sorgente delle acque, ma anche il pozzo ribollente, Hvergelmir, origine di tutti i fiumi infernali, i cui nomi erano: Perdizione, Nemico della gioia, Casa della morte, Abisso, Tempesta, Urlo, Incendio. Era un luogo di eterna non coscienza e di inattività, ma designava anche l'Inferno, la dimora di Hel, la Dea-Regina del paese dei morti. Come si può notare, l'inferno dei paesi caldi ha il fuoco come espiazione, quello dei paesi freddi ha il gelo.

(Ast.) - Senatore romano, astrologo, neopitagorico, assunse il nome di figulus (vasaio) perchè dimostrò che la terra gira attorno a sè stessa come le ruota di un vasaio. Tenne i verbali nel processo contro Catilina, fu pretore e governatore in Cilicia; esiliato da Cesare perchè pompeiano, si appellò contro il provvedimento avendo come avvocato Cicerone: avrebbe vinto la causa, se la morte non lo avesse colto prima. Praticò la magia, mantenendo in vita una fraternità piuttosto numerosa. Nelle sua pratiche, si dice, usava i "media" (plurale di medium), ragazzi che venivano ispirati a mezzo di incantesimi; raccolse le sue esperienze in diverse opere: Sugli Dei, Sulla divinazione, Sugli animali, ed altre. Pare fossero da addebitare a Nigidio i molti eventi prodigiosi accaduti in Roma dopo la fuga di Pompeo. Seguirono le terribili premonizioni di Arrunte, celebre profeta chiamato dalla Grecia, e dello stesso Nigidio, che profetarono terribili disastri per Roma.

(San.) - Letteralmente "invocazione", sottinteso "sacrificale".

(Sca.) - Nella mitologia nordica, con questo nome si designa il Dio dell'Inferno.

-SANKALPA (San.) - Letteralmente "clonazione mentale", che viene sradicata allorché l'asceta procede al raffreddamento della mente.

(Gr.) - Nome dato dai Greci alla "Vittoria", personificazione del potere irresistibile e vittorioso di Giove. Era considerata figlia di Zeus e nel culto veniva spesso associata ad Atena.

(Sum.) - Presso i Sumeri, con questo nome si designava la Dea madre, sposa del Dio Enki.