Glossario

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NETI

 
(San.) - Letteralmente "Non-Così" (na-iti) e viene usato come definizione negativa dell'Assoluto.

NETTARE

 
(Gr.) - Deliziosa bevanda degli immortali Dei greci, che veniva offerta da Ebe. In origine era equivalente all'ambrosia, successivamente le due cose furono distinte: il nettare era la bevanda degli Dei, l'ambrosia il cibo.

NETTUNO

 
(Gr.) - Dio del mare, il Poseidone dei Greci, figlio di Crono, o Saturno, e di Rea, fratello di Giove e di Giunone. Aveva per moglie Anfitrite che gli aveva dato il figlio Tritone, ed era un Dio ora quieto e tranquillo, ora turbato e tempestoso. Aiutò Minerva a dare il nome alla città di Atene, Latona a partorire tenendo ferma l'isola di Delo, e con Apollo fu espulso dal cielo per aver congiurato contro Giove. Veniva rappresentato nudo, con una corona radiata in testa, il tridente in mano, su una conchiglia marina a forma di carro trainata da quattro delfini. Veniva anche adornato con drappi celesti o con il colore degli occhi celeste, perchè il celeste è il colore del mare. Ma i capelli, di solito, erano bianchi, a denotare la vetustà del personaggio. A lui erano sacri il cavallo, il delfino, il pino, il tridente, con un colpo del quale può provocare terremoti e sprofondare terre ed isole. Astronomicamente, Nettuno è un pianeta del sistema solare, più esterno di Urano, scoperto nel 1846, con un diametro di 49.000 chilometri, una rivoluzione di 165 anni solari ed una distanza dal sole di quattro milioni e mezzo di chilometri. Invisibile ad occhio nudo, ha una temperatura superficiale di 220 gradi, un nucleo forse solido, un'atmosfera di idrogeno, metano ed elio. Ha due satelliti: Tritone e Nereide. Ha movimento retrogrado rispetto agli altri pianeti. Astrologicamente, Nettuno governa i pesci, ed è estraneo ai sette pianeti tradizionali. Ciò non permette di associarlo ai temperamenti umani, ma qualcosa si può dire. L'acqua dà il senso della collettività, della massa, ma anche della creatività: tante sono le idee quante le onde; testa fra le nuvole e piedi nell'acqua, presenta una certa instabilità psichica, ma anche notevole sensualità (il Dio era un grande amatore). Esotericamente, Nettuno viene collegato a Noè, come inizio di una nuova razza umana, ma assomiglia anche all'indù Varuna; viene considerato il simbolo della magia atlantiana. Gli gnostici Perati affermavano che Poseidone era un Drago, cui i profani davano il nome di Nettuno. La leggenda racconta che Nettuno abbia diviso Atlantide in dieci parti, assegnandone una ciascuno ai suoi figli. Nettuno era nipote di Urano, ed ebbe in sorte Atlantide. Quando vi si recò, trovò solo una coppia umana, fatta di creta. Sposò la loro figlia Clito, ed ebbe come figlio Atlante. Poseidone-Nettuno è il Dio che governa la Quarta Razza, ed è tutt'uno con Nereo. Esso è considerato non solo la personificazione dello Spirito e della Razza di Atlantide, ma anche dei vizi di quei giganti. La leggenda racconta anche che Nettuno ed Apollo si presentarono come muratori a Laomedonte per aiutarlo a costruire Troia. Esotericamente ciò significa che aiutarono il Re di Troia ad edificare la religione del paese.

NETZACH

 
(Eb.) - "Vittoria". Il settimo dei dieci Sephiroti, una potenza attiva maschile, prima sephira della terza triade, cui è attribuita Nikè, ma anche l'Eternità ed il Trionfo. Originariamente era il trionfo del mattino sull'oscurità, associata a Venere, con tutti gli attributi che alla Dea sono congeniali. Le sue implicazioni sono quasi del tutto di natura amorosa ed ha corrispondenza con l'egizia Hathor, l'indù Bhavani. Il suo fiore è la rosa, il profumo il sandalo rosso, il colore il verde, la carta dei Tarocchi è il Sette; è considerata l'Intelligenza Occulta. Essa è il trionfo stabile della creazione, la scaturigine delle forze e l'estensione di vita. Senza la sua azione, Hod rimane sterile e Yesod quiescente. È raffigurata come una bellissima donna nuda, ha come appellativo la Fermezza, come nome di dio Jehovah Tzabaoth, come arcangelo Haniel, come ordine di angeli gli Elohim, come chakra Nogah. La virtù di Netzah è lo altruismo, il vizio la lussuria, nel corpo umano corrisponde ai lombi ed ha come simbolo la lampada Dal punto di vista della personalità, essa rappresenta la consapevolezza superiore, conscia delle cose spirituali. Se Hod è l'intelletto, Netzah è la sfera degli istinti.

NEWCOMB Simon

 
(Can.) - Wallace 1835, Washington 1909. Matematico, astronomo, economista statunitense, trasferitosi in USA nel 1853, divenne professore di matematica alla US Navy ed astronomo al Naval Observatory. Coltivò prevalentemente l'astronomia teorica e nel 1882 diede inizio ad una completa revisione della teoria del sistema planetario e delle costanti fondamentali della astronomia. Oltre alle ricerche relative al sistema solare, si occupò anche di astronomia siderale. In economia combattè il socialismo e la scuola storica.

NEWMAN

 
(???) - Autore citato nella Dottrina Segreta, talvolta come Neumann, ma di cui non si trova precisa traccia. Probabilmente si tratta di John Henry, nato a Londra nel 1801 e morto a Birmingham nel 1890. Cardinale, teologo, apologista, a 15 anni, sotto l'influsso del pastore calvinista Mayer, abbracciò una fede risoluta, mediata da un'autentica conversione fondata su un cambiamento interiore. Studente ad Oxford, Bachelor nel 1820, ordinato sacerdote nel 1824, divenne parroco di S.Maria, la chiesa dell'università, dove tenne settimanalmente prediche per un uditorio di alto livello intellettuale. Nel 1832 finì di scrivere "Gli Ariani nel IV secolo" e fece un viaggio in Asia minore, Grecia ed Italia, dove rafforzò la sua idea negativa sul cattolicesimo. Tornato in Inghilterra, partecipò al Movimento di Oxford per rafforzare la chiesa contro lo stato. Nel 1841, con il 90^ Tract, si trovò fuori dalla chiesa e si ritirò a vita monastica. Nel 1845 si convertì al cattolicesimo (!) di cui divenne sacerdote nel 1845 e cardinale nel 1879. Figura controversa, e forse opportunista, di religioso che passa da una religione all'altra in modo imperturbabile, sostenne la posizione mediana dell'anglicanesimo fra cattolici e protestanti, ed anche l'infallibilità ecclesiale basata sull'unanimità. Ma presto si accorse di essersi sbagliato ed allora si dedicò alla logica ed alle leggi di sviluppo della dottrina della fede. Il pensiero successivo è ancora più impreciso ed ingarbugliato del precedente, dando spazio alle più stravaganti interpretazioni.

NEWTON Isacco

 
(Ing.) - Woolsthorpe 1642, Londra 1727. Scienziato inglese di fama mondiale, compì gli studi al Trinity College di Cambridge sotto la guida dell'insigne matematico Barrow. Tornato nel 1665 alla casa natale, per sfuggire all'epidemia di peste che si era diffusa a Londra, secondo Voltaire ebbe l'intuizione della legge di gravitazione universale, osservando una mela cadere. Tornato a Cambridge conseguì il titolo accademico e nel 1671 accettò la cattedra passategli spontaneamente dal suo maestro, Barrow. Intanto gli scienziati si erano scatenati contro la sua teoria di gravitazione universale, al punto che egli non ne parlò più. Nel 1867, essendosi riacceso l'interesse per le sue idee, scrisse i Principi Matematici della Filosofia Universale in cui espone per intero le leggi della gravitazione universale con le quali dà unitarietà e coerenza al sistema copernicano e risolve una serie di questioni fisiche ed astronomiche che, fino a quel momento, erano senza risposta. Deputato alla Convenzione Nazionale, e poi al Parlamento, Newton diventa presidente della Royal Society nel 1703 e Sir nel 1805. Pubblica finalmente i suoi studi di ottica e si dedica alla chimica. L'incendio del laboratorio gli crea un forte esaurimento, che pone fine alla sua attività di scienziato. Prosegue, tuttavia, alcuni studi economici e conduce alcune ricerche anche in cosmologia, teologia, cronologia. Contemporaneamente a Leibniz, inventa il Calcolo Infinitesimale. Il grande merito di Newton fu certamente quello di aver cancellato l'esistenza di due mondi, quello terrestre e quello celeste, governati ciascuno da leggi proprie; l'Universo, per merito suo, acquista una concezione unitaria. Sul piano religioso, si preoccupò molto di non far scaturire in esiti materialistici gli sviluppi della scienza naturale. Affermò, in proposito, che l'ordine dell'universo rimanda necessariamente all'esistenza di un Ente sommamente potente ed espertissimo in matematica. Ciò gli valse il giudizio di Leibniz che lo accusava di aver inventato un Dio orologiaio mediocre, continuamente impegnato a rimaneggiare la sua opera imperfetta. In tutto segreto, Newton tentò anche di sviluppare una specie di religione biblica, di cui rimangono parecchi manoscritti.

NEXETEPEVA

 
(Mes.) - Mostruosa divinità degli antichi Messicani che vedevano in questo Dio un demonio spargitore di cenere. La sua figura è probabilmente da associare alla presenza di molti vulcani, la cui attività copriva i campi di cenere.

NGAI

 
(Afr.) - Nome dell'Essere Supremo dei Masai, equivalente a "Cielo", personificazione, quindi, della volta celeste e di tutti i suoi fenomeni. Il suo aspetto è meteorico ed il suo nome si articola in molti altri per designare i vari fenomeni del tempo. Dio onnisciente ed onniveggente, ha un occhio diurno (il Sole) e tanti occhi notturni (le Stelle).

NGENEMAPUN

 
(Afr.) - Uno dei nomi dell'Essere Supremo degli Araucani mapuce e huillice. Etimologicamente, è il Signore del Paese ed anche il Signore degli Uomini. Ha natura bisessuale, è creatore e datore di vita, e possiede alcuni aspetti connessi al cielo ed ai fenomeni meteorologici.
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