Glossario

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NEROS

 
(Ebr.) - Come ha dimostrato il defunto E.V. Kenealy, questo "ciclo Naronico" era un mistero, un vero "segreto di dio", la cui divulgazione, durante il predominio dei misteri religiosi e dell'autorità dei sacerdoti, significava morte. Il dotto autore sembra prendere per certo che il Neros avesse una durata di 600 anni, ma è in errore. I calcoli basati sui Saros e sui Neros a tutt'oggi non sono stati ancora del tutto chiariti. (Vedi "Naros"). La costituzione dei Misteri e dei riti religiosi non era dovuta semplicemente alla necessità di perpetuare la conoscenza dei Naros e di mantenere segreto questo ciclo per i profani; i Misteri sono vecchi quanto la razza umana attuale, e c'erano segreti molto più importanti da velare, che non le cifre di qualche ciclo. (Vedi "Neofita", "I.H.S." ed anche "Naros"). Il mistero del 666, "il numero del grande cuore", è rappresentato molto meglio dal Tau e dal Resh che non dalla cifra 600.

NERTHUS

 
(Sas.) - Per gli antichi Germani era la dea della terra, dell'amore e della bellezza; è uguale a Freya o Frigga degli Scandinavi. Tacito accenna ai grandi onori resi a Nerthus quando il suo idolo era portato in trionfo su di un carro attraverso molte contrade. Essa è la nutrice la Dea madre la Terra, la più benefica delle divinità. I suoi attributi sono uguali alla scandinava Njordhr cui è dedicata la festa detta Eriksgata, il 18 Maggio.

NERYOSANGH

 
(Ind.) - Zoroastriano dell'India, vissuto nel 1200 a.C. circa tradusse in sanscrito varie opere pahleviche di esegesi avestica, soprattutto un commento allo Yasna. Gli è pure attribuita una versione sanscrita del Khorda Avesta.

NESAHUALCOYOTL

 
(Ame.) - Re di Tezcoco, il paese dei Cicimechi, sacerdote e poeta che introdusse la venerazione del Dio supremo Tloque Nahuaque.

NESHAMAH

 
(Eb.) -Anima, anima, afflatus. Nella Cabala, come anche nell'ordine Rosacroce, è una delle tre essenze dell'Anima umana, che corrisponde al Sephira Binah. È il Puro Spirito corrispondente ad Atma il cui rivestimento è Ruach; la più alta Anima o Spirito nell'uomo, proveniente dal Mondo Briah, il secondo dei mondi a partire dall'alto. Essa corrisponde al geroglifico egizio che rappresenta Bai, l'Anima Intellettuale, l'Intelligenza. Neshamah è l'anima divina nel senso più elevato e sublime (interna scintilla divina al di là di qualsiasi colpa). Ha origine dal flusso di luce che origina da Binah, diventando la più profonda forza illuminativa ed intuitiva, per merito della quale si apre la visione segreta sia di Dio che del mondo. Essa è preesistente in Dio ed era preformata nell'Anima Universale prima ancora della manifestazione. Essa governa la parte destra dello uomo ed è sempre in stretta congiunzione con l'Angelo superiore; essa spande la sua luce su Ruach e cela in sè il segreto della Unità Divina e dell'anima Universale.

NESKU

 
(Cald.) - O Nusku. Nelle tavolette Assire è descritto come "il portatore dello scettro d'oro, il dio sublime".

NESSO

 
(Gr.) - Celebre centauro, figlio di Issione e Nefele, traghettava i viandanti oltre il fiume Eveno. Offrì ad Ercole di traghettare la moglie Deianira e, arso di amore, raggiunta l'altra riva, tentò di farle violenza. Ercole se ne accorse e lo colpì mortalmente con una freccia intrisa del fiele dell'idra di Lerna. Nesso, morente, inzuppò la propria tunica nel sangue e la offerse a Deianira dicendole che le sarebbe servita per conservare l'affetto di Ercole e riportarlo a casa qualora l'eroe si fosse innamorato di qualche altra donna. Quando Ercole tradì Deianira, questa pensò di seguire il consiglio di Nesso; Ercole indossò ignaro la camicia che, immediatamente, si attaccò alle sue carni e le bruciò.

NESTORE

 
(Gr.) - Era uno dei dodici figli di Peleo e di Clori. Dopo che Ercole gli uccise tutti i fratelli, sposò Euridice, si distinse nell'assedio di Troia e visse trecento anni.

NESTORIANESIMO

 
(Rel.) - Eresia cristologica del V sec. d.C. secondo la quale Cristo è formato da due persone e da due nature connesse attraverso un'unione puramente morale. L'eresia è attribuita a Nestorio, ma sembra che in realtà gli sia stata ingiustamente imputata da Cirillo, patriarca di Alessandria. La vertenza era sul termine "Theotokos" (madre di Dio) che Nestorio voleva fosse "Theodochos" (che riceve Dio) oppure "Christotokos" (madre di Cristo). La differenza non era poca: mentre per i primi Cristo era il Verbo di Dio e Maria, in quanto sua madre, era la madre di Dio, per Nestorio era stata solo la natura umana di Cristo a soffrire ed a morire in croce, mentre la natura divina era rimasta al di là dei fatti umani. Cirillo, con la bontà e la tolleranza che è caratteristica comune di tutti i cristiani, tentò in tutti i modi di far condannare Nestorio, e vi riuscì. I seguaci di Nestorio, allora, formarono una chiesa a parte, tutt'oggi esistente in Mesopotamia, a sostegno del loro credo.

NESTORIO

 
(Rel.) - Patriarca di Costantinopoli, teologo, vissuto nel V sec. d.C., si distinse per alcune affermazioni non ortodosse rispetto alla Chiesa di Roma. Respinse il titolo di "Genitrice di Dio" attribuito alla Vergine e si mostrò incline al pelagianesimo. Condannato da ben due Concili (Roma ed Efeso), fu bandito perchè accusato di sostenere "due nature" e "due persone" in Cristo. A propria difesa scrisse il Libro di Eraclide.
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