Glossario

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MURRAY

 
(???) - Citato nella Dottrina Segreta quale autore dell'opera "Mitologia".

MURTA

 
(San.) - La forma fisica esteriore, compiuta e mortale, in opposizione al prana e allo "spazio interiore all'essere".

MURTI

 
- Una forma, un segno o, ancora, una faccia; in altre parole, la "Trimurti", le "Tre Facce" o Immagini.

MURTTIMAT

 
(San.) - Qualcosa congiunto o incarnato in altra cosa dalla quale è inseparabile; qualcosa di simile all'umidità dell'acqua, che è coesistente e coeva con essa. Termine usato quale attributo di Brahma e di altri dei.

MURU

 
-DUG (Acc.) - Per gli Accadiani era il Dio fra tutti gli Dei, il "misericordioso protettore degli uomini sulla Terra". Scritto anche Silik-Muludag, era figlio di Hea (od Ea) e di Nebo, grande Dio della Sapienza.

MUSE (Gr.)

 
Le nove figlie di Zeus e di Mnemosine, la divinità del canto e della danza, nate nella Pieria. La teogonia di Esiodo le chiama : Clio, Euterpe, Talia, Melpomene, Tersicore, Erato, Polinnia, Urania, Calliope; ma pare che all'inizio fossero tre (Melete, Aede e Mneme) come nel culto di Delfi, a Lesbo erano sette, altrove quattro od otto. Venerate all'inizio come ninfe delle sorgenti, avevano culto sulle pendici orientali dell'Olimpo, vicino a Libetra e Pimplea, ed erano messe in rapporto con Erfeo e Dioniso; ma anche sulla Elicona, dove erano le fonti Aganippe e Ippocrene (nata da un calcio di Pegaso). Guida delle Muse era considerato Apollo. Solo successivamente esse furono associate a funzioni specifiche : Clio, musa della poesia epica e della storia; Urania, musa della poesia didascalica e dell'astronomia; Melpomene, musa della tragedia; Tersicore, musa della poesia corale e della danza; Erato, musa della poesia amorosa e della mimica; Calliope, musa della poesia elegiaca; Euterpe, musa della lirica monodica e dell'auletica; Polinnia, musa della danza e del canto sacro; Talia, musa della commedia. Ma non sempre tali attribuzioni vennero rispettate dai poeti e più genericamente esse furono intese come protettrici di ogni umana sapienza ed arte. I Romani non dedicarono mai un culto alle Muse, anche se i loro poeti le rievocarono; nel Medioevo ebbe fortuna un mito che attribuiva alle muse una interpretazione allegorica : i nove momenti progressivi dell'attività dottrinale.

MUSKHOGEAN

 
(Ame.) - Insieme di diverse tribù del Nord America che avevano in comune la stessa lingua.

MUSPEL

 
(Scand.) - Nell'Edda è un gigante, dio del Fuoco e padre delle Fiamme. Erano queste le figlie cattive del buon Muspel che, dopo aver alimentato il male nella propria Incandescenza (Muspelheim), si riunirono infine in una formidabile armata e combatterono l'"Ultima Battaglia" sul campo Wigred. Muspel è raffigurato come il "Fuoco del Mondo". Il concetto di Dark Surtur (fumo nero) dal quale emanano le lingue di fiamme, ricollega Muspel all'Agni Indù.

MUSPELLHEIM

 
(Sca.) - Nella mitologia nordica è il nome di una delle zone della Grande Voragine, o Giunnungagag. Qui erano racchiusi il calore e le fiamme; con le scintille scagliate da questa zona gli Dei diedero origine alla formazione dell'universo e delle stelle.

MUSULMANI

 
(Ara.) - Termine che derive da muslim, che significa "aderente all'Islam", e sta proprio a designare le persone il cui pensiero e costume è improntato alla civiltà islamica. In proposito, si consulti la voce "Islam" o "Islamismo".
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