Glossario

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MONTESQUIEU Charles Louis

 
(Fr.) - Bordeaux 1689, Parigi 1755 Filosofo e letterato francese, proveniente da un'antica famiglia di magistrati, si avviò alla stessa carriera. Entrato nel Parlamento, vi divenne Presidente a vita. Ebbe maggior interesse per le scienze alle quali dedicò i suoi studi preferiti. Trasferitosi a Parigi, fu accolto con grande onore negli ambienti intellettuali. Pubblicò alcune opere di successo in modo anonimo. Tornato a Bordeaux nel 1725, si rituffò nei suoi studi preferiti, particolarmente in quelli morali. Abbandonata la magistratura, venne eletto membro dell'Accademia di Francia. Nel 1729 si recò in Inghilterra, dove trasse materia per un'altra opera anonima. Figura poderosa di pensatore, domina il mondo intellettuale francese del secondo '700. Scopo della sua indagine fu la determinazione della logica dei fatti, valendosi del metodo scientifico, vivificato con inesauribile desiderio di apprendere e definire. Le sue idee religiose sono basate su un largo spirito di tolleranza derivate dall'universalismo morale del deismo e della religione naturale. Le sue opere più famose sono le Lettere Persiane (opera nella quale la società della Reggenza, le credenze religiose, le istituzioni politiche europee, vengono colte nei loro aspetti grotteschi ed irrazionali) e lo Spirito delle Leggi (analisi comparativa delle forme di governo, del diritto e della legislazione penale).

MONTEZUMA

 
(Azt.) - Troviamo due re con questo nome : Montezuma I - Re azteco del Messico, visse dal 1390 al 1468. Si distinse durante il regno del fratellastro Iztcoatl che portò il dominio azteco fino al golfo del Messico. Salito al trono, continuò le guerre espansionistiche, instaurando un regime teocratico. Montezuma II - Re azteco del Messico, visse dal 1466 al 1520. Nipote di Montezuma I, giunse al trono nel 1502. Ricevette gli Spagnoli senza resistenza vedendo in loro, secondo un'antica profezia, gli inviati della Divinità. Si sottomise a Cortez e cercò di placare le sommosse popolari. Ma gli Spagnoli, ispirati dai loro Sovrani cristiani, e dal crocefisso che precedeva i loro eserciti, non trovarono di meglio che ucciderlo.

MONTFAUCON Bernard de

 
(Fr.) - Soulage, Ande, 1655; Parigi 1741. Erudito, critico e storico francese, abbandonata la carriera militare a 20 anni, entrò come monaco nella congregazione di S.Mauro a Tolosa. Viaggiò molto a scopo di studio, perlustrando biblioteche pubbliche e monastiche; nel 1698 fu in Italia. Scrisse un certo numero di articoli sui Padri della Chiesa, in particolare su Atanasio e Crisostomo, ed un lavoro più impegnativo dal titolo "Antichità esplicate e rappresentate in figure", nella quale gettò le basi dell'archeologia. Scrisse anche una Paleografia greca nella quale illustra la storia degli scrittori greci, ed anche un Diario italico.

MONTLOISIER

 
(Fr.) - Citato nella Dottrina Segreta quale autore dell'opera "Misteri della Vita Umana".

MOOR Edward

 
(Ing.) - Nato nel 1771 morì a Westminster nel 1848. Militare e scrittore inglese, nominato cadetto della Compagnia Orientale delle Indie a Bombay nel 1782, divenne luogotenente a Madras nel 1788; a soli 17 anni era ufficiale di commissariato presso il 9^ battaglione di fanteria indigeno. Ottimo conoscitore delle lingue locali, fu più volte ferito nella guerra del 1790, presso Dharwar. Tornò a casa in cattive condizioni di salute. Commissario generale a Bombay nel 1799, lasciò l'India nel 1805, ritirandosi dalla Compagnia delle Indie l'anno dopo. Scrisse due opere importantissime : Pantheon Indù, pubblicato nel 1810, e Frammenti Orientali, pubblicato nel 1834.

MOOTH

 
(Eg.) - La Regina del Cielo, la Vergine, simile ad Iside, Hathor ed altre Divinità madri. Era figlia e sposa di Ammone, madre di Khonsu, e con loro costituiva la Triade Tebana. Detta anche Mouth, era la dea generatrice di tutte le cose.

MORALE

 
(Fil.) - I Sistemi Morali, nell'ambito della teologia morale, sono quelle dottrine che, in caso di dubbio riguardo la liceità di un atto, permettono al soggetto di operare una scelta moralmente giustificabile. Diffusisi prevalentemente nel XVII e nel XVIII secolo, nell'area della teologia cattolica e nella casistica gesuitica, i sistemi morali tendevano a risolvere la questione dei rapporti fra libertà e legge attraverso il ricorso a principi universalmente applicabili. I principali sistemi morali sono : il lassismo, il probabilismo, l'equiprobabilismo, il probabiliorismo, il tuziorismo.

MORALE IRANIANA

 
- Una piccola opera chiamata Morale Zoroastriana e dell'Antico Iran, compilata da Mr. Dhunjibhoy Jamsetjee. Medhora, un Teosofo Parsi di Bombay, è un eccellente trattato ben provvisto di eccelsi insegnamenti morali, in Inglese ed in Gujerati, e può informare gli studiosi meglio di molti volumi circa l'etica degli antichi Iraniani.

MORFEO

 
(Gr.) - Nella mitologia greca era uno dei ministri del Sonno. Addormentava tutto ciò che toccava servendosi di un gambo di papavero, provocando i sogni. Ma Morphè, in greco, significa la figura esteriore, la forma corporea, la bella forma, la grazia. Secondo Husserl, la morphè intenzionale è ciò che trasforma i dati di senso della percezione esterna, o le impressioni ed emozioni interne, in una concreta esperienza intenzionale della coscienza.

MORFOLOGIA

 
(Lin.) - Settore della linguistica che studia la struttura delle parole, i processi di flessione, derivazione e composizione. La Scuola morfologico-culturale è una scuola antropologica formatasi sulla base degli indirizzi e delle teorie interpretative dei fenomeni culturali. Essa afferma che l'esperienza psichica che sta all'origine delle singole formazioni culturali è un tipo di esperienza-conoscenza primordiale fondata sulla commozione emozionale. Essa è in polemica con la Scuola storico-culturale. La Scuola morfologico-culturale sostiene che la differenza fra l'uomo primitivo e quello moderno non risiede nei processi conoscitivi, ma nell'essenza e nel contenuto della concezione del mondo che stanno alla loro base. Per questo, tutte le religioni si fondano sulle forme culturali e, quindi, il mito forma di espressione) diventa prevalente sul rito (forma di utilizzazione). Nasce da questo fatto la necessità della continua "ripetizione" del rito, destinata ad attualizzare il mito che ha dato origine al rito stesso.
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