Glossario

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MISHRA Arjuna

 
(Ind.) - Autore citato nella Dottrina Segreta a proposito dell'Anugita e della sua interpretazione.

MISIE

 
(Lat.) - Feste che si celebravano in onore di Cerere Misia, in un luogo detto Miseo, circondato da un bosco, i cui alberi erano tutti uguali innaffiati da acque perenni che scaturivano da vicine sorgenti. Le feste duravano sette giorni; ai primi due partecipavano uomini e donne; al terzo tutti lasciavano il recinto, tranne le donne, che nella notte celebravano riti misteriosi; al quarto rientravano gli uomini e le donne li accoglievano in forma allegra e scherzosa. La festa continuava poi in promiscuità.

MISTAGOGIA

 
(Gr.) - Le dottrine o le interpretazioni dei Misteri sacri.

MISTERI

 
- I teletai greci, o compimenti, celebrazioni della iniziazione, o Misteri. Erano riti, generalmente tenuti segreti al profano ed al non iniziato, durante i quali venivano insegnati, con rappresentazioni drammatiche ed altri metodi, l'origine delle cose, la natura dello spirito umano, la sua relazione con il corpo, il metodo della sua purificazione e della sua reintegrazione alla vita superiore. La scienza fisica, la medicina, le leggi della musica, della divinazione, erano tutte insegnate alla stessa maniera. Il giuramento di Ippocrate altro non era che un obbligo mistico. Ippocrate era un sacerdote di Asclepio, di cui modificò alcuni scritti onde poterli rendere pubblici. Gli Asclepiadi erano iniziati al culto del serpente Esculapio come le Baccanti lo erano a quello di Dioniso; alla fine, entrambi i riti vennero incorporati nei Misteri di Eleusi. I Misteri Sacri erano rappresentati negli antichi Templi dagli Ierofanti iniziati per il profitto e l'istruzione dei candidati. I Misteri più solenni ed occulti erano certamente quelli che venivano rappresentati in Egitto dalla "banda dei guardiani segreti", come Mr. Bonwick chiama gli Ierofanti. Maurice descrive la loro natura con poche righe molto incisive. Parlando dei Misteri rappresentati a Philae (l'isola del Nilo), dice che "era in queste oscure caverne che i grandi e mistici arcani della dea (Iside) venivano svelati allo aspirante in adorazione, mentre il solenne inno dell'Iniziazione risuonava attraverso la grande estensione di questi recessi di pietra". La parola "misteri" è derivata dal greco muo, "chiudere la bocca", ed ogni simbolo connesso con essi aveva un significato nascosto. Come affermano Platone e molti altri saggi dell'antichità, i Misteri erano altamente religiosi, morali e benefici in quanto erano una scuola di etica. I misteri Greci, quelli di Cerere e di Bacco, erano solo imitazioni di quelli Egiziani; e lo autore di Egyptian Belief and Modern Thought ci informa che la nostra "parola cappella o chapel deriva da Caph-El, o il collegio di El, la divinità Solare". I ben noti Kabiri sono collegati ai Misteri. In breve, in ogni paese i Misteri erano una serie di rappresentazioni drammatiche, nelle quali i segreti della cosmogonia e della natura, in generale, erano personificati dai sacerdoti e dai neofiti che rappresentavano la parte dei vari dei e dee, ripetendo scene immaginarie (allegoriche) delle loro rispettive vite. Queste erano spiegate al candidato all'iniziazione nel loro significato nascosto, ed incorporate nelle dottrine filosofiche. I misteri erano formazioni religiose particolari, diverse dalla religione pubblica, sia come partecipazione che come culto. Il loro patrimonio sacrale era destinato alla fruizione del singolo individuo. Se ne conoscono moltissimi, per la maggior parte con aree etniche ben delimitate. Ne citiamo alcuni : gli Eleusini di Demetra e Cora, dei Cabiri a Samotracia, di Agre in Attica, di Andania in Messenia, di Licosura in Arcadia, di Zeus Ideo a Creta di Ecate ad Egina, di Dioniso in varie località della Grecia, sfociati poi nell'Orfismo, di Attis in Frigia, di Mitra in Persia di Iside ed Osiride in Egitto, e molti altri minori. Fra i vari misteri si possono ritrovare interessanti analogie. Innanzitutto il segreto iniziatico che vincola l'iniziato al silenzio, la cui trasgressione poteva portare anche a morte. Le fasi preliminari di purificazione cui l'iniziando doveva sottostare prima della cerimonia vera e propria. L'iniziazione per gradi, con accesso allo stadio superiore solo dopo aver superato quello precedente. Il riferimento costante all'agricoltura, con il parallelismo con le vicende naturali di morte e rinnovamento. L'impiego di un pronunciato simbolismo sessuale, l'uso di maschere e travestimenti, l'esecuzione di danze e pantomine. Nel quadro d'insieme, i culti misterici del mondo antico, soprattutto in età ellenistico-romana, si presentano come formazioni soteriologiche ispirate da un concetto di "salvezza" analogo a quello proprio delle grandi religioni e della mistica tradizionale, sia orientale che occidentale; essi avevano la tendenza a trovare il contatto con l'assoluto, al di fuori ed al di sopra della realtà mondana e naturale. Nella teologia cattolica, il mistero è una verità soprannaturale che non può essere conosciuta mediante le forze della intelligenza umana o creata, la cui esistenza è tuttavia comunicata all'uomo per mezzo della rivelazione divina e proposta da credersi come oggetto di fede. La credibilità del mistero si fonda sull'autorità di Dio rivelante. Cosa dice la Teosofia sui Misteri ? Lasciamo la parola ad H.P.B. che, nel VII volume della Dottrina Segreta (Edizione della Società Teosofica Italiana), dedica ad essi la Sezione XXVIII. I Misteri furono impartiti agli Eletti della Quarta Razza Radice. Nelle Opere Segrete, la loro istituzione è attribuita ai Re iniziati delle dinastie divine. Quando l'umanità cadde nelle esagerazioni e nelle superstizioni, fu necessario limitare "coloro che sapevano", ed allora nacque l'Iniziazione. Ogni paese provvide ad un sistema religioso proprio, secondo la sua illuminazione e le sue necessità. Furono creati dei veli attorno alle verità in modo da proteggerle da sguardi indiscreti, e ciò condusse ai Misteri. A protezione della ristretta cerchia degli iniziati che operava all'interno dei santuari, si permetteva che al di fuori crescesse e proliferasse una marea di culti exoterici. L'osservazione logica e scientifica della Natura era la sola che poteva portare l'uomo alla conoscenza delle verità eterne, poiché le meraviglie dello Spirito di Verità, Divinità sempre celata ed inaccessibile, possono essere decifrate ed assimilate solo attraverso le sue manifestazioni, condotte dagli Dei secondari, le sue Forze Agenti. La molteplice azione della Causa Una può essere scorta solo attraverso i suoi effetti nella Natura. Quando sacerdoti senza scrupolo pretesero di sfruttare la credulità delle masse, la conoscenza delle verità primordiali rimase interamente nelle mani degli Iniziati. Più tardi gli Iniziati trasmisero la loro conoscenza ai Re umani, che erano in grado non solo di amministrare i loro sudditi ma anche di assisterli, guarirli, aiutarli. La medicina fu uno dei primi aspetti visibili dei poteri di questi Iniziati e pervenne all'Occidente attraverso i Re di Egitto mediante i geroglifici, registrazioni permanenti per conservare e commemorare i loro segreti. L'Iniziazione era la Scienza delle Scienze : esteriormente era una scuola nella quale si insegnavano tutte le arti mentre all'interno si davano le prove pratiche che permettevano di catturare i segreti dei fenomeni cosmici. Questi nobili precetti si trasmisero poi dappertutto, sempre in un ambito limitato riservato a possenti geni, i cui nomi sono ancor oggi ritenuti vanto dell'intera umanità. Il resto è storia molto vicina a noi anche se ancora quasi del tutto sconosciuta. Negli antichi Misteri non si andava per apprendere, ma per raggiungere, attraverso una impressione profonda, una esperienza sacra. Gli antichi, nel loro Kiriale, avevano sette Dei principali dei Misteri, il cui capo era exotericamente il Sole visibile, l'ottavo Dio, mentre esotericamente era il Secondo Logos. Questi Dei erano i Reggenti dei sette pianeti principali ed erano collegati con i segni zodiacali. Nel Rig Veda, Soma è il Dio dei Misteri e presiede alla natura mistica ed occulta sia dell'uomo che dell'universo. Nel Libro dei Morti egizio, i due occhi che si trovano al di sopra del serpente sono gli occhi di Ammon, il celato "dio del mistero". I Misteri, durante le loro procedure, usavano un linguaggio simbolico.

MISTERI DIONISIACI

 
(Gr.) - La figura di Dioniso era opposta a quella di Apollo; tanto serena, armonica e luminosa era quella del primo, quanto passionale, dolorosa, oscura era quella del secondo. Esso era la personificazione della vita e dell'ebbrezza, il protettore degli alberi da frutto, il "fecondo" e "germogliante". I riti ad esso dedicati erano drammatici, ma similmente al volgere della natura, alternavano dolore ad allegrezza, morte a rinascita. Il mistero di Dioniso era un ritorno agli istinti primitivi, alle religiosità precedente al pantheon omerico. I suoi riti sono detti molto simili a quelli Egizi. Durante i misteri di Dioniso, fra l'altro, veniva spiegato l'Uovo del Mondo e veniva poi consacrato.

MISTERI EGIZI

 
(Eg.) - Esistono poche tracce di questi misteri, come del resto di tutti gli altri, e molte si possono dedurre dal Libro dei Morti. Il primo giorno era una festa pubblica in cui, con molta pompa, i candidati venivano accompagnati alla Grande Piramide ed in essa sparivano dalla vista. Il secondo giorno era dedicato a cerimonie di purificazione, al termine del quale il candidato veniva presentato con la veste bianca. Il terzo giorno il candidato veniva sottoposto a prove ed esami per accertarsi della sua perizia nell'apprendimento occulto. Il quarto giorno, dopo una ulteriore procedura di purificazione, il candidato veniva sottoposto alle tre prove pratiche più dure, che si concludevano con una trance di tre giorni e due notti in una cripta sotterranea, in completa oscurità. Controllato continuamente durante questo pericolosissimo percorso interiore, che era detto "il viaggio all'Inferno" alla fine, se vittorioso, il candidato era dichiarato "resuscitato" e riceveva l'ultimo grande segreto, il simbolo della Divinità Sconosciuta, la PAROLA. I Misteri Egizi venivano praticati quasi esclusivamente nelle Piramidi e costituivano uno stimolo alla virtù; durante questi riti venivano rivelate le grandi verità cosmiche. A questi Misteri furono iniziati molti padri della Chiesa e noti filosofi (Pitagora, Platone, ecc.). Vi si insegnavano anche materie scientifiche come astronomia, astrologia, filosofia, cosmologia, religione, ecc. Il linguaggio usato durante i Misteri era certamente simbolico e ne abbiamo sicura testimonianza attraverso le Tavole di Ermete, quelle che oggi vengono chiamate i Tarocchi.

MISTERI ELEUSINI

 
(Gr.) - Da quel che si sa, derivano da quelli di Samotracia e vi assomigliano moltissimo. Erano composti da due parti: l'inferiore veniva condotta ad Agra, la superiore ad Eleusi. Si svolgevano attraverso tre gradi : (1) Rito di perfezionamento, (2) Muesis, o Iniziazione Telete, (3) Apocalisse, o Iniziazione Epoptea. La procedura di iniziazione comprendeva cinque riti mistici: (1) Purificazione preliminare, (2) Enunciazione dei sacri riti, (3) Ricezione dei sacri riti, (4) Investitura (fasciatura della testa ed imposizione delle corone), (5) Amicizia e comunione interiore con Dio. Quando gli Iniziati raggiungevano la Teofania, avevano visioni di Dio e di vari Spiriti immortali.

MISTERI MITRIACI

 
(Per.) - Mitra era il Dio del Sole ed il suo culto era particolarmente diffuso nelle regioni indoiraniche. Importato a Roma soprattutto ad opera dei soldati che ritornavano dalle guerre in Oriente, divenne religione di stato e molte figure eccellenti vi furono iniziate, quali, ad esempio, Giuliano l'Apostata. L'iniziazione comprendeva sette gradi, uno per ogni pianeta sacro (Corax, Nymphus o Cryphius, Miles, Leo, Perses, Heliodromus, Pater), ed i riti si svolgevano in grotte naturali, oppure in santuari appositi. La gerarchia iniziatica era importante anche per l'escatologia; con l'aiuto di Mithra, infatti, l'anima dell'Iniziato passava attraverso le sette sfere, deponendo in ciascuna di esse una delle passioni umane, arrivando poi nel cielo completamente pura. Le grotte erano interne alla montagna, e la montagna era il luogo dietro al quale il Sole spariva al tramonto: essa era, dunque, la dimora di Dio. La fase iniziale della iniziazione cominciava con un banchetto sacro nel quale si mangiava carne di Toro (l'animale sgozzato da Mitra all'origine del mondo) o di altri animali più piccoli ed il rito aveva molte analogie con quello che i cristiani adotteranno più tardi per celebrare la loro "messa". Seguivano, poi, le cerimonie segrete nelle quali i candidati venivano sottoposti ad un severo insegnamento circa l'Astrologia, i Numeri sacri, l'evoluzione delle Razze umane ed altre nozioni tenute segrete alle masse. Particolare cura era data all'arte della divinazione. I Misteri di Mithra si distinguevano nettamente dagli altri misteri di origine orientale per tre caratteristiche fondamentali : (1) l'Iniziato non pretendeva di identificarsi con il Dio, (2) il Dio non presenta la caratteristica di morire e rinascere, (3) accanto al Dio non figura alcuna grande divinità femminile. Mithra è il modello ed il protettore dell'Iniziato. Il carattere vittorioso del Dio, la disciplina gerarchica dell'Iniziazione, la antica idea persiana dell'eterna lotta del Bene contro il Male, vera sostanza morale del Mitraismo, davano a questi Misteri un carattere guerriero il quale spiega il favore che essi incontrarono nell'esercito e presso gli stessi Imperatori.

MISTERI ORFICI

 
(Gr.) - Sono gli unici misteri che hanno quale autore un essere umano, per quanto divinizzato: Orfeo. Secondo la leggenda, Orfeo portò in occidente il culto misterico che si svolgeva in oriente, adattandolo alla sua civiltà. Esso ebbe origine all'interno della religione dionisiaca, come riforma religiosa destinata a rovesciare in senso ascetico e catartico la fuga estatico-orgiastica caratteristica dei riti dionisiaci. Le procedure iniziatiche dei Misteri Orfici andavano dal vegetarianesimo, alle pratiche spirituali, alla poesia e tendevano a trascendere la dimensione cultuale delle pratiche ascetiche per accedere ad un livello puramente dottrinale. Molto sviluppata era la dottrina dell'immortalità dell'anima, cui erano legate diverse dottrine di tipo escatologico. I Misteri Orfici segnarono in Grecia il passaggio da una religione, quale quella mitologica, nella quale netta era la separazione fra gli Dei e gli uomini, ad un'altra che, attraverso pratiche catartiche, indicava nuove dimensioni spirituali, proponeva la rinuncia all'ordine mondano delle cose, per tendere alla salvezza integrale dell'anima, intesa come la parte divina ed immortale dell'uomo.

MISTERI SABASII

 
(???) - Si celebravano durante le Sabasie, festività periodiche celebrate in onore di alcuni Dei; per certi aspetti erano una variante dei Misteri di Mitra. Durante la presentazione di questi Misteri, venivano usate diverse funzioni antropomorfiche fra le quali quella del Serpente della Saggezza personificata da un Logos antropomorfizzato. Vi si trattavano anche argomenti escatologici, come l'avvento del Liberatore dell'umanità, l'Epafo negro, il Potente.
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