Glossario

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MARDUK

 
(Bab.) - Figlia di Ea, dio delle sorgenti, era venerato da Babilonesi e Sumeri come Dio dell'intero regno e Creatore dell'umanità. Dopo la creazione, una lotta dissanguante condusse a morte Apsu e Kingu; Marduk, allora, venne incaricato di uccidere la dea madre Tiamat. Eseguì l'ordine, divise in due il corpo, e così formò la volta celeste e la terra. A questo punto nacque l'umanità, che prese forma dal sangue sgorgato dal corpo di Kingu. Agli uomini fu dato incarico di prendersi cura e di onorare le divinità. Per il suo doppio ruolo di protettore del regno e creatore dell'umanità, Marduk è rappresentato con due volti. Marduk, il cui nome è di incerto significato, fu in auge a Babilonia a partire dalla I Dinastia (2000 a.C.) e fino alla caduta del regno caldeo (538 a.C.). Egli era il padre di Nabù, il creatore dell'universo, l'ordinatore del Pantheon. Nel tempo acquisì parecchie qualità del dio sumerico Enlil. Il poema Enuma Elish descrive l'esaltazione di Marduk a Dio supremo e tutta la sua opera per l'organizzazione dell'universo. Era adorato principalmente nel tempio Esaqila di Babilonia.

MARE

 
(Occ.) - L'acqua, uno dei cinque elementi fondamentali, è l'elemento base del mare, o dell'Oceano, e pertanto conferisce ad esso tutti i suoi attributi. Il mare, inoltre, è spesso il simbolo del Grande Abisso, il Caos, dal quale nacque l'Universo. Ed il mare è la sede, secondo la scienza, dove sono nate le prime forme di vita. Il mare alimenta di acqua il cielo e riceve l'acqua di tutti i fiumi; in tal modo diventa il mediatore fra la terra ed il cielo, uno dei principali equilibratori delle funzioni vitali fisiche.

MARE DI FUOCO

 
(Occ.) - La luce superastrale, o Noumenale, prima radiazione della radice Milaprakriti, la Sostanza Cosmica Indifferenziata che diviene Materia Astrale. È chiamato anche il Serpente Igneo.

MARE DI LATTE

 
(Occ.) - Con questo nome i pescatori indicano una concentrazione plancton che da al mare un aspetto lattiginoso. Consta di accumuli di piccole meduse e presenta lo spessore di alcuni centimetri. Si osserva in più luoghi, ma soprattutto sui banchi di Terranova. Si ricordi che nella mitologia scandinava, il nutrimento degli dei derivava dallo sbattimento del mare di latte.

MARGA

 
(San.) - Il "Sentiero", l'Ashthanga marga, è il percorso "santo" o sacro, l'unico che conduce al Nirvana. L'ottuplice sentiero ha avuto origine dal settuplice sentiero, con la aggiunta di quello che (ora) è il primo degli otto Marga: cioè, "il possesso delle visioni ortodosse", con le quali un Yogacharya vero non vorrebbe avere niente a che fare.

MARGINALITÀ

 
(Fil.) - Condizione di quegli strati sociali, di quelle categorie, di quei gruppi che, pur avendone diritto, non arrivano di fatto a godere delle risorse, dei privilegi, delle garanzia formalmente riconosciute a tutti. Le forme di marginalità sono tante e possono riguardare tutti i settori della vita.

MARI

 
(Ori.) - Antica città sul medio Eufrate, oggi Tell-Hariri, dove sono stati posti in luce degli scavi, nella prima metà del XX secolo, che hanno fornito reperti risalenti al III millennio a.C., relativi all'epoca di Sargon ed a quella di Ur. Questi reperti hanno gettato nuova luce sulla storia orientale del secondo millennio prima dell'era volgare.

MARIA

 
(Rel.) - Nome di probabile origine egizia (Mryt = graziosa, beneamata), di sicura origine ebraica (Miryam, poi Maryam, infine Maria), ripreso dal latino e dall'italiano. Personaggi con questo nome se ne trovano a volontà : Maria sorella di Mosè e figlia di Amram; Maria madre di Gesù, Maria di Cleofa e Maria di Magdala che accompagnarono Gesù al Calvario; ecc. La più famosa rimane Maria madre di Gesù. Nata una ventina di anni prima dell'era volgare, appartenente alla tribù di Giuda ed alla discendenza di David, era figlia di Gioacchino ed Anna. Fidanzata a Giuseppe, ricevette l'annuncio dell'angelo; si recò a confidarsi con Elisabetta poi sposò Giuseppe e vissero a Nazareth. La persecuzione di Erode li costrinse a fuggire in Egitto, ma poi tornarono a Nazareth, dove Gesù visse vita normale fino a 30 anni. Dopo la morte di Gesù, frequenta i discepoli, e quindi viene assunta in cielo. Questo il racconto dei Vangeli. Maria occupa un posto centrale nel cattolicesimo per l'intima connessione del dogma mariano con la teologia dell'incarnazione. Base della mariologia è il fatto che lei, madre di Gesù, è madre di Dio, appellativo riconosciuto nel concilio di Efeso, contro la teoria nestoriana che vedeva in Maria solo la madre di Cristo. Per questa somma dignità, la Chiesa cattolica riconosce Maria priva del peccato originale, ma anche di qualsiasi altra colpa. La sua immacolata concezione e la sua verginità sono al centro del dogma, anche se in parecchi punti delle sacre scritture si parla di fratelli e sorelle di Gesù. Ma Gesù è il primo-genito, quello che accadde dopo rientra nelle regole dei comuni mortali. La verginità di Maria è prima, durante e dopo il parto e ciò è magistero universale della Chiesa cattolica. Maria è corredentrice del genere umano e pertanto a lei è dedicata una festa particolare, ed un culto di iperdulia, ossia superiore a quello dei santi. Questo culto nasce al concilio di Efeso (431) e si moltiplica nel tempo fino a raggiungere ben 17 feste mariane. A lei è dedicato il mese di Maggio, ed è anche destinataria di due famose preghiere : Ave Maria e Salve Regina. Abbiamo già detto che la lettera M, quasi certamente, nasce dall'immagine della successione delle onde del mare dal grafico a forma di sinusoide, o di serpente, che le onde disegnano. Fissata la M, nasce il monosillabo Ma, radice usata per moltissime parole (Maitreya, Maya, Madhava, Mandala, Manas, Mahat, Mara, ecc.); una di esse è Miryam, poi Myrrha, Mariam, Maria, la madre del Logos cristiano. Esso è il Messia, il Pesce (Ikthos), collegato con l'acqua, il mare e quindi con Maria. Binah è la Madre Suprema, il Grande Mare, e Maria, che simboleggia il mare, è la madre di Gesù. Venere è la Stella del Mare, e Maria è la protettrice dei naviganti. Ma in greco significa nutrice, da cui poi Maia e Maggio. Maria è madre e nutrice, ed al lei è dedicato il mese di Maggio. Questa figura cosmica, di incommensurabile statura, viene abbassata dalla Chiesa cattolica a madre di Gesù, un mortale, un essere terrestre, concepito e partorito. I vari dogmi sono un modo per non rispondere, per sostenere tesi che non stanno nè in cielo nè in terra, anche perchè non ce n'è bisogno. Per gli Egizi, la Divina Madre e Signora, era la Regina dei Cieli, la Stella mattutina, la Luce del Mare. La sua rappresentazione sul crescente di luna o sul globo è un chiaro legame sia con la Luna che con la Terra, un chiaro riferimento al principio generatore e riproduttore. E la Maria dei cristiani è spesso raffigurata con i piedi su un crescente di luna, con il bambino in braccio, che regge un globo sormontato da una croce. I simboli ad essa associati sono molti. Il serpente, ad esempio, la associa ad Eva, la madre di tutti i mortali; le sette stelle che stanno attorno alla sua testa rappresentano i pianeti sacri; l'azzurro del cielo sullo sfondo è l'immagine del caos, le Acque Primordiali, Maria. Anche in questo caso i Cristiani hanno copiato e, come sempre, copiato male.

MARICHI

 
(San.) - Nei Purana è uno dei figli "nati dalla mente" di Brahma, il "Raggio di Luce", uno dei quattro principi cosmici generato dall'Atman. I Brahmani fanno di lui la luce personificata, il genitore di Surya, il Sole, ed il diretto antenato di Mahakashyapa. I Buddhisti del Nord della Scuola di Yogacharya, vedono nel Deva Marichi un Bodhisattva, mentre i Buddhisti Cinesi (specialmente i Taoisti) hanno fatto di questa concezione la Regina del Cielo, la dea della luce, governatrice del sole e della luna. Per i Buddhisti pii ma ignoranti, la sua formula magica "Om Marichi svaha" è molto potente. Parlando di Marichi, Eitel menziona "Georgi, il quale spiega il nome come " (!!). Poiché Marichi è il capo dei Marut ed uno dei sette Rishi primordiali, la supposta derivazione sembra un pò stiracchiata. Marichi è un figlio di Brahma il padre degli Agnishvatta, il marito di Sambhuti, la figlia di Daksha. Anche Kashyapa, il saggio vedico, è detto suo figlio. Marichi è anche il padre dei Naga, o Serpenti che, come detto altrove, non sono rettili.

MARIETTE

 
-BEY Auguste F.F. (Fr.) - Boulogne 1821, Cairo 1881. Egittologo francese, figlio del segretario comunale del paese natio, si distinse nello studio dell'arte ed insegnò francese in Inghilterra. Lavorò come disegnatore a Coventry, ma poi tornò a Boulogne, laureandosi nel 1841 a Douai; praticò l'insegnamento ed arrotondò il salario scrivendo articoli di storia e di archeologia per alcuni periodici. La morte del cugino, che aveva lavorato con Champollion gli diede la prima opportunità di lavorare come Egittologo, assumendo il compito di organizzare la carte. Si sviluppò in lui un interesse appassionato e nel 1847 pubblicò il Catalogo Analitico della Galleria Egizia al Museo di Boulogne. Nel 1849 ebbe un incarico al Louvre, e fu coinvolto nell'operazione di acquisizione di interessanti e rari manoscritti che il governo francese acquistò dall'Egitto nel 1850. Appena giunto in Egitto scoprì il Serapeo di Alessandria e le catacombe del toro Apis, cose che lo misero in grande evidenza. A seguito di questo successo, ottenne fondi per continuare gli scavi; per molti anni inviò numerosi reperti al Louvre, del quale era stato nominato assistente Conservatore. Successivamente accettò la carica di Conservatore dei Monumenti Egizi da Ismail Pasha, al Cairo, nel 1858; a seguito di ciò si trasferì con la famiglia in Egitto. Fondò il Museo di Boulaq, esaminò Memphis, Sakkara, Meydum Abydos, Tebe; portò alla luce Dendera, Edfu, Karnak, Medinet-Habu, Dier el-Bahri. Fece scavare la Sfinge fino al livello della roccia, scoprendo così il "tempio della Sfinge". Come risultato dei suoi grandi successi, ottenne il titolo di bey e poi di pasha oltre a consistenti onori da tutta Europa. Esaurito dalla gran mole di lavoro che si era imposta, si fermò per un certo tempo a riposare; ma la morte lo colse al Cairo. Numerose le sue opere nelle quali sono concentrati i risultati del suo lavoro.
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